Le foto della splendida città di Assisi e dei luoghi di vita di San Francesco che da molto tempo sono ormai su questo sito ma per le quali non avevo mai fatto un post singolo.
L’autrice di questa e di tutte le altre foto è la signora Fazzini.
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Polenta con sugo di funghi.
Grave mancanza dei questo Photoblog, che spero di aver sanato con questo post, era la foto di un bel piatto di polenta con un po’ di sugo, questo è sugo di funghi, che a casa mia non dico si faccia tutti i giorni ma abbastanza spesso.
Buon appetito.
La piccola cascatina sul torrente Petronio a Riva Trigoso.
Non è la cascata più importante del Petronio (che ho fotografato in un altro post) che è a qualche decina di metri più a valle ma ho deciso di metterla ugualmente.
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Ragno.
Allora, la ragnatela è pronta e non mi resta che aspettare che qualche insettino si faccia prendere!
Bella macro di un ragno, nel centro della sua tela, in attesa di un pasto.
La cascata del Petronio a Riva Trigoso.
Una delle immagini più tipiche di Riva Trigoso: la cascata del Petronio a pochi metri dal mare.
In questo caso è in bianco e nero e aiutata un po’ dall’HDR.
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I due toponimi, Riva e Trigoso, sono stati abbinati per la prima volta nel 1874, nella denominazione della stazione ferroviaria “Riva-Trigoso”, situata allora a metà strada tra i due borghi. La denominazione congiunta è entrata a poco a poco nell’uso comune, per identificare impropriamente la sola frazione di Riva.
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Piante rampicanti su muro.
Un muro lasciato un po’ andare da qualche anno viene subito attaccato dalle piante rampicanti.
Queste addirittura lo hanno praticamente conglobato.
Foto scattata a Riva Trigoso e i colori modificati un po’ in hdr.
Animale fossile.
Un animale (ho scritto così nel titolo perché alla fine non riesco nemmeno a capire se è un animale o un insetto) bloccato chiesa da quanti secoli in questa pietra.
Incredibilmente conservato!
La legna sulla spiaggia di Riva Trigoso al tramonto.
E’ diventato l’argomento di attualità del momento in Liguria (o pare!): la legna che è stata trascinata a mare dai vari fiumi e torrenti liguri e che ora giace abbandonata sui litorali (più o meno accatastata).
Il vero problema pare essere cosa farsene? Ma non si poteva fare come sempre bruciandola in loco?
Più passa il tempo più ci complichiamo la vita.
Senza considerare poi il fatto che alcuni rami, ritorti e spogliati, sembrano proprio delle opere d’arte.
Se poi c’è anche il tramonto sul mare, sullo sfondo….
Queste foto sono poi state elaborate un po’ (diciamo un bel po’) con l’hdr.
Castello di Paros.
Questa bizzarra costruzione si trova nel cuore di Parikia, sull’isola di Paros in Grecia.
Si tratta di un castello del 1260, costruito dai veneziani del Ducato di Naxos sulle rovine di un antico tempio di Atena (da lì la sua particolarità, che si nota bene in questo scorcio, di essere costruito assemblando pezzi di una costruzione completamente differente!). Il Castello di Parikia non è l’attrazione principale di Paros, ma merita sicuramente una visita se vi trovate in vacanza sull’isola!
