Un bel piatto di dolcetti misti

Un bel piatto di dolcetti misti

Un bel piatto di dolcetti misti.
Ci puó essere un modo migliore per concludere un buon pasto?
Fragole ricoperte di cioccolato bianco, praline dal ripieno di crema e tartine con crema pasticcera e frutta o mousse di cioccolata.

Sei golosa/o di dolci?
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Un bel piatto di dolcetti misti

Foto scattata con Honor 20.

A nice plate of mixed sweets – Une belle assiette de douceurs mélangées – Un buen plato de dulces variados. – Um belo prato de doces mistos – Ein schöner Teller mit gemischten Süßigkeiten – Một đĩa đồ ngọt hỗn hợp ngon tuyệt

Un bel vassoio con tanti buonissimi babà

Un bel vassoio con tanti buonissimi babà

Un bel vassoio con tanti buonissimi babà.
Da qualche anno uno dei mie dolci preferiti è diventato il babà. Sará che a bordo é quasi sempre in menú ma se lo vedo nella carta dei dolci non posso fare a meno di ordinarlo!
Per me rigorosamente accompagnato da crema pasticcera e, se proprio voglio essere “lussurioso”, con la panna montata!

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Foto scattate con Honor 20.

Il babà è un dolce da forno a pasta lievitata con lievito di birra, bagnato con il rum, di origine francese e divenuto tipico della pasticceria napoletana. Il suo diametro può variare da 5–7 cm fino a 35–40 cm. Lo si trova anche diviso in due e ripieno con del cioccolato o panna. Inoltre, esiste anche una versione con essenza di bergamotto. Il babà è la derivazione di un dolce a lievitazione naturale originario della Polonia (babka ponczowa) e di altri paesi slavi. Perfezionato dai cuochi francesi assunse il nome di baba. Vide poi trasformato il proprio nome in “babbà” dai pasticceri napoletani.
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A nice tray with lots of delicious babà – Un joli plateau avec plein de délicieux babà – Una bonita bandeja con mucho babà delicioso. – Uma bela bandeja com muito babà delicioso – Ein schönes Tablett mit vielen leckeren Babà – Một mâm xinh với nhiều babà ngon

Alcune buonissime sfogliatelle ricce

Alcune buonissime sfogliatelle ricce

Alcune buonissime sfogliatelle ricce.
La sfogliatella napoletana è uno dei simboli più amati della pasticceria partenopea. Questo dolce, che può essere trovato in due varianti principali – la sfogliatella riccia e la sfogliatella frolla – è apprezzato per la sua croccantezza e il suo ripieno ricco e aromatico.
Le origini della sfogliatella risalgono al XVIII secolo, quando fu creata per la prima volta nel monastero di Santa Rosa, sulla Costiera Amalfitana. La ricetta originale prevedeva un ripieno di semola, ricotta, zucchero, frutta candita e aromi, racchiuso in una pasta sfoglia croccante. Successivamente, la ricetta fu perfezionata e portata a Napoli, dove divenne rapidamente popolare.
Sfogliatella Riccia: questa variante è caratterizzata da una pasta sfoglia sottilissima e croccante, che avvolge il ripieno in strati sovrapposti. La preparazione richiede grande abilità e pazienza, poiché la sfoglia deve essere lavorata a lungo per ottenere la giusta consistenza.
Sfogliatella Frolla: in questa versione, la pasta sfoglia è sostituita da una pasta frolla morbida e friabile. Il ripieno rimane lo stesso, ma la consistenza complessiva del dolce è più morbida e meno croccante rispetto alla sfogliatella riccia.
Il ripieno della sfogliatella è un vero trionfo di sapori. Gli ingredienti principali includono semola, ricotta, zucchero, uova, frutta candita e aromi come la cannella e la vaniglia. Questo mix crea un contrasto perfetto con la croccantezza della sfoglia, rendendo ogni morso un’esperienza unica.
La sfogliatella napoletana è perfetta per una colazione golosa o come dolce da gustare in qualsiasi momento della giornata. Tradizionalmente, viene servita calda, appena sfornata, e spolverata con zucchero a velo. Accompagnata da un buon caffè napoletano, rappresenta un vero e proprio rito di piacere.

Io adoro la sfogliatella, e tu?
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Foto scattate con Honor 20.

La sfogliatella (in napoletano: ‘a sfugliatèlla) è un dolce tipico della pasticceria campana e si presenta in due varianti principali: può essere riccia, se preparata con pasta sfoglia, oppure frolla, se preparata con la pasta frolla. Nel 1818, Pasquale Pintauro, pasticciere napoletano, entrò in possesso della ricetta segreta della Santarosa, portando il dolce a Napoli, apportando alcune modifiche alla ricetta, usata fino ad oggi, e introducendo la variante frolla.
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Some very good sfogliatelle ricce – Quelques délicieuses pâtes feuilletées frisées – Unos deliciosos hojaldres rizados – Alguns deliciosos folhados encaracolados – Einige köstliche Blätterteiggebäcke – Một số loại bánh phồng cuộn thơm ngon

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Mini Cavolino con panna, il dolce tipico ligure

Mini Cavolino con panna, il dolce tipico ligure

Mini Cavolino con panna, il dolce tipico ligure.
La Liguria, rinomata per i suoi paesaggi mozzafiato e la sua ricca tradizione culinaria, offre una vasta gamma di delizie, tra cui spiccano i dolci tipici. Uno di questi è il Cavolino con panna, un piccolo gioiello della pasticceria ligure, perfetto per concludere un pasto o per una dolce pausa. Questo dolce, delicato e raffinato, è amato per la sua semplicità e il gusto irresistibile.
Il Cavolino con panna ha radici profonde nella tradizione dolciaria ligure. Il termine “cavolino” si riferisce ai piccoli bignè, realizzati con la pasta choux, un impasto leggero e versatile di origine francese, che ha trovato un posto speciale nelle pasticcerie italiane. In Liguria, i cavolini vengono riempiti con una soffice crema di panna montata, creando un equilibrio perfetto tra dolcezza e leggerezza.

Questi deliziosi bocconcini sono composti da un guscio di pasta choux croccante all’esterno e vuoto all’interno, pronto per essere farcito con panna fresca montata. La combinazione della croccantezza del guscio con la morbidezza e la freschezza della panna crea un’esperienza gustativa unica. Il contrasto tra le diverse consistenze rende ogni morso una vera e propria delizia.
Il Cavolino con panna è perfetto per ogni occasione. Può essere servito come elegante dessert dopo cena, accompagnato da un bicchiere di vino dolce o di spumante. È anche ideale per un tè pomeridiano, una festa o un ricevimento. La sua versatilità lo rende un dolce apprezzato sia dagli adulti che dai bambini.
Ogni pasticceria ligure ha la propria versione di questo dolce, ma la base rimane sempre la stessa: ingredienti semplici e di alta qualità, lavorati con cura e passione. La tradizione vuole che i Mini Cavolini con panna siano preparati artigianalmente, secondo ricette tramandate di generazione in generazione, mantenendo viva la cultura e il patrimonio gastronomico della Liguria.

Il Cavolino prappresenta al meglio la tradizione dolciaria ligure. Questo piccolo dolce, con la sua semplicità e bontà, è un vero capolavoro della pasticceria regionale. Che lo si gusti in una pasticceria affacciata sul mare o lo si prepari in casa, il Mini Cavolino con Panna è un’esperienza che celebra il gusto e la bellezza della Liguria, portando con sé un po’ della magia di questa terra incantata.

Hai mai assaggiato questo pasticcino? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Foto scattate con Honor 20.

Small cabbage with cream, a typical Ligurian dessert – Petit chou à la crème, un dessert typique de la Ligurie – Col pequeña con nata, postre típico de Liguria – Repolho pequeno com natas, sobremesa típica da Ligúria – Kleiner Kohl mit Sahne, ein typisch ligurisches Dessert – Bắp cải nhỏ phủ kem, món tráng miệng đặc trưng của vùng Ligurian

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

La saporita torta mimosa, la ricetta

La saporita torta mimosa, la ricetta

La saporita torta mimosa, la ricetta.
La torta mimosa è un dolce tradizionale italiano, spesso preparato in occasione della festa della donna, il 8 marzo. Il suo nome deriva dalla somiglianza dei suoi ingredienti con i fiori gialli della mimosa.

Ecco una ricetta base per la torta mimosa.

Ingredienti:

Per la base:
– 200 g di farina;
– 200 g di zucchero;
– 100 g di burro;
– 4 uova;
– 1 bustina di lievito per dolci;
– Un pizzico di sale.

Per la crema pasticcera:
– 500 ml di latte;
– 4 tuorli d’uovo;
– 150 g di zucchero;
– 50 g di farina;
– Scorza di limone (opzionale).

Per la decorazione:
– Pan di Spagna a dadini (ottenuto dalla base);
– Zucchero a velo.

Preparazione:

Preparazione della base:
In una ciotola, sbatti le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso.
Aggiungi il burro fuso e mescola bene.
Aggiungi la farina setacciata con il lievito e il pizzico di sale, mescolando delicatamente per evitare grumi.
Versa l’impasto in una teglia imburrata e infarinata e cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 25-30 minuti o fino a quando uno stecchino inserito al centro esce pulito.
Lascia raffreddare il pan di Spagna.

Preparazione della crema pasticcera:
In un pentolino, riscalda il latte fino a quando inizia a bollire.
In una ciotola, sbatti i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro.
Aggiungi la farina setacciata al composto di uova e mescola bene.
Versa lentamente il latte caldo nel composto di uova, mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi.
Versa il composto nella pentola e cuoci a fuoco medio, mescolando costantemente, fino a quando la crema si addensa.
Aggiungi la scorza di limone grattugiata se desideri un tocco di aroma. Lascia raffreddare la crema.

Assemblaggio:
Una volta raffreddato il pan di Spagna dividilo i tre parti: una sarà la base della torta, una la devi sbriciolare ed amalgamare alla crema pasticcera e l’ultima la tagli a dadini per la decorazione.

Quindi: mescola il pan di Spagna sbriciolato con parte della crema pasticcera, fino a ottenere una consistenza morbida ma compatta.
Versa uno strato di crema pasticcera sulla base del pan di Spagna in uno stampo a cerniera o in un piatto da portata.
Copri con uno strato uniforme di pan di Spagna sbriciolato e continua ad alternare strati fino a esaurimento degli ingredienti, assicurandoti che l’ultimo strato sia di pan di Spagna sbriciolato.
Decora la parte superiore con i dadini di Spagna e spolvera con zucchero a velo.

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Foto scattate con Honor 20.

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Un ottimo maritozzo con la panna mangiato a Roma

Un ottimo maritozzo con la panna mangiato a Roma

Un ottimo maritozzo con la panna mangiato a Roma.
Uno dei simboli della capitale è sicuramente il maritozzo con la panna montata.
L’ultima volta che sono stato a Roma me ne sono divorato uno, in una nota gelateria del centro.
Veramente spettacolare!

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Un ottimo maritozzo con la panna mangiato a Roma

Foto scattata con Honor 20.

Ecco il sito della gelateria/pasticceria di Roma dove l’ho gustato: don-nino.it.

Il maritozzo è un dolce romano consistente in una piccola pagnotta impastata con farina, uova, miele, burro e sale che, tagliata in due, è tradizionalmente farcita con abbondante panna montata ed eventualmente arricchita con pinoli, uva e scorzetta d’arancia candita. Questa ricetta è tipica del Lazio, delle Marche e dell’Abruzzo, mentre in Puglia e in Sicilia con il nome maritozzo si indica invece un dolce a forma di treccia e senza pinoli e uvetta nell’impasto.
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Le frittelle con la crema alla vaniglia, la ricetta

Le frittelle con la crema alla vaniglia, la ricetta

Le frittelle con la crema alla vaniglia, la ricetta.
Un piatto gustosissimo (e molto calorico) che, con un po’ di preparazione, farà sicuramente piacere a tutti i commensali.

Ingredienti

Per la crema:
– 500 ml di latte intero;
– 1 baccello di vaniglia (o 1 cucchiaino di estratto di vaniglia);
– 4 tuorli d’uovo;
– 150 g di zucchero;
– 50 g di farina;
– 30 g di burro.

Per le frittelle:
– 250 g di farina;
– 1 bustina di lievito per dolci;
– 1 pizzico di sale;
– 2 cucchiai di zucchero;
– 2 uova;
– 250 ml di latte;
– 1 cucchiaino di estratto di vaniglia;
– Olio per friggere;
– Zucchero a velo per spolverare (opzionale).

Preparazione

Per la crema:
In una pentola, riscalda il latte insieme ai semi estratti dal baccello di vaniglia (o aggiungi l’estratto di vaniglia). Porta il latte a ebollizione, poi spegni il fuoco e lascia riposare per alcuni minuti.
In una ciotola, sbatti i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto cremoso.
Aggiungi la farina al composto di tuorli d’uovo e mescola bene.
Versa il latte caldo a filo sul composto di uova e farina, mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi.
Trasferisci il composto nella pentola e cuoci a fuoco medio-basso, mescolando costantemente con una frusta fino a quando la crema si addensa.
Quando la crema ha raggiunto la consistenza desiderata, aggiungi il burro e mescola fino a quando è completamente incorporato.
Rimuovi la crema dalla pentola e trasferiscila in una ciotola. Copri la superficie della crema con pellicola trasparente (a contatto con la crema) per evitare la formazione di una crosta. Lascia raffreddare.

Per le frittelle:
In una ciotola, mescola la farina, il lievito, il sale e lo zucchero.
In un’altra ciotola, sbatti le uova e aggiungi il latte e l’estratto di vaniglia. Mescola bene.
Versa gradualmente la miscela liquida nella miscela di ingredienti secchi, mescolando continuamente per evitare grumi.
Riscalda l’olio in una padella fonda a fuoco medio. Più olio c’è e più saranno tonde (con poco saranno molto basse). Assicurati che l’olio sia ben caldo ma non fumante.
Utilizza un cucchiaio o un mestolo per versare porzioni di impasto nella padella, formando delle frittelle rotonde. Puoi modellare leggermente l’impasto con il dorso del cucchiaio per renderle più uniformi.
Cuoci le frittelle fino a quando sono dorati su entrambi i lati, girandole con una spatola.
Scolale su carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio.

A questo punto puoi versare abbondantemente la crema sulle frittelle e servirle ancora calde!

Ti piacciono le frittelle?
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Foto scattate con Honor 20.

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Panna cotta al basilico con scaglie di cioccolato della Trattoria C’Era Una Volta

Panna cotta al basilico con scaglie di cioccolato della Trattoria C'Era Una Volta

Panna cotta al basilico con scaglie di cioccolato della Trattoria C’Era Una Volta.
Più che la foto, che a dire il vero non è eccezionale, è il dolce che era eccezionale: una cosa mai assaggiata prima dal gusto insolito (per me) e accattivante.
Una panna cotta aromatizzata al basilico arricchita da scaglie grosse di cioccolato fondente.
Da provare se dovete scegliere!

Gustata nella trattoria C’era una Volta, nei vicoli di Genova (pagina Facebook e recensione TripAdvisor)

E tu hai mai assaggiato un dessert al basilico? Se hai domande oppure se vuoi farmi sapere la tua opinione su piatto articolo lascia un commento cliccando qui.

Panna cotta al basilico con scaglie di cioccolato della Trattoria C'Era Una Volta

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 22.

La panna cotta è un tipo di budino italiano, ottenuto unendo panna e zucchero, insaporendoli con i semi di una bacca di vaniglia e aggiungendo della colla di pesce per far rassodare il tutto una volta posto in frigorifero.

Basil panna cotta with chocolate flakes from Trattoria C’Era Una Volta – Panna cotta au basilic et flocons de chocolat de la Trattoria C’Era Una Volta – Panna cotta de albahaca con copos de chocolate de la Trattoria C’Era Una Volta – Panna cotta de manjericão com flocos de chocolate da Trattoria C’Era Una Volta – Basilikum Panna Cotta mit Schokoflocken von Trattoria C’Era Una Volta – Panna cotta húng quế với vụn sô cô la từ Trattoria C’Era Una Volta – 来自 Trattoria C’Era Una Volta 的罗勒布丁配巧克力片 – トラットリア・セラ・ウナ・ヴォルタのチョコレートフレークを添えたバジルパンナコッタ

Paste di mandorle Catanesi

Paste di mandorle Catanesi

Paste di mandorle Catanesi.
Tra i miei dolci preferiti, che per fortuna mia dalle mie parti non si trova così facilmente, è la pasta di mandorle.
Queste sono proprio quelle che piacciono a me: senza fronzoli o aggiunte ma solo mandorle tritate!
Queste le avevo comprate, come souvenir, l’autunno scorso a Acireale durante l’escursione alla Riviera dei Ciclopi.

Paste di mandorle Catanesi

Paste di mandorle Catanesi

Paste di mandorle Catanesi

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-S 10-18.

Con il nome di “pasta di mandorle” è stata ufficialmente riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale siciliano e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf). La pasta di mandorle è usata in tantissime ricette in giro per il mondo.
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Il creme caramel, forse il mio dolce preferito

Il creme caramel, forse il mio dolce preferito

Il creme caramel, forse il mio dolce preferito.
Come in tanti altri post di questo sito potete trovare delle foto di questo dessert che a me piace molto.
Spesso me lo prepara mia mamma, quello delle buste Cameo diciamo, ma spesso lo si trova anche al ristorante o in pizzeria.
Sicuramente se non il mio preferito è tra i primi due o tre!

Il creme caramel, forse il mio dolce preferito

Il creme caramel, forse il mio dolce preferito

Il creme caramel, forse il mio dolce preferito

Foto scattate con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 22.

La crème caramel, chiamata anche caramel custard, è un tipo di budino di origine spagnolo (anche quando il nome italiano e, latte alla portoghese) con uno strato di caramello liquido in superficie, a differenza della crème brûlée, che è un budino con la cima di caramello duro. Gli ingredienti sono latte, uova, zucchero e, di solito, vaniglia, secondo quantitativi che possono variare sensibilmente.
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Se poi volete leggere o vedere il video su come farlo a casa vi lascio il link al sito agrodolce.it che ne ha una bella facile!