La bocca di un pesce. Veramente questo sembra un mostro marino più che un pesce. Era veramente enorme. E’ passato quasi un anno da quando ho scattato questa foto a Palma di Maiorca, al mercato dell’Olivar. Anche perché non è una delle foto che mi siano piaciute di più in assoluto. La metto ora perché sono a corto di immagini.
Pesce in carpione o scabeccio, la ricetta. I pescatori non sono mai stati ricchi, specialmente una volta quando non c’erano i frigoriferi e le attrezzature del giorno d’oggi e cercavano di conservare il pesce che non riuscivano a vendere. Dopo quello di prima qualità e quello di seconda, rimaneva il pesce troppo piccolo, di qualità troppo scadente o magari rotto nella rete. Per recuperare questo pesce i pescatori avevano inventato diversi sistemi e uno di questi è appunto il carpione che, a seconda delle zone, cambia nome e viene utilizzato in tutto il mediterraneo.
Adesso vi racconto come preparo io questo piatto. Chiaramente non cerco pesce rovinato o di bassissima qualità e uso principalmente le boghe o pescetti piccoli ma troppo grossi per la frittura e spesso sardine che nel triestino chiamano “sarde in saor”. Pulisco bene il pesce, tolgo le scaglie, le pinne e le interiora ma lascio la testa. Lo infarino bene e lo faccio friggere. A parte, in un’altra padella, faccio soffriggere abbondante cipolla, aglio e tutti i sapori in olio fresco dove ho aggiunto aceto e vino bianco, finché la cipolla è cotta ma non fritta. Quando il pesce è ben fritto e freddo lo salo e lo copro completamente con questo preparato e lo lascio a bagno per almeno due giorni. Adesso si può mangiare ma, se si resiste, più rimane a mollo meglio è perché così le lische e la testa diventano morbide e anch’esse possono essere mangiate.
Attenzione a queste note: le percentuali di olio e aceto possono variare a seconda del gusto, così come i sapori ed il vino bianco.
Eccovi un paio di foto, che ha scattato mio figlio Luca, del piatto servito nell’Osteria da Sergio di Sestri Levante:
Un delizioso ceviche di pesce ad Ibiza. Un piatto di pesce, che altro non è che un’insalata, condito con spezie e frutta. Non sono un amante di questo genere di piatti per cui, lo ammetto, la foto è del piatto del mio amico. Il mix di ingredienti differenti però era molto invitante e, a detta dell’amico, era anche molto buono. Eravamo ad Ibiza, la estate scorsa, nel ristorante del resort Casa Maca.
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Il ceviche, cebiche, seviche o sebiche è una ricetta a base di pesce o/e frutti di mare crudi e marinati nel limone, unita ad alcune spezie come il peperoncino e il coriandolo, tipiche della gastronomia di alcuni paesi dell’America Latina che si affacciano sull’oceano Pacifico quali: Colombia, Cile, Perù, Ecuador, Panama, Messico, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica e Guatemala. Continua e approfondisci su Wikipedia
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Un bel pesce San Pietro alla griglia. Un ottimo pesce da fare alla griglia e, nel caso della foto, preparato ottimamente. Anche la pelle era qualcosa di eccezionale. Eravamo in un ristorante di Palma di Maiorca ed era stato veramente ottimo.
Vi piace il pesce? Vi piace prepararlo e cucinarlo a casa? Avete il coltello giusto per sfilettare e preparare il pesce? Io vi suggerisco questo di Victorinox.
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La livrea ha un colore di fondo biancastro, grigiastro o giallastro screziato di beige e di bruno. Il ventre è bianco. Al centro del corpo un grosso ocello rotondeggiante nero, bordato di chiaro. I raggi dorsali sono bianchi e bruni, le ventrali grigiobrune. Le altre pinne sono trasparenti. Le dimensioni massime si attestano sui 90 cm di lunghezza per 8 kg di peso. Continua e approfondisci su Wikipedia
Grilled St. Peter’s fish – Poisson de Saint-Pierre grillé – Pescadito de San Pedro a la plancha – Peixe de São Pedro grelhado – Gegrillter Petersfisch – Cá thánh Peter nướng – 烤圣彼得鱼 – セントピーターズフィッシュのグリル
Calamari fritti ad Ibiza. Un piatto estivo, che mette sempre tutti d’accordo, e’ il calamaro, tagliato ad anelli e fritto. Questo bel tagliere era stato ordinato e pappato nel ristorante-chiringuito della spiaggetta di Ibizza Cala Gracioneta.
Ti piacciono gli anelli di calamari? Vai a vedere la mia ricetta per farli buonissimi! Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
A dish of fried calamari enjoyed in Ibiza – Un plat de calamars frits apprécié à Ibiza – Un plato de calamares fritos disfrutado en Ibiza – Um prato de lula frita apreciado em Ibiza – Ein Gericht aus gebratenen Calamari, das auf Ibiza genossen wird – Món bê chiên được thưởng thức ở Ibiza – 在伊维萨岛享用的一道炸鱿鱼 – イビサ島で食べるイカのフライ
Un banco del pesce al mercato di Palma. Uno dei luoghi piu’ belli in cui ho mangiato a Palma di Maiorca e’ questo mercato detto de l’Olivar. Un classico della Spagna sono questi mercati coperti nei quali, quasi sempre, ci sono anche dei piccoli bistrot nei quali si possono mangiare leccornie (che si pagano e che non sono a “buon Mercato” nonostante il luogo). La vista e il materiale per fotografie e’ comunque sempre garantita! Oltre ovviamente ad un buon spuntino. In questo caso il banco era di pesce (fresco?) ed in particolare ho fotografato dei bei polpi!
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Ho anche trovato il sito ufficiale del mercato: mercatolivar.com.
A fish stall at the Palma market – Un étal de poisson au marché de Palma – Un puesto de pescado en el mercado de Palma – Uma banca de peixe no mercado de Palma – Ein Fischstand auf dem Markt von Palma – Một gian hàng cá ở chợ Palma – 帕尔马市场的鱼摊 – パルマ市場の魚屋台
Granchi bolliti. Uno dei cibi che non manca in nessun ristorante in Thailandia sono i granchi. Se ne possono trovare un po’ di tutte le dimensioni ed in un po’ tutte le salse. Personalmente non li amo, non per questioni di gusto (mi piacciono) ma perche’ sono difficili da mangiare e c’e’ poca polpa. Questi erano bolliti (o al vapore) con a lato un po’ di salsa piccante.
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I granchi sono in particolare dotati di un robusto carapace e di due potenti chele, pertanto utilizzano quattro paia di arti per il movimento e le chele per prendere, difendersi e cibarsi. L’addome è ripiegato verticalmente ed è quindi nascosto. Molte specie sono notturne, quando la presenza di potenziali predatori è minore; l’alimentazione varia da specie a specie e comprende animali, piante, carcasse.
Salmone affumicato. Diversi mesi fa mi sono imbattuto in questi forni per affumicare il salmone. Ero a Warnemunde, in Germania, e lungo il piccolo canale al porto c’erano molti chioschi di street food nei quali vendevano panini e spiedini con il salmone appunto affumicato. A fianco ad ognuno di questi chioschi c’era uno o piu’ forni per essicare il salmone.
Quello affumicato deriva da un metodo di conservazione del salmone, soprattutto della specie Salmo salar (Salmone atlantico), ma viene talvolta utilizzato Oncorhynchus masou (salmone giapponese) o altre specie del genere Oncorhynchus. Continua su Wikipedia.
Fritto di pesce. Un ottimo fritto gustato qualche mese fa nell’ottima trattoria Raieü a Cavi Borgo (Lavagna). C’era un po di tutto ma era fatto in maniera povera: qualche pesce di paranza (pesce azzurro non pregiato), qualche gamberetto e qualche calamaro. Risultato veramente ottimo, voi che dite?
Ho trovato (e vi suggerisco) due spunti di lettura: – I segreti per preparare la perfetta frittura di pesce su IoViaggio – Frittura di pesce: 5 errori da non fare su Dissapore – Come preparare una perfetta frittura di pesce su Sale&Pepe