Dei tagliolini freschi al tartufo gustati a Genova. Sono diventato un amante del tartufo abbastanza recentemente ma ora, tutte le volte che lo trovo in un menú, lo ordino. Qualche tempo fa ero con mia moglie nel centro storico di Genova e siamo andati a pranzare in questo famoso ristorante. A parte l’atmosfera molto curata, sfruttando i locali molto antichi in cui sono i tavoli, devo dire che il menú era eccellente e questi tagliolini freschi al tartufo erano veramente buonissimi!
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Un tartufo è il corpo fruttifero di un fungo Ascomycota sotterraneo. La maggior parte dei tartufi appartiene al genere Tuber, ma esistono anche altri generi di funghi appartenenti a questa categoria fra cui Geopora, Peziza, Choiromyces, Leucangium e oltre un centinaio di altri. I tartufi appartengono alla classe Pezizomycetes e, tolte alcune eccezioni, all’ordine Pezizales. I tartufi sono funghi micorrizici, e crescono pertanto vicini alle radici degli alberi. La dispersione delle spore dei tartufi avviene grazie ai micofagi, animali che si nutrono di funghi. Continua e approfondisci su Wikipedia
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Le decorazioni del negozio El Indio a Barcellona. Situato nel cuore di Barcellona, “El Indio” è uno dei negozi storici più emblematici della città. Questo locale, fondato nel 1870, rappresenta un’importante testimonianza dell’Art Nouveau catalano, noto anche come Modernismo. Con la sua lunga storia e il suo impegno nella conservazione della tradizione, El Indio continua a essere un punto di riferimento sia per i residenti che per i visitatori. El Indio si trova in un edificio storico che conserva ancora oggi molte delle caratteristiche originali che rispecchiano l’epoca del Modernismo. Le sue vetrine sontuosamente decorate, i dettagli in ferro battuto e le piastrelle colorate sono esempi perfetti di questo stile artistico che ha segnato profondamente l’architettura e il design di Barcellona. Fondato come un negozio di tessuti di alta qualità, El Indio ha mantenuto nel corso degli anni una reputazione di eccellenza e raffinatezza. Il nome “El Indio” si riferisce all’esotismo e all’eleganza dei tessuti provenienti dall’Oriente, che erano molto apprezzati durante il periodo di massima prosperità del negozio. Da qualche tempo ha ciuso i battenti. El Indio non era solo un negozio, ma anche un simbolo culturale di Barcellona. La sua presenza duratura nel panorama commerciale della città lo rende un esempio vivente di come la tradizione possa essere preservata e valorizzata nel tempo. La cura nei dettagli e l’attenzione alla qualità fanno di El Indio un luogo unico dove storia e modernità si incontrano. El Indio è situato in una posizione centrale, facilmente accessibile con i mezzi pubblici. La sua vicinanza a importanti attrazioni turistiche, come la Rambla e il Quartiere Gotico, lo rende una meta ideale per chiunque desideri esplorare il cuore storico di Barcellona. El Indio è più di un semplice negozio; è un pezzo vivente della storia di Barcellona. Con la sua affascinante architettura modernista e l’impegno costante nella qualità e nella tradizione, continua a essere un luogo imperdibile per chiunque voglia scoprire l’autenticità e l’eleganza della cultura catalana.
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The decorations of the El Indio store in Barcelona – Les décorations du magasin El Indio à Barcelone – La decoración de la tienda El Indio de Barcelona – As decorações da loja El Indio em Barcelona – Die Dekorationen des El Indio-Ladens in Barcelona – Đồ trang trí của cửa hàng El Indio ở Barcelona
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Uno scorcio di via Alessandro Manzoni a Lavagna. Via Alessandro Manzoni a Lavagna è un luogo che incanta per la sua bellezza e il suo fascino storico. Questa strada, situata nel cuore della città, offre ai visitatori un viaggio nel tempo, tra edifici storici e atmosfere suggestive. Passeggiando lungo via Manzoni, si possono ammirare le facciate delle case antiche, molte delle quali risalenti al XIX secolo. Questi edifici, con i loro dettagli architettonici unici, raccontano storie di un passato ricco e vibrante. Le persiane colorate, i balconi fioriti e le porte in legno massiccio contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente e pittoresca. In conclusione questo scorcio rappresenta un perfetto esempio di come la bellezza e la storia possano convivere in armonia. È un luogo che merita di essere visitato e vissuto, per apprezzare appieno il fascino di questa incantevole città ligure.
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A glimpse of via Alessandro Manzoni in Lavagna – Un aperçu de la via Alessandro Manzoni à Lavagna – Un vistazo a via Alessandro Manzoni en Lavagna – Um vislumbre da via Alessandro Manzoni em Lavagna – Ein Blick auf die Via Alessandro Manzoni in Lavagna – Một cái nhìn thoáng qua về Alessandro Manzoni ở Lavagna
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Il complesso balneare della Barreirinha a Funchal nell’isola di Madeira. Dalla nave, ormeggiata nel porto di Funchal, vedo sempre questo edificio dal colore azzurro (o verde acqua) ed ho deciso di fotografarlo e saperne di più. Si tratta di un complesso balneare, con lettini, ristorante e bar dove godersi una giornta di relax. Molto carateristica la colonna dell’ascensore.
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L’arcipelago è formato da due isole maggiori, Madera e Porto Santo, da tre isole minori disabitate, note come le Desertas, e da altre due isole ancora più piccole, anch’esse disabitate, denominate le Isole Selvagge. L’isola maggiore è Madera. L’arcipelago insieme a Capo Verde, le Azzorre e le Canarie forma la Macaronesia; le Azzorre e Madera sono parte del Portogallo, le Canarie sono parte della Spagna e Capo Verde, un tempo portoghese, è oggi una repubblica indipendente. Continua e approfondisci su Wikipedia
The Barreirinha seaside complex in Funchal on the island of Madeira – Le complexe balnéaire de Barreirinha à Funchal sur l’île de Madère – El complejo costero Barreirinha en Funchal, en la isla de Madeira – O complexo balnear da Barreirinha no Funchal, na ilha da Madeira – Der Strandkomplex Barreirinha in Funchal auf der Insel Madeira – Khu phức hợp ven biển Barreirinha ở Funchal trên đảo Madeira
Gli alberi di Viale Mazzini a Sestri Levante. Lungo viale Mazzini, la strada che attraversa longitudinalmente la mia cittadina e che cambia nome continuamente (via Aurelia, via Fascie), c’é un filare di alberi che credo siano platani.
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The trees of Viale Mazzini in Sestri Levante – Les arbres de Viale Mazzini à Sestri Levante – Los árboles de Viale Mazzini en Sestri Levante – As árvores da Viale Mazzini em Sestri Levante – Die Bäume der Viale Mazzini in Sestri Levante – Những cái cây ở Viale Mazzini ở Sestri Levante
La torre del palazzo Nicolosio Lomellino, detta il minareto o il mirador, a Genova. Tutte le volte che mi capita di passare in Piazza del Portello (a dire la verità non è che mi sia capitato poi così tante..) resto con il naso all’insù per vedere questa torre che sta proprio sopra alla monumentale galleria Giuseppe Garibaldi. L’ultima volta ne ho scattato una foto e, per scrivere questo post, ho scoperto che fa parte dello splendido Palazzo Nicolosio Lomellino, che ha il suo ingresso principale in via Garibaldi, e viene chiamata Mirador o Torre del Minareto (per lo stile arabeggiante).
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Minareto di una moschea?… no il cinquecentesco Mirador di Palazzo Nicolosio Lomellini la torre, poi ampliata nel ‘700, con cui i signori del corallo di Tabarca intendevano stupire gli ospiti e stordirli di meraviglia. Continua e approfondisci su amezena.net
The tower of the Nicolosio Lomellino palace, called the minaret or the mirador, in Genoa – La tour du palais Nicolosio Lomellino, appelée le minaret ou le mirador, à Gênes – La torre del palacio Nicolosio Lomellino, llamada minarete o mirador, en Génova – A torre do palácio Nicolosio Lomellino, chamada minarete ou mirador, em Gênova – Der Turm des Nicolosio Lomellino-Palastes, Minarett oder Mirador genannt, in Genua – Tháp của cung điện Nicolosio Lomellino, được gọi là tháp nhỏ hay mirador, ở Genoa
Gli orti verso via dei Cachi a Sestri Levante. Quando ero un ragazzino questa parte di Sestri era chiamata zona Mulinetti (chissá poi come mai?!) ed era uno spiazzo enorme, in terra battuta, che veniva utilizzato per varie esigenze: parcheggi, il circo, concerti… Al termine di questo spiazzo c’erano, e ci sono ancora, questi orti che affiancano la via che viene chiamata dei cachi. Peccato solo che quando ho scattato questa foto c’era il sole contro.
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The vegetable gardens towards the street called Cachi in Sestri Levante – Les potagers vers la rue appelée dei Cachi à Sestri Levante – Los huertos hacia la calle dei Cachi en Sestri Levante – As hortas em direção à rua chamada dei Cachi em Sestri Levante – Die Gemüsegärten in Richtung der Straße namens dei Cachi in Sestri Levante – Vườn rau hướng ra phố mang tên dei Cachi ở Sestri Levante
Il Battistero della Cattedrale di Bergamo. Nel cuore della città alta di Bergamo, circondata da antiche mura e strette stradine lastricate, si erge imponente la Cattedrale di Sant’Alessandro, una delle più importanti testimonianze dell’arte sacra in Lombardia. Tra le sue gemme più preziose spicca il Battistero, una struttura di grande rilevanza artistica e storica che incanta i visitatori con la sua bellezza e la sua spiritualità intrinseca. Il Battistero della Cattedrale di Bergamo, dedicato a San Giovanni Battista, risale al periodo medievale, con alcune parti che risalgono addirittura al IX secolo. La sua architettura riflette lo stile romanico, con influenze successive del gotico e del rinascimento, testimonianza dei diversi periodi storici che hanno plasmato la città nel corso dei secoli. La struttura esterna del Battistero è caratterizzata da una facciata semplice ma elegante, ornata da archi ciechi, lesene e un portale decorato con sculture sacre. All’interno, gli affreschi medievali e gli elementi architettonici rinascimentali creano un’atmosfera di sacralità e contemplazione. Uno dei tesori più preziosi del Battistero sono gli affreschi che adornano le sue pareti, risalenti principalmente al XIII e al XIV secolo. Queste opere d’arte sacra, realizzate da artisti anonimi dell’epoca, narrano storie bibliche e scene della vita di San Giovanni Battista, dando vita alla fede e alla devozione dei fedeli. Tra gli affreschi più celebri vi è il ciclo della vita di San Giovanni Battista, che comprende episodi come la sua nascita miracolosa, il suo ministero nel deserto e il suo martirio. Le vivide rappresentazioni e l’uso sapiente del colore conferiscono loro un fascino senza tempo, trasportando i visitatori in un viaggio spirituale attraverso la storia della cristianità. Il Battistero è un luogo di grande importanza spirituale per i fedeli bergamaschi e per i visitatori in cerca di riflessione e contemplazione. È qui che molti cristiani ricevono il sacramento del battesimo, un rito di iniziazione nella fede cristiana che simboleggia la rinascita spirituale e la comunione con Dio. Oltre alla sua funzione liturgica, il Battistero rappresenta anche un simbolo della continuità della fede cristiana attraverso i secoli. Le generazioni di fedeli che si sono avvicendate hanno lasciato il loro segno in questo luogo sacro, contribuendo a preservare la sua bellezza e la sua importanza storica per le future generazioni. Il Battistero della Cattedrale di Bergamo è aperto ai visitatori che desiderano ammirare la sua bellezza artistica e vivere un momento di spiritualità. I turisti possono partecipare alle visite guidate organizzate dalla diocesi locale o esplorare il Battistero in modo autonomo, lasciandosi incantare dalle sue opere d’arte e dalla sua atmosfera suggestiva.
In conclusione, il Battistero della Cattedrale di Bergamo rappresenta un capolavoro dell’arte sacra e un luogo di profonda significatività spirituale. Con la sua architettura affascinante, le sue decorazioni mozzafiato e la sua storia millenaria, continua a ispirare e a elevare coloro che lo visitano, offrendo loro un’esperienza unica di bellezza e di contemplazione.
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Per vedere tutte le foto che ho scattato a Bergamo, clicca qui:
Dove si trova il battistero:
Il battistero di Bergamo è l’edificio destinato al rito battesimale, realizzato nel XIV secolo da Giovanni da Campione, e conservato dal 1900 sulla piazza del Duomo di Bergamo, di fronte alla basilica di Sant’Alessandro. Fin dal X secolo a Bergamo vi erano presenti più chiese, tra queste una intitolata a san Vincenzo, residenza vescovile, istituita dal vescovo Adalberto e la chiesa di Santa Maria Vetus destinata a essere la chiesa battesimale. Continua e approfondisci su Wikipedia
The Baptistery of the Cathedral of Bergamo – Le Baptistère de la Cathédrale de Bergame – El Baptisterio de la Catedral de Bérgamo – O Batistério da Catedral de Bérgamo – Das Baptisterium der Kathedrale von Bergamo – Nhà rửa tội của Nhà thờ Bergamo
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Il palazzo Domenicaccio Doria a Genova. Nel cuore del centro storico di Genova, in Piazza San Matteo, si trova il suggestivo Palazzo di Domenicaccio Doria. Questo edificio, risalente al XIV secolo, è un esempio perfetto dell’architettura medievale genovese, caratterizzato dalla tipica decorazione bicroma a strisce bianche e nere. Il Palazzo di Domenicaccio Doria fu costruito per Domenicaccio Doria, un membro della potente famiglia Doria, che ha avuto un ruolo di primo piano nella storia di Genova. La famiglia Doria, infatti, è stata una delle più influenti della Repubblica di Genova, con numerosi membri che hanno ricoperto importanti cariche politiche e militari. L’edificio presenta un portico con tre arcate ogivali, tipico dello stile gotico, e una facciata decorata con fasce alternate di marmo bianco e pietra nera di Promontorio. Questo stile, comune a molti edifici della famiglia Doria, conferisce al palazzo un aspetto elegante e imponente. Passeggiando per Piazza San Matteo, si può ammirare non solo il Palazzo di Domenicaccio Doria, ma anche altri edifici storici legati alla famiglia Doria, come il Palazzo di Branca Doria e il Palazzo di Lamba Doria. La piazza stessa, con la sua chiesa gotica di San Matteo e il chiostro, offre uno scorcio affascinante della Genova medievale. Il Palazzo di Domenicaccio Doria è un esempio significativo del patrimonio architettonico e storico di Genova. La sua posizione strategica, vicino alla centralissima Piazza De Ferrari, lo rende facilmente accessibile e una tappa obbligata per chi visita la città. Oltre alla bellezza architettonica, il palazzo racconta la storia di una delle famiglie più importanti di Genova e del loro contributo alla storia della città. Il Palazzo di Domenicaccio Doria è un gioiello nascosto nel cuore di Genova, che merita di essere scoperto e apprezzato. La sua architettura unica e la sua storia affascinante lo rendono una meta imperdibile per gli amanti dell’arte e della storia. Una visita a questo palazzo offre un viaggio nel tempo, alla scoperta delle radici medievali di Genova e delle famiglie che ne hanno plasmato il destino.
Hai mai visto questo palazzo e questa piazza? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Piazza San Matteo, una delle principali del centro storico di Genova, nel sestiere del Molo, è stata il cuore della consorteria di una delle più illustri famiglie genovesi, quella dei Doria. Si trova a poca distanza dalla centralissima piazza De Ferrari, a cui la collega la breve salita San Matteo. Realizzata nel 1278 al tempo della ricostruzione della chiesa di San Matteo, è sostanzialmente conservata nel suo aspetto originario. Diversi palazzi della famiglia, caratterizzati da fregi di archetti e paramento a bande bianche e nere, la circondano interamente creando un suggestivo ambiente medioevale ma ancora oggi vitale. Continua e approfondisci su Wikipedia
The palace of Domenicaccio Doria in Genoa – Le palais de Domenicaccio Doria à Gênes – Palacio de Domenicaccio Doria en Génova – Palácio de Domenicaccio Doria em Génova – Domenicaccio Dorias Palast in Genua – Cung điện của Domenicaccio Doria ở Genoa
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Un vicolo caratteristico del borgo di Spello in Umbria. Nel cuore dell’Umbria, il borgo di Spello si distingue per la sua bellezza senza tempo e il fascino dei suoi vicoli acciottolati. Uno dei più caratteristici è il Vicolo dei Baci, situato in Via Sant’Angelo. Questo angolo pittoresco è famoso per i suoi fiori colorati e le case in pietra calcarea, che creano un’atmosfera romantica e accogliente. Spello, conosciuta come “Splendidissima Colonia Julia” in epoca romana, conserva ancora oggi tracce della sua lunga storia. Passeggiando per i vicoli, si possono ammirare le mura romane, le porte augustee come Porta Consolare e Porta Venere, e numerosi edifici storici. Il Vicolo dei Baci, con i suoi archi e le sue facciate fiorite, rappresenta perfettamente l’armonia tra natura e architettura che caratterizza Spello. Camminare per i suoi vicoli è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. I suoi vicoli sono particolarmente suggestivi durante le Infiorate del Corpus Domini, quando le strade di Spello si trasformano in tappeti di fiori, rendendo ogni angolo del borgo ancora più magico. I profumi dei fiori, i colori vivaci delle piante e il suono dei passi sui ciottoli creano un’atmosfera unica. Spello offre numerosi punti di interesse. La Chiesa di Santa Maria Maggiore, con la Cappella Baglioni affrescata dal Pinturicchio, e la Chiesa di Sant’Andrea, che ospita opere d’arte di grande valore, sono solo alcune delle meraviglie da scoprire. Non dimenticate di visitare anche la Pinacoteca Comunale, che raccoglie opere d’arte sacra e affreschi di epoca medievale. Questo vicolo è solo uno dei tanti tesori nascosti di Spello. Questo borgo umbro, con la sua storia millenaria e la sua bellezza naturale, è una destinazione imperdibile per chi ama l’arte, la cultura e la tranquillità dei piccoli centri storici. Una passeggiata per i suoi vicoli vi farà innamorare di questo angolo d’Italia, dove ogni pietra racconta una storia e ogni fiore aggiunge un tocco di poesia.
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Per vedere tutte le foto che ho scattato nel borgo, clicca qui:
Ecco dove si trova il borgo:
Spello (Hispellum in latino) è un comune italiano della provincia di Perugia in Umbria. Fa parte del circuito de I borghi più belli d’Italia e si fregia del marchio di qualità turistico-ambientale Bandiera arancione, conferito dal Touring Club Italiano. Spello fu fondata dagli Umbri per poi essere denominata Hispellum in epoca romana; fu poi iscritta alla tribù Lemonia. Successivamente dichiarata “Colonia Giulia” da Cesare e “Splendidissima Colonia Julia” da Augusto, poiché lo supportò nelle guerra di Perugia; dopo la vittoria di Augusto, lui stesso cedette a Hispellum buona parte dei territori governati da Perusia e il dominio della città spellana si estese fino alle sorgenti del Clitunno, che erano prima sotto il possesso di Mevania. Più tardi fu chiamata “Flavia Costante” da Costantino. L’antica Spello era considerata una delle più importanti città nell’Umbria romana. Continua e approfondisci su Wikipedia
A characteristic alley in the village of Spello in Umbria – Une ruelle caractéristique du village de Spello en Ombrie – Un callejón característico en el pueblo de Spello en Umbría – Um beco característico na aldeia de Spello, na Úmbria – Eine charakteristische Gasse im Dorf Spello in Umbrien – Một con hẻm đặc trưng ở làng Spello ở Umbria
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