Animali colorati al Parco Guell di Barcellona

Statue di animali colorati al Parco Guell di Barcellona

Statue di animali colorati al Parco Guell di Barcellona.
Il Parco Güell, situato sulla collina del Carmel a Barcellona, è una delle opere più celebri di Antoni Gaudí, l’architetto catalano noto per il suo stile unico e visionario. Tra i numerosi elementi artistici e architettonici che caratterizzano questo parco, le statue di animali colorati occupano un posto speciale, affascinando visitatori di tutte le età con la loro vivacità e originalità.
Progettato e costruito tra il 1900 e il 1914, il Parco Güell doveva inizialmente essere una città-giardino residenziale, ma il progetto fu successivamente abbandonato e trasformato in un parco pubblico. Gaudí concepì il parco come un luogo dove la natura e l’arte si fondessero armoniosamente, creando un ambiente unico e magico.

Le statue di animali colorati del Parco Güell sono distribuite in tutto il parco e rappresentano una delle caratteristiche più distintive del sito. Realizzate principalmente con la tecnica del trencadís, una forma di mosaico che utilizza frammenti di ceramica colorata, queste statue riflettono la passione di Gaudí per la natura e le forme organiche.

Nelle mie foto trovate la Salamandra (El Drac) ed un serpente: probabilmente la statua più famosa del parco è la salamandra situata all’ingresso principale. Conosciuta come “El Drac” (Il Drago), questa figura coloratissima è diventata un’icona di Barcellona. La salamandra, con il suo mosaico brillante di colori, accoglie i visitatori e incarna perfettamente l’estetica di Gaudí, che combina forme naturali con un’esplosione di colori. Altre statue di rettili, come serpenti e lucertole, sono sparse nel parco. Queste figure, decorate con trencadís, sembrano emergere dal terreno, creando un effetto sorprendente e giocoso. Ogni statua è unica, con schemi di colori e disegni diversi, che mostrano l’attenzione ai dettagli di Gaudí.

Le statue di animali colorati nel Parco Güell non sono solo elementi decorativi, ma portano con sé un profondo significato simbolico. Gaudí, profondamente religioso e amante della natura, vedeva questi animali come simboli di rigenerazione, vita e spiritualità. La salamandra, ad esempio, è spesso associata all’alchimia e al fuoco, rappresentando la trasformazione e la purificazione.
Visitare il Parco Güell e ammirare le sue statue di animali colorati è un’esperienza che stimola i sensi. I colori vivaci dei mosaici, le forme sinuose delle statue e l’integrazione armoniosa con il paesaggio naturale creano un ambiente visivamente affascinante e stimolante. Ogni angolo del parco offre nuove sorprese, rendendo la visita un’avventura continua.

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Photo taken with Canon EOS RP and lens Tamron 16-300.

Questo il sito ufficiale del parco: parkguell.barcelona.

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Here's where the park is located:

Il Parco Güell (Parc Güell in catalano e Park Güell nella sua denominazione originale) è un parco pubblico di 17,18 ettari con giardini ed elementi architettonici situato nella parte superiore della città di Barcellona, sul versante meridionale del Monte Carmelo. Ideato come complesso urbanistico, fu progettato dall’architetto Antoni Gaudí, massimo esponente del modernismo catalano, a carico dell’impresario Eusebi Güell e inaugurato come parco pubblico nel 1926.
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La torre dei Caduti a Bergamo

La torre dei Caduti in piazza Vittorio Veneto a Bergamo

La torre dei Caduti in piazza Vittorio Veneto a Bergamo.
La Torre dei Caduti, situata nel cuore di Bergamo, è uno dei monumenti più significativi della città. Eretta per commemorare i soldati caduti durante la Prima Guerra Mondiale, questa imponente torre rappresenta non solo un simbolo di memoria per i caduti, ma anche un pezzo importante del patrimonio storico e architettonico di Bergamo.
La costruzione della Torre dei Caduti fu avviata nel 1922 e completata nel 1924, su progetto dell’architetto Marcello Piacentini, uno dei più importanti esponenti del razionalismo italiano. La torre fu inaugurata il 27 ottobre 1924, durante una solenne cerimonia che vide la partecipazione di numerose autorità e cittadini.

La scelta di costruire un monumento di tale importanza rispondeva all’esigenza di onorare la memoria dei soldati bergamaschi caduti durante la Prima Guerra Mondiale, un conflitto che aveva segnato profondamente la comunità locale e l’intera nazione. La torre doveva rappresentare un segno tangibile del sacrificio di questi uomini e delle loro famiglie.
La Torre dei Caduti si erge imponente in Piazza Vittorio Veneto, nella Città Bassa di Bergamo. Alta circa 45 metri, la torre è costruita in pietra e presenta uno stile architettonico sobrio ma solenne, tipico delle opere di Piacentini. La base della torre è quadrangolare, con lati di circa 10 metri, e si eleva in una struttura slanciata che culmina con una cella campanaria.
Uno degli elementi più distintivi della torre è il grande orologio posto su uno dei lati superiori, visibile da gran parte della piazza. Questo orologio, oltre a svolgere una funzione pratica, simboleggia anche il passare del tempo e la perpetua memoria dei caduti.

La Torre dei Caduti non è solo un monumento architettonico, ma un vero e proprio simbolo di memoria collettiva. Ogni anno, il 4 novembre, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, la torre diventa il fulcro delle commemorazioni ufficiali, con cerimonie che ricordano il sacrificio dei soldati bergamaschi e di tutti i caduti in guerra.

Il monumento è anche un luogo di riflessione per i cittadini e i visitatori, un punto dove fermarsi a pensare ai valori della pace e della solidarietà. La sua posizione centrale e la sua imponenza ne fanno un punto di riferimento nel tessuto urbano di Bergamo, un luogo che invita alla contemplazione e alla memoria.

La Torre dei Caduti è accessibile al pubblico e offre la possibilità di salire fino alla sua sommità, da cui si può godere di una vista panoramica sulla città e sui dintorni. All’interno della torre, un piccolo museo espone cimeli e documenti storici legati alla Prima Guerra Mondiale e ai soldati bergamaschi.
Tra le curiosità, vale la pena menzionare che la torre è stata restaurata più volte nel corso del tempo per preservarne l’integrità e l’aspetto originale. Gli interventi di restauro hanno riguardato sia la struttura esterna che gli interni, con particolare attenzione alla conservazione degli elementi storici e artistici.

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Photo taken with Canon EOS RP and lens Canon RF 24-50.

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Where is the tower located:

La torre dei Caduti di Bergamo si trova nella parte bassa della città in piazza Vittorio Veneto, all’inizio del Sentierone, il cosiddetto salotto di Bergamo. Dal 24 maggio 2015, dopo un periodo di restauri, è di nuovo visitabile. La torre dei caduti fa parte della rete del Museo delle storie di Bergamo, gestita da Fondazione Bergamo nella storia.
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Stewed or casseroled octopus, the recipe

Il polpo in umido o in casseruola, la ricetta

Stewed or casseroled octopus, the recipe.
Some time ago, on a ship, I tasted a good stewed octopus (at the buffet). Having already tasted it in many restaurants, I decided to offer you the recipe here.

Stewed octopus is a traditional Mediterranean dish, appreciated for its simplicity and its rich and tasty taste. This recipe combines the delicate flavor of octopus with a tomato sauce and aromas that make it irresistible. Here's how to prepare it.

Ingredients

– 1 octopus of about 1-1.5 kg;
– 400 g of peeled tomatoes (or tomato puree);
– 1 medium onion;
– 2 cloves of garlic;
– 1 glass of dry white wine;
– 1 bay leaf;
– 1 sprig of rosemary;
– 1 chili pepper (optional);
– Extra virgin olive oil to taste;
– Salt and pepper to taste;
– Chopped fresh parsley to garnish.

Procedure

Preparing the octopus:
– If the octopus is fresh, clean it thoroughly under running water, removing the viscera and eyes. You can ask the fishmonger to do this for you.
– If the octopus is frozen, defrost it completely in the refrigerator and then rinse it.
Cooking the octopus:
– Bring a large pot of lightly salted water to the boil.
– Immerse the octopus in the boiling water for about 30-40 minutes, until it is tender. You can check the cooking by sticking a fork into the tentacles: they should be soft.
– Drain the octopus and let it cool slightly, then cut it into pieces of about 2-3 cm.
Preparation of the base:
– Finely chop the onion and garlic.
– In a large saucepan, heat a little extra virgin olive oil over medium heat.
– Add the chopped onion and garlic, and fry until golden and fragrant.

Adding the octopus and herbs:
– Add the octopus pieces to the saucepan and brown them for a few minutes.
– Pour in the white wine and let it evaporate, stirring occasionally.

Stewing:
– Add the peeled tomatoes (or tomato puree) to the saucepan.
– Add the bay leaf, rosemary sprig and chilli pepper (if using).
– Mix well and bring to the boil, then reduce the heat to low.
– Cover the saucepan and simmer for about 45-60 minutes, until the octopus is tender and the sauce has thickened. Stir occasionally and add a little hot water if necessary to maintain the right consistency.

Seasoning adjustment:
– Season with salt and pepper to taste.
– Remove the bay leaf and the sprig of rosemary.

Service:
– Serve the stewed octopus hot, garnished with chopped fresh parsley.
– Accompany it with croutons, polenta or boiled potatoes for a complete and satisfying meal.

Tips:
Tender and tasty: slow cooking is essential to obtain a tender and tasty octopus. Take your time and let the octopus absorb all the aromas of the sauce.
Regional variations: in some regional variations, black olives, capers or even potatoes are added directly to the casserole during cooking.
Advance: this dish can be prepared in advance and reheated at the time of serving. Resting allows the flavors to blend further.

Stewed octopus is a dish that conquers with its authentic taste and simplicity. Perfect for a dinner with friends or for a Sunday lunch with the family, it is a perfect example of how Mediterranean cuisine knows how to enhance the flavors of the sea with few, but expertly combined, ingredients. Enjoy your meal!

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Here is a photo of the dish enjoyed on board:

Photo taken with Honor 20.

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The view of the medieval aqueduct of Perugia

La vista sull'acquedotto medievale di Perugia

The view of the medieval aqueduct of Perugia.
The aqueduct of Perugia (also called the Medieval Aqueduct of the Fontana Maggiore) represents one of the most significant works of medieval engineering in Italy. Built between the 13th and 14th centuries, it played a crucial role in the water supply of the city, contributing to urban development and the well-being of its inhabitants. Today, the aqueduct is a historical monument of great tourist and cultural interest.

The construction of the Perugia aqueduct began in 1254 and was completed in 1280. The work was commissioned by the Municipality of Perugia to respond to the growing need for drinking water, essential for an expanding city. The aqueduct exploited the springs of Monte Pacciano, located about 5 km west of the city, and transported the water to the city center through a system of canals, bridges and pipes.
The route of the aqueduct was partly underground and partly elevated, with a section that crossed the old city on stone arches. This visible part, which winds through the historic center, is today a charming pedestrian walk that allows you to admire panoramic views of the city and the surrounding landscape.

The Perugia aqueduct was an advanced engineering feat for its time. Built mostly of local stone, it used a gravity system to carry water from its springs to the city. The slope was precisely calculated to ensure a constant and regular flow, avoiding stagnation and leaks.
The arches, carefully constructed to withstand the stresses of time, are one of the most characteristic elements of the route. The most famous stretch is the one that passes through the village of Porta Sole, where the aqueduct runs on a row of arches that offer a breathtaking view.
The aqueduct not only guaranteed the water supply, but also had an important social and symbolic function. It represented the power and efficiency of the Municipality of Perugia, a political entity that asserted itself thanks to its ability to manage vital resources such as water.
During the Renaissance and up to the modern age, the aqueduct remained in use, undergoing various maintenance and renovation interventions. Even today, some of its parts are integrated into the modern water system of the city.

Today, the Perugia aqueduct is a popular tourist route. The pedestrian path that follows the ancient route of the aqueduct is known as “Via dell’Acquedotto” and offers a peaceful and scenic walk through the historic center and surrounding green areas.
Along the way, you can observe several points of interest, including ancient fountains, remains of cisterns and segments of the original conduits. In addition, the walk offers a unique perspective on the urban structure of Perugia, with its narrow streets, stairways and medieval houses.

The aqueduct is an extraordinary testimony to medieval engineering and the value that water management had for the cities of the time. Today, in addition to being an important tourist attraction, it represents a historical and cultural heritage of inestimable value, a symbol of the human ability to adapt the environment to their needs without compromising the beauty and integrity of the landscape.
Through its conservation and enhancement, the aqueduct continues to tell the story of Perugia, a city that has been able to grow and prosper thanks also to the wisdom and foresight of its ancient inhabitants.

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La vista sull'acquedotto medievale di Perugia

Photo taken with Canon EOS RP and lens Canon RF 24-50.

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The medieval aqueduct of the Fontana Maggiore is a medieval aqueduct located in the city of Perugia. The aqueduct, more than 4 kilometers long, was built to bring water to the Fontana Maggiore. Historically less highlighted than the fountain and considered as its poor relative, it was nevertheless a work of great historical importance and of extraordinary daring for the time.
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La bicromia dei portici di via Venti Settembre

La bicromia dei portici di via Venti Settembre a Genova

La bicromia dei portici di via Venti Settembre a Genova.
La bicromia dei portici di via Venti Settembre a Genova è uno degli elementi architettonici più distintivi e affascinanti della città. Via Venti Settembre è una delle principali arterie del centro di Genova e i suoi portici sono noti per le loro eleganti decorazioni in bicromia, un tipico stile decorativo che utilizza due colori contrastanti per creare effetti visivi suggestivi.

Solitamente, la bicromia viene realizzata utilizzando marmo bianco e ardesia nera, una pietra locale molto comune nell’architettura ligure. Questo contrasto di colori crea un effetto visivo molto forte e caratteristico.
I motivi decorativi nei portici spesso includono disegni geometrici, come strisce, losanghe, e motivi a zigzag. Questi disegni sono studiati per esaltare il contrasto tra i due colori.
Molti degli edifici lungo via Venti Settembre risalgono al periodo del Liberty (Art Nouveau) italiano, e la bicromia è utilizzata per enfatizzare le linee sinuose e i dettagli floreali tipici di questo stile.
Oltre all’aspetto estetico, la bicromia ha anche una funzione pratica, in quanto le pietre scure, come l’ardesia, sono più resistenti all’usura e alle macchie, quindi vengono spesso utilizzate nelle aree più soggette al passaggio pedonale.
La bicromia non è solo una scelta estetica, ma ha anche un significato culturale e storico. Riflette l’abilità degli artigiani genovesi e la ricchezza storica della città. È un esempio di come l’architettura possa incorporare elementi artistici che raccontano una storia e creano un’identità unica per un luogo.

Lungo via Venti Settembre, alcuni degli edifici più rappresentativi con portici bicromi includono:
Palazzo della Borsa: un esempio di architettura Liberty con decorazioni elaborate.
Chiesa della Consolazione: anche se non parte direttamente dei portici, è un punto di riferimento vicino con una facciata che incorpora elementi bicromi.
Palazzi dei Rolli: alcuni degli edifici storici lungo la via mostrano questo tipo di decorazione, sebbene i Rolli stessi siano più noti per altri aspetti architettonici.

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La bicromia dei portici di via Venti Settembre a Genova

Photo taken with Canon EOS RP and lens Canon EF-S 10-18.

Where is the street located:

Via XX Settembre è una delle principali arterie viarie del centro di Genova all’interno del quartiere genovese di San Vincenzo, della lunghezza di poco inferiore al chilometro. Si sviluppa in direzione est-ovest e, assieme a corso Italia – la promenade che costeggia il lungomare – è uno dei luoghi prediletti per le passeggiate dei genovesi. Attraversa i due sestieri centrali di Portoria (primo tratto, porticato, da piazza De Ferrari al Ponte monumentale) e di San Vincenzo (dal Ponte Monumentale allo sbocco in via Cadorna presso piazza della Vittoria.
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Il rosone della Basilica di San Francesco ad Assisi

Il rosone della facciata della Basilica di San Francesco ad Assisi

Il rosone della facciata della Basilica di San Francesco ad Assisi.
Qualche mese fa sono stato, assieme a mia moglie, in vacanza qualche giorno in Umbria. Una delle tappe della vacanza è stata Assisi e ovviamente non poteva mancare una visita alla famosa Basilica di cui vi descrivo un particolare in questo post.

Il rosone della Basilica di San Francesco ad Assisi è una delle caratteristiche architettoniche più distintive di questo importante luogo di culto. Situata nella città di Assisi, in Umbria, la basilica è famosa per essere la chiesa principale dedicata a San Francesco d’Assisi, il fondatore dell’ordine francescano.
Il rosone si trova nella facciata superiore della basilica, sopra il portale principale. È un elemento decorativo di grande valore artistico e simbolico. I rosone sono tipicamente rotondi o poligonali e sono caratterizzati da un intreccio di vetrate colorate che creano motivi geometrici o figurativi.

Oltre alla basilica superiore, la basilica inferiore è anch’essa un luogo significativo, contenente le cripte dove è sepolto San Francesco. Entrambe le parti della basilica sono patrimonio mondiale dell’UNESCO e attraggono visitatori da tutto il mondo per la loro bellezza artistica e il loro significato spirituale.

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Il rosone della facciata della Basilica di San Francesco ad Assisi

Photo taken with Canon EOS RP and lens Canon RF 24-50.

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Here is where the basilica is located:

La chiesa superiore presenta una facciata semplice a “capanna”. La parte alta è decorata con un rosone centrale, con ai lati i simboli degli Evangelisti in rilievo. La parte bassa è arricchita dal maestoso portale strombato. Sul lato sinistro della facciata è stata appoggiata , nel Seicento, la Loggia delle benedizioni dalla quale, in epoca passata, si mostrava il Velo santo della Madonna. Sullo stesso lato, poco dopo la costruzione della chiesa superiore, è stato innalzato il campanile, un tempo cuspidato.
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La salita alla Spianata di Castelletto a Genova

La salita alla Spianata di Castelletto a Genova

La salita alla Spianata di Castelletto a Genova.
Nel cuore di Genova, città dai mille volti e dal fascino storico intramontabile, si erge la Spianata di Castelletto. Questo luogo incantevole, raggiungibile attraverso questa suggestiva salita, offre non solo uno straordinario panorama sulla città, ma anche una panoramica storica e culturale che affascina ogni visitatore.
La Spianata di Castelletto è situata sulle colline che circondano il centro storico di Genova. La sua storia risale al XIX secolo, quando fu realizzata per collegare la zona bassa della città con le alture. Lungo la salita si possono ammirare antiche residenze nobiliari, caratteristici vicoli e scorci suggestivi che raccontano secoli di storia marittima e commerciale della Repubblica di Genova.
Per raggiungere la Spianata di Castelletto si può percorrere la suggestiva salita da Piazza Portello o da Via Garibaldi, entrambe affascinanti per la loro architettura e atmosfera. Durante la salita, le scale e i vicoli si aprono a vista panoramica, offrendo scorci sempre più ampi sulla città e sul Porto Antico, con la sua famosa Lanterna che svetta sul mare.
Una volta raggiunta la Spianata di Castelletto, ci si trova di fronte a uno dei punti panoramici più straordinari di Genova. Da qui si può ammirare un panorama mozzafiato che abbraccia l’intero centro storico, le torri medievali, le cupole barocche e i moderni grattacieli che caratterizzano il skyline della città. Il mare lontano, le colline circostanti e l’aria salmastra rendono l’esperienza ancora più intensa e indimenticabile.

Uno dei momenti più suggestivi per visitare la Spianata di Castelletto è al tramonto, quando il sole cala lentamente dietro le colline, tingendo il cielo di tonalità aranciate e rosate. La luce del giorno si riflette sul mare e le luci della città iniziano a brillare, creando un’atmosfera magica e romantica che rende questo luogo perfetto per una passeggiata serale o una cena con vista.

Se stai pianificando una visita a Genova, assicurati di includere la salita alla Spianata di Castelletto nel tuo itinerario. È un viaggio che ti lascerà senza fiato, letteralmente e metaforicamente, di fronte alla bellezza della Superba.

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La salita alla Spianata di Castelletto a Genova

Photo taken with Canon EOS RP and lens Canon EF-S 10-18.

Ecco dove si trova la strada:

The Montaldo viewpoint is connected to the Portello square by a public lift, which entered into service in 1910, whose arrival station is housed in a characteristic Art Nouveau glass kiosk.
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Mare da sogno: Jolly Beach nell’isola di Antigua

Mare da sogno: Jolly Beach nell'isola di Antigua

Mare da sogno: Jolly Beach nell’isola di Antigua e Barbuda.
Jolly Beach è una delle spiagge più famose e apprezzate di Antigua.
Jolly Beach è una lunga distesa di sabbia bianca e finissima che si affaccia su un mare cristallino di colori variabili tra il verde smeraldo e il turchese. Questa spiaggia è nota per la sua bellezza mozzafiato, il caldo sole tropicale e le acque tranquille. È un luogo ideale per chi cerca relax, sport acquatici e panorami spettacolari.
La spiaggia offre molte opportunità per attività come lo snorkeling, le immersioni subacquee, il windsurf e altre attività acquatiche. Inoltre, lungo la spiaggia, ci sono bar e ristoranti che offrono cibo delizioso e drink tropicali.
Antigua e Barbuda, in generale, sono rinomate per le loro spiagge da sogno, e Jolly Beach è sicuramente una delle mete più popolari per coloro che cercano una vacanza tropicale paradisiaca.

Sei mai stato ad Antigua oppure ai Caraibi o hai mai sognato di farlo? Aggiungi un comment or go to the bottom of the site to read what other visitors have written.

Photo taken with Gopro Hero 10 black.

Here's where the beach is located:

Antigua è un’isola delle Piccole Antille, appartenente allo Stato di Antigua e Barbuda. Ha una superficie di 280 km² ed una popolazione di circa 80 161 abitanti. La capitale dell’isola è Saint John’s, che è anche la capitale nazionale.
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The chapel of St. Anthony in the basilica in Padua

La cappella di Sant'Antonio nella basilica a Padova

The Chapel of Saint Anthony in the Basilica in Padua.
The Basilica of Saint Anthony in Padua, located in northern Italy, is one of the most important and visited places of worship in the country. The Chapel of Saint Anthony is a significant part of this basilica.
The Chapel of Saint Anthony, also known as the Chapel of the Ark, is located inside the basilica and houses the sanctuary of the Saint. This chapel is famous for its altar, which houses the remains of Saint Anthony of Padua. Saint Anthony, born in Portugal in 1195 and died in Padua in 1231, was a Franciscan highly venerated for his teachings and miracles.
The altar, built in the 13th century, is decorated with sculptures and reliefs depicting stories from the life of Saint Anthony. The relics of the Saint are kept in a red marble tomb located behind the altar. The chapel is an important place of pilgrimage and attracts believers from all over the world.
In addition to the works of art and relics, the chapel is adorned with magnificent frescoes and decorations that testify to the devotion and respect for Saint Anthony. The Basilica of Saint Anthony is a sacred and historical place that attracts tourists, believers and art lovers from all over the world.

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Photo taken with Honor 20.

This is the official website of the basilica: santantonio.org.

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The altar stands on a platform placed above seven steps. It is the work of Tiziano Aspetti (1607), and is crowned by three statues made in 1593-94: that of Saint Anthony in the center, flanked by that of Saint Bonaventure and Saint Louis of Toulouse, who were Franciscan bishops. On the parapet you can see two pairs of candle-bearing angels. The tabernacle dates back to 1742, as do the two embossed silver plate altar cards, the work of the Venetian goldsmith Andrea Fulici, which depict in bas-relief, starting from the left, the Miracle of the Severed Foot, the Apparition of Baby Jesus, the Miracle of the Mule, the Dressing of Saint Anthony and the Miracle of the Fish.
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A canal and some padlocks in Venice

Un canale e qualche lucchetto a Venezia

A canal and some padlocks in Venice.
In Venice, canals are an integral part of the city and are crossed by numerous waterways and smaller canals. The city is famous for its picturesque bridges, gondolas and fascinating views of the water. It may be that you are looking for information about a specific canal or a particular area of ​​Venice.
As for padlocks, the most famous image of padlocks in Venice is linked to the Bridge of Sighs. However, the phenomenon of padlocks is more common in other cities, such as Paris (on the Pont des Arts) or Rome (on the Ponte Milvio).

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Un canale e qualche lucchetto a Venezia

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Canon EF-M 11-22.

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The city was the capital of the Serenissima Republic of Venice for 1100 years and is known in this regard as the Serenissima, the Dominant and the Queen of the Adriatic: for its urban peculiarities and its artistic heritage, it is universally considered one of the most beautiful cities in the world, declared, together with its lagoon, a World Heritage Site by UNESCO, which has contributed to making it the second Italian city after Rome with the highest tourist flow.
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