La famosa cabina telefonica di Dickenson’s Bay

La famosa cabina telefonica di Dickenson's Bay

La famosa cabina telefonica di Dickenson’s Bay.
Uno dei simboli della bellissima spiaggia di Dickenson, ad Antigua, è la antica cabina telefonica rossa, in stile London.
Dickenson’s Bay è una bellissima spiaggia situata sull’isola di Antigua, che fa parte dell’arcipelago delle Antille. Questa spiaggia è una delle più popolari e famose dell’isola, ed è conosciuta per la sua sabbia bianca e fine, le acque turchesi cristalline e la vista mozzafiato sulla baia circostante. Dickenson’s Bay è anche una delle spiagge più sviluppate di Antigua, con numerose strutture turistiche, tra cui resort, ristoranti, bar e attività acquatiche.
La spiaggia di Dickenson’s Bay è un luogo popolare per il nuoto, lo snorkeling, il windsurf e altre attività acquatiche, ed è spesso frequentata dai turisti in cerca di relax e divertimento. È anche un luogo ideale per ammirare i tramonti sull’oceano. Questa zona è una destinazione turistica molto apprezzata sull’isola di Antigua e offre una varietà di servizi e comfort per i visitatori che desiderano trascorrere del tempo sulla spiaggia e godersi le bellezze naturali dei Caraibi.

Sei mai stato ad Antigua oppure ai Caraibi o hai mai sognato di farlo? Aggiungi un tuo comment or go to the bottom of the site to read what other visitors have written.

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Eccovi un video ripreso nella spiaggia:

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Antigua è un’isola delle Piccole Antille, appartenente allo Stato di Antigua e Barbuda. Ha una superficie di 280 km² ed una popolazione di circa 80 161 abitanti. La capitale dell’isola è Saint John’s, che è anche la capitale nazionale.
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Ecco dove si trova la cabina e la spiaggia:

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Le zeppole di San Giuseppe, il dolce dedicato ai papà il 19 marzo

Le zeppole di San Giuseppe, il dolce dedicato ai papà il 19 marzo

Le zeppole di San Giuseppe, il dolce dedicato ai papà il 19 marzo.
Le zeppole di San Giuseppe sono una deliziosa specialità culinaria italiana tradizionalmente associata alla festa di San Giuseppe, che si celebra il 19 marzo. Questi dolci sono particolarmente popolari in alcune regioni d’Italia, come la Campania, la Sicilia e la Calabria, ma vengono preparati e gustati in diverse varianti in tutto il paese.
Le zeppole di San Giuseppe sono dolci a base di pasta choux, una pasta leggera e soffice che si gonfia durante la cottura, creando un guscio vuoto all’interno. Questo guscio può essere farcito con una varietà di creme e guarnizioni. Le versioni più tradizionali sono farcite con crema pasticcera, ma esistono anche varianti che utilizzano ricotta, cioccolato o persino crema di pistacchio.
Solitamente, le zeppole sono decorate con ciliegie candite o amarene, e spolverate con zucchero a velo. In alcune regioni, come la Sicilia, è comune aggiungere uno strato di glassa di zucchero colorata verde o rosa, o decorare con granella di pistacchio.
Le zeppole di San Giuseppe sono considerate un simbolo di fortuna e prosperità. Durante la festa di San Giuseppe, è consuetudine offrire zeppole ai parenti e agli amici. In alcune comunità italiane, specialmente negli Stati Uniti, è anche comune vendere zeppole nelle pasticcerie durante tutto il mese di marzo in onore del santo patrono.
La preparazione delle zeppole può richiedere un po’ di pazienza, poiché la pasta choux richiede una cottura precisa e una buona padronanza. Tuttavia, il risultato finale è un dolce leggero e delizioso che è molto apprezzato dagli amanti della pasticceria italiana.

Le zeppole di San Giuseppe sono un’autentica delizia che incarna la ricca tradizione culinaria italiana e l’amore per la buona cucina durante le festività religiose e familiari.
Conoscevi questa tradizione? Aggiungi un tuo comment or go to the bottom of the site to read what other visitors have written.

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La Chiesa cattolica ricorda san Giuseppe il 19 marzo con una solennità a lui intitolata; se il 19 marzo ricorre in una domenica di Quaresima, la festa è spostata al giorno seguente; inoltre, negli anni in cui il 19 marzo cade nella Settimana santa, la celebrazione è anticipata al sabato prima della domenica delle Palme (per esempio, nel 2008 la solennità è stata celebrata il 15 marzo). In alcuni luoghi, come in Vaticano e in Cantone Ticino, ma non in Italia, è festa di precetto.
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Lasagna made with carasau bread, the recipe

Le lasagne fatte con il pane carasau, la ricetta

Lasagna made with carasau bread, the recipe.
Some time ago I had the pleasure of tasting this dish on board, prepared by the great MaitreD Giovanni.
Lasagna made with carasau bread is a variation of the classic Italian lasagna, in which carasau bread replaces the pasta. Carasau bread is a type of thin and crunchy bread originally from Sardinia. Here's how to prepare lasagna with carasau bread

Ingredients

– Carasau bread;
– Bolognese sauce or another meat sauce;
– Bechamel;
– Grated cheese (usually pecorino or parmesan);
– Butter (optional).

Preparation

Prepare the Bolognese sauce or another meat sauce of your choice. Make sure it is well seasoned and tasty.
Make the béchamel: melt the butter in a saucepan over medium heat, add the flour and stir until you get a roux (a smooth paste). Add the milk a little at a time, stirring constantly to avoid lumps. Cook until the béchamel thickens. Add a little salt and nutmeg to taste.
Prepare a baking tray and start assembling the lasagna. Place a layer of carasau bread on the bottom of the tray.
Add a layer of ragù on the base of carasau bread. Make sure to cover the bread well.
Pour a layer of béchamel over the ragù.
Sprinkle with plenty of grated cheese.
Repeat the process creating alternating layers of carasau bread, ragù, béchamel and cheese. Make sure to finish with a layer of béchamel and cheese on top.
Bake in a preheated oven at 180°C for about 30-40 minutes or until the surface is golden and crispy.
Allow to cool slightly before serving. Lasagna with carasau bread is delicious served hot.
This variation of lasagna is a one-dish meal that combines the crunchiness of carasau bread with the rich flavors of ragù and béchamel. You can customize the recipe by adding other ingredients such as mushrooms, spinach or cooked ham if you like.

And have you ever tasted these lasagnas? Add your own comment or go to the bottom of the site to read what other visitors have written.

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Pane carasau (also known as pane carasatu, pane carasadu, pistoccu, pane fine, pane ‘e fresa or pane fatu in fresa) is a typical Sardinian bread spread throughout Sardinia, in the shape of a very thin and crunchy disk, suitable for being preserved for a long time. The term Sardinian comes from the Sardinian verb carasare, which means to toast. During the carasadura the bread is put back in the oven for the final cooking; this cooking makes it crunchy.
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La Cattedrale di Cadice in Spagna

La Cattedrale di Cadice: un capolavoro di architettura e storia

La Cattedrale di Cadice: un capolavoro di architettura e storia.
La Cattedrale di Cadice, conosciuta localmente come la “Santa Cruz de Cádiz,” è uno dei più notevoli e iconici edifici religiosi della Spagna. Situata nella città costiera di Cadice, nella regione dell’Andalusia, questa cattedrale è una testimonianza della grandezza dell’architettura gotica e barocca spagnola. Non solo è una gemma architettonica, ma è anche intrisa di storia e cultura, rendendola un luogo di grande importanza per la Spagna e il mondo cattolico.
La storia della Cattedrale di Cadice è intrinsecamente legata a quella della città stessa. La costruzione della cattedrale iniziò nel 1722, sotto la guida dell’architetto Vicente Acero. Questa struttura è stata costruita sui resti di una precedente cattedrale gotica, la cui costruzione risaliva al tardo XIII secolo. La cattedrale ha subito vari cambiamenti di stile nel corso dei secoli, passando dal gotico al barocco.
La cattedrale ha richiesto quasi un secolo per essere completata, e la sua facciata principale è stata progettata da Manuel Machuca. La facciata è un capolavoro di architettura barocca, con dettagli intricati e sculture che rappresentano scene religiose e figure mitologiche. Questa facciata è un esempio straordinario del Barocco spagnolo, caratterizzato da ornamenti elaborati, colonne in stile corinzio e dettagli d’oro.
La Cattedrale di Cadice è un esempio perfetto di fusione tra stili architettonici. La struttura principale è di stile gotico, ma al suo interno, troverete elementi barocchi e rococò che rendono l’edificio unico. L’interno della cattedrale è spazioso e riccamente decorato con affreschi, opere d’arte sacra e altari in legno dorato. Uno dei punti salienti dell’interno è il coro, situato al centro della navata, che presenta dettagli intricati intagliati in legno.
La cattedrale è famosa per la sua cupola, che offre una vista panoramica spettacolare sulla città di Cadice e sul mare circostante. La scalinata che porta alla cupola è un’opera d’arte in sé, con mosaici e decorazioni affrescate che rappresentano scene bibliche.
Oltre alla sua architettura maestosa, la Cattedrale di Cadice custodisce un ricco tesoro di opere d’arte e oggetti sacri. Tra le opere più importanti c’è “La Virgen de la Palma,” una scultura risalente al XVI secolo che è considerata la patrona di Cadice. Questa scultura è oggetto di una delle celebrazioni più importanti della città, la Semana Santa (Settimana Santa), una festa religiosa che attrae migliaia di visitatori ogni anno.
Oggi, la Cattedrale di Cadice non è solo un luogo di culto, ma anche un importante centro culturale. Ospita concerti di musica sacra, mostre d’arte e eventi culturali che attirano visitatori da tutto il mondo. La cattedrale è un luogo di incontro per i fedeli e un importante simbolo della città di Cadice.

In conclusione, la Cattedrale di Cadice è molto più di un edificio religioso. È un capolavoro architettonico che riflette la storia e la cultura della Spagna, ed è un luogo di grande importanza sia per i credenti che per gli amanti dell’arte e della storia. La sua bellezza intramontabile e il suo ricco patrimonio la rendono una tappa imprescindibile per chiunque visiti la città di Cadice.
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Ecco dove si trova la cattedrale:

La cattedrale nuova di Cadice o cattedrale di Santa Croce sul Mare (in spagnolo: Catedral Nueva de Cádiz o Catedral de Santa Cruz sobre el Mar o Catedral de Santa Cruz sobre las Aguas) si trova a Cadice, in Spagna, ed è la cattedrale della diocesi di Cadice e Ceuta.
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La maestosa Fontana dei Quattro Fiumi e il suo obelisco

La maestosa Fontana dei Quattro Fiumi e il suo enigmatico obelisco

La maestosa Fontana dei Quattro Fiumi e il suo enigmatico obelisco.
Nella maestosa piazza Navona, nel cuore di Roma, sorge una delle meraviglie più iconiche della città eterna: la Fontana dei Quattro Fiumi. Questo capolavoro artistico, ideato da Gian Lorenzo Bernini nel XVII secolo, è un vero e proprio simbolo di bellezza, storia e ingegno artistico.
La fontana, situata al centro della piazza, è una delle espressioni più grandiose del barocco italiano. Rappresenta quattro dei fiumi più importanti del mondo all’epoca, ciascuno personificato da una statua colossale: il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio della Plata. Queste imponenti figure sembrano emergere dalle acque, abbracciando un obelisco egizio alto ben 16 metri, coronato dalla colomba, simbolo della famiglia del Papa Innocenzo X, che commissionò la fontana.
Ogni statua rappresenta un fiume proveniente da una parte diversa del mondo, e Bernini ha catturato in maniera magistrale l’essenza di ciascuno. Il Nilo, ad esempio, ha il volto coperto da un drappo, poiché all’epoca la sorgente del Nilo era ancora un mistero. Il Gange regge una vescica d’acqua e una pagoda, mentre il Danubio tiene un medaglione rappresentante Sant’Agnese in mano, a simboleggiare la Chiesa di Roma. Infine, il Rio della Plata è coperto da una mantella, a simboleggiare il fatto che l’America del Sud era allora poco conosciuta dagli europei.
L’obelisco egizio che sovrasta la fontana è un vero tesoro storico. Originariamente eretto nella città di Eliopoli in Egitto nel 6 a.C., fu portato a Roma nel 37 d.C. per essere eretto in circo Massenzio, dove rimase per secoli. Nel 1651, il Papa Innocenzo X decise di collocarlo nella piazza Navona, e Bernini progettò la maestosa fontana per adornarlo.
L’obelisco è coperto di geroglifici che raccontano la storia del faraone Domiziano. Al culmine, c’è una colomba con un ramo d’ulivo, un simbolo di pace e uno dei tanti dettagli sorprendenti che arricchiscono la Fontana dei Quattro Fiumi.

Oggi, la fontana e l’obelisco rimangono uno dei principali punti di riferimento di Roma. La loro bellezza e l’energia che emanano sono testimoni di secoli di storia, arte e cultura. Questi monumenti non solo celebrano la grandezza della città eterna, ma ci ricordano l’importanza di preservare il patrimonio culturale dell’umanità per le generazioni future.
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La maestosa Fontana dei Quattro Fiumi e il suo enigmatico obelisco

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Here's where the fountain is located:

La Fontana dei Quattro Fiumi, o anche solo Fontana dei Fiumi, è una fontana artistica di Roma posta al centro di piazza Navona, davanti alla chiesa di Sant’Agnese in Agone, progettata dallo scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini e realizzata da un gruppo di scultori, tra cui figurano Giovan Maria Franchi, Giacomo Antonio Fancelli, Claude Poussin, Antonio Raggi e Francesco Baratta, tra il 1648 e il 1651.
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The majestic Fountain of the Four Rivers and its enigmatic obelisk – La majestueuse Fontaine des Quatre Fleuves et son énigmatique obélisque – La majestuosa Fuente de los Cuatro Ríos y su enigmático obelisco – A majestosa Fonte dos Quatro Rios e seu enigmático obelisco – Der majestätische Vierströmebrunnen und sein rätselhafter Obelisk – Đài phun nước Four Rivers hùng vĩ và đài tưởng niệm bí ẩn của nó – 雄伟的四河喷泉及其神秘的方尖碑 – 四大河の雄大な噴水と謎のオベリスク

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Le terrazze sul mare delle Cinque Terre

Le terrazze sul mare delle Cinque Terre in Liguria

Le terrazze sul mare delle Cinque Terre in Liguria.
Le Cinque Terre, situate sulla costa nord-occidentale dell’Italia, rappresentano uno dei gioielli nascosti del Mediterraneo. Questa regione pittoresca è famosa per le sue affascinanti terrazze che si affacciano sul mare, dando vita a una vista mozzafiato e a un’esperienza unica. In questo articolo, ti porteremo alla scoperta delle terrazze delle Cinque Terre, offrendo uno sguardo approfondito su cosa rende questo luogo così speciale.
Le Cinque Terre comprendono cinque affascinanti villaggi costieri: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola, e Riomaggiore. Questi antichi borghi si sono sviluppati lungo le ripide scogliere della costa ligure, creando un paesaggio mozzafiato di terrazze, vigneti, e case colorate.
Una caratteristica distintiva delle Cinque Terre è la loro architettura unica. Le case affollano le pendici delle montagne, con i caratteristici gradoni di pietra che servono come terrazze. Questi terrazzamenti non solo creano spazio per le abitazioni, ma sono anche usati per coltivare uve, olivi e limoni.
Le terrazze delle Cinque Terre sono famose per i loro vigneti, che producono il pregiato vino Sciacchetrà. Queste viti si trovano su pendii così ripidi che è necessario raccogliere l’uva a mano. Camminare tra i vigneti e le piantagioni di limoni offre un’esperienza unica che ti farà sentire in armonia con la natura.
Una delle attrazioni principali delle terrazze delle Cinque Terre sono le viste panoramiche che offrono. Le case colorate affacciate sul mare creano una scenografia senza paragoni, con il blu profondo del Mediterraneo che si scontra con il verde delle colline. È difficile trovare un posto migliore per godersi uno spettacolo del genere, specialmente al tramonto.
Le terrazze delle Cinque Terre non sono solo affascinanti da ammirare, ma offrono anche numerose opportunità per escursioni. I sentieri che collegano i villaggi offrono paesaggi mozzafiato, con panorami che cambiano ad ogni passo. Tra i sentieri più famosi ci sono il Sentiero Azzurro e il Sentiero dell’Amore, entrambi perfetti per esplorare le terrazze e ammirare la bellezza naturale della zona.
Le Cinque Terre sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997. Questo riconoscimento è giustificato non solo dalla bellezza dei villaggi e delle terrazze ma anche dalla loro importanza storica come esempio di come l’uomo può adattarsi all’ambiente circostante.
Visita più di un villaggio: Ogni villaggio ha il suo fascino unico, quindi non limitarti a uno solo. Esplorane più di uno per avere una visione completa delle Cinque Terre.
Assaggia il vino locale: Prova il famoso Sciacchetrà, ma non dimenticare i piatti di pesce fresco e le specialità locali.
Pianifica in anticipo: Le Cinque Terre possono diventare affollate durante la stagione turistica, quindi pianifica la tua visita con anticipo.
Rispetta l’ambiente: Le terrazze delle Cinque Terre sono un tesoro naturale, quindi assicurati di rispettare l’ambiente e seguire le regole locali per la conservazione.

Le Cinque Terre sono una delle destinazioni più affascinanti e uniche d’Europa. La loro combinazione di paesaggi mozzafiato, storia, e cultura locale le rende un luogo imprescindibile per gli amanti della bellezza naturale e dell’esperienza autentica. Non importa se stai cercando di rilassarti in un ambiente incantevole o desideri esplorare la natura incontaminata, le terrazze delle Cinque Terre ti offriranno tutto questo e molto di più.

Hai mai percorso uno dei sentieri delle Cinque Terre? Aggiungi un tuo comment or go to the bottom of the site to read what other visitors have written.

Le terrazze sul mare delle Cinque Terre in Liguria

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Tamron 16-300.

The terraces overlooking the sea of the Cinque Terre in Liguria – Les terrasses avec vue sur la mer des Cinque Terre en Ligurie – Las terrazas con vistas al mar de Cinque Terre en Liguria – Os terraços com vista para o mar de Cinque Terre na Ligúria – Die Terrassen mit Blick auf das Meer der Cinque Terre in Ligurien – Ruộng bậc thang nhìn ra biển Cinque Terre ở Liguria – 俯瞰利古里亚五渔村大海的露台 – リグーリア州チンクエテッレの海を見渡すテラス

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The Tree of Life in Santa Croce in Florence

L'Albero della Vita a Santa Croce: un simbolo di rinascita e speranza

The Tree of Life in Santa Croce: a symbol of rebirth and hope.
In the Cenacle of Santa Croce, in addition to the iconic representation of the Last Supper, it is possible to admire an extraordinary detail that adds a further layer of meaning and symbolism to the environment: the Tree of Life.
The Meaning of the Tree of Life: In Christian art and symbolism, the Tree of Life represents spiritual regeneration and the promise of eternal life. In the fresco, the tree rises majestically towards the sky, with its roots immersed in the ground and its branches laden with green leaves. This symbolic image expresses faith in the resurrection and the hope of eternal life through faith in Christ.
Flowering Details: The floral and fruit-bearing depictions of the Tree of Life add a dimension of abundance and fertility. The flowers and fruit hanging from the branches represent rebirth and the promise of new life, which is central to the Christian faith.
A Message of Hope: The Tree of Life in the Cenacolo di Santa Croce is a message of hope and consolation for those who contemplate the work. In addition to the Last Supper scene, this symbol reminds visitors that faith and spirituality can bring rebirth and joy into their lives.
When you visit the Cenacolo di Santa Croce in Florence, be sure to take a moment to admire the Tree of Life. This extraordinary symbol adds depth to Orcagna's work and will remind you of the beauty of faith and the promise of eternal life.

The Tree of Life in the Cenacle of Santa Croce is a true symbolic and spiritual jewel that completes the experience of visiting this extraordinary place, helping to bring out the message of hope that has inspired generations of believers and visitors.

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L'Albero della Vita a Santa Croce: un simbolo di rinascita e speranza

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Canon EF-M 11-22.

This is the official website: santacroceopera.it.

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For the Tree of the Cross Taddeo drew on an iconography that has its best example in the Tree of Pacino di Buonaguida, here however simplified, with the prophets and evangelists in the roundels in place of the episodes of the life of Christ the prophets and evangelists. The respective writings of the characters are linked to the mystery of the Passion as it comes true.
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The Colosseum: An Iconic Symbol of Ancient Rome

Il Colosseo: un iconico simbolo di Roma Antica

The Colosseum: An Iconic Symbol of Ancient Rome.
The Colosseum, also known as the Flavian Amphitheatre, is one of the most iconic and recognisable monuments in the world. Located in the heart of Rome, Italy, this impressive amphitheatre has a fascinating history and timeless beauty that attracts visitors from all over the world. In this article, we will explore the history, architecture and cultural significance of the Colosseum.
The Colosseum was built during the time of the Roman Empire and is one of the largest amphitheatres ever built. Its construction began in 70-72 AD under Emperor Vespasian of the Flavian dynasty and was completed in 80 AD under his son, Emperor Titus. This grand amphitheater could seat up to 80,000 spectators and was used for a variety of public events, including gladiatorial games, theatrical performances, mock naval battles and other spectacles.
Its troubled history includes fires, earthquakes and looting, but the Colosseum has withstood the passage of centuries and has remained standing, a witness to the ages and transformations of the city of Rome. In the Middle Ages, it was used as a stone quarry for the construction of other buildings, but today it is a symbol of great historical and cultural importance.
The architecture of the Colosseum is an extraordinary example of Roman ingenuity. The amphitheater is mainly built of travertine stone, with an elliptical structure that measures approximately 189 meters in length, 156 meters in width and reaches a height of over 48 meters. The exterior façade was adorned with Doric, Ionic and Corinthian columns, which helped give the Colosseum a majestic elegance.
Inside, the stands were divided into different sections reserved for different social classes. The central section was reserved for the Roman elite, while the lower classes occupied the higher sections. The central part of the arena hosted the spectacular gladiatorial performances, battles between wild beasts and other shows. The arena was actually a wooden platform covered with sand, which could be raised to reveal the underground cells where gladiators and animals were prepared for performances.
The Colosseum is a symbol of Roman architectural ingenuity and the importance of games and entertainment in Roman society. It is also an important historical and tourist site, attracting millions of visitors from around the world each year. In 1980, it was declared a World Heritage Site by UNESCO and was included among the New Seven Wonders of the World in 2007.
In addition to its historical importance, the Colosseum is a place of profound cultural and emotional significance for the Italian people. It is a symbol of national pride and the ancient grandeur of Rome.

In conclusion, the Colosseum remains an icon of ancient Rome, an extraordinary monument that tells the story of the Roman Empire and its cultural legacy. Its magnificence and fascinating history make it a must-see for anyone visiting the Eternal City.
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Il Colosseo: un iconico simbolo di Roma Antica

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Here's where the Colosseum is located:

The Colosseum, originally known as the Flavian Amphitheatre or simply as Amphitheatrum, is the largest amphitheatre in the world, located in the centre of the city of Rome. Able to hold an estimated 50,000 to 75,000 spectators, it is the most important Roman amphitheatre, as well as the most impressive monument of ancient Rome that has come down to us, known throughout the world as a symbol of the city of Rome and one of the symbols of Italy.
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Homemade Greek Gyros by Me, the Recipe

Il gyros greco fatto in casa da me, la ricetta

Homemade Greek gyros, the recipe.
One of the dishes that I have started to like a lot in recent years is Greek gyros (the pork one). Since Greek restaurants are not so common in my area (even though there has been one in Chiavari for a long time) I decided to try making it at home. The result, still a little far from the classic, was not bad anyway.
I'll tell you right away: don't criticize me too much but suggest how to improve the dish.

Ingredients

For the meat:
– 500 grams of pork (for example, pork loin or shoulder);
– 2 teaspoons of dried oregano (for the spices I opted to buy a ready-made package on Amazon);
– 2 teaspoons of sweet paprika;
– 2 teaspoons of ground cumin;
– 3 cloves of garlic, minced;
– Juice of 1 lemon;
– Salt and black pepper to taste;
– 2 tablespoons of olive oil.

As a side dish:
– 4 Greek pitas or round rolls (I bought tigelle);
– Tzatziki sauce (see recipe below);
– Thinly sliced ​​red onions.

For the tzatziki sauce:
– 1 cucumber, peeled, seeded and grated;
– 250 grams Greek yogurt;
– 2 cloves garlic, finely chopped;
– 2 tablespoons olive oil;
– 1 tablespoon white wine vinegar;
– 1 tablespoon chopped fresh mint;
– Salt and black pepper to taste;

Preparation

Start by making the marinade for the meat. In a bowl, mix together the oregano, paprika, cumin, minced garlic, lemon juice, salt, pepper and olive oil. Add the pork cut into thin strips and make sure it is well coated with the marinade. Cover the bowl and let it marinate in the refrigerator for at least 30 minutes, but preferably for several hours or overnight.
In the meantime, make the tzatziki sauce. Grate the cucumber and squeeze out the excess water. In a bowl, mix together the grated cucumber, Greek yogurt, minced garlic, olive oil, white wine vinegar, mint, salt and pepper. Refrigerate the tzatziki sauce until ready to serve.
Preheat a grill or nonstick skillet over medium-high heat. Cook the marinated pork strips until they are cooked through and have developed a nice golden color, about 4-5 minutes per side.
Heat the Greek pitas or round sandwiches in a skillet or on the grill until they are lightly browned.

To serve, place the grilled pork, bread and a few strips of red onion on a plate. On the side, the tzatziki sauce.
Complete if you want (but I didn't put them because I don't like them) with tomato slices, lettuce leaves and, if you want, green peppers or jalapeños.

This is your delicious Greek pork gyros! Enjoy!
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Le meravigliose guglie del Duomo di Milano

Le guglie del Duomo di Milano: icone di eleganza e storia

Le guglie del Duomo di Milano: icone di eleganza e storia.
Il Duomo di Milano, con la sua maestosa presenza e la sua straordinaria bellezza, è uno dei capolavori architettonici più iconici d’Italia e del mondo intero. Questa struttura gotica, che domina il cuore della città, è conosciuta per molti dettagli suggestivi, tra cui le sue impressionanti guglie. In questo articolo, esploreremo la storia e l’importanza delle guglie del Duomo di Milano.
Le guglie, o pinnacoli, sono elementi architettonici slanciati e appuntiti che adornano la sommità del Duomo. Rappresentano uno dei punti di riferimento più riconoscibili della cattedrale e sono una parte essenziale della sua identità. Le guglie sono situate sulla sommità delle torri, delle facciate e della navata centrale del Duomo, conferendo alla struttura una silhouette distintiva e suggestiva. Anche gli archi del Duomo di Milano non sono solo elementi strutturali, ma anche opere d’arte in sé. Le loro forme e proporzioni sono state progettate con grande cura per garantire un aspetto armonioso e suggestivo. Ogni arco è ornato con dettagli scolpiti e decorazioni gotiche che rappresentano figure religiose, scene della Bibbia e motivi floreali. Queste decorazioni rendono gli archi veri e propri capolavori di artigianato e design.
La costruzione del Duomo di Milano ebbe inizio nel XIV secolo, sotto la guida dell’arcivescovo Antonio da Saluzzo, ma il suo completamento richiese diversi secoli. Le guglie furono aggiunte durante i lavori di restauro del XIX secolo, quando l’architetto principale, Carlo Amati, decise di abbellire il Duomo con questi elementi gotici. Le guglie furono disegnate in modo da armonizzare con l’architettura gotica esistente del Duomo, creando un’armoniosa fusione tra lo stile originale e il nuovo.
La costruzione del Duomo di Milano ebbe inizio nel XIV secolo, sotto la guida dell’arcivescovo Antonio da Saluzzo, ma il suo completamento richiese diversi secoli. Le guglie furono aggiunte durante i lavori di restauro del XIX secolo, quando l’architetto principale, Carlo Amati, decise di abbellire il Duomo con questi elementi gotici. Le guglie furono disegnate in modo da armonizzare con l’architettura gotica esistente del Duomo, creando un’armoniosa fusione tra lo stile originale e il nuovo.
Oltre a essere elementi decorativi, le guglie servono anche a scopi pratici. Durante i restauri del XIX secolo, furono realizzate con materiali leggeri e resistenti, tra cui il ferro, al fine di resistere alle intemperie e alle oscillazioni termiche. Le guglie fungevano da contrappeso, riducendo il peso complessivo del tetto e stabilizzando la struttura. Inoltre, alcune di esse fungevano da croce direzionale, indicando ai naviganti la direzione di Milano quando venivano avvistate da lontano.
Oggi, le guglie del Duomo di Milano sono un’attrazione turistica di fama mondiale. Visitatori provenienti da tutto il mondo si affollano per ammirare questi spettacolari elementi architettonici e per godere della vista panoramica sulla città che si può ammirare dal tetto del Duomo. Le guglie non sono solo testimoni della storia e della cultura di Milano, ma sono anche un simbolo di innovazione e bellezza architettonica.

In conclusione, le guglie del Duomo di Milano sono un esempio straordinario di come l’arte, la religione e la funzionalità possano fondersi in un’unica struttura. Questi elementi gotici slanciati non solo adornano il cielo di Milano, ma raccontano anche una storia di impegno, perseveranza e bellezza intramontabile. Sono una testimonianza della grandezza umana e dell’abilità architettonica che continua a catturare l’immaginazione di coloro che le contemplano.

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Le guglie del Duomo di Milano: icone di eleganza e storia

Le guglie del Duomo di Milano: icone di eleganza e storia

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Canon EF-M 11-22.

Questo è il sito ufficiale del duomo: duomomilano.it.

Simbolo del capoluogo lombardo, e situato nell’omonima piazza al centro della metropoli, è dedicata a Santa Maria Nascente. È la chiesa più grande d’Italia.
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Ecco dove si trova il duomo:

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