Un kebab al piatto mangiato a Barcellona.
Spesso, quando con la nave faccio tappa a Barcellona, invece che uscire per gustare qualche piatto tipico spagnolo (e ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta) mi dirigo ad un piccolo ristorantino turco per mangiare un piatto di kebab.
Qualcuno inorridirà ma che ci posso fare se mi piace?
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Foto scattate con Honor 20.
Ecco dove vado io, in una traversa della Rambla:
L’espressione kebab è essenzialmente di origine persiana: la tradizione araba vuole che il piatto sia stato inventato nel medioevo da soldati persiani che usavano le loro spade per grigliare la carne sul fuoco in campo aperto. Secondo Ibn Battuta, un viaggiatore marocchino, in India il kebab non solo veniva servito nei palazzi reali durante il Sultanato di Delhi (1206-1526 d.C.), ma anche la gente comune lo usava per la prima colazione con il naan, un pane lievitato e cotto al forno. Una variante più antica del kebab (in greco: obeliskos) è attestata in Grecia dall’VIII secolo a.C. negli scritti di Omero e nelle opere classiche di Aristofane, Senofonte e Aristotele.
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