La Fonte Marcella ad Assisi

La Fonte Marcella ad Assisi

La Fonte Marcella ad Assisi.
Nel cuore di Assisi, tra le strade storiche e i monumenti antichi, si trova una gemma nascosta: La Fonte Marcella. Questa fontana, costruita tra il 1556 e il 1557, è un esempio splendido di architettura rinascimentale e un simbolo della storia e della cultura della città.
La Fonte Marcella fu commissionata dal governatore di Assisi, Marcello Tuto, durante il papato di Paolo IV. La fontana prende il nome dal suo committente e rappresenta un’importante opera pubblica dell’epoca, destinata a fornire acqua potabile agli abitanti della città. L’iscrizione sulla fontana recita: “Marcellus Lutus Sen Assisi,” un omaggio al governatore che ne ordinò la costruzione.
La fontana è caratterizzata da una struttura elegante e funzionale. Realizzata in pietra locale, presenta un design sobrio ma raffinato, tipico delle fontane rinascimentali. L’acqua, di ottima qualità, sgorga da una serie di bocchette, offrendo ristoro ai passanti e aggiungendo un tocco di freschezza all’ambiente circostante.
Oltre alla sua funzione pratica, la Fonte Marcella è anche un luogo di incontro e socializzazione per i residenti e i visitatori di Assisi. La sua posizione centrale la rende facilmente accessibile e visibile, invitando chiunque passi di lì a fermarsi per un momento di pausa e riflessione.
Visitare la Fonte Marcella significa immergersi nella storia di Assisi e apprezzare un’opera d’arte che ha resistito al passare del tempo. Che siate turisti o abitanti del luogo, una sosta presso questa fontana vi permetterà di connettervi con il passato e di godere della bellezza senza tempo di Assisi.

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La Fonte Marcella ad Assisi

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Ecco dove si trova la fontana:

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Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.
Riferimenti:
– https://www.tripadvisor.com/Attraction_Review-g187905-d12449548-Reviews-Fonte_Marcella-Assisi_Province_of_Perugia_Umbria.html
– https://wanderlog.com/place/details/186409/fonte-marcella

Le case sulla passeggiata di Ponente a Riva Trigoso

Le case sulla passeggiata di Ponente a Riva Trigoso

Le case sulla passeggiata di Ponente a Riva Trigoso.
Diverso tempo fa, ormai, ho scattato questa bella foto in via Benedetto Brin a Riva Trigoso.
Le belle case colorate che si affacciano sulla passeggiata a mare e che rimangono a pochi metri dalla spiaggia e dal mare.
Un incanto!

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Le case sulla passeggiata di Ponente a Riva Trigoso

Foto scattata con Honor 20.

Dove si trova la passeggiata a mare:

Benedetto Brin (Torino, 17 maggio 1833 – Roma, 24 maggio 1898) è stato un ingegnere, ammiraglio e politico italiano. Entrato in servizio nella Marina sarda nel 1853 come ufficiale del Genio navale, nel 1864 pubblicò un articolo in cui dimostrava l’ineluttabilità del passaggio alle navi corazzate, trovandosi così sulla stessa linea di Simone Pacoret de Saint-Bon.
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The houses on the western promenade in Riva Trigoso – Les maisons de la promenade ouest de Riva Trigoso – Las casas del paseo occidental de Riva Trigoso – As casas do passeio oeste de Riva Trigoso – Die Häuser an der Westpromenade in Riva Trigoso – Những ngôi nhà trên lối đi dạo phía Tây ở Riva Trigoso

Le Fatiche di Ercole a Palazzo Gio Batta Spinola

Le Fatiche di Ercole a Palazzo Gio Batta Spinola

Le Fatiche di Ercole a Palazzo Gio Batta Spinola.
Nel cuore di Genova, in Via degli Orefici, si trova uno dei portali più affascinanti della città: Le Fatiche di Ercole a Palazzo Gio Batta Spinola. Questo portale cinquecentesco, attribuito al maestro Giacomo Della Porta, è un vero capolavoro di scultura e simbolismo.
Il portale è decorato con due imponenti telamoni che poggiano su teste mostruose: una leonina e una umana ringhiante. A sinistra, un Ercole barbuto, avvolto nella pelle del leone Nemeo, regge la sua famosa clava, ottenuta da un ulivo selvatico del monte Elicona. A destra, un contadino glabro con volto rilassato, anch’esso con una clava in mano. Alla base dei telamoni, due rilievi raffigurano Ercole: uno seduto con la clava e l’altro in piena lotta con un leone.
Le metope del portale presentano elmi con testine urlanti, clipei e bucrani alternati a triglifi a mensola. Al centro, spicca l’enigmatica testa di Medusa alata. Sulla trabeazione, due eleganti figure femminili con drappeggi e anfore ai lati incorniciano un mascherone baffuto, posto in sostituzione dell’originale stemma di famiglia, asportato durante il periodo napoleonico.
Questo portale non è solo un esempio di maestria artistica, ma anche un simbolo della ricca storia di Genova e delle sue tradizioni. Passeggiando per Via degli Orefici, non si può fare a meno di ammirare questo tesoro nascosto, che racconta storie di eroi mitologici e di un passato glorioso.

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Le Fatiche di Ercole a Palazzo Gio Batta Spinola

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Dove si trova il palazzo:

Per i genovesi è noto come le Fatiche di Ercole ed è lo spettacolare portone di Palazzo Gio Batta Spinola al civ. n. 7 di Via Orefici. Il cinquecentesco portale è attribuito al maestro Giacomo Della Porta: sugli stipiti due telamoni poggiano su teste mostruose (una leonina ed una umana ringhiante).
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Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.
Riferimenti:
– https://www.amezena.net/edicole-e-portali/le-fatiche-di-ercole/
– https://www.amezena.net/i-caruggi/via-degli-orefici/

I gnocchetti sardi al sugo di carne, la ricetta

I gnocchetti sardi al sugo di carne

I gnocchetti sardi al sugo di carne, la ricetta.
Qualche tempo fa ho avuto il piacere di lavorare con un grande Maitre d’Hote, Gianni, che spesso ci deliziava preparando qualche piatto succulento.
Questi gnocchetti sardi erano uno dei miei preferiti!
Ed ecco la ricetta tradizionale per preparare i gnocchetti sardi al sugo di carne.

Ingredienti

Per i gnocchetti sardi (malloreddus):
– 500 g di semola di grano duro;
– Acqua q.b.;
– Un pizzico di sale.
Per il sugo di carne:
– 500 g di carne di manzo (preferibilmente spezzatino o carne macinata);
– 1 cipolla;
– 2 spicchi d’aglio;
– 1 carota;
– 1 gambo di sedano;
– 800 g di passata di pomodoro;
– 200 ml di vino rosso;
– Olio extravergine d’oliva q.b.;
– Sale q.b.;
– Pepe nero q.b.;
– 1 foglia di alloro;
– Pecorino sardo grattugiato (opzionale).

Preparazione

Preparazione dei gnocchetti sardi:
1. Impasto: in una ciotola capiente, versate la semola di grano duro e un pizzico di sale. Aggiungete acqua tiepida poco alla volta e impastate fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.
2. Formazione dei gnocchetti: prendete piccoli pezzi di impasto e formate dei cilindretti lunghi circa 2 cm. Premete ogni cilindretto su una superficie rigata (ad esempio, una grattugia o una tavoletta rigata) per ottenere la caratteristica forma rigata dei malloreddus.
3. Riposo: lasciate riposare i gnocchetti su un canovaccio infarinato per almeno 30 minuti prima di cuocerli.
Preparazione del sugo di carne:
1. Preparazione del soffritto: tritate finemente la cipolla, l’aglio, la carota e il sedano. In una casseruola capiente, scaldate un po’ di olio extravergine d’oliva e aggiungete il trito di verdure. Fate soffriggere a fuoco medio fino a quando le verdure saranno morbide e la cipolla sarà dorata.
2. Cottura della carne: aggiungete la carne al soffritto e fatela rosolare bene su tutti i lati. Sfumate con il vino rosso e lasciate evaporare l’alcol.
3. Aggiunta del pomodoro: aggiungete la passata di pomodoro, la foglia di alloro, sale e pepe a piacere. Mescolate bene e portate a ebollizione.
4. Cottura lenta: abbassate la fiamma e lasciate cuocere il sugo a fuoco basso per circa 2 ore, mescolando di tanto in tanto. Se il sugo dovesse asciugarsi troppo, aggiungete un po’ di acqua calda.
5. Regolazione del sapore: aggiustate di sale e pepe se necessario e togliete la foglia di alloro.
Cottura dei gnocchetti sardi:
1. Cottura in acqua bollente: portate a ebollizione una pentola grande di acqua salata. Cuocete i gnocchetti sardi per circa 8-10 minuti, o fino a quando saranno al dente.
2. Scolatura: scolate i gnocchetti e trasferiteli direttamente nella casseruola con il sugo di carne.
3. Mantecatura: mescolate bene i gnocchetti con il sugo per amalgamare i sapori.
Servizio:
1. Impiattamento: servite i gnocchetti sardi al sugo di carne ben caldi, spolverati con pecorino sardo grattugiato, se gradito.
2. Guarnizione: potete decorare con un filo di olio extravergine d’oliva a crudo e una foglia di basilico fresco per un tocco di colore e freschezza.

Buon appetito!

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Foto scattate con Honor 20.

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Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

Uno scorcio di piazza San Marco a Venezia

Uno scorcio di piazza San Marco a Venezia

Uno scorcio di piazza San Marco a Venezia.
Piazza San Marco, situata nel cuore di Venezia, è uno dei luoghi più iconici e affascinanti del mondo. Conosciuta anche come “Il Salotto d’Europa”, questa piazza è un capolavoro di architettura e storia, che attira milioni di visitatori ogni anno.
La piazza è circondata da edifici storici di grande importanza, tra cui la Basilica di San Marco, il Campanile di San Marco, il Palazzo Ducale e le Procuratie Vecchie e Nuove. Ogni angolo della piazza racconta una storia, con la sua architettura che riflette secoli di arte e cultura veneziana. La Basilica di San Marco, con la sua facciata decorata da mosaici e bassorilievi, è un esempio splendido di arte bizantina e gotica.
Uno degli elementi più affascinanti della piazza è la Torre dell’Orologio, costruita nel XV secolo. Questa torre non solo segna il tempo, ma è anche un simbolo della ricchezza e del potere della Repubblica di Venezia. Ogni ora, le statue dei Mori battono le campane, offrendo uno spettacolo unico ai visitatori.
Piazza San Marco è anche un centro pulsante di vita e cultura. I caffè storici come il Caffè Florian e il Caffè Quadri offrono un luogo perfetto per rilassarsi e godersi l’atmosfera unica della piazza. Questi caffè hanno ospitato artisti, scrittori e musicisti di fama mondiale, contribuendo a creare un ambiente ricco di creatività e ispirazione.
Passeggiare per Piazza San Marco è un’esperienza che rimane impressa nella memoria. La vista del Palazzo Ducale, con le sue eleganti arcate e la sua storia di potere e intrighi, è semplicemente mozzafiato. Le gondole che scivolano lungo i canali adiacenti aggiungono un tocco di romanticismo a questo luogo già magico.
Piazza San Marco offre una finestra sul passato glorioso di Venezia e un assaggio della sua bellezza senza tempo. Che si tratti di ammirare l’architettura, godersi un caffè o semplicemente passeggiare, ogni visita a questa piazza è un viaggio indimenticabile nel cuore della Serenissima.

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Uno scorcio di piazza San Marco a Venezia

Foto scattata con Honor 20.

Invece, per sapere di più sulla Basilica di San Marco, vi segnalo il suo sito ufficiale.

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Ecco dove si trova esattamente:

Il campanile di San Marco è uno dei simboli più importanti della città di Venezia. Assieme all’omonima basilica ed all’omonima piazza sottostante, da cui prende il nome, è il principale monumento di Venezia ed uno dei simboli d’Italia. I veneziani lo chiamano affettuosamente El parón de casa (Il padrone di casa). Alto 98,6 metri, è uno dei campanili più alti d’Italia, ergendosi, isolato, in un angolo di piazza San Marco, di fronte alla basilica. Di forma semplice, si compone di una canna di mattoni a pianta quadrata, scanalata, avente un lato di 12 metri ed alta circa 50 metri, sopra la quale si trova la cella campanaria, ad archi.
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Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.

La vista del centrale Corso Cavour alla Spezia

La vista del centrale Corso Cavour alla Spezia

La vista del centrale Corso Cavour alla Spezia.
Girovagando per il centro della Spezia sono passato, credo per la prima volta, in questo lungo vialone dedicato al Conte Cavour.

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La vista del centrale Corso Cavour alla Spezia

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Dove si trova la via:

Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella, noto semplicemente come conte di Cavour o Cavour (Torino, 10 agosto 1810 – Torino, 6 giugno 1861), è stato un politico, patriota e imprenditore italiano. Fu ministro del Regno di Sardegna dal 1850 al 1852, presidente del Consiglio dei ministri dal 1852 al 1859 e dal 1860 al 1861. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno d’Italia, divenne il primo presidente del Consiglio dei ministri del nuovo Stato e morì ricoprendo tale carica.
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The view of the central street called Cavour in La Spezia – La vista de la calle central llamada Cavour en La Spezia – La vue de la rue centrale appelée Cavour à La Spezia – A vista da rua central chamada Cavour em La Spezia – Der Blick auf die zentrale Straße namens Cavour in La Spezia – Quang cảnh con phố trung tâm mang tên Cavour ở La Spezia

Il Preikestolen: il pulpito in roccia vicino a Stavanger

Il Preikestolen: il pulpito in roccia vicino a Stavanger

Il Preikestolen: il pulpito in roccia vicino a Stavanger.
Stavanger, situata sulla costa sud-occidentale della Norvegia, è una città affascinante e ricca di storia. Conosciuta come la “Capitale del Petrolio” della Norvegia, Stavanger offre molto di più delle sue risorse energetiche. È il punto di partenza ideale per esplorare alcune delle meraviglie naturali più spettacolari del paese, tra cui il famoso Preikestolen.
Preikestolen è una formazione rocciosa imponente che si erge a circa 600 metri sopra il Lysefjord. La sua cima piatta offre una vista mozzafiato sul fiordo sottostante, rendendolo una delle destinazioni escursionistiche più popolari della Norvegia. Ogni anno, migliaia di visitatori affrontano il sentiero per raggiungere questa incredibile terrazza naturale e ammirare il panorama.
Raggiungere Preikestolen da Stavanger è semplice e offre diverse opzioni. Puoi prendere un autobus fino a Tau, seguito da un breve tragitto in taxi fino al punto di partenza dell’escursione. In alternativa, puoi optare per un tour organizzato che include il trasporto e una guida esperta. Per chi preferisce la libertà di un’auto, il viaggio in auto da Stavanger a Preikestolen dura circa un’ora.
L’escursione a Preikestolen è adatta a escursionisti di tutti i livelli, anche se richiede una buona condizione fisica. Il sentiero, lungo circa 8 chilometri andata e ritorno, attraversa paesaggi variegati, tra cui foreste, laghi e rocce. Il percorso è ben segnalato e offre numerosi punti panoramici dove fermarsi per riposare e scattare foto.
Abbigliamento Adeguato: indossa scarpe da trekking comode e abbigliamento a strati, poiché il tempo può cambiare rapidamente.
Acqua e Snack: porta con te abbastanza acqua e snack per mantenere l’energia durante l’escursione.
Sicurezza: segui sempre i segnali e rimani sul sentiero per evitare pericoli.
Una visita a Stavanger non è completa senza un’escursione a Preikestolen. Questa esperienza unica ti permetterà di immergerti nella bellezza naturale della Norvegia e di creare ricordi indimenticabili. Che tu sia un amante della natura, un appassionato di escursionismo o semplicemente in cerca di avventura, Preikestolen è una meta imperdibile.

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Foto scattata con Honor 20.

Per vedere tutte le foto lungo il sentiero, clicca qui:

Dove si trova il pulpito:

Il Preikestolen, come è chiamato in norvegese nynorsk (Prekestolen in norvegese bokmål, Pulpito di roccia in italiano, Hyvlatonnå in norvegese antico), è una falesia di granito alta 604 metri e che termina a strapiombo sul Lysefjord, di fronte al Kjeragbolten, nei pressi del villaggio di Forsand, nel comune di Sandnes (Norvegia).
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Preikestolen: The Pulpit Rock near Stavanger – Le Preikestolen : la chaire rocheuse près de Stavanger – El Preikestolen: el púlpito de roca cerca de Stavanger – O Preikestolen: o púlpito de pedra perto de Stavanger – Der Preikestolen: die Felskanzel bei Stavanger – Preikestolen: bục giảng đá gần Stavanger

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Piazza San Matteo e l’abbazia nel cuore di Genova

Piazza San Matteo e l'abbazia nel cuore di Genova

Piazza San Matteo e l’abbazia nel cuore di Genova.
Nel cuore pulsante di Genova, tra le intricate vie del centro storico, si nasconde un gioiello di rara bellezza e straordinaria importanza storica: Piazza San Matteo e la sua Abbazia. Questo angolo della città, meno conosciuto rispetto ad altre mete turistiche, racchiude secoli di storia, arte e cultura, offrendo ai visitatori uno sguardo privilegiato sulla Genova medievale e rinascimentale.
Piazza San Matteo è strettamente legata alla potente famiglia Doria, una delle più influenti della Repubblica di Genova. Fu proprio Andrea Doria, celebre ammiraglio e figura di spicco del XVI secolo, a trasformare questa piazza nel simbolo della potenza della sua casata. La piazza fu ristrutturata nel 1278, quando i Doria decisero di costruirvi le loro residenze, creando un complesso architettonico unico e affascinante.
Gli edifici che si affacciano su Piazza San Matteo sono caratterizzati da una tipica architettura medievale, con facciate in marmo bianco e nero, segno distintivo della nobiltà genovese dell’epoca. Le case torri, che si ergono maestose, raccontano di un tempo in cui le famiglie nobili costruivano queste strutture non solo come dimore, ma anche come simboli di potere e sicurezza.
Nel cuore della piazza sorge l’Abbazia di San Matteo, fondata nel 1125 da Martino Doria, un altro illustre membro della famiglia. Questa chiesa, che inizialmente fungeva da cappella privata dei Doria, è un esempio straordinario di architettura romanica, arricchita da elementi gotici e rinascimentali nel corso dei secoli.
L’interno dell’abbazia è un vero scrigno di tesori artistici. Tra i capolavori custoditi vi sono opere di Luca Cambiaso, uno dei più grandi pittori genovesi del Cinquecento, e di Giovanni Battista Castello, detto il Bergamasco. Il chiostro adiacente, con i suoi eleganti archi e colonne, offre un’oasi di pace e riflessione, lontano dal frastuono della città.
Piazza San Matteo e la sua abbazia non sono solo testimonianze del passato, ma luoghi vivi che continuano a pulsare di cultura e memoria. Ogni anno, eventi e manifestazioni culturali animano la piazza, rendendola un punto di incontro per i genovesi e i visitatori. Le visite guidate permettono di scoprire le storie e i segreti che si celano dietro ogni pietra, rendendo ogni visita un’esperienza unica.

Piazza San Matteo e l’Abbazia rappresentano una tappa imprescindibile per chi desidera conoscere la vera essenza di Genova. Questo angolo nascosto della città offre un viaggio nel tempo, tra storia, arte e tradizione, svelando il volto più autentico e affascinante della Superba. Che siate appassionati di storia, amanti dell’arte o semplici curiosi, una visita a Piazza San Matteo saprà regalarvi emozioni e scoperte indimenticabili.

Hai mai visitato questa chiesa e soprattutto il suo chiostro?
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Piazza San Matteo e l'abbazia nel cuore di Genova

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon EF-S 10-18.

C’è anche un bel sito ufficiale: parrocchiasanmatteo.org.

Per vedere tutte le foto che ho scattato nella chiesa genovese, clicca qui:

Martino Doria, entrato nei frati benedettini dell’abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte dopo essere rimasto vedovo, ottenne dal vescovo Sigifredo di poter costruire una piccola chiesa su terreni di proprietà della famiglia nei pressi della cattedrale di San Lorenzo. L’intitolazione della nuova chiesa a San Matteo era legata alla sua professione di gabelliere, proprio come i Doria, che pertanto ne fecero il loro patrono.
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Ecco dove si trova l’abbazia:

The square dedicated to Saint Matthew and the abbey in the heart of Genoa – La place dédiée à Saint Matthieu et l’abbaye au coeur de Gênes – La plaza dedicada a San Mateo y la abadía en el corazón de Génova – A praça dedicada a São Mateus e a abadia no coração de Gênova – Der dem Heiligen Matthäus und der Abtei gewidmete Platz im Herzen von Genua – Quảng trường dành riêng cho Thánh Matthew và tu viện ở trung tâm Genoa

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La scalinata del Palazzo dei Priori a Perugia

La scalinata del Palazzo dei Priori a Perugia

La scalinata del Palazzo dei Priori a Perugia.
Il Palazzo dei Priori, situato nel cuore di Perugia, è uno dei più importanti esempi di architettura gotica in Italia. Costruito tra il 1293 e il 1443, questo edificio storico ospita oggi il Municipio e la Galleria Nazionale dell’Umbria.
Uno degli elementi più affascinanti del Palazzo è la sua scalinata a ventaglio, progettata dall’architetto senese Ambrogio Maitani. Questa scalinata, che conduce alla Sala dei Notari e alla Sala della Vaccara, è stata aggiunta nel 1902, sostituendo una precedente a due rampe. La scalinata è coronata da copie in bronzo del Grifo perugino e del Leone guelfo, simboli della città, che aggiungono un tocco di maestosità all’ingresso principale.
La scalinata non è solo un elemento architettonico, ma anche un simbolo della storia e della cultura di Perugia. Ogni gradino racconta una storia, ogni dettaglio riflette l’arte e l’abilità degli artigiani che l’hanno costruita. Visitare il Palazzo dei Priori e salire questa scalinata significa fare un viaggio nel tempo, immergendosi nella ricca eredità medievale della città.
Se ti trovi a Perugia, non perdere l’occasione di ammirare questa meraviglia architettonica e di esplorare le sale storiche del Palazzo dei Priori. È un’esperienza che ti lascerà senza fiato e ti farà apprezzare ancora di più la bellezza e la storia di questa affascinante città umbra.

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La scalinata del Palazzo dei Priori a Perugia

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Ecco dove si trova il palazzo:

Il Palazzo dei Priori, o comunale, è uno dei migliori esempi d’Italia di palazzo pubblico dell’età comunale. Sorge nella centrale Piazza IV Novembre a Perugia, in Umbria. Si estende lungo Corso Vannucci fino a via Boncambi. È ancora oggi sede di parte del Municipio e, al terzo piano, della Galleria nazionale dell’Umbria. Deve il suo nome ai Priori, la massima autorità politica al governo della città in epoca medievale.
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The staircase of the Palazzo dei Priori in Perugia – L’escalier du Palazzo dei Priori à Pérouse – La escalera del Palazzo dei Priori en Perugia – A escadaria do Palazzo dei Priori em Perugia – Die Treppe des Palazzo dei Priori in Perugia – Cầu thang của Palazzo dei Priori ở Perugia

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Il caruggio del borgo di Sestri Levante in Liguria

Il caruggio del borgo di Sestri Levante in Liguria

Il caruggio del borgo di Sestri Levante in Liguria.
Quando sono a casa, quasi tutte le mattine, vado in centro a fare due passi e bere un caffè.
Mi piace fare due passi quando c’è poca gente e questo succede specialmente in inverno.
Quando capitano giornate soleggiate, come quella nel giorno in cui ho scattato questa foto, è uno dei soggetti preferiti per i miei scatti.

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Il caruggio del borgo di Sestri Levante in Liguria

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon EF-S 10-18.

Dove ho scattato questa foto:

The alley of the village of Sestri Levante in Liguria – L’allée du village de Sestri Levante en Ligurie – El callejón del pueblo de Sestri Levante en Liguria – O beco da aldeia de Sestri Levante, na Ligúria – Die Gasse des Dorfes Sestri Levante in Ligurien – Con hẻm của làng Sestri Levante ở Liguria