Delle croquetas spagnole gustate a Tenerife. Due sono le cose che veramente amo mangiare quando sono in Spagna e cerco sempre di ordinarle: il jamon serrano e le croquetas. A Santa Cruz de Tenerife poi ho trovato questo posto, appena fuori dal centro, dove erano proprio buone ed di dimensioni adeguate al mio appetito!
Hai mai assaggiato le croquetas? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Some excellent Spanish croquetas enjoyed in Tenerife – Quelques excellentes croquetas espagnoles dégustées à Tenerife – Unas excelentes croquetas españolas disfrutadas en Tenerife – Algumas excelentes croquetas espanholas apreciadas em Tenerife – Einige ausgezeichnete spanische Croquetas, die man auf Teneriffa genießen kann – Một số món croquetas Tây Ban Nha tuyệt vời được thưởng thức ở Tenerife – 在特内里费岛享用一些美味的西班牙炸丸子 – テネリフェ島で楽しむ素晴らしいスペインのコロッケ
I portici e la Basilica di Santo Stefano in via XX a Genova. Via XX Settembre, una delle arterie principali di Genova, è famosa per i suoi eleganti portici e la storica Basilica di Santo Stefano. Questo luogo è un punto di incontro tra l’architettura moderna e la storia secolare della città. I portici di Via XX Settembre sono un simbolo di eleganza e funzionalità. Realizzati nel XIX secolo, i portici offrono riparo e ombra ai pedoni, permettendo di passeggiare lungo la via in qualsiasi condizione climatica. Le colonne imponenti e le arcate in stile neoclassico creano un’atmosfera di grandiosità e raffinatezza. Sotto i portici, si trovano boutique di lusso, caffetterie e negozi storici che contribuiscono al fascino di questa strada iconica. Situata nel cuore di Via XX Settembre, la Basilica di Santo Stefano è un gioiello architettonico che risale al V secolo. La chiesa è un esempio notevole di architettura romanica genovese, con la sua facciata semplice ma elegante e l’interno ricco di storia e arte. La basilica è stata costruita sui resti di una chiesa più antica e ha subito numerose modifiche e restauri nel corso dei secoli. L’attuale struttura, con la sua navata unica e le cappelle laterali, conserva ancora elementi dell’originario stile romanico. All’interno, si possono ammirare affreschi, sculture e opere d’arte sacra che raccontano la storia religiosa e culturale di Genova. Via XX Settembre e la Basilica di Santo Stefano rappresentano un punto di incontro tra il passato e il presente di Genova. I portici, con la loro eleganza senza tempo, e la basilica, con la sua storia millenaria, offrono ai visitatori un’esperienza unica, fatta di scoperta e contemplazione. Passeggiare sotto i portici di Via XX Settembre e visitare la Basilica di Santo Stefano è un viaggio attraverso la storia, l’arte e la cultura di Genova. Questi luoghi emblematici sono un must per chiunque voglia scoprire il cuore pulsante della città.
Conosci questo punto di Genova? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
The porticoes and the Basilica of Santo Stefano in via XX in Genoa – Les portiques et la basilique de Santo Stefano dans la via XX à Gênes – Los pórticos y la Basílica de Santo Stefano en via XX en Génova – Os pórticos e a Basílica de Santo Stefano na via XX em Génova – Die Portiken und die Basilika Santo Stefano in der Via XX in Genua – Các mái cổng và Vương cung thánh đường Santo Stefano qua XX ở Genoa
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.
Il Cristo della Minerva di Michelangelo a Roma. Nel cuore di Roma, in uno dei quartieri più antichi e suggestivi della città, sorge la maestosa chiesa di Santa Maria sopra Minerva. All’interno di questo sacro edificio, tra opere d’arte di inestimabile valore, spicca la statua del Cristo della Minerva, un capolavoro scolpito dal celebre artista rinascimentale Michelangelo Buonarroti. La statua del Cristo della Minerva, anche conosciuta come Cristo Risorto o Cristo della Pietà, è un’imponente scultura marmorea raffigurante Gesù Cristo dopo la resurrezione. Commissionata da un giovane frate domenicano, fra’ Ludovico di Pietro nel 1514, l’opera fu pensata per adornare l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Tuttavia, il progetto originale prevedeva una statua della Vergine Maria, ma fu poi modificato quando Michelangelo accettò la commissione. La realizzazione della statua si protrasse per alcuni anni e fu completata intorno al 1521. Michelangelo lavorò con maestria il marmo bianco, dando vita a un’opera straordinaria che ancora oggi continua a stupire per la sua bellezza e il suo realismo. La statua del Cristo della Minerva mostra Cristo in una posa solenne e pacata, con il corpo eretto ed appoggiato alla croce. Il volto sereno e gli intricati dettagli anatomici conferiscono all’opera un senso di vita e spiritualità straordinari. La statua del Cristo della Minerva si inserisce nel contesto artistico e culturale del Rinascimento italiano, un periodo di fervente creatività e rinnovamento spirituale. Michelangelo, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico del tempo con opere come il David, la Pietà e la Cappella Sistina. La sua abilità nel modellare il marmo e nel catturare l’essenza dell’umanità ha influenzato generazioni di artisti successivi. La statua del Cristo della Minerva rappresenta un momento culminante nella carriera di Michelangelo e un’icona del Rinascimento italiano. Con la sua bellezza senza tempo e il suo profondo significato spirituale, continua a ispirare e a commuovere i visitatori che si avventurano nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva. È un’opera d’arte straordinaria che ci ricorda la grandezza dell’ingegno umano e il potere della fede.
Conosci i monumenti di Roma? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Per vedere tutte le foto che ho scattato a Roma clicca qui:
Ecco dove si trova la basilica:
Il Cristo della Minerva è una statua marmorea (h. 205 cm) di Michelangelo Buonarroti, realizzata nel 1519-1520 circa e oggi conservata nella basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma. Nel 1514 Michelangelo, sebbene fosse vincolato da un contratto di esclusiva con gli eredi Della Rovere per lavorare alla tomba di Giulio II, non rifiutava remunerative commissioni private, come quella ricevuta da Bernando Cencio, canonico di San Pietro in Vaticano, Mario Scappucci, Pietro Paolo Castellano e Metello Vari per un Cristo risorto, da collocare nella basilica di Santa Maria sopra Minerva. Continua e approfondisci su Wikipedia
Michelangelo’s Christ of Minerva statue in Rome – Statue du Christ de Minerve de Michel-Ange à Rome – Estatua del Cristo de Minerva de Miguel Ángel en Roma – Estátua do Cristo de Minerva de Michelangelo em Roma – Michelangelos Christus-Minerva-Statue in Rom – Tượng Chúa Kitô Minerva của Michelangelo ở Rome – 米开朗基罗在罗马的密涅瓦基督雕像 – ローマにあるミケランジェロのミネルヴァのキリスト像
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.
Il bellissimo fiore della dahlia. Un altro bellissimo fiore che avevo fotografato qualche mese fa in un vivaio della mia zona. Il fiore della dahlia (o dalia) in due colorazioni leggermente differenti ma sempre sul rosa.
Ti piace questo fiore? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Il vivaio nel quale sono stato è: Vivai Gaggero a Carasco.
Dahlia Cav. è un genere di piante della famiglia delle Asteraceae, originario del Messico, dove il tubero viene considerato commestibile nonostante il sapore acre. Il nome del genere è un omaggio al botanico svedese Anders Dahl (1751-1789), allievo di Linneo. Comprende specie erbacee con radici tuberiformi oblunghe, fusto eretto, spesso legnoso alla base, di altezza variabile tra i 20 cm e i 2 m, foglie grandi composte, formate da 3-5 foglioline dentate, portano fiori semplici o doppi molto decorativi di forma e colori vari. Continua e approfondisci su Wikipedia
The beautiful Dahlia flower – La belle fleur de Dahlia – La hermosa flor de Dalia – A linda flor Dália – Die schöne Dahlienblume – Hoa thược dược xinh đẹp
Il centro del borgo di Vernazza alle Cinque Terre. Qualche tempo fa, in inverno, sono stato a Vernazza e faceva quasi impressione il camminare in un borgo così poco affollato. Giusto a gennaio e con il Sentiero Azzurro chiuso si può godere appieno il borgo.
Conosci le Cinque Terre? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
The center of the village of Vernazza in the Cinque Terre – Le centre du village de Vernazza dans les Cinque Terre – El centro del pueblo de Vernazza en Cinque Terre – O centro da vila de Vernazza em Cinque Terre – Das Zentrum des Dorfes Vernazza in den Cinque Terre – Trung tâm làng Vernazza ở Cinque Terre
La Torre del Filarete del Castello Sforzesco a Milano. E’ uno dei simboli più riconoscibili del Castello Sforzesco a Milano. Questa torre, alta e maestosa, si erge all’ingresso principale del castello e rappresenta un pezzo importante della storia architettonica e culturale della città. La torre prende il nome dall’architetto fiorentino Antonio di Pietro Averlino, conosciuto come il Filarete, che progettò l’originale nel 1452. Purtroppo, la torre originale fu distrutta da un’esplosione nel 1521. La torre che vediamo oggi è una ricostruzione realizzata tra il 1900 e il 1905 dall’architetto Luca Beltrami, basata su disegni e documenti storici. La Torre del Filarete è una perfetta fusione di elementi gotici e rinascimentali, con un’imponente struttura di mattoni rossi e dettagli decorativi intricati. La torre è sormontata da una merlatura e da una statua di San Ambrogio, il patrono di Milano. L’orologio meccanico sulla facciata è un’aggiunta affascinante che richiama l’attenzione dei visitatori. La torre non è solo un elemento architettonico di grande bellezza, ma anche un simbolo della forza e della resilienza di Milano. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Castello Sforzesco subì gravi danni, ma fu completamente restaurato, inclusa la Torre del Filarete, per preservare il patrimonio storico della città. Oggi, la Torre del Filarete e il Castello Sforzesco sono aperti al pubblico e rappresentano una tappa obbligata per chi visita Milano. Il castello ospita anche numerosi musei e mostre, che offrono una panoramica sulla storia e l’arte milanese. Visitare la Torre del Filarete al Castello Sforzesco è un viaggio attraverso la storia e l’architettura di Milano. La sua maestosità e il suo significato storico la rendono una delle attrazioni più affascinanti della città. Non perdere l’occasione di ammirare questa torre iconica e di esplorare tutto ciò che il Castello Sforzesco ha da offrire.
Conosci il Castello Sforzesco? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Clicca qui se volete vedere tutte le foto che ho scattato a Milano:
Dove si trova la torre:
Il Castello Sforzesco è un grande complesso fortificato situato a Milano poco fuori dal centro storico della città. Fu eretto nel XV secolo da Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortificazione medievale del XIV secolo nota come Castello di Porta Giovia (o Zobia). Nella stessa area in cui sorgeva il Castello di Porta Giovia medievale era presente, in epoca romana, il Castrum Portae Jovis, una delle quattro fortificazioni difensive della Milano romana. Continua e approfondisci su Wikipedia
The Filarete Tower of the Sforza Castle in Milan – La tour Filarete du château des Sforza à Milan – La Torre Filarete del Castillo Sforzesco de Milán – A Torre Filarete do Castelo Sforzesco em Milão – Der Filarete-Turm des Castello Sforzesco in Mailand – Tháp Filarete của Lâu đài Sforzesco ở Milan
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale. Riferimenti: – https://www.milanocastello.it/it
La parte finale di via Nazionale verso il centro di Sestri Levante. Una delle strade più trafficate della mia Sestri è sicuramente via Nazionale. Oltre ad attraversare longitudinalmente praticamente tutto il centro abitato sestrese è la via che ospita il maggior numero di attività e botteghe. Questa è la sua parte finale, a senso unico, poco prima della rotonda di piazza Sant’Antonio.
Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
The final part of the street called Nazionale towards the center of Sestri Levante – La dernière partie de la rue Nazionale en direction du centre de Sestri Levante – La última parte de la calle Nazionale hacia el centro de Sestri Levante – A parte final da rua chamada Nazionale em direção ao centro de Sestri Levante – Der letzte Teil der Straße heißt Nazionale und führt in Richtung Zentrum von Sestri Levante – Phần cuối cùng của con phố có tên Nazionale hướng về trung tâm Sestri Levante – 名为 Nazionale 的街道的最后一部分,朝向塞斯特里莱万特 (Sestri Levante) 中心 – セストリ レバンテの中心部に向かうナツィオナーレと呼ばれる通りの最後の部分
Le case in Baia del Silenzio a luglio. In luglio la famosa Baia di Sestri Levante è presa d’assalto dai bagnanti che riempiono, al centimetro, la corta striscia di terra che separa le case dal mare.
Conosci la Baia del Silenzio a Sestri Levante? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
The houses in Baia del Silenzio in July – Les maisons de Baia del Silenzio en juillet – Las casas de Baia del Silenzio en julio – As casas em Baia del Silenzio em julho – Die Häuser in Baia del Silenzio im Juli – Những ngôi nhà ở Baia del Silenzio vào tháng 7 – 七月巴亚德尔锡伦齐奥的房屋 – 7月のバイア・デル・シレンツィオの家々
Birra HB Hofbraeu Muenchen, bionda tedesca. Qualche mese fa, di ritorno dal Nord Europa, mi sono fermato in transito all’aeroporto di Monaco dove in attesa della coincidenza ho gustato una bionda tedesca: la Hofbraeu Muenchen.
Hai mai assaggiato questa birra? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
La birra è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione di mosto a base di malto d’orzo, aromatizzata e amaricata con luppolo. La birra è una delle più diffuse e più antiche bevande alcoliche del mondo. Viene prodotta attraverso la fermentazione alcolica con ceppi di Saccharomyces cerevisiae o Saccharomyces carlsbergensis di zuccheri derivanti da fonti amidacee, la più usata delle quali è il malto d’orzo, ovvero l’orzo germinato ed essiccato, chiamato spesso semplicemente malto. Vengono poi usati frumento, il mais, il riso – questi ultimi due specialmente come aggiunte in birre di produzione industriali – e, in misura minore, l’avena, il farro, la segale. Altre piante meno utilizzate sono invece la radice di manioca, il miglio e il sorgo in Africa, la patata in Brasile e l’agave in Messico. Continua su Wikipedia