La Galleria Vittorio Emanuele II a Milano

La Galleria Vittorio Emanuele II a Milano

La Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.
E’ uno dei luoghi più iconici e affascinanti di Milano. Situata nel cuore della città, tra Piazza del Duomo e Piazza della Scala, la galleria è non solo un centro commerciale, ma anche un capolavoro architettonico.
Inaugurata nel 1867, la galleria prende il nome dal primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II. Progettata dall’architetto Giuseppe Mengoni, la struttura è famosa per la sua imponente copertura in ferro e vetro, che crea un’atmosfera luminosa e ariosa. Le decorazioni in stile neoclassico e i mosaici sul pavimento aggiungono un tocco di eleganza e raffinatezza.
La Galleria Vittorio Emanuele II è anche conosciuta come il “salotto di Milano” per la sua combinazione di negozi di lusso, ristoranti, caffè storici e librerie. Alcuni dei marchi più prestigiosi al mondo, come Prada, Gucci e Louis Vuitton, hanno boutique all’interno della galleria. Inoltre, il celebre Caffè Savini e il Ristorante Biffi offrono un’esperienza culinaria unica nel contesto storico della galleria.
Un’attrazione particolare è il mosaico del toro, situato al centro della galleria. Secondo una tradizione locale, girare tre volte sui tacchi sopra i testicoli del toro porta fortuna. Questo gesto è diventato un rito per molti visitatori e milanesi, aggiungendo un tocco di folklore alla maestosità del luogo.
Visitare la Galleria Vittorio Emanuele II significa immergersi nella storia, nell’arte e nella cultura di Milano, godendo allo stesso tempo di un’esperienza di shopping e gastronomia senza pari. Un luogo dove passato e presente si fondono armoniosamente, creando un’atmosfera unica e indimenticabile.

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La Galleria Vittorio Emanuele II a Milano

La Galleria Vittorio Emanuele II a Milano

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Dove si trova la galleria:

La Galleria, in quanto sede privilegiata della vita mondana milanese e simbolo di modernità, fu uno dei ritrovi preferiti e luoghi simbolici del futurismo, interessato com’era alla frenetica vita della città. Tra gli episodi che possiamo citare del movimento in Galleria, oltre ai frequenti ritrovi, abbiamo l’arresto di Boccioni, Carrà, Marinetti, Russolo e Piatti dopo una manifestazione in favore dell’interventismo con tanto di lancio di volantini, schiamazzi e bandiere austriache bruciate.
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Il palazzo costruito da Benvenuto Pesce Maineri

Il palazzo costruito da Benvenuto Pesce Maineri in via XX Settembre

Il palazzo costruito da Benvenuto Pesce Maineri in via XX Settembre.
Al civico numero 26 di via XX Settembre a Genova c’è questo bel palazzo che ho già fotografato altre volte ma di cui solo oggi scopro qualcosa.
E’ stato costruito dall’Urbanista Benvenuto Pesce Manieri, esponente dell’Art Nouveau e dell’eclettismo.

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Il palazzo costruito da Benvenuto Pesce Maineri in via XX Settembre

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon EF-S 10-18.

Dove si trova esattamente il palazzo:

Il civico 26, caratterizzato invece da uno stile più maturo e meno accademico, vede come tema principale l’acqua del mare: motivi a forma di alga a spirale che si ripetono sulla facciata e come elemento costitutivo delle anteridi, leviatani che divengono rifiniture degli archi e montanti delle ringhiere interne, delfini e motivi mitologici.
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The building built by Benvenuto Pesce Maineri in via XX Settembre – Le palais construit par Benvenuto Pesce Maineri dans la via XX Settembre – El palacio construido por Benvenuto Pesce Maineri en via XX Settembre – O palácio construído por Benvenuto Pesce Maineri na via XX Settembre – Der von Benvenuto Pesce Maineri in der Via XX Settembre erbaute Palast – Cung điện được xây dựng bởi Benvenuto Pesce Maineri qua XX Settembre –

Palazzi moderni del centro di Santa Cruz di Tenerife

Palazzi moderni del centro di Santa Cruz di Tenerife

Palazzi moderni del centro di Santa Cruz di Tenerife.
Il centro della città di Santa Cruz, nell’isola di Tenerife, è il classico luogo dove croceristi e marittimi si riversano per fare spese (o semplicemente per fare due passi).
In questa via in salita ci sono molti negozi di brand famosi ma anche questi due palazzoni molto moderni ma anche molto colorati.

Li avete mai visti? Conosci Santa Cruz?
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Palazzi moderni del centro di Santa Cruz di Tenerife

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Ecco dove si trovano questi palazzi:

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Gli archi di sbatacchio nel borgo di Vernazza

Gli archi di sbatacchio tra le case nel borgo di Vernazza alle Cinque Terre

Gli archi di sbatacchio tra le case nel borgo di Vernazza alle Cinque Terre.
Passeggiando nei borghi liguri spesso si vedono queste strutture architettoniche che connettono le case nei vicoli.
Questi archi, chiamati archi di sbatacchio, sono degli elementi costruiti per aumentare la stabilità degli edifici specialmente quando la distanza tra i muri è poca (ed in Liguria è quasi una costante).

Hai mai visitato il borgo di Vernazza?
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Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

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Il Capolavoro di Gaudí a Barcellona: Casa Batlló

Il Capolavoro di Gaudí a Barcellona: Casa Batlló

Il Capolavoro di Gaudí a Barcellona: Casa Batlló.
Benvenuti nel cuore dell’arte modernista catalana, dove il genio di Antoni Gaudí prende vita in un capolavoro architettonico senza eguali: Casa Batlló. Situata nel famoso Passeig de Gràcia, questa straordinaria dimora è una celebrazione dell’immaginazione e della creatività, incarnando il genio visionario di Gaudí.
Casa Batlló è nota per la sua facciata fiabesca, una fusione di colori vivaci e forme organiche che catturano l’attenzione di chiunque passeggi lungo la strada. Le colonne ondulate, le balconate sinuose e le finestre elaborate trasformano la facciata in un’opera d’arte dinamica, che sembra quasi respirare.
Una volta all’interno, i visitatori vengono accolti da interni altrettanto straordinari. Gaudí ha trasformato ogni dettaglio in un elemento artistico: dai soffitti curvi e sinuosi ai mosaici colorati che decorano le pareti. L’architetto catalano ha abilmente unito forme organiche con funzionalità, creando un’esperienza abitativa unica nel suo genere.
Oltre a essere una casa privata, Casa Batlló funge anche da museo che offre una profonda immersione nell’arte modernista e nel talento eclettico di Gaudí. I visitatori possono esplorare le diverse stanze, ammirare i mobili progettati dall’architetto stesso e scoprire i segreti dietro la concezione di questa meraviglia architettonica.
Casa Batlló è più di un edificio; è un viaggio emozionale attraverso l’epoca dorata dell’architettura modernista. Gaudí ha lasciato il suo segno indelebile, trasformando una casa borghese in una sinfonia di colori, forme e innovazioni strutturali. Un’esperienza indimenticabile che unisce il passato e il presente in un abbraccio affascinante.

Se mai vi trovate a Barcellona, non perdete l’opportunità di esplorare Casa Batlló, un luogo dove la fantasia di Gaudí prende vita e continua a ispirare generazioni di appassionati d’arte. Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Il Capolavoro di Gaudí a Barcellona: Casa Batlló

Il Capolavoro di Gaudí a Barcellona: Casa Batlló

Il Capolavoro di Gaudí a Barcellona: Casa Batlló

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

Questo il sito ufficiale della casa: casabatllo.es.

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Ecco dove si trova la casa:

Nel 1904 Batlló, altolocato industriale del settore tessile, affidò a Gaudì l’incarico di rimettere a nuovo un modesto palazzo acquistato l’anno precedente sul Passeig de Sheher, l’arteria principale del quartiere modernista dell’Eixample, zona eletta dalla borghesia catalana dell’epoca quale sede dei propri spettacolari palazzi. La costruzione originale era uno spazio molto stretto e allungato e dalla forma rettangolare, che rappresentava sicuramente una sfida per l’architetto catalano.
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Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

Il ponte in legno di Flam in Norvegia

Il ponte in legno di Flam in Norvegia

Il ponte in legno di Flam in Norvegia.
Nascosto tra le maestose montagne della Norvegia, il pittoresco villaggio di Flam è celebre non solo per i suoi paesaggi mozzafiato ma anche per il suo affascinante ponte in legno. Questo ponte, che attraversa il fiume Flam, è diventato un’icona locale, un simbolo di connessione tra l’uomo e la natura.
Il ponte in legno di Flam, con la sua architettura elegante e rustica, si armonizza perfettamente con l’ambiente circostante. Le sue travi di legno massiccio si innalzano verso il cielo, mentre le ringhiere intrecciate creano un effetto artistico che cattura l’attenzione di chiunque vi passi sopra. La scelta del legno come materiale principale non è solo esteticamente piacevole, ma anche un omaggio alla tradizione costruttiva norvegese, che da secoli ha fatto un uso sapiente delle risorse naturali.
Oltre alla sua bellezza visiva, il ponte di Flam svolge un ruolo fondamentale nella vita della comunità locale. Collegando le due sponde del fiume, facilita il transito quotidiano dei residenti e dei visitatori, creando un legame tangibile tra le persone e la natura circostante. La sensazione di camminare su questo ponte è un’esperienza unica, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nella bellezza naturale della Norvegia.
Durante le stagioni più calde, il ponte diventa un punto di ritrovo per locali e turisti, offrendo uno spazio panoramico per ammirare il paesaggio circostante. Durante l’inverno, invece, il ponte assume un fascino diverso, con la neve che si deposita delicatamente sulle travi di legno, creando un quadro incantevole.
La costruzione del ponte in legno di Flam è anche un esempio di ingegneria ecologica, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sull’ambiente circostante. Gli architetti hanno sapientemente integrato il ponte nella topografia naturale, evitando disturbi e preservando la bellezza del luogo.

In conclusione, il ponte in legno di Flam è molto più di una semplice struttura di attraversamento. È un simbolo di connessione, unione e rispetto per l’ambiente. Attraversando questo ponte, si può vivere un momento di quiete e contemplazione, avvolti dalla bellezza incontaminata della Norvegia e dal calore di una comunità che valorizza la sua storia e il suo ambiente naturale.

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Il ponte in legno di Flam in Norvegia

Il ponte in legno di Flam in Norvegia

Il ponte in legno di Flam in Norvegia

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

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Ecco dove si trova il ponte:

Flåm è un villaggio norvegese di circa 500 abitanti, nella parte finale dell’Aurlandsfjord, una diramazione del Sognefjord. Il villaggio è collocato nel comune di Aurland, nella contea di Vestland, in Norvegia. È toccato dalla strada europea E16. La vallata di Flåm si è formata per opera dello spesso strato di ghiaccio che è rimasto in questa zona per milioni di anni: l’erosione del ghiacciaio ha fatto sprofondare il terreno, creando le profonde ed ampie vallate che ogni anno attirano un gran numero di turisti.
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Una delle gallerie del Parco Guell a Barcellona

Una delle gallerie del Parco Guell a Barcellona

Una delle gallerie del Parco Guell a Barcellona.
Era moltissimo tempo che volevo visitare questa famosa attrazione di Barcellona e finalmente, lo scorso anno, sono riuscito ad andarvi.
Quello che impressiona, sono le forme che l’architetto Antoni Gaudì ha ideato e applicato in questo visionario progetto architettonico.
Come in questa galleria dalle forme arrotondate che ricordano tanto un’onda del mare.

Hai mai visitato questo parco? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

Questo il sito ufficiale del parco: parkguell.barcelona.

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Ecco dove si trova il parco:

Il Parco Güell (Parc Güell in catalano e Park Güell nella sua denominazione originale) è un parco pubblico di 17,18 ettari con giardini ed elementi architettonici situato nella parte superiore della città di Barcellona, sul versante meridionale del Monte Carmelo. Ideato come complesso urbanistico, fu progettato dall’architetto Antoni Gaudí, massimo esponente del modernismo catalano, a carico dell’impresario Eusebi Güell e inaugurato come parco pubblico nel 1926.
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La prospettiva del Bramante a Milano

La prospettiva del Bramante a Milano

La prospettiva del Bramante a Milano.
Il Rinascimento italiano ha lasciato un’eredità artistica che ancora oggi affascina e ispira. Uno degli esempi più straordinari di questa epoca è la prospettiva di Donato Bramante a Milano, un capolavoro architettonico che testimonia la genialità e l’innovazione di questo periodo d’oro.
Nel tardo XV secolo, Milano viveva sotto il dominio degli Sforza, una delle più potenti dinastie italiane. La corte degli Sforza era un importante centro culturale e artistico, attirando alcuni dei migliori talenti dell’epoca, tra cui Donato Bramante. Il Bramante, celebre per la sua influenza nell’architettura rinascimentale, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte, e la sua prospettiva a Milano è un esempio eloquente della sua genialità.
Il progetto di Bramante a Milano include la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro, una piccola ma straordinaria chiesa situata nel cuore della città. La particolarità di questa chiesa risiede nella sua prospettiva illusionistica, ideata per risolvere un problema architettonico notevole.
La sfida principale per Bramante era la mancanza di spazio per costruire una navata completa. La soluzione del genio rinascimentale è stata quella di creare un finto coro profondo, apparentemente lungo e spazioso quanto una navata completa. Questo trucco prospettico ha coinvolto la creazione di una parete dipinta in modo tale da sembrare un’ampia estensione della chiesa.
L’inganno è così ben realizzato che gli spettatori, entrando nella chiesa, sono ingannati dall’illusione di uno spazio molto più grande di quello che in realtà esiste. La prospettiva del Bramante ha aperto nuove vie creative nell’architettura, dimostrando che l’arte poteva superare le limitazioni fisiche e creare mondi fantastici.
Oggi, la prospettiva del Bramante a Milano è un’attrazione turistica che continua a stupire i visitatori. La sua capacità di manipolare lo spazio e creare illusioni è una dimostrazione tangibile della potenza dell’ingegno umano. La chiesa di Santa Maria presso San Satiro è diventata un simbolo di come l’arte possa sfidare le convenzioni e spingere i confini dell’immaginazione.

La prospettiva del Bramante a Milano è un esempio straordinario di come l’arte e l’architettura possano collaborare per superare sfide pratiche e creare opere di bellezza senza tempo. Il genio di Donato Bramante ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte, e la sua prospettiva a Milano rimane una testimonianza della creatività senza limiti dell’epoca rinascimentale. In una Milano moderna, questa chiesa continua a ispirare e incantare, trasmettendo il messaggio intramontabile che l’arte può davvero cambiare la nostra percezione del mondo.

E tu, sei mai stato in questa chiesa milanese? Aggiungi un tuo commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

La prospettiva del Bramante a Milano

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

Il sito della Diocesi Ambrosiana: chiesadimilano.it/.

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Ecco dove si trova la chiesa:

Uno dei principali ostacoli alla realizzazione di un impianto monumentale era la mancanza di spazio per la realizzazione del coro, dal momento che lo spazio alle spalle del transetto era occupato dalla contrada del Falcone. Il problema fu brillantemente risolto dal Bramante mediante la realizzazione di rilievi e modanature in cotto successivamente dipinti a formare una fuga prospettica che simulasse in 97 centimetri di profondità uno spazio pari ai bracci del transetto di 9,7 metri ispirata ai precedenti studi dell’Incisione Prevedari, diventando il punto di forza dell’edificio.
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Gli archi di sbatacchio del caruggio del borgo di Moneglia

Gli archi di sbatacchio del caruggio del borgo di Moneglia

Gli archi di sbatacchio del caruggio del borgo di Moneglia.
Ancora un paio di foto del caruggio del borgo ligure di Moneglia con i suoi bei archi tra i palazzi.
Mi piacciono molto come soggetti delle mie foto.

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Foto scattate con macchina Canon 600D e lente Tamron 16-300.

Questo invece è un video del caruggio del borgo:

Video registrato con Gopro Hero 10 Black.

Ho scattato diverse foto nel borgo e se vuoi vederle tutte clicca qui:

L’antico toponimo di Moneglia (ad Monilia) appare nella Tavola Peutingeriana, copia della carta militare dell’Impero romano (XI – XII secolo) conservata presso la biblioteca nazionale austriaca di Vienna, scoperto dall’antiquario di Augusta, Corrado Peutinger, nel Cinquecento.
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Gli archi di sbatacchio in un vicolo a Brugnato, in Liguria

Gli archi di sbatacchio in un vicolo a Brugnato, in Liguria

Gli archi di sbatacchio in un vicolo a Brugnato, in Liguria.
Finalmente, dopo molti anni di ricerca, sono riuscito a sapere qualcosa di più su questi archi che collegano le case negli stretti e tipici vicoli dei borghi liguri.
Grazie all’amica Marina che su uno dei miei social mi ha finalmente svelato che si chiamano archi di sbatacchio ed hanno la funzione di aiutare la stabilità e la resistenza delle costruzioni specialmente quando sono a poca distanza le une dalle altre.
Questo bel vicolo con diversi archetti di sbatacchio è a Brugnato, il bel borgo medioevale in provincia della Spezia.

Con il nome corretto è stato facile trovare in rete qualche bell’articolo che ne descrive la funzione: ilcapochiave.it.

Sei mai stato a Brugnato e conosci il borgo? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Gli archi di sbatacchio in un vicolo a Brugnato, in Liguria

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

Per vedere tutte le foto che ho scattato nel borgo clicca qui:

Tra il VII e l’VIII secolo, in seguito alla conquista della Liguria da parte dei Longobardi, i monaci colombaniani di Bobbio, che seguivano la regola di san Colombano e proseguivano nella loro opera di evangelizzazione, eressero un monastero che nel tempo si ingrandì fino a divenire un centro nevralgico sia religioso che economico. La nascita di Brugnato è quindi legata alla fondazione dell’abbazia che, come altri siti monastici liguri e del nord Italia, dipendeva dall’abbazia di San Colombano di Bobbio.
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The arches with the function of establishment in an alley in Brugnato, in Liguria – Les arcs avec la fonction d’établissement dans une ruelle de Brugnato, en Ligurie – Los arcos con la función de establecimiento en un callejón en Brugnato, en Liguria – Os arcos com a função de estabelecimento em um beco em Brugnato, na Ligúria – Die Bögen mit der Funktion der Einrichtung in einer Gasse in Brugnato, in Ligurien – Các mái vòm với chức năng thiết lập trong một con hẻm ở Brugnato, Liguria – 在利古里亚布鲁尼亚托的一条小巷中具有建立功能的拱门 – リグリアのブルニャートの路地に設置する機能を備えたアーチ