La bella piazza Senarega nei vicoli di Genova

La bella piazza Senarega nei vicoli di Genova

La bella piazza Senarega nei vicoli di Genova.
Nel cuore di Genova, nascosta tra i vicoli del centro storico, si trova la suggestiva Piazza Senarega. Questo angolo pittoresco è un gioiello architettonico e storico che racconta l’anima autentica della città.
La piazza prende il nome dall’antica e nobile famiglia Senarega, che nel medioevo possedeva diverse proprietà nella zona. Oggi, la Piazza Senarega è un tranquillo rifugio dalla vivace attività del centro cittadino, caratterizzata da una pavimentazione in ciottoli e circondata da edifici storici che testimoniano il passare dei secoli.
Uno dei punti di interesse principali è la Chiesa di San Torpete, una piccola chiesa barocca che domina la piazza con la sua facciata semplice ma elegante. La chiesa, restaurata nel corso degli anni, è un esempio perfetto dell’architettura religiosa locale e un luogo di pace e riflessione.
Passeggiare per Piazza Senarega significa immergersi in un’atmosfera d’altri tempi, dove ogni pietra sembra raccontare una storia. Le strette stradine che conducono alla piazza offrono scorci unici e inaspettati, rendendo questo luogo una tappa obbligata per chi desidera scoprire la vera essenza di Genova.
Visitare Piazza Senarega non significa solo esplorare un angolo nascosto della città, ma anche vivere un’esperienza che unisce storia, arte e cultura in un ambiente autenticamente genovese.

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La bella piazza Senarega nei vicoli di Genova

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Ecco esattamente dove si trova la piazza:

A pochi passi da via degli Orefici e via Banchi si trova la graziosa piazza Senarega. Il toponimo del sito trae origine dal nome dell’omonima nobile famiglia originaria della Valle Scrivia. Protagonista assoluto della piazzetta è il lussuoso palazzo, edificato attorno al 1590, di Gio. Batta Senarega.
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Cucina thailandese: Khao Pad Sapparot, la ricetta

Cucina thailandese: Khao Pad Sapparot, la ricetta

Cucina thailandese: Khao Pad Sapparot, la ricetta.
Khao Pad Sapparot, o riso fritto all’ananas, è un piatto che incarna perfettamente l’equilibrio dei sapori tipico della cucina thailandese. Questo piatto unisce il dolce dell’ananas, il salato della salsa di soia, e il gusto speziato del curry, creando un’armonia di sapori che delizia il palato.
Questo piatto, che ho gustato nella mia Da Nang in un famoso ristorante thailandese, mi ha dato lo spunto per scrivervene la ricetta.

Ingredienti

– Riso Jasmine: il riso fragrante e leggero, ideale per i piatti asiatici;
– Metà ananas fresco: aggiunge dolcezza e un tocco tropicale (cerchiamo di cavare la metà di questo frutto per utilizzarla come contenitore del piatto);
– Gamberetti o pollo: fornisce proteine e un gusto saporito;
– Uova: per dare corpo al piatto;
– Cipolla e aglio: per un sapore ricco e aromatico;
– Salsa di soia: aggiunge un sapore salato e umami;
– Curry in polvere: per un tocco speziato.

Preparazione

Per prima cosa cuocere il riso: assicurati che il riso sia cotto e raffreddato, ideale se preparato il giorno prima.
Si prosegue poi a saltare gli ingredienti: in una padella grande, saltare cipolla e aglio fino a doratura. Aggiungere i gamberetti o il pollo e cuocere fino a cottura completa.
Aggiungere il riso e l’ananas: mescolare il riso cotto e l’ananas tagliato a pezzi. Aggiungere le uova e farle cuocere mescolando bene.
Condire: Aggiungere salsa di soia e curry in polvere. Mescolare bene fino a che tutti gli ingredienti sono ben combinati e riscaldati uniformemente.
Servire caldo: Decorare con cipollotti freschi e servire all’interno della mezza ananas che avevamo lasciato in precedenza.

Il Khao Pad Sapparot è perfetto per chi ama sperimentare con i sapori e scoprire nuove combinazioni. Può essere servito come piatto principale, magari accompagnato da una zuppa Tom Yum o degli involtini primavera thailandesi.
Buon appetito!

Ti piace la cucina thai ed asiatica?
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Foto scattate con Honor 20.

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La porta Cannara del borgo di Bevagna in Umbria

La porta Cannara del borgo di Bevagna in Umbria

La porta Cannara del borgo di Bevagna in Umbria.
La Porta Cannara è uno dei gioielli storici di Bevagna, cittadina affascinante dell’Umbria. Risalente al periodo medievale, questa porta rappresenta una delle meglio conservate testimonianze del passato della città. La struttura, con il suo imponente torrione, feritoie e stemmi, evoca immagini di un’epoca lontana ma intramontabile.
Un dettaglio interessante è la nicchia centrale, un tempo ornata da un affresco, che aggiunge un tocco artistico all’architettura fortificata. All’interno della porta, si può ammirare una meridiana dipinta nel XVIII secolo, testimonianza dell’abilità e dell’attenzione ai dettagli degli artigiani dell’epoca.
Visitare la Porta Cannara significa immergersi nella storia di Bevagna e apprezzare la bellezza senza tempo di un’opera d’arte urbana. Un simbolo di identità e tradizione che continua a incantare i visitatori.
Sulla porta ci sono una meridiana, che però è molto sbiadita, ed una lapide in ricordo di Giuseppe Garibaldi.

Conosci il bel borgo umbro di Bevagna?
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Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Dove si trova la porta:

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La Costa Diadema nel fiordo di Geiranger

La Costa Diadema nel fiordo di Geiranger

La Costa Diadema nel fiordo di Geiranger.
La Costa Diadema è una delle navi da crociera più grandi e lussuose della flotta di Costa Crociere. Questa imponente nave offre ai suoi passeggeri un’esperienza unica, specialmente quando si trova nel maestoso Fiordo di Geiranger in Norvegia.
Il Fiordo di Geiranger è famoso per le sue spettacolari cascate, tra cui le celebri Sette Sorelle e la cascata Pretender. La Costa Diadema, con la sua struttura imponente e moderna, si “parcheggia” davanti al pittoresco villaggio di Geiranger, offrendo ai passeggeri una vista mozzafiato e l’opportunità di esplorare questa incantevole località.
A bordo della Costa Diadema, i passeggeri possono godere di numerosi comfort e servizi, tra cui ristoranti di alta cucina, negozi, piscine e aree di relax. La nave offre anche escursioni guidate e attività a terra, permettendo ai visitatori di immergersi nella bellezza naturale del fiordo e delle sue montagne scolpite.
La combinazione di lusso a bordo e la bellezza naturale del Fiordo di Geiranger rende la Costa Diadema una scelta eccellente per chi cerca una crociera indimenticabile. Se stai pianificando una visita, assicurati di includere una sosta a Geiranger per vivere una delle esperienze più memorabili della tua crociera.

Hai mai fatto una crociera Costa ai fiordi?
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Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Tamron 16-300.

Costa Diadema è una nave da crociera della compagnia genovese Costa Crociere. Al suo completamento fu la nave più grande mai costruita battente bandiera italiana. Impostata il 10 dicembre 2012 sul bacino di costruzione dello stabilimento, è entrata in servizio come previsto il 30 ottobre 2014.
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Il Santuario di San Bernardino alle Ossa a Milano

Il Santuario di San Bernardino alle Ossa a Milano

Il Santuario di San Bernardino alle Ossa a Milano.
E’ un luogo affascinante e pieno di storia. Situato nel centro della città, vicino alla celebre Piazza del Duomo, il santuario è noto soprattutto per la sua cappella ossario.
L’ossario fu costruito nel 1210 per far fronte alla mancanza di spazio nel cimitero locale. Le ossa dei defunti furono raccolte e disposte artisticamente lungo le pareti, creando un’atmosfera unica e inquietante. La cappella attuale fu poi ricostruita nel 1695, dopo essere stata distrutta da un incendio.
L’interno del santuario è ornato da splendidi affreschi di Sebastiano Ricci, un celebre pittore veneziano del XVII secolo. Questi affreschi rappresentano scene di vita dei santi e arricchiscono ulteriormente l’atmosfera suggestiva del luogo. La particolarità del santuario è data anche dall’altare maggiore, realizzato in marmo e decorato con statue di angeli e santi.
Visitare il Santuario di San Bernardino alle Ossa è un’esperienza che lascia il segno. La combinazione di storia, arte e il macabro fascino dell’ossario rendono questo luogo un’attrazione imperdibile per chiunque si trovi a Milano.

Sei mai stato in questo luogo di Milano?
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Foto scattata con Honor 20.

Questo è il sito ufficiale del santuario: sanbernardinoalleossa.it.

Ecco dove si trova:

La chiesa di San Bernardino alle Ossa è una chiesa di Milano, situata in piazza Santo Stefano. Citata in passato anche come San Bernardino ai Morti, è particolarmente nota per la cappella ossario seicentesca, le cui pareti sono per gran parte ricoperte da ossa a formare vere e proprie decorazioni barocche.
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La Salita delle Battistine a Genova

La Salita delle Battistine a Genova

La Salita delle Battistine a Genova.
La Salita delle Battistine è una delle strade più affascinanti di Genova, situata nel cuore del quartiere Maddalena. Questa ripida creuza collega Piazza Portello a Piazza dei Cappuccini, offrendo un percorso suggestivo che sembra catapultare i visitatori nel centro storico della città.
La strada prende il nome dalla chiesa e dal convento delle Romite di San Giovanni Battista, conosciute come le Battistine. Questo convento, oggi adibito a scuola, ha una storia ricca e interessante. Durante i lavori per l’apertura della galleria Nino Bixio, una parte delle antiche mura del XII secolo fu abbattuta, rivelando un ingresso secondario al convento attraverso un arco ogivale.
Oggi, la Salita delle Battistine è una strada pedonale, spesso frequentata da studenti e residenti. Nonostante il suo stato attuale, con pavimentazione dissestata e graffiti, la strada conserva un fascino particolare. È anche nota per aver ospitato il filosofo Friedrich Nietzsche, che qui scrisse alcune pagine dei manoscritti dello Zarathustra.
La Salita delle Battistine rappresenta un perfetto esempio di come la storia e la modernità possano coesistere, offrendo ai visitatori un’esperienza unica nel cuore di Genova.

Conosci Genova e le sue salite?
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Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Ecco dove si trova questa via:

La ripida e spettacolare creuza percorsa in discesa sembra catapultare nel centro della città. Al civ. n. 12 si trova l’ex chiesa e convento di San Giovanni Battista (1744) a cui si deve il nome della strada, oggi sede della scuola primaria Giano Grillo e della secondaria Bertani Ruffini.
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Riferimenti:
– https://fosca.unige.it/Salita%20delle%20Battistine
– https://www.primocanale.it/archivio-news/152109-l-oblio-di-nietzsche-tra-i-graffiti-e-l-incuria-in-salita-delle-battistine-a-genova.html

Le polpette al sugo di pomodoro, la ricetta

Le polpette al sugo di pomodoro, la ricetta

Le polpette al sugo di pomodoro, la ricetta.
Qualche tempo fa ero a bordo della Costa Fascinosa dove, ogni tanto, il grande Maitre d’Hotel Gianni ci preparava dei succulenti piatti!
Uno di questi erano state le polpette al pomodoro di cui vi lascio una ricetta semplice e gustosa per prepararle a casa.

Ingredienti

Per le polpette:
– 350 g di carne tritata (manzo o mista);
– 50 g di pane raffermo o friselle integrali tritate;
– 50 g di formaggio grattugiato (Grana Padano o Parmigiano);
– 1 uovo;
– 20 ml di latte;
– 2 cucchiai di prezzemolo tritato;
– Sale e pepe q.b..
Per il sugo:
– 720 ml di passata di pomodoro;
– 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva;
– 1 spicchio d’aglio;
– Sale e pepe q.b.;
– Basilico fresco (opzionale).

Preparazione

Per prima cosa prepariamo le polpette.
In una ciotola capiente, mescola la carne tritata, il pane tritato, il formaggio grattugiato, l’uovo, il latte, il prezzemolo, il sale e il pepe. Lavora bene il composto con le mani fino a ottenere un impasto omogeneo. Forma delle polpette di medie dimensioni.
Poi prepariamo il sugo.
In una casseruola, scalda l’olio e fai rosolare l’aglio per qualche minuto. Aggiungi la passata di pomodoro, il sale, il pepe e qualche foglia di basilico se desideri. Cuoci a fuoco basso per circa 30 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Aggiungi le polpette al sugo e cuoci per circa 20 minuti, girandole delicatamente a metà cottura per farle cuocere uniformemente.
Servi le polpette calde, magari con una spolverata di prezzemolo tritato e un po’ di peperoncino se ti piace il piccante.

Buon appetito! Se hai domande o mi puoi dare dei consigli, fammi sapere!
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Le polpette al sugo di pomodoro, la ricetta

Foto scattata con Honor 20.

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Il magnifico Duomo di Spoleto ed il suo sagrato

Il magnifico Duomo di Spoleto ed il suo sagrato

Il magnifico Duomo di Spoleto ed il suo sagrato.
Se ti trovi a Spoleto, non puoi perderti una visita alla magnifica Cattedrale di Santa Maria Assunta, conosciuta anche come il Duomo di Spoleto. Questo capolavoro dell’architettura romanica, costruito tra il 1151 e il 1227, è il principale luogo di culto della città e un monumento nazionale italiano.
La facciata della cattedrale è un vero spettacolo, con il suo rosone centrale e i mosaici dorati che brillano al sole. All’interno, potrai ammirare gli affreschi di Filippo Lippi, che raccontano le storie della Vergine Maria, e le opere del Pinturicchio.
Ogni anno, durante il Festival dei Due Mondi, la cattedrale diventa uno dei luoghi più suggestivi della manifestazione, ospitando concerti e spettacoli che rendono omaggio alla sua bellezza e alla sua storia.
Non perdere l’occasione di visitare questo straordinario esempio di arte e spiritualità. La Cattedrale di Spoleto ti aspetta per un viaggio nel tempo e nella bellezza!

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Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Per vedere tutte le foto che ho scattato in città, clicca qui:

Dove si trova il Duomo:

La cattedrale venne costruita tra il 1151 e il 1227 in luogo di un edificio preesistente; faceva parte della Vaita De Domo. Venne consacrata da Papa Innocenzo III nel 1198. Al suo interno, nell’abside, vi è il pregevole ciclo di affreschi di Filippo Lippi Storie della Vergine, dipinto negli ultimi anni di vita dell’artista, tra il maggio 1467 e il settembre 1469.
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La cotoletta detta orecchia di elefante, la ricetta

La cotoletta detta orecchia di elefante, la ricetta

La cotoletta detta orecchia di elefante, la ricetta.
Qualche tempo fa, mentre ero a bordo, lo Chef Biagio ha preparato delle enormi cotolette che, appunto per la grandezza, vengono anche chiamate orecchie di elefante.
Erano buonissime e come sempre vi lascio la ricetta.

Ingredienti

Per la cotoletta:
– 2 costolette di vitello (circa 1 kg l’una);
– 2 uova;
– Farina q.b.;
– Pangrattato q.b.;
– Parmigiano grattugiato q.b.;
– Sale e pepe q.b.;
– Burro chiarificato o olio per friggere.

Per le patatine fritte, se ti piace farle fresche:
– 4 patate grandi;
– Olio di semi per friggere;
– Sale q.b..

Preparazione

Per prima cosa batti le costolette di vitello con un batticarne fino a ottenere uno spessore uniforme, simile a un’orecchia di elefante.
Passa le costolette prima nella farina, poi nelle uova sbattute con un pizzico di sale e pepe, e infine nel pangrattato mescolato con parmigiano grattugiato.
Friggi le cotolette in abbondante burro chiarificato o olio caldo fino a doratura, circa 3-4 minuti per lato. Scolale su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Sbuccia le patate e tagliale a bastoncini.
Friggi le patate in olio di semi caldo fino a quando non saranno dorate e croccanti. Scolale su carta assorbente e salale a piacere.

Servi la cotoletta “orecchia di elefante” calda, accompagnata dalle patatine fritte. Buon appetito!

Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriori dettagli, fammi sapere!
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Riferimenti:
– https://consorzioprosciuttomodena.it/ricette/cotoletta-orecchio-di-elefante/
– https://www.gamberorosso.it/ricette/scheda-ricetta/orecchia-delefante-cotoletta-alla-milanese-battuta/

I portici ed il motto di Genova in via XX

I portici ed il motto di Genova in via XX Settembre

I portici ed il motto di Genova in via XX Settembre.
Via XX Settembre è una delle principali arterie di Genova, famosa per i suoi portici eleganti e decorati. Questi portici, che si estendono lungo gran parte della via, sono caratterizzati da pavimenti a mosaico e soffitti riccamente decorati, con elementi che spaziano dallo stile neogotico a quello Liberty.
Un dettaglio interessante è il motto che si trova sotto uno dei portici neogotici, vicino all’uscita di Zara. Il motto recita: “Come il Grifone ghermisce questi, così Genova fa a pezzi i suoi nemici”. Questo motto, accompagnato da un grifone che ghermisce un’aquila e una volpe, risale all’antica Repubblica di Genova. L’aquila rappresenta l’autorità imperiale, mentre la volpe simboleggia Pisa, una delle principali rivali di Genova.

Hai mai passeggiato sotto questi portici? C’è qualche dettaglio che ti ha colpito particolarmente?
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