Code di gamberi in pastella e salsa tartara, la ricetta

Code di gamberi in pastella e salsa tartara, la ricetta

Code di gamberi in pastella e salsa tartara, la ricetta.
Le code di gamberi in pastella sono un antipasto sfizioso e croccante, perfetto per qualsiasi occasione. Questa ricetta semplice e gustosa conquisterà i tuoi ospiti e sarà sicuramente un successo. A bordo, ogni tanto e per qualche cocktail od occasione particolare, vengono preparati e sono buonissimi.
Così, prendendo spunto da questa foto, ho deciso di scrivervene la ricetta.

Ingredienti

Per la pastella:
– 200 g di farina 00;
– 250 ml di acqua frizzante ghiacciata;
– 1 uovo;
– 1 pizzico di sale.
Per i gamberi:
– 500 g di code di gamberi freschi;
– Sale e pepe q.b.;
– Olio di semi di arachide per friggere;
– Succo di limone (opzionale).
Per la Salsa Tartata:
– 200 ml di maionese;
– 1 cucchiaio di capperi tritati;
– 1 cetriolino sott’aceto tritato finemente;
– 1 cucchiaio di prezzemolo fresco tritato;
– 1 cucchiaino di senape di Digione;
– 1 cucchiaio di succo di limone;
– Sale e pepe q.b..

Preparazione

Preparare i gamberi: sgusciare e pulire le code di gamberi, rimuovendo il filo intestinale con uno stuzzicadenti. Sciacquarli bene sotto acqua corrente fredda, quindi asciugarli con carta da cucina. Condire con un pizzico di sale e pepe.
Preparare la pastella: in una ciotola, mescolare la farina con il sale. Aggiungere l’acqua frizzante ghiacciata e l’uovo, quindi mescolare rapidamente con una frusta fino a ottenere una pastella liscia e omogenea. Non mescolare troppo, la pastella deve rimanere leggermente grumosa per essere più croccante.
Preparare la salsa tartara: in una ciotola, unisci la maionese, i capperi, il cetriolino e il prezzemolo. Aggiungi la senape di Digione e il succo di limone, mescolando bene fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiusta di sale e pepe secondo il tuo gusto. Copri la ciotola e lasciala riposare in frigorifero per almeno 30 minuti prima di servire, in modo che i sapori si amalgamino bene.
Friggere i gamberi: Scaldare l’olio di semi di arachide in una padella profonda fino a raggiungere la temperatura di 170-180°C. Immergere ogni coda di gambero nella pastella, lasciando colare l’eccesso, e poi friggere nell’olio caldo fino a quando diventano dorate e croccanti, circa 2-3 minuti. Scolare su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.

Servi le code di gamberi in pastella con la salsa tartara a parte, in una piccola ciotola. I tuoi ospiti potranno intingere i gamberi nella salsa, aggiungendo un tocco cremoso e saporito al piatto.

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Code di gamberi in pastella e salsa tartara, la ricetta

Foto scattata con Honor 20.

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Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.

Una ottima frittura di pesce a Riva Trigoso

Una ottima frittura di pesce a Riva Trigoso

Una ottima frittura di pesce gustato a Riva Trigoso.
Un classico di quasi tutti i ristoranti della mia zona è la frittura di pesce (e di paranza) ed è uno dei piatti preferiti di mia moglie.
Quando sono a casa spesso la domenica vado con la famiglia al ristorante e scatto sempre foto dei piatti.

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Una ottima frittura di pesce a Riva Trigoso

Foto scattata con Honor 20.

Questo piatto era del ristorante Le Gardenie a Riva.

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Un gustoso fritto di totani, la ricetta

Un gustoso fritto di totani

Un gustoso fritto di totani, la ricetta.
Qualche settimana fa, passando dal banco del pesce di un supermercato vicino a casa, c’erano questi bei totani freschi che ho comperato per fare fritti.

Ingredienti

– Totani (corpo e ciuffi);
– Farina;
– Olio di semi (ma sono sicuro che si può avere un ottimo risultato anche con una friggitrice ad aria);
– Sale;
– Limone;

Preparazione

La preparazione è veramente molto semplice: per prima cosa puliamo i totani (se non lo abbiamo già fatto fare dal personale del banco del pesce) e passiamoli velocemente sotto l’acqua corrente.
Un amico mi ha detto che seppie, totani e polpo (anche se freschi) si devono mettere sempre un paio di giorni nel congelatore per ammorbidirne le fibre. In questo caso non l’ho fatto e vi assicuro che il risultato finale era morbido abbastanza per i miei gusti.

Tagliamo il corpo ad anelli e lasciamo i piccoli tentacoli interi.
Ora buttiamo tutto in un piatto con la farina e impastiamo il tutto cercando di coprirli omogeneamente. Troppa farina non serve e poi rimarrà a “sporcare” l’olio durante la cottura (puoi usare un setaccio od uno scolapasta per evitare che rimanga troppa farina).

Adesso in una pentola abbastanza alta mettiamo a friggere l’olio (meglio se avete una friggitrice o magari quella ad aria) ed una volta che è caldo abbastanza immergetevi i totani.
Cercate di cuocerli non tutti assieme per evitare che l’olio scenda troppo di temperatura.

A me, anzi a mia moglie, piacciono ben cotti per cui li abbiamo lasciati circa dieci minuti a cuocere.

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Un gustoso fritto di totani

Un gustoso fritto di totani

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 50.

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Gamberi impanati in Vietnam

Gamberi impanati in Vietnam

Gamberi impanati in Vietnam.
Non sono certo un piatto tipico vietnamita ma anche in questo paese li si possono quasi trovare ovunque.
I gamberi sono ormai un tipo di cibo universale. Questi, per esempio, li avevo mangiati in un bar ristorante al bordo di un laghetto nella regione di Ninh Binh.
La panatura non era male, dai, anche se posso ben dire che non sono stati i migliori che abbia mangiato in vita mia…

Gamberi impanati in Vietnam

Gamberi impanati in Vietnam

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 22.

Ci sono due tipi di panatura: la panatura classica e la panatura all’inglese. Per la panatura classica bisogna prima immergere ciò che si vuole impanare nell’uovo e subito dopo nel pangrattato. Nella seconda…
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Fiori di zucca fritti a Napoli

Fiori di zucca fritti a Napoli

Fiori di zucca fritti a Napoli.
Nei locali napoletani oltre alla ottima pizza spesso si possono trovare anche altre leccornie.
E’ il caso di queste frittelle di fiori di zucca che venivano preparate nella pizzeria Di Matteo, in centro a Napoli.
Erano veramente invitanti, appena usciti dalla friggitrice.

Fiori di zucca fritti a Napoli

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 22.

Il fiore di zucca o fiore di zucchino (chiamato anche fiorillo), dal colore giallo-arancione, è molto utilizzato in campo culinario; per questo vengono utilizzati prevalentemente i fiori maschili quelli che hanno il gambo, chiamato peduncolo, sottile e che sono destinati, dopo l’impollinazione a seccare. Vengono pertanto colti quando sono ancora turgidi e usati generalmente fritti.
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Frittura mista di pesce nei vicoli di Palermo

Frittura mista a Palermo

Frittura mista di pesce nei vicoli di Palermo.
In uno dei quartieri piu’ famosi di Palermo, la Vucciria, a mangiare un po’ di street food locale: una frittura di paranza.
Acciughe, gamberetti, seppioline, pesciolini. Tutto buonissimo e accompagnato da un buon bicchiere di vino bianco (Grillo era).

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Frittura mista a Palermo

Frittura mista a Palermo

Foto scattate con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-S 10-18.

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Frittura mista di pesce al mercato di Palma

Frittura mista di pesce

Frittura mista di pesce al mercato di Palma di Maiorca.
Un buon fritto di vari tipi di pesce gustata nel mercato dell’Olivar a Palma di Maiorca.
C’e’ un po’ di tutto: gamberetti, anelli di calamari, merluzzo e acciughe.
Un piatto povero ma se realizzato bene (con prodotti di qualita’ e olio buono) lascia sempre senza parole.

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Frittura mista di pesce

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-S 10-18.

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Fiori di zucchine fritti

Fiori di zucchine fritti

Fiori di zucchine fritti.
Se ieri vi ho mostrato un bel mazzetto di fiori di zucchine oggi vi faccio vedere come sono finiti.
Prima passati in pastella, poi fritti in olio di mais e poi mangiati!!!
Un ottimo piatto estivo: gustoso, semplice e di stagione. Cosa volere di più?

Vi lascio due foto; nella prima i fiori mentre friggono. Nella seconda il piatto pronto per essere gustato:

Fiori di zucchine

Fiori di zucchine fritti

Foto scattate con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 22.

A Napoli credo che li chiamino Sciurilli.

Il fiore di zucca o fiore di zucchino (chiamato anche fiorillo), dal colore giallo-arancione, è molto utilizzato in campo culinario; per questo vengono utilizzati prevalentemente i fiori maschili quelli che hanno il gambo, chiamato peduncolo, sottile e che sono destinati, dopo l’impollinazione a seccare. Vengono pertanto colti quando sono ancora turgidi e usati generalmente fritti. Volendo usare i fiori femminili, ma già di maschili ve ne sono a sufficienza, si devono recidere con delicatezza, senza danneggiare l’ovario cui sono portati ove non danneggiarlo e così perderlo. Pertanto, come già detto il fiore si usa solitamente fritto, per ricavarne piatti come gli sciurilli napoletani o i fiori di zucca in pastella “alla romana”.
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