Le pappardelle fresche al ragù di carne

Le pappardelle fresche al ragù di carne

Le pappardelle fresche al ragù di carne.
Il ragù di carne penso che sia il sugo che io amo di più.
In questo caso lo chef di bordo ci ha voluto regalare questo piatto preparando delle pappardelle fresche conditecon un ottimo sugo (agli altri commensali le ha condite con il sugo di funghi che però a me non piace).
Erano veramente ottime!

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Foto scattate con Honor 20.

Le pappardelle (dal toscano pappare oppure, ma meno attestato, dal provenzale papard) sono un formato di pasta all’uovo del tutto simili alle tagliatelle ma di larghezza decisamente superiore. Sono considerate un tipo di lasagne, nel senso generico di “strisce larghe di pasta sfoglia all’uovo”. Mentre le tagliatelle sono una forma di pasta di tradizione prettamente emiliano-romagnola, le pappardelle, sebbene risentano dell’influsso emiliano, sono di tipica tradizione toscana
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Fresh pappardelle with meat sauce – Pappardelle fraîche avec sauce à la viande – Pappardelle fresco con salsa de carne – Pappardelle fresco com molho de carne – Frische Pappardelle mit Fleischsoße – Pappardelle tươi sốt thịt – 新鲜宽面配肉酱 – フレッシュパッパルデッレ ミートソース添え

La dritta via Palestro a Genova

La dritta via Palestro a Genova

La dritta via Palestro a Genova.
Da piazza Corvetto parte questa lunga e dritta strada che arriva alla bella scala monumentale che sale verso le alture del quartiere di Castelletto.
Via Palestro è una delle strade più affascinanti e ricche di storia di Genova. Situata nel cuore della città, rappresenta un punto di incontro tra il passato glorioso e il presente dinamico di questa meravigliosa città portuale. Con un mix di edifici storici, attività commerciali e spazi verdi, Via Palestro è un microcosmo della vita genovese.
Il nome “Via Palestro” trae origine dalla storica Battaglia di Palestro del 1859, una delle tappe cruciali della Seconda Guerra d’Indipendenza Italiana. Questa battaglia vide la vittoria delle truppe franco-piemontesi contro l’esercito austriaco e rappresenta un momento importante nel processo di unificazione dell’Italia. Intitolare una via a questo evento è un omaggio ai sacrifici e al coraggio dimostrati in quel periodo.
Passeggiando lungo Via Palestro, è possibile ammirare una varietà di stili architettonici che riflettono le diverse epoche storiche della città. Gli edifici ottocenteschi con i loro balconi in ferro battuto si affiancano a costruzioni più moderne, creando un paesaggio urbano eclettico e affascinante. Le facciate eleganti e i portoni decorati testimoniano la ricchezza storica e culturale di Genova.
Palazzo Doria Spinola: uno degli edifici più notevoli lungo Via Palestro è il Palazzo Doria Spinola, una magnifica residenza storica che oggi ospita importanti uffici istituzionali. Questo palazzo è un esempio perfetto dell’architettura rinascimentale genovese.
Teatro Politeama Genovese: uno dei teatri più noti di Genova.
Giardini di Villa Gruber: questi giardini, situati nelle vicinanze, offrono uno spazio verde dove i residenti e i visitatori possono rilassarsi e godere di un momento di tranquillità in mezzo alla frenesia cittadina. Sono un luogo ideale per passeggiate e per godere di una vista panoramica sulla città.
Chiesa di San Bartolomeo degli Armeni: questa chiesa, poco distante da Via Palestro, è un luogo di culto storico che ospita opere d’arte di grande valore, tra cui il celebre crocifisso miracoloso attribuito a San Bartolomeo.

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Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

Ecco dove si trova la via:

La battaglia di Palestro è un episodio della seconda guerra d’indipendenza italiana. Fu combattuta il 31 maggio 1859 a Palestro e fu preceduta da uno scontro minore il giorno prima. Le truppe piemontesi di re Vittorio Emanuele II di Savoia il 30 maggio 1859 conquistarono Palestro e alcuni comuni vicini presso Vercelli. Il loro scopo era quello di coprire un’ampia manovra dell’esercito francese alleato, comandato da Napoleone III di Francia, che si svolgeva più a nord e che puntava su Milano. Il giorno seguente gli austriaci del generale Fredrick Zobel tentarono di riconquistare le posizioni perdute e furono respinti presso Palestro dalla 4ª Divisione piemontese di Enrico Cialdini efficacemente supportata dal 3º Reggimento Zuavi francese. La vittoria franco-piemontese del 31 maggio aumentò il disorientamento degli austriaci e consentì a Napoleone III di attuare la sua manovra verso Milano.
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The straight street called Palestro in Genoa – La rue droite appelée Palestro à Gênes – La calle recta llamada Palestro en Génova – A rua reta chamada Palestro em Gênova – Die gerade Straße namens Palestro in Genua – Con đường thẳng tắp mang tên Palestro ở Genoa

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La Baia delle Favole a Sestri Levante in notturna

La Baia delle Favole a Sestri Levante in notturna

La Baia delle Favole a Sestri Levante in notturna.
Mi piacciono molto le foto in notturna ma ammetto di non essere così bravo a realizzarle.
Prima di tutto perchè non ho mai il cavalletto, e devo sempre appoggiare la macchina su qualche oggetto e poi perchè non ho mai la pazienza di provare e riprovare fino a trovare le regolazioni migliori.
Passeggiando in Baia delle Favole a Sestri Levante, una sera d’estate, ho provato a scattare un paio di foto.

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La Baia delle Favole a Sestri Levante in notturna

La Baia delle Favole a Sestri Levante in notturna

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Ecco dove si trova la baia:

The Bay of Fables in Sestri Levante at night – La Baie des Fables à Sestri Levante la nuit – La Bahía de los Cuentos de Hadas en Sestri Levante de noche – A Baía dos Contos de Fadas em Sestri Levante à noite – Die Bucht der Fabeln in Sestri Levante bei Nacht – 夜のセストリ・レバンテのおとぎ話の湾 – 塞斯特里莱万特的童话湾夜晚

Il caruggio di Sestri Levante in estate

Il caruggio di Sestri Levante in estate

Il caruggio di Sestri Levante in estate.
Questa è la via più frequentata della mia cittadina: il caruggio (il vero nome è via XXV Aprile).
Tanti negozi, qualche bar, un paio di panifici e qualche ristorante.
In cuore pulsante, specialmente d’estate (e questa foto è stata scattata a luglio dello scorso anno), di Sestri.

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Il caruggio di Sestri Levante in estate

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

Ecco dove, più o meno, ho scattato la foto:

The alley of Sestri Levante in summer – L’allée de Sestri Levante en été – El callejón de Sestri Levante en verano – O beco de Sestri Levante no verão – Die Gasse von Sestri Levante im Sommer – Con hẻm Sestri Levante vào mùa hè – 夏天塞斯特里莱万特的小巷 – 夏のセストリ レバンテの路地

Un palazzo storico nella piazzetta di Vernazza

Un palazzo storico nella piazzetta di Vernazza alle Cinque Terre

Un palazzo storico nella piazzetta di Vernazza alle Cinque Terre.
Nella bella piazzetta di Vernazza, poco distante dalla Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, si trova questo bel palazzo costruito utilizzando quello che poteva essere un precedente edificio storico.
Ho cercato un pochino in rete ma non sono riuscito a trovare informazioni aggiuntive.

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Un palazzo storico nella piazzetta di Vernazza alle Cinque Terre

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

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foto gallery

Dove si trova questo palazzo:

Il borgo, cresciuto lungo il torrente Vernazzola (oggi coperto) che ne costituisce l’arteria centrale, presenta un tessuto urbano eccezionalmente integro, articolato in una serie di vicoli e ripide scalinate. Sopra l’abitato di Vernazza, a una quota di 325 metri sul livello del mare, si trova il santuario di Nostra Signora di Reggio.
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A historic building in the small square of Vernazza in the Cinque Terre – Un bâtiment historique sur la petite place de Vernazza aux Cinque Terre – Un edificio histórico en la pequeña plaza de Vernazza en Cinque Terre – Um edifício histórico na pequena praça de Vernazza, em Cinque Terre – Ein historisches Gebäude auf dem kleinen Platz von Vernazza in den Cinque Terre – Một tòa nhà lịch sử ở quảng trường nhỏ Vernazza ở Cinque Terre

Il Teatro Romano di Brixia, l’odierna Brescia

Il Teatro Romano di Brixia, l'odierna Brescia

Il Teatro Romano di Brixia, l’odierna Brescia.
Nel cuore della pittoresca città di Brescia, sorge un monumento che racconta storie millenarie e conserva l’essenza di un’epoca ormai lontana: il Teatro Romano. Questo straordinario capolavoro di ingegneria e cultura è una testimonianza tangibile della grandezza dell’antica Roma e della sua influenza duratura sulla civiltà europea.
Il Teatro Romano di Brescia, datato al I secolo d.C., è uno dei più importanti siti archeologici della regione. Costruito in un’epoca in cui Brixia, l’antico nome di Brescia, era una fiorente colonia romana, il teatro serviva come centro culturale e luogo di intrattenimento per i cittadini.
Il Teatro Romano di Brescia è un esempio superbo di architettura romana. Costruito sulla collina di Cidneo, gode di una vista panoramica che domina la città, offrendo agli spettatori uno spettacolo magnifico prima ancora che le luci sul palco si accendessero.
La cavea, la parte destinata al pubblico, è un capolavoro di ingegneria che può ospitare fino a 15.000 persone. Le gradinate sono divise in tre settori, riservati a diverse classi sociali, evidenziando l’organizzazione rigorosa della società romana. La cavea è sostenuta da un’imponente struttura di archi e pilastri che ancora oggi suscitano l’ammirazione dei visitatori.
Il palco, o “pulpitum,” è la parte centrale del teatro, riservato alle rappresentazioni teatrali e musicali. Il proscenio, ornato da colonne e statue, era il fulcro di attività artistiche che coinvolgevano dramma, commedia e perfino gladiatori in spettacoli appositamente adattati.
Il Teatro Romano di Brescia era molto più di un semplice luogo di spettacoli. Era un centro sociale e culturale, un punto di incontro dove cittadini di diverse classi sociali potevano condividere esperienze e passioni. Gli spettacoli, oltre a intrattenere, servivano anche a educare e comunicare i valori della società romana.
Con il passare dei secoli, il Teatro Romano di Brescia cadde in rovina, sepolto dalla polvere del tempo. Tuttavia, durante il Rinascimento, l’interesse per l’antichità classica fu rinnovato, e il teatro divenne nuovamente oggetto di studio e apprezzamento. Nel corso del XIX secolo, furono intraprese importanti opere di scavo e di restauro, restituendo alla luce il magnifico monumento che oggi ammiriamo.
Oggi, il Teatro Romano di Brescia è un sito archeologico aperto al pubblico, un luogo che trasporta i visitatori indietro nel tempo. Numerosi eventi culturali e spettacoli vengono organizzati nel teatro, permettendo ai moderni cittadini di Brescia di connettersi con le loro radici storiche.

Il Teatro Romano di Brescia è più di una semplice struttura di pietra; è un portale che ci collega all’antica Roma, ci racconta storie di gloria e intrighi, e ci invita a riflettere sulla duratura influenza della civiltà romana nella nostra vita quotidiana. Attraverso la sua imponente presenza, il teatro continua a ispirare e a educare, testimone silenzioso di un’epoca che continua a vivere nei cuori e nelle menti di coloro che lo visitano.

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Il Teatro Romano di Brixia, l'odierna Brescia

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

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Ecco dove si trova il teatro:

Il teatro fu costruito in epoca flavia, come il vicino Capitolium[1](al quale era collegato mediante un porticato), e rimaneggiato durante il principato di Settimio Severo, nel III secolo. Fu probabilmente danneggiato dallo stesso incendio che, nel IV secolo, fece in parte crollare l’edificio templare posto nelle immediate vicinanze e da un terremoto nel V secolo, il quale distrusse completamente la scena e il muro che dava sulla strada. Nonostante ciò venne utilizzato fino al 1173.
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The Roman Theater of Brixia, today’s Brescia – Le théâtre romain de Brixia, l’actuelle Brescia – El Teatro Romano de Brixia, la Brescia actual – O Teatro Romano de Brixia, hoje Brescia – Das römische Theater von Brixia, dem heutigen Brescia – Nhà hát La Mã Brixia, Brescia ngày nay – 布里西亚罗马剧场,即今天的布雷西亚 – ブリクシアのローマ劇場、現在のブレシア

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

Uno dei simboli di Sestri Levante

Uno dei simboli di Sestri Levante

Uno dei simboli di Sestri Levante.
Ogni tanto qualche visitatore commenta chiedendomi perchè metto così tante foto della Baia del Silenzio e che ci sono anche altre cose a Sestri.
Sono d’accordo ma non mi stancherò mai di fotografare (e condividere) la bellezza delle case che si affacciano sulla piccola baia. In special modo in inverno (la foto è di febbraio 2024)!

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Uno dei simboli di Sestri Levante

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Dove si trova la baia:

One of the symbols of Sestri Levante – Un des symboles de Sestri Levante – Uno de los símbolos de Sestri Levante – Um dos símbolos de Sestri Levante – Eines der Symbole von Sestri Levante – Một trong những biểu tượng của Sestri Levante

Il ponte del Bisbe, del Vescovo, a Barcellona

Il Ponte del Bisbe, del Vescovo, a Barcellona

Il ponte del Bisbe, del Vescovo, a Barcellona.
Passeggiando nel quartiere Gotico di Barcellona sono passato sotto a questo ponticello monumentale, che unisce due palazzi, che ho scoperto essere il Ponte del Vescovo.

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Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

Per vedere tutte le foto che ho scattato a Barcellona clicca qui:
foto gallery

Ecco dove si trova il ponte:

Il Ponte del Bisbe, Ponte del Vescovo, è uno dei luoghi più fotografati del Barrio Gotico ma anche dell’intera Barcellona, nonché una delle costruzioni “più misteriose” del capoluogo Catalano. Il Ponte del Bisbe è un’ opera neo gotica realizzata nel 1928 nel corso di un’imponente progetto di ristrutturazione del Barrio Gotico affidata ad un discepolo di Gaudì, Joan Rubiò i Bellver.
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The Bisbe Bridge, of the Bishop, in Barcelona – Le pont Bisbe, de l’évêque, à Barcelone – El Puente Bisbe, del Obispo, en Barcelona – A Ponte Bisbe, do Bispo, em Barcelona – Die Bisbe-Brücke des Bischofs in Barcelona – Cầu Bisbe của Bishop ở Barcelona – 巴塞罗那主教的比斯贝桥 – バルセロナの司教のビスベ橋

Le decorazioni su un palazzo di Chiavari

Le decorazioni su un palazzo in via Giuseppe Raggio a Chiavari

Le decorazioni su un palazzo in via Giuseppe Raggio a Chiavari.
Girovagando per il centro storico di Chiavari incontro sempre qualcosa di nuovo da fotografare.
Come le decorazioni di questo bel palazzo che si trova in via Raggio all’altezza della piazza della chiesa di San Giovanni in Rupinaro.
Un affresco per ogni piano di questo elegante palazzo.

Conosci Chiavari e magari sai dirmi qualcosa di questo palazzo? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

Ecco dove si trova il palazzo:

The decorations on a building in via Giuseppe Raggio in Chiavari – Les décorations d’un immeuble de la via Giuseppe Raggio à Chiavari – Las decoraciones de un edificio en via Giuseppe Raggio en Chiavari – As decorações de um edifício na via Giuseppe Raggio em Chiavari – Die Dekorationen an einem Gebäude in der Via Giuseppe Raggio in Chiavari – Các đồ trang trí trên một tòa nhà qua Giuseppe Raggio ở Chiavari – 基亚瓦里朱塞佩·拉吉奥大街一栋建筑的装饰 – キアーヴァリのジュゼッペ・ラッジョ通りの建物の装飾

Uno scorcio della Biblioteca civica Angelo Mai

Uno scorcio della Biblioteca civica Angelo Mai a Bergamo Alta

Uno scorcio della Biblioteca civica Angelo Mai a Bergamo Alta.
Percorrendo i vicoli della Città Alta di Bergamo ho trovato questo scorcio, in via Bartolomeo Colleoni con il palazzo della Biblioteca civica sullo sfondo.
Mi piaceva molto!

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Uno scorcio della Biblioteca civica Angelo Mai a Bergamo Alta

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Per vedere tutte le foto che ho scattato a Bergamo, clicca qui:

Ecco il punto in cui ho scattato la foto:

La Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo è la principale istituzione di conservazione storica del circuito bibliotecario di Bergamo. Ha la propria sede nel Palazzo Nuovo di Città Alta, che in posizione contrapposta al Palazzo della Ragione chiude, a nord-est, Piazza Vecchia. Nasce tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 del secolo XVIII quando fu messo a disposizione della cittadinanza il lascito librario che il cardinale Alessandro Giuseppe Furietti aveva fatto alla città. La sua prima collocazione fu in un locale del Palazzo Nuovo che ospitava il Comune. Trasferita nel 1797 presso la canonica del Duomo, dal 1843 trova sede nel Palazzo della Ragione fino a quando, nel 1928, ritorna nella sede originaria, occupando ora l’intero palazzo.
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A glimpse of the Angelo Mai Civic Library in the upper town of Bergamo – Un aperçu de la bibliothèque civique Angelo Mai dans la ville haute de Bergame – Un vistazo a la Biblioteca Cívica Angelo Mai en la ciudad alta de Bérgamo – Um vislumbre da Biblioteca Cívica Angelo Mai, na cidade alta de Bérgamo – Ein Blick auf die Stadtbibliothek Angelo Mai in der Oberstadt von Bergamo – Một cái nhìn thoáng qua về Thư viện công dân Angelo Mai ở thị trấn phía trên Bergamo