Uno scorcio di via Ciovasso a Milano

Uno scorcio di via Ciovasso a Milano

Uno scorcio di via Ciovasso a Milano.
L’ultima volta che sono stato a Milano mi sono perso nella zona del quartiere che una volta era chiamato Contrada dell’Orso poco distante dalla famosa zona di Brera.
Una parte antica della città meneghina molto caratteristica.

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Uno scorcio di via Ciovasso a Milano

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Dove si trova la via:

Vicolo Ciovasso, che deriverebbe dal latino volgare clivacium (da cui il termine dialettale milanese civàss, ovvero “declivio”) con chiaro richiamo al fatto che la strada, un tempo, scendeva fino alle mura romane di Milano, le cui fondamenta erano collocate in un avvallamento. Altra ipotesi vorrebbe che “Ciovasso” derivi dal nome di una famiglia nobiliare milanese, i Civasso.
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A glimpse of the street called Ciovasso in Milan – Un aperçu de la rue Ciovasso à Milan – Un vistazo a la calle Ciovasso de Milán – Um vislumbre da rua chamada Ciovasso em Milão – Ein Blick auf die Straße namens Ciovasso in Mailand – Một góc con phố mang tên Ciovasso ở Milan

Le colonne del tempio di Saturno nel Foro Romano

Le colonne del tempio di Saturno nel Foro Romano

Le colonne del tempio di Saturno nel Foro Romano.
Il Tempio di Saturno (in latino: Templum Saturni) era un antico tempio romano dedicato a Saturno, la divinità dell’agricoltura e della ricchezza. Si trovava al piede del Campidoglio, nella parte occidentale del Foro Romano. La sua costruzione risale al V secolo a.C., ma l’edificio che possiamo vedere oggi risale principalmente al periodo della Repubblica romana, con alcune modifiche apportate nel corso dei secoli successivi.
Il tempio era conosciuto per la sua ricca decorazione e per la celebre statua di Saturno al suo interno. La statua di Saturno era tradizionalmente legata e durante le festività di Saturnalia, che si svolgevano in dicembre, la corda veniva simbolicamente sciolta per rappresentare la liberazione delle restrizioni.
La struttura attuale del tempio è molto parziale, con solo alcuni resti delle colonne e delle fondamenta. Tuttavia, alcune colonne originali sono ancora in piedi, fornendo un’idea delle dimensioni e dell’eleganza dell’edificio. La parte antica del Tempio di Saturno è stata integrata con alcune ricostruzioni più tarde, e l’aspetto esatto del tempio è stato oggetto di dibattiti tra gli archeologi.
Il Foro Romano, in cui si trova il Tempio di Saturno, è una delle zone archeologiche più importanti e visitate di Roma, offrendo ai visitatori una visione affascinante della vita nella Roma antica attraverso i suoi templi, basiliche, e strutture pubbliche.

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Le colonne del tempio di Saturno nel Foro Romano

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Questo il sito ufficiale del sito: colosseo.it.

Ecco dove si trovano i resti del tempio:

Il Foro Romano (in latino Forum Romanum, sebbene i Romani si riferissero ad esso più spesso come Forum Magnum o semplicemente Forum) è un’area archeologica di Roma racchiusa tra il Palatino, il Campidoglio, Via dei Fori Imperiali ed il Colosseo, costituita dalla stratificazione dei resti di quegli edifici e monumenti di epoche eterogenee che per gran parte della storia antica di Roma rappresentarono il centro politico, giuridico, religioso ed economico della città di Roma, oltre che il centro nevralgico dell’intera civiltà romana.
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The columns of the Temple of Saturn in the Roman Forum – Les colonnes du Temple de Saturne dans le Forum Romain – Las columnas del Templo de Saturno en el Foro Romano – As colunas do Templo de Saturno no Fórum Romano – Die Säulen des Saturntempels im Forum Romanum – Các cột của Đền thờ Sao Thổ trong Diễn đàn La Mã – 罗马广场土星神庙的柱子 – フォロ・ロマーノのサトゥルヌス神殿の柱

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La vista sull’acquedotto medievale di Perugia

La vista sull'acquedotto medievale di Perugia

La vista sull’acquedotto medievale di Perugia.
L’acquedotto di Perugia (anche chiamato Acquedotto medievale della Fontana Maggiore) rappresenta una delle più significative opere di ingegneria medievale in Italia. Costruito tra il XIII e il XIV secolo, ha svolto un ruolo cruciale nel rifornimento idrico della città, contribuendo allo sviluppo urbano e al benessere dei suoi abitanti. Oggi, l’acquedotto è un monumento storico di grande interesse turistico e culturale.

La costruzione dell’acquedotto di Perugia iniziò nel 1254 e fu completata nel 1280. L’opera fu voluta dal Comune di Perugia per rispondere alla crescente necessità di acqua potabile, essenziale per una città in espansione. L’acquedotto sfruttava le sorgenti del Monte Pacciano, situate a circa 5 km a ovest della città, e trasportava l’acqua fino al centro urbano attraverso un sistema di canalizzazioni, ponti e condotte.
Il percorso dell’acquedotto era in parte sotterraneo e in parte sopraelevato, con un tratto che attraversava la città vecchia su arcate di pietra. Questa parte visibile, che si snoda attraverso il centro storico, è oggi una suggestiva passeggiata pedonale che permette di ammirare scorci panoramici della città e del paesaggio circostante.

L’acquedotto di Perugia era un’opera ingegneristica avanzata per l’epoca. Costruito principalmente in pietra locale, utilizzava un sistema a gravità per far scorrere l’acqua dalle sorgenti alla città. La pendenza era calcolata con precisione per garantire un flusso costante e regolare, evitando ristagni e perdite.
Le arcate, costruite con cura per resistere alle sollecitazioni del tempo, rappresentano uno degli elementi più caratteristici del percorso. Il tratto più famoso è quello che attraversa il borgo di Porta Sole, dove l’acquedotto corre su una fila di archi che regalano una vista mozzafiato.
L’acquedotto non solo garantiva l’approvvigionamento idrico, ma aveva anche un’importante funzione sociale e simbolica. Rappresentava il potere e l’efficienza del Comune di Perugia, un’entità politica che si affermava grazie alla capacità di gestire risorse vitali come l’acqua.
Durante il Rinascimento e fino all’età moderna, l’acquedotto è rimasto in uso, subendo vari interventi di manutenzione e ristrutturazione. Ancora oggi, alcune delle sue parti sono integrate nel moderno sistema idrico della città.

Oggi, l’acquedotto di Perugia è un itinerario turistico molto apprezzato. Il percorso pedonale che segue l’antico tracciato dell’acquedotto è noto come “Via dell’Acquedotto” e offre una passeggiata tranquilla e panoramica attraverso il centro storico e le aree verdi circostanti.
Lungo il percorso, si possono osservare diversi punti di interesse, tra cui antiche fontane, resti di cisterne e segmenti delle condotte originarie. Inoltre, la passeggiata offre una prospettiva unica sulla struttura urbana di Perugia, con i suoi vicoli stretti, le scalinate e le case medievali.

L’acquedotto è una testimonianza straordinaria dell’ingegneria medievale e del valore che la gestione delle risorse idriche aveva per le città dell’epoca. Oggi, oltre a essere un’importante attrazione turistica, rappresenta un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore, un simbolo della capacità umana di adattare l’ambiente alle proprie necessità senza compromettere la bellezza e l’integrità del paesaggio.
Attraverso la sua conservazione e valorizzazione, l’acquedotto continua a raccontare la storia di Perugia, una città che ha saputo crescere e prosperare grazie anche alla saggezza e alla lungimiranza dei suoi antichi abitanti.

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La vista sull'acquedotto medievale di Perugia

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Dove ho scattato la foto:

L’acquedotto medievale della Fontana Maggiore è un acquedotto di epoca medievale situato nella città di Perugia. L’acquedotto, lungo più di 4 chilometri, fu costruito per portare l’acqua alla Fontana Maggiore. Storicamente meno messo in risalto rispetto alla fontana e considerato come il suo parente povero, fu tuttavia un’opera di grandissima importanza storica e di straordinaria arditezza per l’epoca.
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The view of the medieval aqueduct of Perugia – La vue de l’aqueduc médiéval de Pérouse – La vista del acueducto medieval de Perugia. – A vista do aqueduto medieval de Perugia – Der Blick auf das mittelalterliche Aquädukt von Perugia – Quang cảnh cống dẫn nước thời trung cổ của Perugia

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Un canale e qualche lucchetto a Venezia

Un canale e qualche lucchetto a Venezia

Un canale e qualche lucchetto a Venezia.
A Venezia, i canali sono una parte integrante della città e sono attraversati da numerose vie d’acqua e canali più piccoli. La città è famosa per i suoi pittoreschi ponti, le gondole e gli affascinanti scorci sulle acque. Potrebbe essere che tu stia cercando informazioni su un canale specifico o su una particolare zona di Venezia.
Quanto ai lucchetti, l’immagine più famosa di lucchetti a Venezia è legata al Ponte degli Sospiri. Tuttavia, il fenomeno dei lucchetti è più comune in altre città, come Parigi (sul Pont des Arts) o Roma (sul Ponte Milvio).

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Un canale e qualche lucchetto a Venezia

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

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La città è stata per 1100 anni la capitale della Serenissima Repubblica di Venezia ed è conosciuta a questo riguardo come la Serenissima, la Dominante e la Regina dell’Adriatico: per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo, dichiarata, assieme alla sua laguna, patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, che ha contribuito a farne la seconda città italiana dopo Roma con il più alto flusso turistico.
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A canal and some padlocks in Venice – Un canal et quelques cadenas à Venise – Un canal y unos candados en Venecia – Um canal e alguns cadeados em Veneza – Ein Kanal und einige Vorhängeschlösser in Venedig – Một con kênh và một số ổ khóa ở Venice – 威尼斯的一条运河和一些挂锁 – ヴェネツィアの運河といくつかの南京錠

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Un romantico vicolo nel centro storico di Verona

Un romantico vicolo nel centro storico di Verona

Un romantico vicolo nel centro storico di Verona.
Qualche tempo fa, ormai, sono stato nella bella Verona con mia moglie. Per cena siamo stati in un ristorante in centro (poco lontano dal celebre terrazzo di Giulietta) dove ero stato una volta precedente.
L’atmosfera nel vicolo dove si trovano i tavoli, all’esterno del locale, era veramente molto romantica, non vi sembra?

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Un romantico vicolo nel centro storico di Verona

Foto scattata con Honor 20.

Questo è il sito dell’ottimo ristorante Greppia.

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Ecco dove si trova il punto in cui ho scattato la foto:

A romantic alley in the historic center of Verona – Une ruelle romantique dans le centre historique de Vérone – Un callejón romántico en el centro histórico de Verona – Um beco romântico no centro histórico de Verona – Eine romantische Gasse im historischen Zentrum von Verona – Một con hẻm lãng mạn ở trung tâm lịch sử của Verona – 维罗纳历史中心的浪漫小巷 – ヴェローナの歴史的中心部にあるロマンチックな路地

Il Teatro Romano di Brixia, l’odierna Brescia

Il Teatro Romano di Brixia, l'odierna Brescia

Il Teatro Romano di Brixia, l’odierna Brescia.
Nel cuore della pittoresca città di Brescia, sorge un monumento che racconta storie millenarie e conserva l’essenza di un’epoca ormai lontana: il Teatro Romano. Questo straordinario capolavoro di ingegneria e cultura è una testimonianza tangibile della grandezza dell’antica Roma e della sua influenza duratura sulla civiltà europea.
Il Teatro Romano di Brescia, datato al I secolo d.C., è uno dei più importanti siti archeologici della regione. Costruito in un’epoca in cui Brixia, l’antico nome di Brescia, era una fiorente colonia romana, il teatro serviva come centro culturale e luogo di intrattenimento per i cittadini.
Il Teatro Romano di Brescia è un esempio superbo di architettura romana. Costruito sulla collina di Cidneo, gode di una vista panoramica che domina la città, offrendo agli spettatori uno spettacolo magnifico prima ancora che le luci sul palco si accendessero.
La cavea, la parte destinata al pubblico, è un capolavoro di ingegneria che può ospitare fino a 15.000 persone. Le gradinate sono divise in tre settori, riservati a diverse classi sociali, evidenziando l’organizzazione rigorosa della società romana. La cavea è sostenuta da un’imponente struttura di archi e pilastri che ancora oggi suscitano l’ammirazione dei visitatori.
Il palco, o “pulpitum,” è la parte centrale del teatro, riservato alle rappresentazioni teatrali e musicali. Il proscenio, ornato da colonne e statue, era il fulcro di attività artistiche che coinvolgevano dramma, commedia e perfino gladiatori in spettacoli appositamente adattati.
Il Teatro Romano di Brescia era molto più di un semplice luogo di spettacoli. Era un centro sociale e culturale, un punto di incontro dove cittadini di diverse classi sociali potevano condividere esperienze e passioni. Gli spettacoli, oltre a intrattenere, servivano anche a educare e comunicare i valori della società romana.
Con il passare dei secoli, il Teatro Romano di Brescia cadde in rovina, sepolto dalla polvere del tempo. Tuttavia, durante il Rinascimento, l’interesse per l’antichità classica fu rinnovato, e il teatro divenne nuovamente oggetto di studio e apprezzamento. Nel corso del XIX secolo, furono intraprese importanti opere di scavo e di restauro, restituendo alla luce il magnifico monumento che oggi ammiriamo.
Oggi, il Teatro Romano di Brescia è un sito archeologico aperto al pubblico, un luogo che trasporta i visitatori indietro nel tempo. Numerosi eventi culturali e spettacoli vengono organizzati nel teatro, permettendo ai moderni cittadini di Brescia di connettersi con le loro radici storiche.

Il Teatro Romano di Brescia è più di una semplice struttura di pietra; è un portale che ci collega all’antica Roma, ci racconta storie di gloria e intrighi, e ci invita a riflettere sulla duratura influenza della civiltà romana nella nostra vita quotidiana. Attraverso la sua imponente presenza, il teatro continua a ispirare e a educare, testimone silenzioso di un’epoca che continua a vivere nei cuori e nelle menti di coloro che lo visitano.

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Il Teatro Romano di Brixia, l'odierna Brescia

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

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Ecco dove si trova il teatro:

Il teatro fu costruito in epoca flavia, come il vicino Capitolium[1](al quale era collegato mediante un porticato), e rimaneggiato durante il principato di Settimio Severo, nel III secolo. Fu probabilmente danneggiato dallo stesso incendio che, nel IV secolo, fece in parte crollare l’edificio templare posto nelle immediate vicinanze e da un terremoto nel V secolo, il quale distrusse completamente la scena e il muro che dava sulla strada. Nonostante ciò venne utilizzato fino al 1173.
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The Roman Theater of Brixia, today’s Brescia – Le théâtre romain de Brixia, l’actuelle Brescia – El Teatro Romano de Brixia, la Brescia actual – O Teatro Romano de Brixia, hoje Brescia – Das römische Theater von Brixia, dem heutigen Brescia – Nhà hát La Mã Brixia, Brescia ngày nay – 布里西亚罗马剧场,即今天的布雷西亚 – ブリクシアのローマ劇場、現在のブレシア

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Uno scorcio della Biblioteca civica Angelo Mai

Uno scorcio della Biblioteca civica Angelo Mai a Bergamo Alta

Uno scorcio della Biblioteca civica Angelo Mai a Bergamo Alta.
Percorrendo i vicoli della Città Alta di Bergamo ho trovato questo scorcio, in via Bartolomeo Colleoni con il palazzo della Biblioteca civica sullo sfondo.
Mi piaceva molto!

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Uno scorcio della Biblioteca civica Angelo Mai a Bergamo Alta

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Ecco il punto in cui ho scattato la foto:

La Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo è la principale istituzione di conservazione storica del circuito bibliotecario di Bergamo. Ha la propria sede nel Palazzo Nuovo di Città Alta, che in posizione contrapposta al Palazzo della Ragione chiude, a nord-est, Piazza Vecchia. Nasce tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 del secolo XVIII quando fu messo a disposizione della cittadinanza il lascito librario che il cardinale Alessandro Giuseppe Furietti aveva fatto alla città. La sua prima collocazione fu in un locale del Palazzo Nuovo che ospitava il Comune. Trasferita nel 1797 presso la canonica del Duomo, dal 1843 trova sede nel Palazzo della Ragione fino a quando, nel 1928, ritorna nella sede originaria, occupando ora l’intero palazzo.
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A glimpse of the Angelo Mai Civic Library in the upper town of Bergamo – Un aperçu de la bibliothèque civique Angelo Mai dans la ville haute de Bergame – Un vistazo a la Biblioteca Cívica Angelo Mai en la ciudad alta de Bérgamo – Um vislumbre da Biblioteca Cívica Angelo Mai, na cidade alta de Bérgamo – Ein Blick auf die Stadtbibliothek Angelo Mai in der Oberstadt von Bergamo – Một cái nhìn thoáng qua về Thư viện công dân Angelo Mai ở thị trấn phía trên Bergamo

Il celebre Naviglio Grande di Milano

Il celebre Naviglio Grande di Milano

Il celebre Naviglio Grande di Milano.
I Navigli di Milano, originariamente concepiti nel XII secolo, hanno da sempre rappresentato una parte fondamentale della vita cittadina. I canali, navigabili fino al XIX secolo, erano il principale mezzo di trasporto delle merci, consentendo uno sviluppo economico e commerciale senza precedenti per la città.
Oggi, i Navigli sono una delle attrazioni turistiche più affascinanti di Milano. Le rive dei canali sono punteggiate da caffè, ristoranti e botteghe d’arte, creando un’atmosfera vivace e cosmopolita. Gli edifici che si affacciano sui Navigli raccontano storie di epoche passate, conservando il fascino di un’architettura che ha resistito al trascorrere del tempo.
Ponte Enrico Molteni: Un Simbolo di Connessione.
In questo panorama ricco di storia e cultura, Ponte Enrico Molteni emerge come un simbolo di connessione tra le due sponde del Naviglio della Martesana. Costruito nel 1956, questo ponte pedonale sospeso è stato dedicato all’ingegnere Enrico Molteni, una figura di spicco nel mondo delle infrastrutture milanesi.
Il design elegante e contemporaneo di Ponte Enrico Molteni cattura l’attenzione di residenti e visitatori. La struttura metallica, con le sue linee pulite e la forma dinamica, si fonde armoniosamente con l’ambiente circostante, creando un connubio tra tradizione e modernità. La vista panoramica che offre, permettendo di ammirare i Navigli e i dintorni, lo rende un luogo ideale per una passeggiata rilassante o per scattare fotografie indimenticabili.

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Il celebre Naviglio Grande di Milano

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

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Ecco dove si trova il punto in cui ho scattato:

I Navigli di Milano sono un sistema di canali irrigui e navigabili, con baricentro la città lombarda di Milano, che metteva in comunicazione il lago Maggiore, quello di Como e il basso Ticino aprendo al capoluogo lombardo le vie d’acqua della Svizzera e dell’Europa nordoccidentale, del Cantone dei Grigioni e dell’Europa nordorientale e, infine, quella del Po verso il mare Adriatico.
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The famous Naviglio Grande and one of its bridges in Milan – Le célèbre Naviglio Grande et l’un de ses ponts à Milan – El famoso Naviglio Grande y uno de sus puentes en Milán – O famoso Naviglio Grande e uma de suas pontes em Milão – Der berühmte Naviglio Grande und eine seiner Brücken in Mailand – Naviglio Grande nổi tiếng và một trong những cây cầu của nó ở Milan – 米兰著名的纳维利奥格兰德及其桥梁之一 – ミラノの有名なナヴィリオ グランデとその橋の 1 つ

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Un tipico canale della città di Venezia

Un tipico canale della città di Venezia

Un tipico canale della città di Venezia.
A passeggio per la città lagunare ogni angolo è un soggetto perfetto per le foto.
Come in questa foto, presa non so proprio dove, con un bel piccolo ponticello in secondo piano.

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Un tipico canale della città di Venezia

Foto scattata con Honor 20.

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La città è stata per 1 100 anni la capitale della Serenissima Repubblica di Venezia ed è conosciuta a questo riguardo come la Serenissima, la Dominante e la Regina dell’Adriatico: per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo, dichiarata, assieme alla sua laguna, patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, che ha contribuito a farne la seconda città italiana dopo Roma con il più alto flusso turistico.
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A typical view of a canal in the city of Venice – Une vue typique d’un canal dans la ville de Venise – Una vista típica de un canal en la ciudad de Venecia. – Uma vista típica de um canal na cidade de Veneza – Eine typische Ansicht eines Kanals in der Stadt Venedig – Một góc nhìn điển hình của một con kênh ở thành phố Venice – 威尼斯市运河的典型景观 – ヴェネチア市の運河の典型的な眺め

La vista della città di Brescia dal Castello

La vista della città di Brescia dal Castello

La vista della città di Brescia dal Castello.
Uno dei luoghi da visitare a Brescia è il suo splendido castello che domina tutta la città.
Come potete vedere dalla foto si vede proprio tutto!

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La vista della città di Brescia dal Castello

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

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Il castello di Brescia (denominato il Falcone d’Italia) è una fortezza sorta a partire dall’epoca medievale e arroccata sul colle Cidneo, a ridosso del centro storico della città di Brescia.
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Ecco dove più o meno si trova il punto in cui ho scattato:

The view of the city of Brescia from the Castle – La vue sur la ville de Brescia depuis le Château – La vista de la ciudad de Brescia desde el Castillo. – A vista da cidade de Brescia desde o Castelo – Der Blick auf die Stadt Brescia vom Schloss aus – Quang cảnh thành phố Brescia từ Lâu đài – 从城堡俯瞰布雷西亚市 – ブレシア城からの眺め