Swiss Spätzli or Knöpfli, the recipe

Spätzli o knöpfli svizzeri

Spätzli or Swiss knöpfli.
Every now and then my mother likes to make this Swiss dish, a type of egg pasta, which is normally used as a side dish for meat dishes or savoury dishes.
We instead, taking note of the similarity to our palate with Ligurian trofie or gnocchi (which are made with potatoes), season them with Genoese pesto and they are truly delicious.
The leftovers are put in the freezer to be enjoyed another day, always with pesto or (this time yes) as a side dish for a nice grill of meat and sausages.

Ingredients:
– 500 g of 00 flour
– 2 eggs
– salt
– half a glass of sparkling water
– half a glass of milk

Attention: to make this pasta you need a special tool Spätzle sieve to ensure that the pasta drips into the water at the right size.

Preparation:
you can knead everything by hand but we normally use a mechanical mixer.
Put the flour, the two eggs and a pinch of salt in the mixer and slowly add the liquid ingredients so as to obtain an elastic and dry dough.
At this point let everything rest for at least an hour.
After an hour, boil some salted water (as if you were cooking normal pasta) and, using the sieve I told you about before (and which you can see in the first photo below) drop the pasta into the water.

The pasta should cook for about five minutes until it reaches a firm consistency.

Drain and season to taste with your favorite sauce!

Have you ever eaten this dish? Add your own comment or go to the bottom of the site to read what other visitors have written.

Spätzli o knöpfli svizzeri

Spätzli o knöpfli svizzeri

Spätzli o knöpfli svizzeri

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Canon EF-M 22.

In addition to the attached photos I have several posts on the site, here, in which I show you this seasoned pasta.

Spätzle (a Swabian dialect term meaning little sparrows) are irregularly shaped dumplings (in Swabia the shape is elongated) made from soft wheat flour, eggs and water, originally from southern Germany (those from Stuttgart are particularly famous), also very popular in Tyrol, Alsace and Switzerland, Trentino-Alto Adige, despite their homeland par excellence being Swabia and Bavaria (south-western Germany).
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Sugo rosso di sgombro, la ricetta

Sugo di sgombro rosso, la ricetta

Sugo rosso di sgombro, la ricetta.
Qualche tempo fa avevo acquistato al supermercato dei filetti di sgombro surgelati (i classici bastoncini non impannati) per mangiarli in padella in un giorno con poche idee e tempo per cucinare ma poi mi è venuta voglia di provare a farne un sugo di pesce. Ho sbirciato un poco in rete e ne è uscito uno spettacolo!

Ingredienti per due persone abbondanti:
– 5 filetti di sgombro surgelati
– passata di pomodoro
– vino bianco
– olio di oliva evo
– aglio e cipolla
– sale

La sera precedente alla preparazione ho spostato il pesce dal freezer al frigorifero.
Prepariamo in una padella l’olio con cipolla e aglio sminuzzato per fare un soffritto; quando il tutto comincia a dorarsi aggiungiamo tutto il pesce che precedentemente ho sminuzzato grossolanamente.
Lasciamo un minutino il tutto a friggere ed insaporirsi aggiungendo un pizzico di sale e poi sfumo con mezzo bicchiere di vino bianco.
In meno di un minuto tutto l’alcohol dovrebbe essere evaporato e aggiungo la passata di pomodoro (quanta dipende dai vostri gusti: a me piace rosso ma non esageratamente).
Ora lasciate cuocere una decina di minuti, quindici al massimo, ed il sugo è così pronto!

Questo è il sugo proto per condire la pasta che preferite!
Io ho condito dei ravioli di pesce, comprati, la cui foto del piatto finito vi metterò in un altro giorno.
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Sugo di sgombro rosso, la ricetta

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Canon EF-M 22.

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La salsa di noci per condire i pansoti, la ricetta

La salsa di noci,

La salsa di noci per condire i pansoti, la ricetta.
Oggi ho deciso di scrivervi la ricetta di una delle salse più famose della Liguria. Ovviamente la prima, e più famosa, è il pesto alla genovese ma gli intenditori sanno che con le noci si prepara una salsa buonissima con la quale si condiscono i classici pansoti o le trofie.

Ingredients:
– Noci
– Una fetta di pane raffermo
– Latte
– Aglio
– Maggiorana
– Sale
– Olio

Per prima cosa prendiamo una fetta di pane e la mettiamo ad ammollare in un poco di latte.
Poi facciamo sbollentare per un paio di minuti le noci sgusciate.

Una volta che le noci sono calde (non lasciatele troppo mi raccomando) bisogna fare un’operazione molto complicata e noiosa: sbucciare dalla pellicina le noci.
A dire la verità ultimamente non lo facciamo più a casa mia per cui la mia salsa ha un sapore un poco più amarognolo del classico.

Per finalizzare la preparazione ora ci sono due strade: il mortaio in marmo (lo stesso che si usa per il pesto) oppure il frullatore.
A voi la scelta.

Alle noci spellate si unisce il pane, le noci, l’aglio (pochissimo mi raccomando, ne basta mezzo spicchio), il sale la maggiorana e l’olio e si inizia a picchiare col pestello (o a frullare) fino a raggiungere una consistenza cremosa.
Aggiustare aggiungendo un pochino di latte se la salsa rimane troppo densa.

Adesso la salsa è pronta da unire alla pasta prescelta.

Noi commenti ci sono diverse prese di posizione sull’aggiungere il Parmigiano oppure no. Aggiungi un comment e spiegaci come prepari tu questa salsa.

In questo caso dei pansoti di verdura a forma di raviolo:

La salsa di noci,

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Octopus cooked in Galician style, the recipe

Polpo alla gallega

Galician-style octopus, the recipe.
One of the octopus dishes that I like to taste the most is boiled octopus prepared Galician-style, a typical Spanish dish. It is very quick and easy to prepare.

Ingredients for two people:
– one octopus
– 2/3 potatoes
– extra virgin olive oil
– coarse salt
– paprika

Preparation:
First, boil the potatoes; take a couple of potatoes (preferably three that are not too large), rinse them well under running water and cook them, with the peel, in a saucepan for half an hour. To know when they are ready, just pierce them with a knife to test their softness.
At the same time, cook the octopus. To tell the truth, in my trusted supermarket, I found some very good pre-cooked octopus at a convenient price. But if you buy frozen or fresh octopus, you will have to boil it for a good while, from an hour to two in lightly salted water.

Once the potatoes and octopus are cooked, cut the potatoes into slices and the octopus (aesthetically speaking, it is better with only the tentacles) into slices too.

Arrange the potatoes on the bottom, with the octopus on top; drizzle with plenty of olive oil and sprinkle with coarse salt and paprika powder.

I heat everything slightly in the microwave because I like the dish slightly warm.

And the dish is ready to photograph and eat!

Polpo alla gallega

Polpo alla gallega

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Canon EF-M 22.

Octopus is a very popular mollusc in professional and sport fishing. Fishing techniques are traditional and consist of using a bait called pulcina, which is sometimes used together with crabs and fish. Sometimes fresh octopus is prepared using the curling technique directly on the rocks or in special machines that allow it to be tasted raw. The curled octopus has tentacles in the shape of “curls”, dilated suckers and a characteristic “crunchy” consistency.
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La carbonara a modo mio, la ricetta

La carbonara a modo mio, la ricetta

La carbonara a modo mio, la ricetta.
Visto che è uno dei miei condimenti preferiti oggi ho deciso di scrivervi la mia ricetta per fare questo piatto.
Il tutto è veramente molto semplice da realizzare.

Per prima cosa gli ingredienti (per una persona abbondante):
– due tuorli d’uovo
– un pezzetto di guanciale (visto che non sempre si può avere a disposizione nel tempo io ho provato un po’ di tutto dalla pancetta al salame; il migliore è il guanciale però!)
– formaggio grattugiato (pecorino possibilmente ma non sempre se ne ha, io quasi sempre uso il grana) Puoi comprare dell’ottimo pecorino qui.
– sale e pepe
– pasta di grano duro (spaghetti e rigatoni sono il must; nelle foto che vi allego la pasta sono dei moccolotti particolari)

Puoi trovare dei kit con tutto l’occorrente, fresco e di ottima qualità, per preparare la carbonara here!

Preparazione.
Mettere a bollire dell’acqua con un poco di sale. Nel frattempo, in una padella, mettere a rosolare il guanciale a striscione o pezzetti.
Nel frattempo che il guanciale si rosola, attenzione a non farlo bruciare (un trucco per sapere quando è pronto è aspettare che il grasso sia trasparente) prendere i due tuorli e sbatterli con abbondante formaggio grattugiato per ottenere una crema molto spessa e densa.
Siamo praticamente alla fine: buttare la pasta e quando è pronta scolarla e metterla in un piatto.
Versarvi sopra la crema di uovo e formaggio e aggiungere il guanciale.

Il piatto è pronto!

Questo è il risultato:

La carbonara a modo mio, la ricetta

La carbonara a modo mio, la ricetta

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Canon EF-M 22.

Spero vi sia piaciuta la ricetta.
Per i moccolotti, che mi sono stati regalati da un collega, vi lascio il sito del pastificio reginadeisibillini.it.

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Genoese focaccia, the recipe

Focaccia alla genovese

Genoese focaccia, the recipe
I have been making focaccia genovese all’olio at home for some time now. More or less once a week I make a nice pan of it and then cut it into little pieces and put it in the freezer for breakfast every day.
The preparation is very simple and the result, without being professionals, is discreet.

The ingredients

– 500 g of flour (I use half 00 and half 0)
– 30 g of extra virgin olive oil
– 1.5 teaspoons of salt
– 15 g of brewer's yeast
– 1/2 teaspoon sugar
– 250 ml of hot water
For the brine:
– 150 ml of water;
– 50 ml of olive oil;
– 1 teaspoon of salt

Preparation

– prepare the dough by combining the flour, oil, yeast (previously soaked in a drop of water and sugar) and water.
– we begin to mix (by hand or with a mixer) until the mixture becomes smooth.
– add the salt and continue kneading until the dough takes on a rubbery consistency and no longer sticks to your hands.

Leavening

– I tried several times to do the leavening in 3 steps (45 min per step as described in almost all the recipes online) but I was never satisfied; then I tried to do the leavening in the refrigerator and the result was better.
– leave the dough in a container at room temperature covered with a sheet of cling film for about 45 minutes (this will make the volume increase by about three times)
– now put the container with the dough in the refrigerator; from 19 to 24 hours; I have never tried more
– take out the dough and spread it evenly in the previously well-oiled baking pan
– oil the dough on the open side too
– place in the oven with the light on (oven off) for 45 minutes or an hour.
– take it out and energetically make holes in the dough, and pour the brine onto the focaccia.
– leave it in the oven again with it turned off for 45 minutes or an hour.
– take it out, turn on the oven and once hot, bake the focaccia at 220 degrees for 15/20 minutes.

Finale

– when the focaccia takes on the classic golden color, take it out of the oven, remove it from the pan and place it possibly on a rack (I use the one in the oven) so that fresh air can circulate under the focaccia too.
– another trick I read is to try to spread the oil and water that have not evaporated on the still hot surface so that the focaccia remains a nice shiny color.

Done! Now, after a few minutes, you can eat it.

Focaccia alla genovese

Focaccia alla genovese

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Canon EF-M 22.

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Il sugo di polpo, la ricetta

Il sugo di polpo

Il sugo di polpo, la ricetta.
Qualche giorno fa mio figlio si è preparato un piatto di pasta condito con questo sugo e subito mi sono venute in mente un paio di idee e di ricordi.
E’ un bellissimo piatto e anche molto buono. Lo faceva il nonno Mario, che cucinava benissimo il pesce.
Poi, con un polpo di meno di un kilo, mangiava tutta la famiglia (di sette o otto persone).
La cosa bella è che lui sapeva che il polpo è stanziale per cui, quando ne aveva bisogno, andava a prenderlo vivo e sapeva sempre dove trovarne uno.
Il sugo è molto facile da preparare; servono olio evo, sale, cipolla, passata di pomodoro (o pomodori freschi a seconda dei vostri gusti e capacità) e il polpo (fresco o surgelato che sia)
L’ideale sarebbe scottare il polpo leggermente in poca acqua, poi tagliarlo in piccoli pezzi da fare cuocere nella salsa di pomodoro.
L’importante è la pelle che è poi quella che fa buono il piatto!
Si fa un po’ di soffritto con l’olio e la cipolla, sia aggiunge il pomodoro e il polpo. Aggiustiamo di sale e lasciamo cuocere per una quarantina di minuti.
Se la salsa diventa troppo densa potete usare l’acqua della prima cottura per bagnare la salsa.

Hai mai assaggiato questo sugo? Aggiungi un comment or go to the bottom of the site to read what other visitors have written.

Et voilà il sugo è pronto fotografato da Luca:

Il sugo di polpo

Il sugo di polpo

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Canon EF-M 22.

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Fegato all’agiadda, la ricetta

Fegato all'agiadda

Fegato all’agiadda, la ricetta.
Oggi vi spiego un bel piatto di fegato che faceva mia nonna e che credo si chiami “fegato all’agiadda”.
Innanzi tutto si dovrebbe utilizzare fegato di vitello, meno nervoso e più tenero di quello di manzo. Il segreto sta nella salsa che viene fatta con mollica di pane messa a bagno nell’aceto e latte e fatta praticamente spappolare.
Poi metto il pane bagnato nel bicchiere del frullatore ad immersione e aggiungo aglio e sale.
Adesso faccio cuocere il fegato nel burro lasciando le fette intere e alla fine aggiungo la salsa: ora il piatto e’ pronto!

Attenzione a questa nota: la preparazione, essendo dal sapore molto forte, e’ soggetta al gusto soggettivo: a me, ad esempio, piacciono molto l’aceto e l’aglio e ne metto molto di entrambi. Ovviamente si possono diminuire o addirittura sostituire parte dell’aceto con vino bianco.
L’importante è che la preparazione si sciolga bene con il liquido e che poi copra bene il fegato lasciato al sangue e che sia servito ben caldo perché la salsa è fredda e va lasciata solo pochi secondi nella padella.

Ti piace questa ricetta? Lascia un commento cliccandohere.

Eccovi un paio di foto scattate da mio figlio Luca:

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Canon EF-M 22.

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Pesce in carpione o scabeccio, la ricetta

Pesce in carpione dell'Osteria da Sergio

Pesce in carpione o scabeccio, la ricetta.
I pescatori non sono mai stati ricchi, specialmente una volta quando non c’erano i frigoriferi e le attrezzature del giorno d’oggi e cercavano di conservare il pesce che non riuscivano a vendere.
Dopo quello di prima qualità e quello di seconda, rimaneva il pesce troppo piccolo, di qualità troppo scadente o magari rotto nella rete.
Per recuperare questo pesce i pescatori avevano inventato diversi sistemi e uno di questi è appunto il carpione che, a seconda delle zone, cambia nome e viene utilizzato in tutto il mediterraneo.

Adesso vi racconto come preparo io questo piatto.
Chiaramente non cerco pesce rovinato o di bassissima qualità e uso principalmente le boghe o pescetti piccoli ma troppo grossi per la frittura e spesso sardine che nel triestino chiamano “sarde in saor”.
Pulisco bene il pesce, tolgo le scaglie, le pinne e le interiora ma lascio la testa. Lo infarino bene e lo faccio friggere. A parte, in un’altra padella, faccio soffriggere abbondante cipolla, aglio e tutti i sapori in olio fresco dove ho aggiunto aceto e vino bianco, finché la cipolla è cotta ma non fritta.
Quando il pesce è ben fritto e freddo lo salo e lo copro completamente con questo preparato e lo lascio a bagno per almeno due giorni.
Adesso si può mangiare ma, se si resiste, più rimane a mollo meglio è perché così le lische e la testa diventano morbide e anch’esse possono essere mangiate.

Attenzione a queste note: le percentuali di olio e aceto possono variare a seconda del gusto, così come i sapori ed il vino bianco.

Eccovi un paio di foto, che ha scattato mio figlio Luca, del piatto servito nell’Osteria da Sergio di Sestri Levante:

Pesce in carpione dell'Osteria da Sergio

Pesce in carpione dell'Osteria da Sergio

Photo taken with Canon EOS M100 and lens Canon EF-M 22.

The genoese meat sauce of my home, the recipe

ravioli al ragu di Marchin

The genoese meat sauce of my home, the recipe
Today I will briefly explain the recipe for Genoese meat ragù as I know how to prepare it.

In plenty of olive oil, fry chopped onion with a clove of garlic.
Add a nice piece of beef and a medium sausage and brown everything well.
Moisten with red wine and, once dried, add a few pieces of dried mushrooms and some pureed tomatoes.
Cook slowly for an hour.
Remove the meat, chop it, and put it back in the sauce to cook for another hour.

At this point the sauce is ready!

How do you prepare it at home? Add a comment or go to the bottom of the site to read what other visitors have written.

I leave you with an image of a nice plate of ravioli seasoned with meat sauce (not the tocco though):

ravioli al ragu di Marchin

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