A plate of spaghetti cacio e pepe enjoyed on board
A plate of spaghetti cacio e pepe enjoyed on board
A dish that I must say I appreciate very much, even though I have eaten it relatively little, is pasta cacio e pepe.
Even though the ingredients are very simple, it is not at all easy to prepare this type of pasta.
Everything must be cooked properly otherwise the cheese will string and clump together.
At home, after a couple of unsuccessful attempts, I found the right measurements, as did the chef on the ship who, the time I took these photos, had cooked an excellent dish!
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Photo taken with Honor 20.
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Cacio e pepe is a typical dish from Lazio. As the name suggests, the ingredients are very simple and include only black pepper, pecorino romano cheese and pasta. The most traditionally used type of pasta is tonnarello. Like other dishes of Lazio cuisine, it is prepared with simple ingredients, easily available and with a long shelf life (during the transhumance it was not easy to get food). It has its roots in the cuisine of farmers and shepherds of the Roman countryside.
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Buonissimi! Io li adoro e li so preparare molto bene!
Ogni tanto mi uscivano i fili del formaggio ma poi ho scoperto che basta aspettare un minutino che la pasta si raffreddi quanto basta per non averli!
Il segreto per una buona riuscita è procedere in questo modo:
Tostare il pepe macinato fresco in una padella
Quando si avverte il profumo del pepe aggiungere un pò d’acqua di rubinetto, un paio di cucchiai a persona.
Nel frattempo cuocere la pasta in acqua poco salata.
Risottare la pasta gli ultimi minuti in padella, deve rimanere un pò di liquido sul fondo.
A cottura ultimata spegnere il fuoco e attendere un minuto.
Trascorso il minuto aggiungere il pecorino grattato, usare un media stagionatura almeno 50gr a persona. e mescolare vigorosamente fino a formare la crema.
Aggiungere ancora pepe a piacere.
Buon appetito
Risottare significa terminare di cuocere la pasta in padella? Mio cugino che tentò di farla gli rimase un po’ liquida… Effettivamente pur sembrando la più semplice si deve avere pratica per farla nelle dosi e tempi
Sì esatto.
La difficoltà è il giusto equilibrio acqua pasta pecorino.
Un’altro metodo, forse più intuitivo a livello di dosi è creare una pastella morbida della consistenza del pongo, per avere un termine di paragone, di pecorino acqua pepe e creare delle palline. Quando si scola la pasta “umida” aggiungerle e mescolare, sempre attendendo il minuto per evitare che ila caseina del pecorino coaguli formando i grumi.
Grazie,
Interessante opzione, un po’ come chi si prepara prima la “crema” per la carbonara
Per quella seguo il seguente metodo.
Rosolatura a fuoco lento del guanciale fino a che non risulta croccante. Poi messo in una ciotola con carta assorbente. Il grasso del guanciale unito all’uovo intero nel bimby a 60° insieme al pepe e al pecorino per il tempo di cottura della pasta. Scolare la pasta a cottura, attendere un minuto e unire il tutto, per ultimo il guanciale e pecorino a pioggia.
Ho mangiato questo piatto caccio e pepe a maggio staordinariarmente cucinato a Tivoli…la patria