Focaccia all’olio genovese: typical Ligurian food. The typical dish par excellence of Liguria: focaccia all’olio (fugassa). If you go into a bar for breakfast here you can find all types of warm croissants but, above all, it: focaccia. The taste of cappuccino combined with the saltiness of the focaccia is incredibly good. A tip for tourists: it is good almost everywhere but the best in Sestri, for me, was Tosi’s at the end of the straight alley of Sestri Levante which unfortunately no longer exists.
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Genoese focaccia (in Ligurian a fugässa) is a typical specialty of Ligurian cuisine: approximately one centimeter high, golden/amber in color and with well-marked alveoli, it stands out because before the final leavening it is brushed with an emulsion made of extra virgin olive oil, water and coarse salt. Continue and learn more on Wikipedia
The Genoese focaccia, the typical salty bread of Liguria – La focaccia génoise, le pain salé typique de la Ligurie – La focaccia genovesa, el pan salado típico de Liguria – A focaccia genovesa, o pão salgado típico da Ligúria – Die genuesische Focaccia, das typische salzige Brot Liguriens – Focaccia Genoese, loại bánh mì mặn đặc trưng của vùng Liguria – 热那亚佛卡夏,利古里亚典型的咸面包 – リグリアの典型的な塩辛いパン、ジェノバの焦点
Asparagi verdi. Stranamente mi piacciono. Ho inserito nel titolo l’aggettivo verdi poiche`di asparagi ve ne sono di tre tipi e gli altri non mi ispirano tanto. Questi in particolare sono bolliti e poi passati in padella nel burro, un filo d’olio d’oliva e un pochino di pangrattato. Una delizia.
Cous cous. Di ritorno da una bellissima vacanza in Sicilia, mi è rimasto impresso questo piatto semplice, mediterraneo di origine araba ma che fa parte della cucina della Sicilia Occidentale. Durante una sosta a Mazara del Vallo ho mangiato un piatto di cous cous di pesce, discreto, ma di cui una signora di Marsala, vicina al mio tavolo a noi mi ha spiegato una preparazione casalinga e mi ha insegnato la preparazione della semola. 1) Utilizzare la semola di grano per cous cous che si trova comunemente nei supermercati. Si può usare anche il prodotto precotto 2) per quattro persone, utilizzare circa 300 di semola. 3) stemperare la semola a freddo con acqua fredda leggermente salata e formare dei grumi 4) Mettere la semola su un piatto bucato per la cottura a vapore oppure su un setaccio fine. La signora mi ha consigliato di mettere sotto la semola alcune foglie di alloro 5) Mettere il piatto bucato sopra una pentola in cui bolle acqua salata e fare lentamente ingrossare i grani di semola con il vapore, girandola ogni tanto (circa un’ora se non si usa prodotto precotto) 6) Ogni tanto aggiungere un po’ di olio, meglio se liquido di cottura del pesce che intanto avrete preparato a parte 7) Per la cottura (se non usate la semola precotta) ci vorrà ancora un’oretta, comunque controllatene la cottura…
Per la preparazione del pesce: 1) Scegliere pesci da zuppa, alcuni piccoli per la salsa e qualche trancio. Comunque dipende dal pescato fresco che trovate ma io suggerisco, per quattro persone: una seppia media, un paio di moscardini, quattro triglie, alcuni tranci di pescatrice, di nocciola, quattro gamberi e quattro scampi. Inoltre mezzo chilo di cozze e mezzo di vongole. 2) Pulire bene il pesce, tagliare a pezzetti i molluschi e fare aprire in pochissima acqua le cozze e le vongole (questa operazione serve per essere sicuri che dentro i frutti di mare non ci sia sabbia e rovinino così la zuppa) 3) Fare un fondo di cipolla, con uno spicchio di aglio e fate soffriggere in abbondante olio extra vergine. 4) Aggiungere al soffritto la seppia ed i moscardini tagliati a pezzi e fate soffriggere per cinque minuti 5) Aggiungere passata di pomodoro e far continuare la cottura per altri cinque minuti 6) Mettere poi nella casseruola i tranci di pesce ed i pesci piccoli (di scoglio) che avete trovato, i gamberi e gli scampi ed infine le cozze e le vongole con la loro acqua (meglio se filtrata) 7) far cuocere il tutto coperto ancora per dieci minuti, spegnere il fuoco e lasciare riposare per alcuni minuti. Prima di servire, quando la zuppa è un po’ raffreddata, vi consiglio di cercare e ed eliminare tutte le spine, lasciando solamente i gusci dei frutti di mare ed i crostacei . Rimettere il pesce sul fuoco, senza girarlo per non rompere ulteriormente il pesce e servire sopra il cous cous
Hamburger e luganega. Una strana accoppiata però quando la graticola è calda ci sta. Un paio di belle svizzere (non so come mai da noi gli hamburger si chiamano anche così) accompagnato da un bel pzzo di luganega (la tipica salsiccia ligure). Ottimo piatto, anche se nella foto sono ancora in fase di preparazione!
Zuppa di pesce. Piatto tipico marinaro: la zuppa di pesce. Ovviamente non c’è una ricetta precisa: in ogni paese, se non addirittura ogni casa, la fa a suo modo considerando quello che passa il convento.
Coniglio in umido. Un bel piatto: coniglio in umido cioè cotto in casseruola con carciofi. Per la ricetta, purtroppo, dovrete cercare altrove; qui ci sono solo le foto e ogni tanto (quando il cibo fotografato lo mangio io) anche qualche commento sul sapore.
Stewed rabbit that is cooked in a casserole with artichokes – Lapin mijoté cuit en cocotte avec artichauts – Conejo estofado que se cocina a la cazuela con alcachofas – Coelho estufado que é cozido em uma caçarola com alcachofras – Geschmortes Kaninchen, das in einer Kasserolle mit Artischocken gekocht wird – Thỏ hầm nấu với atiso – 用洋蓟在砂锅中烹制的炖兔 – アーティチョークと一緒にキャセロールで調理したうさぎの煮込み
Spezzatino di carne. Vi mancavano le mie foto di cose da mangiare? Ecco cosa ho mangiato oggi, uno spezzatino di carne (che è in pratica una variante del più famoso gulasch ungherese) fatto con carne di manzo, maiale, patate, cipolle e carote (le ultime tre non ci sono nella foto perché non le adoro). Vi ho fatto venire un po’ di acquolina in bocca?
Si tratta di una preparazione per lo più semiliquida (zuppa), che i mandriani cucinavano dentro un grande paiolo messo sopra un fuoco alimentato dalla legna all’aperto quando, ad esempio, trasportavano i pregiati bovini grigi di razza podolica (razza bovina dalle lunghe corna) dalla pianura della pusta ai mercati di Moravia, Vienna e Norimberga. Continue and learn more on Wikipedia.
Minced meat and mashed potatoes. This is almost certainly one of my favorite dishes: minced meat and mashed potatoes. I don't even know if it's an Italian or Swiss dish (but from the faint memories I have from kindergarten it seems Italian to me) the fact remains that it really drives me crazy.
And if I tell you how I like to eat it… I like to mix everything until I have a “mush” that usually horrifies all the guests but which is delicious. Enjoy your meal!
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Minced meat or minced meat is meat that has been minced to a more or less fine degree. Community regulations define “minced meat” as boneless meat that has been subjected to a grinding operation into fragments and contains less than 1% salt. In the past, meat was minced with a knife or mezzaluna, in modern times the mincing is done using a tool called a mincer. The mincing of the meat fibres means that minced meat cooks much more quickly than whole meat, in some preparations it is also consumed raw. Minced meat is obtained mainly from beef, veal, pork but also game, minced lamb and poultry are rarer. Continue on Wikipedia
Minced meat and mashed potatoes – Viande hachée et purée de pommes de terre – Carne picada y puré de patatas – Carne moída e purê de batatas – Hackfleisch und Kartoffelpüree – Thịt băm và khoai tây nghiền – 肉末和土豆泥 – みじん切りの肉とマッシュポテト
Spaghetti with pesto, the recipe. Maybe it's not the official type of pasta to accompany Genoese pesto (trenette or trofie) but making a plate of spaghetti seasoned with that wonder that nature offers us in these parts is spectacular all the same! And then it's so simple: basil, oil, salt, garlic, pine nuts and cheese. And tell me I'm not right...
And here is Loris' recipe for spaghetti with pesto:
The basic ingredients of this typical Ligurian sauce are basil, garlic, olive oil, grated cheese and pine nuts. Now I want to describe some details about some of these ingredients, details that are accompanied by memories of my childhood and of my maternal grandparents, true Ligurians of the eastern Riviera.
– Basil. Nowadays we rightly talk about the basil of Prà which has the perfect characteristics for pesto but once they didn’t even know what it was: my grandfather used to say that the perfect basil without the bad smell of mint had to grow in the shade and that its flowers had to be removed as soon as they sprouted. How could they make pesto on the western and eastern coasts?
– Pine nuts. My grandfather would collect pine nuts under an old pine tree near the house, break their shells and store them in a jar. However, the quantity of them in the pesto was always very limited… When they were finished, my grandmother would buy them an ounce at a time, that is, 25 grams!
– grated cheese: for my grandfather, born in 1886, “cheese” was only Sardinian. He bought one form at a time of the half-aged one, which was consumed sparingly at the table. At the end of the form, the little piece that remained and which in the meantime had become nice and hard was used for cooking, to put on pasta and to make pesto.
– The olive oil must necessarily be Ligurian, due to its characteristics of lightness and fragrance.
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