Uno scorcio del borgo di Montefalco in Umbria. Per entrare nel borgo e per raggiungere la piazza principale bisogna salire perché queste stradine in pietra molto carine. Come in questo bello scorcio nella foto.
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Ecco dove si trova Montefalco:
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Un bel palazzo in corso Buenos Aires a Lavagna. Passeggiando nel bel viale alberato di Lavagna, ho fotografato diversi palazzi e ville. Come questo che mi è piaciuto soprattutto per le decorazioni sulla facciata.
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I paccheri con aragosta, pomodorini e zucchine, la ricetta. Un primo piatto elegante e gustoso, ideale per una cena speciale o un’occasione importante. Questa ricetta combina la dolcezza dell’aragosta con la freschezza dei pomodorini e delle zucchine, creando un equilibrio di sapori irresistibile.
Ingredienti
– 320 g di paccheri; – 2 aragoste (circa 800 g l’una); – 200 g di pomodorini ciliegia; – 2 zucchine medie; – 2 spicchi d’aglio; – 1 cipolla piccola; – Olio extravergine d’oliva q.b.; – Sale e pepe q.b.; – Prezzemolo fresco tritato; – Vino bianco secco q.b.; – Peperoncino (facoltativo);
Preparazione
Preparazione dell’aragosta: Porta a ebollizione una pentola d’acqua salata. Immergi le aragoste e cuocile per circa 8-10 minuti. Scolale e lasciale raffreddare leggermente. Estrai la polpa dalle code e dalle chele, tagliala a pezzi e metti da parte. Lava e taglia a metà i pomodorini. Lava e taglia le zucchine a rondelle sottili. Trita finemente la cipolla e gli spicchi d’aglio. In una padella capiente, scalda un filo d’olio extravergine d’oliva. Aggiungi la cipolla tritata e l’aglio e soffriggi fino a doratura. Unisci le zucchine e i pomodorini, aggiusta di sale e pepe e cuoci a fuoco medio per circa 10 minuti, fino a quando le verdure saranno tenere. Versa i pezzi di aragosta nella padella con le verdure, sfuma con un po’ di vino bianco e lascia evaporare. Se gradito, aggiungi del peperoncino per un tocco di piccantezza. Cuoci per altri 5 minuti, mescolando delicatamente. Porta a ebollizione una pentola d’acqua salata e cuoci i paccheri al dente, seguendo le istruzioni sulla confezione. Scolali e trasferiscili direttamente nella padella con il condimento. Mescola delicatamente i paccheri con il sugo di aragosta, pomodorini e zucchine, aggiungendo un po’ di acqua di cottura della pasta se necessario per amalgamare bene il tutto. Distribuisci i paccheri nei piatti, cospargi con prezzemolo fresco tritato e un filo di olio extravergine d’oliva a crudo. Servi immediatamente.
I paccheri con aragosta, pomodorini e zucchine sono un piatto raffinato e saporito, perfetto per stupire i tuoi ospiti con una ricetta che unisce la semplicità degli ingredienti freschi alla ricchezza del sapore dell’aragosta. Provala e lascia che i tuoi commensali si innamorino di questa delizia. Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
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Una bella villa in viale Enrico Millo a Chiavari. Continua la mia passione nel fotografare le belle dimore delle città che visito o che frequento. Questa, per esempio, è una bella villa di Chiavari; si trova in viale Millo.
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Enrico Millo di Casalgiate (Chiavari, 12 febbraio 1865 – Roma, 14 giugno 1930) è stato un militare e politico italiano. Fu ammiraglio della Regia Marina e ministro della marina del Regno d’Italia. Fu decorato della medaglia d’oro al valor militare. Nacque a Chiavari nel 1865 da Gustavo Millo dei conti di Casalgiate e da Maria Luisa Altoè dei conti Anguissola di Altoé. Continua e approfondisci su Wikipedia
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La splendida Casa delle Viti a Sestri Levante. Tutte le volte che percorro via della Chiusa lo sguardo e, quando l’ho con me, l’obiettivo si posa sempre su questa casa. Oltre alla pianta di vite che la decora, dalle fondamenta al tetto, mi piacciono moltissimo anche i colori e la forma.
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Delle croquetas spagnole gustate a Tenerife. Due sono le cose che veramente amo mangiare quando sono in Spagna e cerco sempre di ordinarle: il jamon serrano e le croquetas. A Santa Cruz de Tenerife poi ho trovato questo posto, appena fuori dal centro, dove erano proprio buone ed di dimensioni adeguate al mio appetito!
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Some excellent Spanish croquetas enjoyed in Tenerife – Quelques excellentes croquetas espagnoles dégustées à Tenerife – Unas excelentes croquetas españolas disfrutadas en Tenerife – Algumas excelentes croquetas espanholas apreciadas em Tenerife – Einige ausgezeichnete spanische Croquetas, die man auf Teneriffa genießen kann – Một số món croquetas Tây Ban Nha tuyệt vời được thưởng thức ở Tenerife – 在特内里费岛享用一些美味的西班牙炸丸子 – テネリフェ島で楽しむ素晴らしいスペインのコロッケ
I portici e la Basilica di Santo Stefano in via XX a Genova. Via XX Settembre, una delle arterie principali di Genova, è famosa per i suoi eleganti portici e la storica Basilica di Santo Stefano. Questo luogo è un punto di incontro tra l’architettura moderna e la storia secolare della città. I portici di Via XX Settembre sono un simbolo di eleganza e funzionalità. Realizzati nel XIX secolo, i portici offrono riparo e ombra ai pedoni, permettendo di passeggiare lungo la via in qualsiasi condizione climatica. Le colonne imponenti e le arcate in stile neoclassico creano un’atmosfera di grandiosità e raffinatezza. Sotto i portici, si trovano boutique di lusso, caffetterie e negozi storici che contribuiscono al fascino di questa strada iconica. Situata nel cuore di Via XX Settembre, la Basilica di Santo Stefano è un gioiello architettonico che risale al V secolo. La chiesa è un esempio notevole di architettura romanica genovese, con la sua facciata semplice ma elegante e l’interno ricco di storia e arte. La basilica è stata costruita sui resti di una chiesa più antica e ha subito numerose modifiche e restauri nel corso dei secoli. L’attuale struttura, con la sua navata unica e le cappelle laterali, conserva ancora elementi dell’originario stile romanico. All’interno, si possono ammirare affreschi, sculture e opere d’arte sacra che raccontano la storia religiosa e culturale di Genova. Via XX Settembre e la Basilica di Santo Stefano rappresentano un punto di incontro tra il passato e il presente di Genova. I portici, con la loro eleganza senza tempo, e la basilica, con la sua storia millenaria, offrono ai visitatori un’esperienza unica, fatta di scoperta e contemplazione. Passeggiare sotto i portici di Via XX Settembre e visitare la Basilica di Santo Stefano è un viaggio attraverso la storia, l’arte e la cultura di Genova. Questi luoghi emblematici sono un must per chiunque voglia scoprire il cuore pulsante della città.
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Il Cristo della Minerva di Michelangelo a Roma. Nel cuore di Roma, in uno dei quartieri più antichi e suggestivi della città, sorge la maestosa chiesa di Santa Maria sopra Minerva. All’interno di questo sacro edificio, tra opere d’arte di inestimabile valore, spicca la statua del Cristo della Minerva, un capolavoro scolpito dal celebre artista rinascimentale Michelangelo Buonarroti. La statua del Cristo della Minerva, anche conosciuta come Cristo Risorto o Cristo della Pietà, è un’imponente scultura marmorea raffigurante Gesù Cristo dopo la resurrezione. Commissionata da un giovane frate domenicano, fra’ Ludovico di Pietro nel 1514, l’opera fu pensata per adornare l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Tuttavia, il progetto originale prevedeva una statua della Vergine Maria, ma fu poi modificato quando Michelangelo accettò la commissione. La realizzazione della statua si protrasse per alcuni anni e fu completata intorno al 1521. Michelangelo lavorò con maestria il marmo bianco, dando vita a un’opera straordinaria che ancora oggi continua a stupire per la sua bellezza e il suo realismo. La statua del Cristo della Minerva mostra Cristo in una posa solenne e pacata, con il corpo eretto ed appoggiato alla croce. Il volto sereno e gli intricati dettagli anatomici conferiscono all’opera un senso di vita e spiritualità straordinari. La statua del Cristo della Minerva si inserisce nel contesto artistico e culturale del Rinascimento italiano, un periodo di fervente creatività e rinnovamento spirituale. Michelangelo, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico del tempo con opere come il David, la Pietà e la Cappella Sistina. La sua abilità nel modellare il marmo e nel catturare l’essenza dell’umanità ha influenzato generazioni di artisti successivi. La statua del Cristo della Minerva rappresenta un momento culminante nella carriera di Michelangelo e un’icona del Rinascimento italiano. Con la sua bellezza senza tempo e il suo profondo significato spirituale, continua a ispirare e a commuovere i visitatori che si avventurano nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva. È un’opera d’arte straordinaria che ci ricorda la grandezza dell’ingegno umano e il potere della fede.
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Ecco dove si trova la basilica:
Il Cristo della Minerva è una statua marmorea (h. 205 cm) di Michelangelo Buonarroti, realizzata nel 1519-1520 circa e oggi conservata nella basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma. Nel 1514 Michelangelo, sebbene fosse vincolato da un contratto di esclusiva con gli eredi Della Rovere per lavorare alla tomba di Giulio II, non rifiutava remunerative commissioni private, come quella ricevuta da Bernando Cencio, canonico di San Pietro in Vaticano, Mario Scappucci, Pietro Paolo Castellano e Metello Vari per un Cristo risorto, da collocare nella basilica di Santa Maria sopra Minerva. Continua e approfondisci su Wikipedia
Michelangelo’s Christ of Minerva statue in Rome – Statue du Christ de Minerve de Michel-Ange à Rome – Estatua del Cristo de Minerva de Miguel Ángel en Roma – Estátua do Cristo de Minerva de Michelangelo em Roma – Michelangelos Christus-Minerva-Statue in Rom – Tượng Chúa Kitô Minerva của Michelangelo ở Rome – 米开朗基罗在罗马的密涅瓦基督雕像 – ローマにあるミケランジェロのミネルヴァのキリスト像
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.
Il bellissimo fiore della dahlia. Un altro bellissimo fiore che avevo fotografato qualche mese fa in un vivaio della mia zona. Il fiore della dahlia (o dalia) in due colorazioni leggermente differenti ma sempre sul rosa.
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Il vivaio nel quale sono stato è: Vivai Gaggero a Carasco.
Dahlia Cav. è un genere di piante della famiglia delle Asteraceae, originario del Messico, dove il tubero viene considerato commestibile nonostante il sapore acre. Il nome del genere è un omaggio al botanico svedese Anders Dahl (1751-1789), allievo di Linneo. Comprende specie erbacee con radici tuberiformi oblunghe, fusto eretto, spesso legnoso alla base, di altezza variabile tra i 20 cm e i 2 m, foglie grandi composte, formate da 3-5 foglioline dentate, portano fiori semplici o doppi molto decorativi di forma e colori vari. Continua e approfondisci su Wikipedia
The beautiful Dahlia flower – La belle fleur de Dahlia – La hermosa flor de Dalia – A linda flor Dália – Die schöne Dahlienblume – Hoa thược dược xinh đẹp
Il centro del borgo di Vernazza alle Cinque Terre. Qualche tempo fa, in inverno, sono stato a Vernazza e faceva quasi impressione il camminare in un borgo così poco affollato. Giusto a gennaio e con il Sentiero Azzurro chiuso si può godere appieno il borgo.
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The center of the village of Vernazza in the Cinque Terre – Le centre du village de Vernazza dans les Cinque Terre – El centro del pueblo de Vernazza en Cinque Terre – O centro da vila de Vernazza em Cinque Terre – Das Zentrum des Dorfes Vernazza in den Cinque Terre – Trung tâm làng Vernazza ở Cinque Terre