Un piatto di frutti di mare gustato a Funchal. Una bella padelli a di frutti di mare, sembrano pattelle (lapas le chiamano), tipici di Funchal in Portogallo. Enjoy your meal!
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In gastronomia, con il termine frutti di mare si indica un gruppo di alimenti di origine animale, derivati da organismi acquatici invertebrati (e quindi diversi dai pesci), che si catturano con modalità più simili alla raccolta della frutta che alla pesca. Sono quindi frutti di mare principalmente i molluschi (Mollusca) e i crostacei (Crustacea), nonché altri invertebrati quali echinoidi (Echinoidea) ed esacoralli (Hexacorallia). Continue and learn more on Wikipedia
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Ravioli di pesce ai frutti di mare. Cenetta in quel di Monterosso ieri sera e ci siamo regalati un pel piatto di ravioli di pesce ai frutti di mare. Veramente ottimi. Già che ci siamo facciamo un po’ di pubblicità al ristorante che ce li ha preparati: L’Osteria a Monterosso, che consiglio a tutti.
Mangiando a Ibiza. Un bel piatto di pesce alla griglia, non fatevi ingannare dalla pentola! C’è un po’ di tutto, direi quasi sembri una paella ma senza riso. Pesce (di differenti tipi), frutti di mare, gamberi e patatine fritte.
Purtroppo non ricordo con che device l’ho scattata, credo con l’iPhone.
Risotto con sugo di aragosta, la ricetta. Lo chef di casa (mio papà) ha nuovamente stupito tutti con un piatto eccezionale: un risotto con sugo di aragosta.
Ed ecco la ricetta dello chef Loris:
Questa è una lavorazione un po’ lunga ma che può essere fatta anche con una aragosta surgelata. Innanzi tutto divido l’aragosta in due pezzi per lungo quando è ancora surgelata e la metto subito in padella con poco olio dove ho fatto soffriggere uno spicchio d’aglio. Faccio rinvenire l’aragosta a fuoco basso per recuperare i succhi che si disperderebbero con il ghiaccio della surgelazione e la lascio raffreddare. Una volta fredda recupero la polpa centrale e tutta quella contenuta nelle zampe e nella testa e la metto da parte. Rimetto la padella sul fuoco con tutti gli scarti ossei ed il liquido della prima cottura; una volta caldi li bagno con poco cognac che lascio evaporare, aggiungo un poco di passata di pomodoro (meglio fresco) e lascio cuocere per poco tempo aggiungendo acqua calda perché bisogna ricordare che tutta la salsa e la polpa continueranno ancora a cuocere nel risotto… Poi passo tutto al setaccio.
A questo punto inizio la classica preparazione del risotto: nel fondo di cipolla tritata molto fine e soffritta in poco olio d’oliva, faccio tostare il riso arborio, bagno con vino bianco e, una volta evaporato, aggiungo la polpa tritata e la salsa. Aggiungo ancora poca acqua calda, copro la pentola con il risotto e lascio cuocere a fuoco basso per venti minuti circa controllando che non attacchi ed eventualmente mescolando molto lentamente con un cucchiaio di legno. A cottura ultimata ed a fuoco spento faccio mantecare con ancora un poco d’olio d’oliva, aggiungo un po’ di prezzemolo tritato e servo su piatti ben caldi.
La foto, probabilmente, non rende molta giustizia al piatto ma eccola:
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