La facciata di una casa colorata a Burano

La facciata di una casa colorata a Burano

La facciata di una casa colorata a Burano.
Dalla mia ultima gita a Burano (ormai quasi tre anni fa) ho ritrovato ancora questa foto che non avevo ancora pubblicato.
Una splendida casa gialla dalle persiane azzurre.
Sembra un cartone animato!

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La facciata di una casa colorata a Burano

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

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Ecco dove si trova l’isola:

Burano è un centro abitato di 2 270 abitanti che sorge su quattro isole della laguna di Venezia settentrionale. Fa parte del comune di Venezia e in particolare della municipalità di Venezia-Murano-Burano. È collegato da un ponte all’isola di Mazzorbo, che ne è divenuta una sorta di appendice. La cittadina è nota per le sue tipiche case vivacemente colorate e per la secolare lavorazione artigianale ad ago del merletto di Burano.
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La scalinata di piazza Pianciani a Spoleto

La scalinata di piazza Pianciani a Spoleto

La scalinata di piazza Pianciani a Spoleto.
La Scalinata di Piazza Pianciani è uno degli angoli più suggestivi di Spoleto, una città ricca di storia e cultura. Questa scalinata, realizzata nei primi del Novecento, è un esempio affascinante di architettura urbana che unisce funzionalità e bellezza estetica.
La piazza dedicata a Luigi Pianciani, un importante politico e patriota italiano, si trova di fronte al palazzo di famiglia. Fino al 1923, l’area era caratterizzata da un prato in salita che permetteva ai carri di salire verso Via Fontesecca. Tuttavia, con l’intenzione di creare una piazza pianeggiante, si decise di costruire una scalinata. Dopo varie discussioni e polemiche, fu approvato il progetto dell’architetto Ugo Tarchi, che prevedeva una doppia scalinata con balaustra.
La scalinata a doppio braccio è un elemento distintivo della piazza. Essa conduce a Via Fontesecca, una delle vie più pittoresche di Spoleto, dove si affacciano edifici medievali e rinascimentali, come il cavalcavia di Palazzo Leoncilli con i suoi balconi e logge. La scalinata non solo abbellisce la piazza, ma funge anche da collegamento tra diverse parti della città, rendendo più agevole l’accesso ai visitatori.
Nel corso degli anni, la scalinata ha subito danni, tra cui un incidente veicolare che ha parzialmente distrutto la parte sinistra. Tuttavia, è stata fedelmente ricostruita e restaurata nel 2020 grazie alla sponsorizzazione della Lucente srl. Questo intervento ha permesso di preservare la bellezza e l’integrità della scalinata, garantendo che continui a essere un punto di riferimento per cittadini e turisti.
Oggi, Piazza Pianciani e la sua scalinata sono luoghi di incontro e socializzazione per gli abitanti di Spoleto e i visitatori. La piazza è spesso animata da eventi culturali e manifestazioni, rendendola un centro vitale della vita cittadina. La scalinata, con la sua eleganza e storia, continua a incantare chiunque la visiti, offrendo una vista mozzafiato sulla città e un collegamento diretto con il passato storico di Spoleto.

Conosci il borgo di Spoleto?
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Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Dove si trova la scalinata:

La scalinata a doppio braccio che abbellisce la piazza, realizzata nei primi del Novecento, immette ad una delle vie più suggestive di Spoleto, via Fontesecca, dove si affacciano edifici medievali e rinascimentali: ne è esempio il cavalcavia di palazzo Leoncilli, con balconi e logge. In cima alla via si prosegue per il Duomo (a sinistra) o per Piazza del Mercato (a destra).
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The steps of Pianciani square in Spoleto – Les marches de la place Pianciani à Spolète – Las escaleras de la plaza llamada Pianciani en Spoleto – Os degraus da praça chamada Pianciani em Spoleto – Die Stufen des Platzes namens Pianciani in Spoleto – Bậc thang của quảng trường có tên Pianciani ở Spoleto

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.
Riferimenti:
– https://myspoleto.it/pagina/scalinata-di-piazza-pianciani/

L’archivolto che porta alla piazza centrale di Trevi

L'archivolto che porta alla piazza centrale di Trevi

L’archivolto che porta alla piazza centrale di Trevi.
Per arrivare nella piazza centrale di Trevi (piazza Mazzini) bisogna passare sotto a questo archivolto al di sotto del Palazzo Comunale.

Conosci o hai mai visitato il borgo di Trevi?
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L'archivolto che porta alla piazza centrale di Trevi

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Ecco dove si trova il borgo:

Nel basso Medioevo e nel Rinascimento ebbe il suo periodo migliore, caratterizzato da straordinari commerci che ne favorirono la floridezza economica (veniva chiamata “il porto secco”), testimoniata ancor oggi dai numerosi palazzi del centro storico, degni di figurare in città ben maggiori, e la crescita economica fu accompagnata da vivacissima attività culturale e sociale. Già nel 1469, per favorire la circolazione di denaro fu chiamato un banchiere ebreo, tra le poche professioni alle quali erano autorizzati quegli uomini, e nonostante questo fu perseguitato ed in seguito fu eretto uno dei primissimi Monti di Pietà, seguito poi dal Monte Frumentario e varie altre istituzioni benefiche e assistenziali.
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The archivolt that leads to the central square of Trevi – L’archivolte qui mène à la place centrale de Trevi – La arquivolta que conduce a la plaza central de Trevi – A arquivolta que conduz à praça central de Trevi – Die Archivolte, die zum zentralen Platz von Trevi führt – Archivolt dẫn đến quảng trường trung tâm Trevi

Particolari della Fontana Maggiore di Perugia

Particolari della Fontana Maggiore di Perugia

Particolari della Fontana Maggiore di Perugia.
La Fontana Maggiore di Perugia, situata al centro di Piazza IV Novembre, è uno dei monumenti simbolo della città e un capolavoro della scultura gotica. Costruita tra il 1275 e il 1278, la fontana celebra l’arrivo dell’acqua nell’acropoli della città grazie a un nuovo acquedotto.
La fontana fu progettata da Frà Bevignate da Cingoli e realizzata con la collaborazione di Boninsegna Veneziano, ingegnere idraulico, e dei celebri scultori Nicola Pisano e Giovanni Pisano. La struttura è composta da due vasche marmoree poligonali concentriche, sormontate da una tazza bronzea ornata da figure femminili da cui sgorga l’acqua.
La vasca inferiore è decorata con 50 formelle che rappresentano i mesi dell’anno, ciascuno accompagnato dal relativo simbolo zodiacale. Queste formelle raffigurano scene di vita quotidiana e lavori agricoli, conferendo dignità al lavoro materiale. Inoltre, sono presenti rappresentazioni delle arti liberali, della filosofia, di personaggi biblici e della storia di Roma.
La vasca superiore, invece, è adornata con altorilievi che rappresentano personaggi storici, mitologici e figure allegoriche. Le statue sono disposte in modo da formare una rosa dei venti, con le quattro principali poste nei punti cardinali e le altre venti in relazione con queste.
La fontana è anche famosa per il suo enigmatico gruppo bronzeo di figure femminili, conosciute come “le portatrici d’acqua”. Il significato simbolico di questa scultura è ancora oggi oggetto di dibattito, poiché non vi è menzione esplicita nell’iscrizione presente sulla vasca.

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Particolari della Fontana Maggiore di Perugia

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Ecco dove si trova la fontana:

La Fontana Maggiore, situata al centro di piazza IV Novembre (già piazza Grande), è il monumento simbolo della città di Perugia. La fontana monumentale fu realizzata da Umberto il mastro tra il 1278 e il 1280 per celebrare l’arrivo dell’acqua nell’acropoli della città, grazie al nuovo acquedotto.
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Details of the Fontana Maggiore in Perugia – Détails de la Fontana Maggiore à Pérouse – Detalles de la Fontana Maggiore en Perugia – Detalhes da Fontana Maggiore em Perugia – Details der Fontana Maggiore in Perugia – Thông tin chi tiết về Fontana Maggiore ở Perugia

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Riferimenti:
– https://www.secretumbria.it/en/fontana-maggiore-great-fountain-perugia/
– https://turismo.comune.perugia.it/poi/fontana-maggiore

La mastodontica facciata del Duomo di Milano

La mastodontica facciata del Duomo di Milano

La mastodontica facciata del Duomo di Milano.
La facciata del Duomo di Milano, ufficialmente conosciuto come Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria, è uno degli esempi più straordinari di architettura gotica in Italia. La costruzione del Duomo iniziò nel 1386 e la facciata, che rappresenta una delle parti più iconiche dell’edificio, fu completata nel 1805.
La facciata del Duomo di Milano è un vero e proprio mosaico di stili architettonici, frutto di secoli di lavori e influenze diverse. Inizialmente progettata in stile gotico, la facciata subì numerose modifiche nel corso dei secoli, incorporando elementi del Rinascimento, del Barocco e del Neogotico. Questo mix di stili rende la facciata del Duomo unica nel suo genere, testimoniando la complessa vicenda edilizia del complesso.
La facciata è caratterizzata da cinque campiture che suggeriscono la presenza delle navate interne, con sei contrafforti sormontati da guglie. I cinque portali e le finestre soprastanti risalgono al XVII secolo, mentre il balcone centrale è del 1790 e i tre finestroni neogotici sono del XIX secolo. La decorazione a bassorilievo dei portali venne scolpita ai tempi dell’arcivescovo Borromeo su disegni del Cerano, e le statue degli Apostoli e Profeti sulle mensole sono tutte ottocentesche.
Una delle caratteristiche distintive della facciata del Duomo di Milano è la straordinaria abbondanza di sculture. Queste opere, che coprono un arco temporale dal XIV al XX secolo, furono realizzate da maestri di diversa provenienza. Le vetrate, anch’esse parte del grandioso ciclo decorativo, sono state sostituite nel corso dei secoli, con pochi esempi originali del XV e XVI secolo ancora visibili.

Hai mai visitato il Duomo di Milano?
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La mastodontica facciata del Duomo di Milano

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Questo è il sito ufficiale del duomo: duomomilano.it.

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Ecco dove si trova il duomo:

Simbolo del capoluogo lombardo, e situato nell’omonima piazza al centro della metropoli, è dedicata a Santa Maria Nascente. È la chiesa più grande d’Italia.
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The Mammoth Facade of Milan Cathedral – La façade gigantesque de la cathédrale de Milan – La gigantesca fachada de la Catedral de Milán – A gigantesca fachada da Catedral de Milão – Die Mammutfassade des Mailänder Doms – Mặt tiền khổng lồ của Nhà thờ Milan

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Riferimenti:
– https://blog.urbanfile.org/2016/02/27/milano-duomo-quanti-progetti-per-la-facciata-del-duomo/

Un bel terrazzo tra i vicoli di Padova

Un bel terrazzo tra i vicoli di Padova

Un bel terrazzo tra i vicoli di Padova.
Padova è una città affascinante situata nella regione del Veneto, nel nord Italia. Gironzalondo per i vicoli del grande centro storico ci si può imbattere in edifici molto belli come quello fotografato e pubblicato in questo articolo.
Padova è una delle città più antiche d’Italia, con una storia che risale al XIII secolo a.C. Fondata, secondo la leggenda, dal principe troiano Antenore, la città ha avuto un ruolo importante durante l’epoca romana e medievale. Nel Trecento, sotto la signoria dei Carraresi, Padova divenne un centro culturale di rilievo, contribuendo al Rinascimento italiano.
Fondata nel 1222, l’Università di Padova è una delle più antiche e prestigiose del mondo. Tra i suoi illustri docenti e studenti si annoverano Galileo Galilei e Nicolaus Copernicus. L’università è ancora oggi un centro di eccellenza accademica e di ricerca.
Monumenti e Attrazioni:
– La Cappella degli Scrovegni: famosa per i suoi affreschi di Giotto, è uno dei capolavori dell’arte medievale.
– Il Prato della Valle: una delle piazze più grandi d’Europa, circondata da statue e canali.
– La Basilica di Sant’Antonio: conosciuta semplicemente come “Il Santo”, è un importante luogo di pellegrinaggio.
– L’orto Botanico: il più antico orto botanico universitario del mondo, fondato nel 1545 e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Padova è conosciuta come “la città dei tre senza”:
– Il Caffè senza porte: il Caffè Pedrocchi, un tempo aperto 24 ore su 24.
– Il Prato senz’erba: il Prato della Valle, che in passato era una zona paludosa.
– Il Santo senza nome: la Basilica di Sant’Antonio, chiamata semplicemente “Il Santo” dai padovani.
Oggi, Padova è una città vivace e dinamica, con una popolazione di oltre 200.000 abitanti. È un importante centro economico e culturale, con numerosi eventi, festival e una ricca scena gastronomica.

Hai mai visitato la bella Padova?
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Un bel terrazzo tra i vicoli di Padova

Foto scattata con Honor 20.

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La città fu una delle capitali culturali del Trecento, grazie alla presenza della signoria dei Carraresi o Da Carrara, che fecero di Padova uno dei principali centri del preumanesimo. Tra il XIV secolo e il XV secolo si sviluppò in concomitanza con Firenze una imponente corrente culturale votata all’antico che tramuterà nel Rinascimento padovano, e influenzerà la compagine artistica dell’intera Italia settentrionale del Quattrocento. A Padova sono presenti due siti dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO: l’orto botanico, il più antico al mondo e i cicli di affreschi del XIV secolo, conservati in otto complessi edilizi tra cui la cappella degli Scrovegni.
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A beautiful terrace among the alleys of Padua – Une belle terrasse dans les ruelles de Padoue – Una hermosa terraza en las callejuelas de Padua. – Um belo terraço nas ruelas de Pádua – Eine wunderschöne Terrasse in den Gassen von Padua – Một sân thượng tuyệt đẹp trong các con hẻm ở Padua

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Un accesso dal lungolago al lago di Garda a Salò

Un accesso dal lungolago al lago di Garda a Salò

Un accesso dal lungolago al lago di Garda a Salò.
Il lungolago di Salò è uno dei punti più affascinanti della città. Si estende per circa 3 chilometri lungo il golfo, offrendo una passeggiata panoramica con viste spettacolari sul Lago di Garda e sulle montagne circostanti. Lungo il percorso, troverai numerosi caffè, gelaterie e ristoranti dove puoi fermarti per una pausa rilassante. È un’area pedonale, perfetta per una passeggiata tranquilla, sia di giorno che di sera, quando le luci della città si riflettono sull’acqua creando un’atmosfera magica.
Salò è una cittadina ricca di storia e cultura. Ecco alcuni punti salienti:
– Centro Storico: caratterizzato da stradine strette e case colorate, il centro storico di Salò è un luogo incantevole per passeggiare e scoprire negozi caratteristici e botteghe artigiane.
– Duomo di Salò: la chiesa di Santa Maria Annunziata, con la sua facciata incompiuta, è un esempio di architettura rinascimentale e ospita opere d’arte di grande valore.
– Palazzo della Magnifica Patria: questo edificio storico ospita il Museo di Salò, dove puoi scoprire la storia della città e della regione circostante.
– Cedral Tassoni: la storica azienda che produce la famosa Cedrata Tassoni ha sede a Salò, e la sua storia è strettamente legata a quella della città.
Salò è anche un ottimo punto di partenza per esplorare altre località del Lago di Garda, grazie alla sua posizione centrale e ai collegamenti via traghetto e autobus.

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Un accesso dal lungolago al lago di Garda a Salò

Foto scattata con Honor 20.

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Nell’ottobre 1943 fu fondata tra Salò e Gargnano la Repubblica Sociale Italiana, conosciuta come Repubblica di Salò. La presenza, nella cittadina lombarda, del Ministero degli esteri, delle cabine per i giornalisti e del servizio traduzioni comunicati esteri, che emettevano tutti i comunicati ufficiali della Repubblica, fece sì che quest’ultima sia conosciuta con il nome della città, anche se la capitale rimaneva ufficialmente Roma.
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An access from the lakeside to Lake Garda in Salò – Accès depuis les rives du lac de Garde à Salò – Acceso desde la orilla del lago al lago de Garda en Salò – Acesso da margem do lago ao Lago de Garda em Salò – Zugang vom Seeufer zum Gardasee in Salò – Lối đi từ bờ hồ đến Hồ Garda ở Salò

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.

A passeggio tra i ponticelli e i canali di Venezia

A passeggio tra i ponticelli e i canali di Venezia

A passeggio tra i ponticelli e i canali di Venezia.
Sono passati doversi anni ormai da quando sono stato nella Serenissima ed ho scattato questa foto.
Ma credo che siano sempre delle bellissime immagini quelle dei canali e dei piccoli ponti che li attraversano.

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A passeggio tra i ponticelli e i canali di Venezia

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

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foto gallery

La città è stata per 1100 anni la capitale della Serenissima Repubblica di Venezia ed è conosciuta a questo riguardo come la Serenissima, la Dominante e la Regina dell’Adriatico: per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo, dichiarata, assieme alla sua laguna, patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, che ha contribuito a farne la seconda città italiana dopo Roma con il più alto flusso turistico.
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Strolling through the little bridges and canals of Venice – Se promener parmi les ponts et les canaux de Venise – Caminando entre los puentes y canales de Venecia – Caminhando entre as pontes e os canais de Veneza – Spaziergang zwischen den Brücken und Kanälen von Venedig – Đi bộ giữa những cây cầu và kênh đào của Venice

I colori pastello delle casette di Burano in Veneto

I colori pastello delle casette di Burano in Veneto

I colori pastello delle casette di Burano in Veneto.
Lungo i canali del bellissimo borgo di Burano, a pochi chilometri da Venezia, ci sono queste bellissime case colorate che tanto sono diventate famose nel mondo.
Anche io, quando un paio d’anni fa sono stato in visita, ho scattato decine di foto a questa bellezza!

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I colori pastello delle casette di Burano in Veneto

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

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Ecco dove si trova l’isola:

Burano è un centro abitato di 2 270 abitanti che sorge su quattro isole della laguna di Venezia settentrionale. Fa parte del comune di Venezia e in particolare della municipalità di Venezia-Murano-Burano. È collegato da un ponte all’isola di Mazzorbo, che ne è divenuta una sorta di appendice. La cittadina è nota per le sue tipiche case vivacemente colorate e per la secolare lavorazione artigianale ad ago del merletto di Burano.
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The pastel colors of the houses of Burano in Veneto – Les couleurs pastel des maisons de Burano en Vénétie – Los colores pastel de las casas de Burano en Véneto – As cores pastel das casas de Burano no Veneto – Die Pastellfarben der Häuser von Burano in Venetien – Màu pastel của những ngôi nhà Burano ở Veneto

Gli archi di un vicolo di Spoleto, il borgo in Umbria

Gli archi di un vicolo di Spoleto, il borgo in Umbria

Gli archi di sbatacchio in un vicolo di Spoleto, il borgo in Umbria.
Spoleto, un incantevole borgo situato nel cuore dell’Umbria, è una città ricca di storia, arte e cultura. Passeggiando per i suoi vicoli stretti e tortuosi, si possono scoprire angoli nascosti che raccontano storie di epoche passate. Tra questi, gli archi che adornano i vicoli di Spoleto sono tra i più affascinanti e caratteristici.
Gli archi risalgono a diverse epoche storiche, dal periodo romano al medioevo. Queste strutture architettoniche non solo aggiungono un tocco di bellezza ai vicoli, ma servivano anche a scopi pratici, come il sostegno di edifici e la creazione di passaggi coperti. Ogni arco ha una sua storia unica e rappresenta un pezzo del ricco mosaico storico della città.
Sono spesso realizzati con materiali locali, come la pietra calcarea, che conferisce loro un aspetto rustico e autentico. Alcuni archi sono decorati con dettagli scolpiti, mentre altri sono semplici e funzionali. La varietà di stili architettonici riflette le diverse influenze culturali che hanno attraversato la città nel corso dei secoli.
Passeggiare per i vicoli di Spoleto è un’esperienza unica. Gli archi creano giochi di luce e ombra che cambiano con il passare delle ore, offrendo scorci pittoreschi e atmosfere suggestive. Ogni angolo del borgo riserva sorprese, come piccole piazze, fontane e antiche abitazioni che sembrano uscite da un’altra epoca.
Spoleto è molto più di un semplice borgo medievale. La città ospita numerosi monumenti e luoghi di interesse, come il Duomo di Spoleto, la Rocca Albornoziana e il Ponte delle Torri. Ogni anno, Spoleto diventa anche il palcoscenico del Festival dei Due Mondi, un evento culturale di fama internazionale che attira artisti e visitatori da tutto il mondo.
Gli archi rappresentano una delle tante meraviglie che questa città umbra ha da offrire. Esplorare questi angoli nascosti significa immergersi nella storia e nella bellezza di un luogo che ha saputo conservare intatta la sua autenticità nel corso dei secoli. Una visita a Spoleto è un viaggio nel tempo, un’esperienza che lascia un ricordo indelebile nel cuore di chi la vive.

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Gli archi di un vicolo di Spoleto, il borgo in Umbria

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Dove si trova Spoleto:

Il toponimo di Spoleto deriverebbe dalla congiunzione delle parole greche Spao e Lithos (Σπαω-λιθος), ovvero sasso-staccato: in altre parole il colle Sant’Elia (ovvero “il colle del sole”) su cui è sorta la città sarebbe stato interpretato come il resto di una frana staccatasi dal Monteluco, ma tale teoria non è stata mai confermata. Spoleto è centro abitato fin dalla preistoria. Le prime testimonianze di insediamenti risalgono almeno all’età del bronzo finale (XII-XI secolo a.C.): i reperti di maggiore interesse sono venuti alla luce alla sommità e sui pendii del colle Sant’Elia, dove molti secoli più tardi sorgerà la Rocca Albornoziana.
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The sbatacchio arches in an alley of Spoleto, the village in Umbria – Les arches cliquetantes dans une ruelle de Spolète, le village de l’Ombrie – Los arcos traqueteantes en un callejón de Spoleto, el pueblo de Umbría – Os arcos barulhentos num beco de Spoleto, a aldeia da Úmbria – Die klappernden Bögen in einer Gasse von Spoleto, dem Dorf in Umbrien – Những mái vòm rung chuyển trong một con hẻm ở Spoleto, ngôi làng ở Umbria