La statua del Nilo nella Fontana dei Quattro Fiumi

La statua del Nilo nella Fontana dei Quattro Fiumi a Roma

La statua del Nilo nella Fontana dei Quattro Fiumi a Roma.
La Fontana dei Quattro Fiumi è una delle opere più celebri del famoso scultore italiano Gian Lorenzo Bernini. Si trova nella Piazza Navona a Roma e fu commissionata da Papa Innocenzo X (nato Giovanni Battista Pamphilj) nel 1648. La fontana è situata al centro della piazza e rappresenta un capolavoro dell’arte barocca.
La fontana prende il nome dai quattro fiumi rappresentati nelle quattro statue giganti situate alla base della torre centrale. Questi quattro fiumi sono simboli di quattro dei continenti allora conosciuti: il Nilo per l’Africa, il Gange per l’Asia, il Danubio per l’Europa e il Rio de la Plata per le Americhe. Le statue sono in marmo e ciascuna è accompagnata da un animale o un simbolo caratteristico della regione che rappresenta.
Al centro della fontana, si trova un obelisco egizio, un elemento architettonico che era stato trasferito da Roma Antica alla piazza da ordine di Papa Innocenzo X. L’obelisco è coronato dalla colomba della pace e sormontato da un globo di bronzo dorato. Questo elemento conferisce alla fontana una notevole altezza e grandiosità.
La Fontana dei Quattro Fiumi è un’opera impressionante che mescola arte, architettura e simbolismo in modo magistrale, come spesso accade nelle opere di Bernini. La sua realizzazione richiese un notevole sforzo di ingegneria, e il risultato è una delle attrazioni più ammirate e iconiche di Roma.

Conosci Roma ed i suoi monumenti? Aggiungi un tuo commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

La statua del Nilo nella Fontana dei Quattro Fiumi a Roma

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Clicca qui per vedere tutte le foto di Roma:
foto gallery

Ecco dove si trova la fontana:

I giganti del Bernini si muovono in gesti pieni di vita e con un’incontenibile esuberanza espressiva. Il Nilo si copre il volto con un panneggio, facendo riferimento all’oscurità delle sue sorgenti, rimaste ignote fino alla fine del XIX secolo.
Continua e approfondisci su Wikipedia

The statue of the Nile in the Fountain of the Four Rivers in Rome – La statue du Nil dans la Fontaine des Quatre Fleuves à Rome – La estatua del Nilo en la Fuente de los Cuatro Ríos en Roma – A estátua do Nilo na Fonte dos Quatro Rios em Roma – Die Nilstatue im Vierströmebrunnen in Rom – Tượng sông Nile tại Đài phun nước Bốn con sông ở Rome – 罗马四河喷泉中的尼罗河雕像 – ローマの四大河の噴水にあるナイル川の像

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

Mini Cavolino con panna, il dolce tipico ligure

Mini Cavolino con panna, il dolce tipico ligure

Mini Cavolino con panna, il dolce tipico ligure.
La Liguria, rinomata per i suoi paesaggi mozzafiato e la sua ricca tradizione culinaria, offre una vasta gamma di delizie, tra cui spiccano i dolci tipici. Uno di questi è il Cavolino con panna, un piccolo gioiello della pasticceria ligure, perfetto per concludere un pasto o per una dolce pausa. Questo dolce, delicato e raffinato, è amato per la sua semplicità e il gusto irresistibile.
Il Cavolino con panna ha radici profonde nella tradizione dolciaria ligure. Il termine “cavolino” si riferisce ai piccoli bignè, realizzati con la pasta choux, un impasto leggero e versatile di origine francese, che ha trovato un posto speciale nelle pasticcerie italiane. In Liguria, i cavolini vengono riempiti con una soffice crema di panna montata, creando un equilibrio perfetto tra dolcezza e leggerezza.

Questi deliziosi bocconcini sono composti da un guscio di pasta choux croccante all’esterno e vuoto all’interno, pronto per essere farcito con panna fresca montata. La combinazione della croccantezza del guscio con la morbidezza e la freschezza della panna crea un’esperienza gustativa unica. Il contrasto tra le diverse consistenze rende ogni morso una vera e propria delizia.
Il Cavolino con panna è perfetto per ogni occasione. Può essere servito come elegante dessert dopo cena, accompagnato da un bicchiere di vino dolce o di spumante. È anche ideale per un tè pomeridiano, una festa o un ricevimento. La sua versatilità lo rende un dolce apprezzato sia dagli adulti che dai bambini.
Ogni pasticceria ligure ha la propria versione di questo dolce, ma la base rimane sempre la stessa: ingredienti semplici e di alta qualità, lavorati con cura e passione. La tradizione vuole che i Mini Cavolini con panna siano preparati artigianalmente, secondo ricette tramandate di generazione in generazione, mantenendo viva la cultura e il patrimonio gastronomico della Liguria.

Il Cavolino prappresenta al meglio la tradizione dolciaria ligure. Questo piccolo dolce, con la sua semplicità e bontà, è un vero capolavoro della pasticceria regionale. Che lo si gusti in una pasticceria affacciata sul mare o lo si prepari in casa, il Mini Cavolino con Panna è un’esperienza che celebra il gusto e la bellezza della Liguria, portando con sé un po’ della magia di questa terra incantata.

Hai mai assaggiato questo pasticcino? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Foto scattate con Honor 20.

Small cabbage with cream, a typical Ligurian dessert – Petit chou à la crème, un dessert typique de la Ligurie – Col pequeña con nata, postre típico de Liguria – Repolho pequeno com natas, sobremesa típica da Ligúria – Kleiner Kohl mit Sahne, ein typisch ligurisches Dessert – Bắp cải nhỏ phủ kem, món tráng miệng đặc trưng của vùng Ligurian

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

Un caratteristico vicolo del borgo di Vernazza

Un caratteristico vicolo del borgo di Vernazza alle Cinque Terre

Un caratteristico vicolo del borgo di Vernazza alle Cinque Terre.
Vernazza, uno dei cinque pittoreschi borghi delle Cinque Terre, è celebre per i suoi paesaggi mozzafiato, le case colorate che si affacciano sul mare e i vicoli stretti e sinuosi che raccontano storie antiche. Passeggiare per i vicoli di Vernazza significa immergersi in un’atmosfera d’altri tempi, dove ogni angolo racchiude un fascino unico e irripetibile. Tra questi, un vicolo particolarmente caratteristico cattura l’essenza del borgo e invita i visitatori a esplorarne la magia.

Uno dei vicoli più affascinanti di Vernazza è via San Francesco. Questo stretto passaggio, lastricato con pietre irregolari, si snoda tra le case color pastello che si ergono vicine le une alle altre, creando un effetto quasi da labirinto.
L’atmosfera nel vicolo è intima e tranquilla, lontana dal trambusto delle vie principali del borgo. Le facciate delle case sono adornate con vasi di fiori colorati, piante rampicanti e piccole decorazioni che riflettono l’amore degli abitanti per il loro angolo di paradiso. Le finestre delle abitazioni si affacciano sul vicolo, spesso con persiane verdi o blu che aggiungono un tocco di vivacità al paesaggio urbano.
Camminandovi, è facile incontrare gli abitanti del luogo che chiacchierano tra loro o si occupano delle loro faccende quotidiane, aggiungendo un tocco di vita autentica all’esperienza del visitatore. I gatti, veri padroni del vicolo, si aggirano pigramente, rendendo il luogo ancora più pittoresco.

Un passeggiata a Vernazza è un viaggio nel tempo, un’esperienza che permette di scoprire l’anima autentica di questo incantevole borgo. Ogni pietra, ogni fiore, ogni sorriso degli abitanti racconta una storia di semplicità e bellezza, rendendo ogni passo un momento di scoperta e meraviglia. Se visitate Vernazza, non perdete l’occasione di esplorare questo angolo nascosto e di lasciarvi incantare dalla sua atmosfera unica e magica.

Conosci vernazza e le Cinque Terre? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Un caratteristico vicolo del borgo di Vernazza alle Cinque Terre

Foto scattata con Honor 20.

Ecco dove si trova il punto in cui ho scattato:
Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

A characteristic alley in the village of Vernazza in the Cinque Terre – Une ruelle caractéristique du village de Vernazza dans les Cinque Terre – Un callejón característico en el pueblo de Vernazza en Cinque Terre – Um beco característico da aldeia de Vernazza em Cinque Terre – Eine charakteristische Gasse im Dorf Vernazza in den Cinque Terre – Một con hẻm đặc trưng ở làng Vernazza ở Cinque Terre

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

Il Cristo Rei, la statua di fronte a Lisbona

Il Cristo Rei, la statua simbolo di Lisbona

Il Cristo Rei, la statua di fronte a Lisbona.
Il Cristo Rei di Lisbona è una statua di Gesù Cristo che si trova sulla sponda sud del fiume Tago, nella città di Almada, di fronte a Lisbona.
La statua del Cristo Rei è alta circa 110 metri, con la statua stessa che misura circa 28 metri. La sua costruzione è stata ispirata dalla statua del Cristo Redentor di Rio de Janeiro.
La statua è situata sul Monte Cristo Rei, che offre una vista panoramica spettacolare sulla città di Lisbona, il fiume Tago e il Ponte 25 de Abril.
La costruzione della statua è iniziata nel 1950 ed è stata completata nel 1959. Fu eretta come ringraziamento al fatto che il Portogallo era riuscito a evitare la partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale.
La statua del Cristo Rei simboleggia la gratitudine per la protezione divina durante la guerra e funge anche da simbolo di pace.
Questa statua è diventata un’icona di Lisbona ed è una delle attrazioni turistiche più visitate della regione. Oltre a offrire una panoramica mozzafiato, la zona intorno alla statua ospita anche luoghi di culto e un santuario.

Hai mai visitato Lisbona? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Il Cristo Rei, la statua simbolo di Lisbona

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

Per vedere tutte della partenza, con la nave, da Lisbona clicca qui:
foto gallery

Ecco dove si trova:

Il santuario nazionale di Cristo Re o, semplicemente, il Cristo Re, è un santuario portoghese che si trova a Pragal, un’ex-freguesia della città di Almada, che a sua volta fa parte della Grande Lisbona. È famoso perché alle sue spalle si trova una colossale statua del Cristo Re, ispirata al Cristo del Corcovado di Rio de Janeiro, progettata dall’architetto António Lino, realizzata da Francisco Franco de Sousa ed inaugurata il 17 maggio 1959. La base della statua ha la forma di una porta ed è alta 75 metri e al di sopra di questa si trova la statua di 28 metri del Cristo Re.
Continua e approfondisci su Wikipedia

The Cristo Rei, the symbolic statue of Lisbon – Le Cristo Rei, la statue symbolique de Lisbonne – El Cristo Rei, la estatua simbólica de Lisboa – O Cristo Rei, a estátua simbólica de Lisboa – Der Cristo Rei, die symbolische Statue von Lissabon – Cristo Rei, bức tượng biểu tượng của Lisbon – 基督像 (Cristo Rei),里斯本的象征雕像 – リスボンの象徴的な像、クリスト・レイ

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

Le uova alla purgatorio mangiate in nave, la ricetta

Le uova alla purgatorio mangiate in nave, la ricetta

Le uova alla purgatorio mangiate in nave, la ricetta.
Le uova alla purgatorio sono un piatto della tradizione culinaria italiana, particolarmente diffuso nel sud del Paese. Questo piatto dal nome suggestivo è caratterizzato da ingredienti semplici ma gustosi, ed è spesso apprezzato per la sua semplicità e bontà.
La ricetta prevede l’utilizzo di pochi ingredienti di base: uova, pomodoro, olio d’oliva, aglio e prezzemolo. La preparazione è altrettanto semplice ma il risultato è un piatto ricco di sapore.
Ecco una ricetta di base per preparare le uova alla purgatorio prendendo spunto dal piatto preparato a bordo dal Maitre’d Gianni qualche contratto fa.

Ingredienti:

– Uova (quante ne preferisci);
– Pomodori maturi (preferibilmente pelati e a pezzi);
– Olio d’oliva;
– Aglio (tritato);
– Cipolla tagliata a listarelle;
– Prezzemolo fresco (tritato);
– Sale e pepe q.b.

Procedimento:

In una padella antiaderente, scalda un po’ di olio d’oliva e aggiungi l’aglio tritato e la cipolla. Fai soffriggere leggermente senza farli bruciare.
Aggiungi i pomodori a pezzi o pelati e cuoci per qualche minuto, schiacciando leggermente i pomodori con un cucchiaio di legno per ottenere una consistenza più omogenea.
Aggiusta di sale e pepe a piacere, e lascia cuocere il sugo finché non si addensa leggermente.
Con l’aiuto di un cucchiaio, crea degli spazi nel sugo e rompi le uova uno alla volta, facendole cuocere nel sugo senza mescolare troppo. Puoi lasciare le uova intere o mescolarle leggermente, a seconda delle tue preferenze.
Copri la padella con un coperchio e continua la cottura finché le uova raggiungono il grado di cottura desiderato.
Spolvera con il prezzemolo fresco tritato prima di servire.
Le uova alla purgatorio possono essere gustate da sole o accompagnate con del pane croccante per fare la scarpetta nel delizioso sugo. Questo piatto è un ottimo esempio di come la cucina italiana sappia trasformare ingredienti semplici in piatti ricchi di sapori autentici.

Le hai mai assaggiate? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Foto scattate con Honor 20.

Purgatorial eggs eaten on board the ship, the recipe – Œufs du purgatoire consommés à bord du navire, la recette – Huevos del purgatorio comidos a bordo del barco, la receta – Ovos do purgatório comidos a bordo do navio, a receita – An Bord des Schiffes gegessene Fegefeuereier, das Rezept – Trứng luyện ngục ăn trên tàu, công thức – 船上吃的炼狱蛋,食谱 – 船上で食べられる煉獄の卵、そのレシピ

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

L’orologio Astronomico in piazza della Loggia a Brescia

L'orologio Astronomico in piazza della Loggia a Brescia

L’orologio Astronomico in piazza della Loggia a Brescia visto dal retro.
L’orologio astronomico di Brescia è un orologio monumentale situato sulla Torre del Pegol, nel cuore del centro storico di Brescia, Italia. Questo orologio è uno dei più antichi d’Europa ed è famoso per le sue caratteristiche astronomiche e artistiche.
Normalmente lo si fotografa dal davanti, dalla piazza della Loggia, ma in questi scatti ero sul retro della torre (il lato b).
Storia: L’orologio risale al XVI secolo e fu realizzato da Gian Alberto Barigozzi, un orologiaio bresciano, nel 1540. Nel corso dei secoli, ha subito alcune modifiche e restauri.
Posizione: L’orologio è collocato sulla Torre del Pegol, una torre medievale alta circa 30 metri, situata in Piazza Loggia, nel centro storico di Brescia.
Caratteristiche astronomiche: Una delle caratteristiche più interessanti dell’orologio è la sua complicata quadrante astronomico. Esso mostra le fasi della luna, il movimento del sole e della luna nel cielo, le costellazioni zodiacali e altre informazioni astronomiche. Questo tipo di orologio era essenziale nel XVI secolo per le attività agricole e per determinare i tempi liturgici.
Meccanismo: L’orologio è azionato da un meccanismo complesso di ingranaggi e pesi. Il movimento delle lancette è controllato da questo sistema meccanico che, nonostante la sua antichità, continua a funzionare.
Restauri: Nel corso dei secoli, l’orologio ha subito diversi restauri e interventi di manutenzione per preservarne l’integrità e far sì che continuasse a funzionare. L’ultimo grande restauro è avvenuto nel 2001.
Eventi pubblici: L’orologio astronomico di Brescia è spesso protagonista di eventi pubblici, specialmente durante le festività locali. Le sue lancette e i suoi rintocchi hanno un significato simbolico e tradizionale per la comunità locale.
L’orologio astronomico di Brescia è un’importante attrazione turistica e un simbolo della storia e della tradizione della città. La sua complessità meccanica e la sua bellezza artistica lo rendono un elemento unico nel panorama degli orologi astronomici storici.

Conosci Brescia? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

L'orologio Astronomico in piazza della Loggia a Brescia

Foto scattate con Honor 20.

Per vedere tutte le foto che ho scattato nella città di Brescia clicca qui:

Ecco dove si trova la torre:

La Torre dell’Orologio venne eretta tra il 1540 ed il 1550 su progetto di Lodovico Beretta, architetto bresciano, tra gli autori dello stesso palazzo della Loggia.
All’interno della torre è presente un complesso orologio astronomico meccanico, realizzato tra il 1544 e il 1546 [1] da Paolo Gennari da Rezzato in sostituzione di un orologio posto in un altro lato della piazza, risalente al secolo precedente e dismesso nel 1543.
Continua e approfondisci su Wikipedia

The Astronomical Clock in Piazza della Loggia in Brescia seen from the back – L’horloge astronomique de la Piazza della Loggia à Brescia vue de dos – El Reloj Astronómico en la Piazza della Loggia en Brescia visto desde atrás – O Relógio Astronômico na Piazza della Loggia em Brescia visto de trás – Die astronomische Uhr auf der Piazza della Loggia in Brescia von hinten gesehen – Đồng hồ thiên văn ở Piazza della Loggia ở Brescia nhìn từ phía sau – 从后面看布雷西亚德拉凉廊广场的天文钟 – ブレシアのロッジャ広場にある天文時計を裏側から見た

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

Le colonne del tempio di Saturno nel Foro Romano

Le colonne del tempio di Saturno nel Foro Romano

Le colonne del tempio di Saturno nel Foro Romano.
Il Tempio di Saturno (in latino: Templum Saturni) era un antico tempio romano dedicato a Saturno, la divinità dell’agricoltura e della ricchezza. Si trovava al piede del Campidoglio, nella parte occidentale del Foro Romano. La sua costruzione risale al V secolo a.C., ma l’edificio che possiamo vedere oggi risale principalmente al periodo della Repubblica romana, con alcune modifiche apportate nel corso dei secoli successivi.
Il tempio era conosciuto per la sua ricca decorazione e per la celebre statua di Saturno al suo interno. La statua di Saturno era tradizionalmente legata e durante le festività di Saturnalia, che si svolgevano in dicembre, la corda veniva simbolicamente sciolta per rappresentare la liberazione delle restrizioni.
La struttura attuale del tempio è molto parziale, con solo alcuni resti delle colonne e delle fondamenta. Tuttavia, alcune colonne originali sono ancora in piedi, fornendo un’idea delle dimensioni e dell’eleganza dell’edificio. La parte antica del Tempio di Saturno è stata integrata con alcune ricostruzioni più tarde, e l’aspetto esatto del tempio è stato oggetto di dibattiti tra gli archeologi.
Il Foro Romano, in cui si trova il Tempio di Saturno, è una delle zone archeologiche più importanti e visitate di Roma, offrendo ai visitatori una visione affascinante della vita nella Roma antica attraverso i suoi templi, basiliche, e strutture pubbliche.

Conosci i monumenti di Roma? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Le colonne del tempio di Saturno nel Foro Romano

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Questo il sito ufficiale del sito: colosseo.it.

Ecco dove si trovano i resti del tempio:

Il Foro Romano (in latino Forum Romanum, sebbene i Romani si riferissero ad esso più spesso come Forum Magnum o semplicemente Forum) è un’area archeologica di Roma racchiusa tra il Palatino, il Campidoglio, Via dei Fori Imperiali ed il Colosseo, costituita dalla stratificazione dei resti di quegli edifici e monumenti di epoche eterogenee che per gran parte della storia antica di Roma rappresentarono il centro politico, giuridico, religioso ed economico della città di Roma, oltre che il centro nevralgico dell’intera civiltà romana.
Continua e approfondisci su Wikipedia

The columns of the Temple of Saturn in the Roman Forum – Les colonnes du Temple de Saturne dans le Forum Romain – Las columnas del Templo de Saturno en el Foro Romano – As colunas do Templo de Saturno no Fórum Romano – Die Säulen des Saturntempels im Forum Romanum – Các cột của Đền thờ Sao Thổ trong Diễn đàn La Mã – 罗马广场土星神庙的柱子 – フォロ・ロマーノのサトゥルヌス神殿の柱

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

La saporita torta mimosa, la ricetta

La saporita torta mimosa, la ricetta

La saporita torta mimosa, la ricetta.
La torta mimosa è un dolce tradizionale italiano, spesso preparato in occasione della festa della donna, il 8 marzo. Il suo nome deriva dalla somiglianza dei suoi ingredienti con i fiori gialli della mimosa.

Ecco una ricetta base per la torta mimosa.

Ingredienti:

Per la base:
– 200 g di farina;
– 200 g di zucchero;
– 100 g di burro;
– 4 uova;
– 1 bustina di lievito per dolci;
– Un pizzico di sale.

Per la crema pasticcera:
– 500 ml di latte;
– 4 tuorli d’uovo;
– 150 g di zucchero;
– 50 g di farina;
– Scorza di limone (opzionale).

Per la decorazione:
– Pan di Spagna a dadini (ottenuto dalla base);
– Zucchero a velo.

Preparazione:

Preparazione della base:
In una ciotola, sbatti le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso.
Aggiungi il burro fuso e mescola bene.
Aggiungi la farina setacciata con il lievito e il pizzico di sale, mescolando delicatamente per evitare grumi.
Versa l’impasto in una teglia imburrata e infarinata e cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 25-30 minuti o fino a quando uno stecchino inserito al centro esce pulito.
Lascia raffreddare il pan di Spagna.

Preparazione della crema pasticcera:
In un pentolino, riscalda il latte fino a quando inizia a bollire.
In una ciotola, sbatti i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro.
Aggiungi la farina setacciata al composto di uova e mescola bene.
Versa lentamente il latte caldo nel composto di uova, mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi.
Versa il composto nella pentola e cuoci a fuoco medio, mescolando costantemente, fino a quando la crema si addensa.
Aggiungi la scorza di limone grattugiata se desideri un tocco di aroma. Lascia raffreddare la crema.

Assemblaggio:
Una volta raffreddato il pan di Spagna dividilo i tre parti: una sarà la base della torta, una la devi sbriciolare ed amalgamare alla crema pasticcera e l’ultima la tagli a dadini per la decorazione.

Quindi: mescola il pan di Spagna sbriciolato con parte della crema pasticcera, fino a ottenere una consistenza morbida ma compatta.
Versa uno strato di crema pasticcera sulla base del pan di Spagna in uno stampo a cerniera o in un piatto da portata.
Copri con uno strato uniforme di pan di Spagna sbriciolato e continua ad alternare strati fino a esaurimento degli ingredienti, assicurandoti che l’ultimo strato sia di pan di Spagna sbriciolato.
Decora la parte superiore con i dadini di Spagna e spolvera con zucchero a velo.

Ti piace questa torta? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Foto scattate con Honor 20.

The tasty mimosa cake, the recipe – Le savoureux gâteau au mimosa, la recette – El sabroso pastel de mimosa, la receta – O saboroso bolo de mimosa, a receita – Der leckere Mimosenkuchen, das Rezept – Công thức làm bánh mimosa ngon – 美味的含羞草蛋糕,食谱 – おいしいミモザケーキ、レシピ

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

La splendida Basilica di San Francesco d’Assisi

La splendida Basilica di San Francesco d'Assisi

La splendida Basilica di San Francesco d’Assisi.
La Basilica di San Francesco d’Assisi è uno dei luoghi più venerati del cristianesimo e un capolavoro architettonico e artistico. Situata nella pittoresca città di Assisi, in Umbria, la basilica è dedicata a San Francesco, il fondatore dell’Ordine Francescano, noto per la sua vita di povertà, umiltà e amore per tutte le creature. La Basilica è composta da due chiese sovrapposte, la Basilica Inferiore e la Basilica Superiore, entrambe ricche di opere d’arte inestimabili e di profonda spiritualità.
La costruzione della Basilica di San Francesco iniziò nel 1228, subito dopo la canonizzazione di San Francesco, per volere di Papa Gregorio IX. La basilica fu completata in tempi relativamente brevi: la Basilica Inferiore fu consacrata nel 1230, mentre la Basilica Superiore fu terminata e consacrata nel 1253.

L’ingresso alla Basilica Inferiore avviene attraverso un portale decorato con intricati motivi gotici. L’interno è caratterizzato da un’atmosfera raccolta e spirituale, con una serie di cappelle laterali riccamente affrescate. Gli affreschi della Basilica Inferiore sono attribuiti a grandi artisti come Cimabue, Pietro Lorenzetti e Simone Martini, e illustrano scene della vita di Cristo, della Madonna e di San Francesco.
Uno dei punti più importanti della Basilica Inferiore è la cripta, che custodisce la tomba di San Francesco. La tomba è una meta di pellegrinaggio per milioni di fedeli da tutto il mondo, che vengono a rendere omaggio al santo e a pregare presso la sua tomba.

La Basilica Superiore, costruita in stile gotico, è nota per la sua luminosità e per le sue ampie vetrate colorate che inondano di luce l’interno. La navata unica è decorata con uno dei cicli di affreschi più celebri della storia dell’arte, attribuiti a Giotto e alla sua scuola. Questi affreschi narrano la vita di San Francesco in una serie di 28 scene, dal suo incontro con il lebbroso alla predica agli uccelli, fino alla sua morte.
Gli affreschi di Giotto sono considerati una pietra miliare nell’arte occidentale, segnando il passaggio dal manierismo bizantino alla rappresentazione naturalistica e umana. Ogni scena è caratterizzata da una straordinaria vivacità e profondità emotiva, rendendo la storia del santo accessibile e toccante per tutti i visitatori.
Adiacente alla Basilica si trova il Sacro Convento, un complesso monastico che ospita una comunità di frati francescani. Il chiostro del convento è un luogo di grande serenità, con il suo giardino ben curato e il colonnato che offre un luogo di riflessione e preghiera. Il convento ospita anche una biblioteca e un archivio che conservano manoscritti e documenti di inestimabile valore storico e spirituale.

La Basilica di San Francesco di Assisi è molto più di un semplice monumento storico; è un luogo di profonda spiritualità e devozione. La basilica è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2000, riconoscendo il suo valore universale come simbolo della fede e dell’arte.
Ogni anno, la basilica accoglie milioni di pellegrini e turisti che vengono a rendere omaggio a San Francesco, a pregare presso la sua tomba e a immergersi nella bellezza delle opere d’arte che adornano le sue pareti. La basilica è anche un luogo di celebrazioni liturgiche e di eventi culturali, che contribuiscono a mantenere viva la memoria e l’eredità del santo di Assisi.

Conosci Assisi?
Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

La splendida Basilica di San Francesco d'Assisi

La splendida Basilica di San Francesco d'Assisi

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Per vedere tutte le foto di Assisi clicca qui:

Ecco dove si trova la basilica:

Voluta da Papa Gregorio IX quale specialis ecclesia, venne insignita dallo stesso Pontefice del titolo di Caput et Mater dell’Ordine minoritico e contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati. Fa parte delle proprietà non extraterritoriali della Santa Sede, quindi non gode di immunità diplomatica. Nella complessa storia che ha segnato l’evoluzione dell’Ordine, la basilica (e l’annesso Sacro Convento) fu sempre custodita dai cosiddetti “frati della comunità”, il gruppo che andò in seguito a costituire l’Ordine dei Frati Minori Conventuali.
Continua e approfondisci su Wikipedia

The splendid Basilic of St. Francis of Assisi – La splendide basilique de San Francesco d’Assisi – La espléndida basílica de San Francisco de Asís – A esplêndida basílica de San Francesco d’Assisi – Die prächtige Basilika San Francesco d’Assisi – Vương cung thánh đường lộng lẫy San Francesco d’Assisi

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

Alcune cascate ammirate nel Geirangerfjord

Alcune cascate ammirate navigando attraverso il Geirangerfjord

Alcune cascate ammirate navigando attraverso il Geirangerfjord.
Lo scorso anno ho navigato, un paio di mesi, effettuando le crociere nei fiordi norvegesi. Forse quello più famoso è quello di Geiranger e le sue cascate.
Il Geirangerfjord è un fiordo situato nella regione occidentale della Norvegia, famoso per la sua bellezza mozzafiato e il suo paesaggio naturale spettacolare. È stato incluso nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO nel 2005, riconoscendo la sua importanza ecologica e paesaggistica.

Ecco alcune caratteristiche distintive del Geirangerfjord:
1. Paesaggio Incredibile: Il Geirangerfjord è circondato da ripide montagne, pareti rocciose e picchi imponenti che si ergono verticalmente dalle acque del fiordo. Questo paesaggio crea uno spettacolo visivo straordinario, con cascate spettacolari, valli verdi e piccoli villaggi che punteggiano la costa.
2. Sette Sorelle e Il Velo della Sposa: Le Sette Sorelle e il Velo della Sposa sono alcune delle cascate più famose del Geirangerfjord. Le Sette Sorelle sono sette cascate separate che scendono dalle montagne e il Velo della Sposa è una cascata sottile che sembra un velo sospeso lungo una parete rocciosa.
3. Crociere Fjord: Una delle migliori maniere per esplorare il Geirangerfjord è attraverso crociere in barca che offrono una prospettiva unica delle sue spettacolari formazioni rocciose e cascate. Durante la crociera, i visitatori possono godere di viste panoramiche e scoprire la ricca flora e fauna della regione.
4. Dalsnibba: Il punto di vista di Dalsnibba offre una vista mozzafiato sul Geirangerfjord e sulle montagne circostanti. Situato a un’altitudine di circa 1.500 metri, questo punto panoramico permette ai visitatori di ammirare l’intera bellezza del fiordo.
5. Attività all’aperto: La regione intorno al Geirangerfjord offre numerose opportunità per attività all’aperto, come escursioni, passeggiate in montagna e kayak. Gli amanti della natura possono esplorare i sentieri che conducono a viste panoramiche spettacolari e vivere un’esperienza immersiva nella natura norvegese.
6. Patrimonio Mondiale UNESCO: Nel 2005, il Geirangerfjord è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, riconoscendo la sua importanza ecologica e il suo valore unico come uno dei fiordi più spettacolari del mondo.

In breve, il Geirangerfjord è un tesoro norvegese, una gemma di bellezza naturale che attira visitatori da tutto il mondo per la sua maestosità e la sua atmosfera magica.
Sei mai stato/a in crociera nei fiordi norvegesi? Aggiungi un tuo commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

Per vedere tutte le altre foto, clicca qui:
foto gallery

Eco dove si trova il fiordo:

Il Geirangerfjord (Geirangerfjorden) è un fiordo che si snoda nella regione norvegese del Sunnmøre nel sud della contea del Møre og Romsdal. È un ramo del ben più grande Storfjorden e al suo interno si trova il famoso villaggio di Geiranger. Il fiordo è uno dei siti naturalistici più visitati della Norvegia e dal 2005 rientra, insieme al Nærøyfjord, nella Lista dei patrimoni dell’umanità redatta dall’UNESCO. La presenza di questi due fiordi nella lista è comunque minacciata da un piano di costruzione di alcune linee elettriche attraverso il fiordo.
Continua e approfondisci su Wikipedia

Some waterfalls admired while sailing through the Geirangerfjord in Norway – Algunas cascadas admiradas mientras navegamos por el fiordo de Geirangerfjord en Noruega – Algumas cachoeiras admiradas enquanto navegamos pelo Fiorde de Geiranger, na Noruega – Einige Wasserfälle konnten beim Segeln durch den Geirangerfjord in Norwegen bewundert werden – Một số thác nước được chiêm ngưỡng khi đi thuyền qua Geirangerjord ở Na Uy – 航行穿过挪威盖朗厄尔峡湾时欣赏到的一些瀑布 – ノルウェーのガイランゲルフィヨルドを航行中に感嘆するいくつかの滝

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.