Il porticciolo di Vernazza visto dal molo. uno dei borghi piú belli delle Cinque Terre é Vernazza. La sua bellezza si coglie maggiormente fotografandolo da lontano (dal mare oppure da uno dei tanti sentieri che lo raggiungono) ma comunque anche da vicino ha il suo fascino.
Conosci le Cinque Terre? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Il borgo, cresciuto lungo il torrente Vernazzola (oggi coperto) che ne costituisce l’arteria centrale, presenta un tessuto urbano eccezionalmente integro, articolato in una serie di vicoli e ripide scalinate. Sopra l’abitato di Vernazza, a una quota di 325 metri sul livello del mare, si trova il santuario di Nostra Signora di Reggio. Continua e approfondisci su Wikipedia
The small port of Vernazza seen from the pier – Le petit port de Vernazza vu de l’embarcadère – El pequeño puerto de Vernazza visto desde el muelle. – O pequeno porto de Vernazza visto do cais – Der kleine Hafen von Vernazza vom Pier aus gesehen – Cảng nhỏ Vernazza nhìn từ bến tàu
La Casa de les Punxes a Barcellona. La Casa de les Punxes, conosciuta anche come Casa Terradas, è uno degli edifici più iconici di Barcellona. Situata all’incrocio tra Avinguda Diagonal e Carrer de Rosselló, questa straordinaria costruzione è un fulgido esempio di architettura modernista catalana, opera dell’architetto Josep Puig i Cadafalch. La Casa de les Punxes fu commissionata nel 1905 dalle sorelle Terradas, che desideravano unificare tre proprietà familiari in un unico edificio. L’architetto Josep Puig i Cadafalch, uno dei principali esponenti del modernismo catalano insieme a Antoni Gaudí e Lluís Domènech i Montaner, progettò un palazzo che si ispirava ai castelli medievali europei, con un tocco distintivo di stile modernista. L’edificio è famoso per le sue sei torri con guglie a forma di punta, che gli conferiscono il nome “Casa de les Punxes” (Casa delle Punte). Queste torri non solo conferiscono un aspetto fiabesco alla struttura, ma sono anche un tributo alla tradizione gotica catalana. La facciata è riccamente decorata con dettagli in ferro battuto, piastrelle colorate e rilievi che raccontano storie e leggende locali, tra cui quella di Sant Jordi (San Giorgio), il patrono della Catalogna. Il design degli interni non è meno impressionante. Ogni appartamento è dotato di spazi ampi e luminosi, con soffitti alti e dettagli artistici che includono vetrate colorate, mosaici e lavori in legno intagliato. Puig i Cadafalch ha prestato particolare attenzione alla funzionalità degli spazi, integrando elementi innovativi per l’epoca, come il riscaldamento centralizzato e gli ascensori. La Casa de les Punxes è un simbolo dell’epoca modernista di Barcellona, rappresentando un periodo di fioritura culturale e architettonica della città. Nel 1975, l’edificio è stato dichiarato Monumento Storico Nazionale, riconoscimento che ne sottolinea l’importanza storica e artistica. Oggi, la Casa de les Punxes è aperta al pubblico e offre un’esperienza immersiva nella storia del modernismo catalano. I visitatori possono esplorare le varie stanze dell’edificio, ammirare le esposizioni temporanee e permanenti che raccontano la vita e l’opera di Josep Puig i Cadafalch, e salire sulle torri per godere di una vista panoramica mozzafiato su Barcellona. Inoltre, l’edificio ospita eventi culturali, conferenze e attività didattiche, rafforzando il suo ruolo come centro di cultura e conoscenza. La visita alla Casa de les Punxes è un viaggio nel tempo, un’opportunità per comprendere meglio la ricca eredità del modernismo catalano e il genio dei suoi protagonisti.
La Casa de les Punxes è molto più di un edificio storico; è un testimone silenzioso della creatività e dell’innovazione che hanno caratterizzato Barcellona agli inizi del XX secolo. Visitare questo capolavoro architettonico significa immergersi in un mondo di bellezza artistica e ingegno, scoprendo le radici culturali di una città che non smette mai di stupire e ispirare.
Conosci le meraviglie di Barcellona? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Per vedere tutte le foto che ho scattato nel tempo a Barcellona clicca qui:
Ecco dove si trova:
La Casa de les Punxes, o Casa Terrades[1], è un edificio progettato dall’architetto modernista Josep Puig i Cadafalch, che si trova sull’Avinguda Diagonal di Barcellona. La casa fu costruita nel 1905 su incarico delle sorelle Terrades, che desideravano unire tre immobili di proprietà. Puig i Cadafalch progettò un edificio d’aspetto medievale, con elementi che rimandano al gotico europeo. Una delle caratteristiche dell’edificio sono le sei torri, sormontate da guglie di forma conica, da cui il nome catalano di Casa de les Punxes (Casa delle punte). Continua e approfondisci su Wikipedia
The wonderful house of the Punxes in Barcelona – La magnifique maison des Punx à Barcelone – La maravigliosa casa de las Pinchas en Barcelona – A maravilhosa casa dos Punxes em Barcelona – Das wundervolle Haus der Punxes in Barcelona – Ngôi nhà tuyệt vời của Punxes ở Barcelona
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.
Il Palazzo dai Portici Neri a Chiavari. Situato nel cuore di Chiavari, il Palazzo dai Portici Neri è uno degli edifici più antichi e affascinanti della città. Costruito nel XIII secolo, questo palazzo storico si trova in Piazza Fenice, vicino al castello e alle antiche mura medievali. Il palazzo apparteneva originariamente a Opizzo Fieschi, membro di una delle famiglie più influenti della Liguria medievale. La sua elegante facciata, riportata alla luce durante i lavori di restauro del 1959, è caratterizzata da una muratura in pietra squadrata e da portici alti che conferiscono all’edificio un aspetto imponente e maestoso. La struttura del palazzo riflette lo stile architettonico tipico dell’epoca, con un portico ampio e arrotondato al piano terra, sormontato da una facciata a due colori con finestre trifore al primo piano e un secondo piano in mattoni con bande bicolori. Questo design non solo aggiunge un tocco estetico, ma dimostra anche l’importanza e la ricchezza della famiglia Fieschi. Oltre alla sua importanza storica e architettonica, il Palazzo dai Portici Neri è un simbolo culturale per Chiavari. La sua posizione centrale lo rende un punto di riferimento per residenti e turisti, che possono ammirare la bellezza del palazzo mentre esplorano le strade storiche della città. Il Palazzo dai Portici Neri rappresenta un pezzo significativo del patrimonio di Chiavari. La sua storia ricca e la sua architettura distintiva continuano a raccontare le storie del passato, rendendolo una tappa imperdibile per chiunque visiti questa affascinante città ligure.
Conosci questo palazzo di Chiavari? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Il Palazzo dei Portici Neri è uno degli edifici più antichi dell’intera città di Chiavari. È situato presso la centralissima piazza Fenice, nei pressi del Castello di Chiavari e delle antiche mura medievali. Questo palazzo fu costruito già nel XIII secolo, forse come residenza nobiliare.. Continua e approfondisci su minube.it
The Palace with Black Porticoes in Chiavari – Le palais aux portiques noirs de Chiavari – El Palacio de los Pórticos Negros en Chiavari – O Palácio com os Pórticos Negros em Chiavari – Der Palast mit den schwarzen Portiken in Chiavari – Cung điện với những mái cổng màu đen ở Chiavari
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale. Riferimenti: – https://www.chiavariturismo.it/en/art-and-culture-old-town/ – https://www.comune.chiavari.ge.it/it/point-of-interest/755473 – https://www.minube.it/posto-preferito/palazzo-dei-portici-neri-a3641221
Un vicolo colorato pastello nell’isola di Burano. Anche se ci sono stato ormai diverso tempo fa, ho ancora qualche bella foto in serbo della splendida isola, famosa in tutto il mondo, per i colori delle casette.
Sei mai stato sull’isola di Burano? Aggiungi un tuo commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Per vedere tutte le foto che ho scattato nell’isola clicca qui:
Ecco dove si trova l’isola:
Burano è un centro abitato di 2 270 abitanti che sorge su quattro isole della laguna di Venezia settentrionale. Fa parte del comune di Venezia e in particolare della municipalità di Venezia-Murano-Burano. È collegato da un ponte all’isola di Mazzorbo, che ne è divenuta una sorta di appendice. La cittadina è nota per le sue tipiche case vivacemente colorate e per la secolare lavorazione artigianale ad ago del merletto di Burano. Continua e approfondisci su Wikipedia
A pastel colored alley in the island of Burano – Une ruelle aux couleurs pastel sur l’île de Burano – Un callejón de colores pastel en la isla de Burano. – Um beco em tons pastéis na ilha de Burano – Eine pastellfarbene Gasse auf der Insel Burano – Con hẻm màu pastel ở đảo Burano
La Fonte Marcella ad Assisi. Nel cuore di Assisi, tra le strade storiche e i monumenti antichi, si trova una gemma nascosta: La Fonte Marcella. Questa fontana, costruita tra il 1556 e il 1557, è un esempio splendido di architettura rinascimentale e un simbolo della storia e della cultura della città. La Fonte Marcella fu commissionata dal governatore di Assisi, Marcello Tuto, durante il papato di Paolo IV. La fontana prende il nome dal suo committente e rappresenta un’importante opera pubblica dell’epoca, destinata a fornire acqua potabile agli abitanti della città. L’iscrizione sulla fontana recita: “Marcellus Lutus Sen Assisi,” un omaggio al governatore che ne ordinò la costruzione. La fontana è caratterizzata da una struttura elegante e funzionale. Realizzata in pietra locale, presenta un design sobrio ma raffinato, tipico delle fontane rinascimentali. L’acqua, di ottima qualità, sgorga da una serie di bocchette, offrendo ristoro ai passanti e aggiungendo un tocco di freschezza all’ambiente circostante. Oltre alla sua funzione pratica, la Fonte Marcella è anche un luogo di incontro e socializzazione per i residenti e i visitatori di Assisi. La sua posizione centrale la rende facilmente accessibile e visibile, invitando chiunque passi di lì a fermarsi per un momento di pausa e riflessione. Visitare la Fonte Marcella significa immergersi nella storia di Assisi e apprezzare un’opera d’arte che ha resistito al passare del tempo. Che siate turisti o abitanti del luogo, una sosta presso questa fontana vi permetterà di connettervi con il passato e di godere della bellezza senza tempo di Assisi.
Conosci o sei mai stata/o ad Assisi? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
The Fonte Marcella in Assisi – La Fonte Marcella à Assise – La Fonte Marcella en Asís – Fonte Marcella em Assis – Die Fonte Marcella in Assisi – Fonte Marcella ở Assisi
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale. Riferimenti: – https://www.tripadvisor.com/Attraction_Review-g187905-d12449548-Reviews-Fonte_Marcella-Assisi_Province_of_Perugia_Umbria.html – https://wanderlog.com/place/details/186409/fonte-marcella
Le case sulla passeggiata di Ponente a Riva Trigoso. Diverso tempo fa, ormai, ho scattato questa bella foto in via Benedetto Brin a Riva Trigoso. Le belle case colorate che si affacciano sulla passeggiata a mare e che rimangono a pochi metri dalla spiaggia e dal mare. Un incanto!
Conosci Riva Trigoso? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Benedetto Brin (Torino, 17 maggio 1833 – Roma, 24 maggio 1898) è stato un ingegnere, ammiraglio e politico italiano. Entrato in servizio nella Marina sarda nel 1853 come ufficiale del Genio navale, nel 1864 pubblicò un articolo in cui dimostrava l’ineluttabilità del passaggio alle navi corazzate, trovandosi così sulla stessa linea di Simone Pacoret de Saint-Bon. Continua e approfondisci su Wikipedia
The houses on the western promenade in Riva Trigoso – Les maisons de la promenade ouest de Riva Trigoso – Las casas del paseo occidental de Riva Trigoso – As casas do passeio oeste de Riva Trigoso – Die Häuser an der Westpromenade in Riva Trigoso – Những ngôi nhà trên lối đi dạo phía Tây ở Riva Trigoso
Le Fatiche di Ercole a Palazzo Gio Batta Spinola. Nel cuore di Genova, in Via degli Orefici, si trova uno dei portali più affascinanti della città: Le Fatiche di Ercole a Palazzo Gio Batta Spinola. Questo portale cinquecentesco, attribuito al maestro Giacomo Della Porta, è un vero capolavoro di scultura e simbolismo. Il portale è decorato con due imponenti telamoni che poggiano su teste mostruose: una leonina e una umana ringhiante. A sinistra, un Ercole barbuto, avvolto nella pelle del leone Nemeo, regge la sua famosa clava, ottenuta da un ulivo selvatico del monte Elicona. A destra, un contadino glabro con volto rilassato, anch’esso con una clava in mano. Alla base dei telamoni, due rilievi raffigurano Ercole: uno seduto con la clava e l’altro in piena lotta con un leone. Le metope del portale presentano elmi con testine urlanti, clipei e bucrani alternati a triglifi a mensola. Al centro, spicca l’enigmatica testa di Medusa alata. Sulla trabeazione, due eleganti figure femminili con drappeggi e anfore ai lati incorniciano un mascherone baffuto, posto in sostituzione dell’originale stemma di famiglia, asportato durante il periodo napoleonico. Questo portale non è solo un esempio di maestria artistica, ma anche un simbolo della ricca storia di Genova e delle sue tradizioni. Passeggiando per Via degli Orefici, non si può fare a meno di ammirare questo tesoro nascosto, che racconta storie di eroi mitologici e di un passato glorioso.
Hai mai visto questo palazzo di Genova? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Per i genovesi è noto come le Fatiche di Ercole ed è lo spettacolare portone di Palazzo Gio Batta Spinola al civ. n. 7 di Via Orefici. Il cinquecentesco portale è attribuito al maestro Giacomo Della Porta: sugli stipiti due telamoni poggiano su teste mostruose (una leonina ed una umana ringhiante). Continua e approfondisci su Amezena
The Labours of Hercules at Palazzo Gio Batta Spinola – Les travaux d’Hercule au Palazzo Gio Batta Spinola – Los trabajos de Hércules en el Palazzo Gio Batta Spinola – Os Trabalhos de Hércules no Palazzo Gio Batta Spinola – Die Taten des Herkules im Palazzo Gio Batta Spinola – Công trình của Hercules tại Palazzo Gio Batta Spinola
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale. Riferimenti: – https://www.amezena.net/edicole-e-portali/le-fatiche-di-ercole/ – https://www.amezena.net/i-caruggi/via-degli-orefici/
I gnocchetti sardi al sugo di carne, la ricetta. Qualche tempo fa ho avuto il piacere di lavorare con un grande Maitre d’Hote, Gianni, che spesso ci deliziava preparando qualche piatto succulento. Questi gnocchetti sardi erano uno dei miei preferiti! Ed ecco la ricetta tradizionale per preparare i gnocchetti sardi al sugo di carne.
Ingredienti
Per i gnocchetti sardi (malloreddus): – 500 g di semola di grano duro; – Acqua q.b.; – Un pizzico di sale. Per il sugo di carne: – 500 g di carne di manzo (preferibilmente spezzatino o carne macinata); – 1 cipolla; – 2 spicchi d’aglio; – 1 carota; – 1 gambo di sedano; – 800 g di passata di pomodoro; – 200 ml di vino rosso; – Olio extravergine d’oliva q.b.; – Sale q.b.; – Pepe nero q.b.; – 1 foglia di alloro; – Pecorino sardo grattugiato (opzionale).
Preparazione
Preparazione dei gnocchetti sardi: 1. Impasto: in una ciotola capiente, versate la semola di grano duro e un pizzico di sale. Aggiungete acqua tiepida poco alla volta e impastate fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. 2. Formazione dei gnocchetti: prendete piccoli pezzi di impasto e formate dei cilindretti lunghi circa 2 cm. Premete ogni cilindretto su una superficie rigata (ad esempio, una grattugia o una tavoletta rigata) per ottenere la caratteristica forma rigata dei malloreddus. 3. Riposo: lasciate riposare i gnocchetti su un canovaccio infarinato per almeno 30 minuti prima di cuocerli. Preparazione del sugo di carne: 1. Preparazione del soffritto: tritate finemente la cipolla, l’aglio, la carota e il sedano. In una casseruola capiente, scaldate un po’ di olio extravergine d’oliva e aggiungete il trito di verdure. Fate soffriggere a fuoco medio fino a quando le verdure saranno morbide e la cipolla sarà dorata. 2. Cottura della carne: aggiungete la carne al soffritto e fatela rosolare bene su tutti i lati. Sfumate con il vino rosso e lasciate evaporare l’alcol. 3. Aggiunta del pomodoro: aggiungete la passata di pomodoro, la foglia di alloro, sale e pepe a piacere. Mescolate bene e portate a ebollizione. 4. Cottura lenta: abbassate la fiamma e lasciate cuocere il sugo a fuoco basso per circa 2 ore, mescolando di tanto in tanto. Se il sugo dovesse asciugarsi troppo, aggiungete un po’ di acqua calda. 5. Regolazione del sapore: aggiustate di sale e pepe se necessario e togliete la foglia di alloro. Cottura dei gnocchetti sardi: 1. Cottura in acqua bollente: portate a ebollizione una pentola grande di acqua salata. Cuocete i gnocchetti sardi per circa 8-10 minuti, o fino a quando saranno al dente. 2. Scolatura: scolate i gnocchetti e trasferiteli direttamente nella casseruola con il sugo di carne. 3. Mantecatura: mescolate bene i gnocchetti con il sugo per amalgamare i sapori. Servizio: 1. Impiattamento: servite i gnocchetti sardi al sugo di carne ben caldi, spolverati con pecorino sardo grattugiato, se gradito. 2. Guarnizione: potete decorare con un filo di olio extravergine d’oliva a crudo e una foglia di basilico fresco per un tocco di colore e freschezza.
Buon appetito!
Hai mai assaggiato questo piatto? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Sardinian gnocchi with meat sauce, the recipe – Gnocchis sardes à la sauce à la viande, la recette – ñoquis sardos con salsa de carne, la receta – Nhoque da Sardenha com molho de carne, a receita – Sardische Gnocchi mit Fleischsauce, das Rezept – Công thức món gnocchi Sardinian với nước sốt thịt
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.