Mandarini cinesi detti kingen

Mandarini cinesi detti kingen

Mandarini cinesi detti kingen.
Attorno a casa mia ci sono alcuni alberelli di questo tipo di mandarino, che non ho mai assaggiato anche se commestibile, e che sono molto carini da fotografare.
Voi li conoscete? Li mangiate?

Mandarini cinesi detti kingen

Mandarini cinesi detti kingen

Foto scattate con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-S10.

Il frutto è commestibile ed è usato per la preparazione di marmellate e canditi. La consistenza sottile e dal gusto delicato della buccia consente di mangiare il frutto senza sbucciarlo.
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Il frutto del corbezzolo

Il frutto del corbezzolo

Il frutto del corbezzolo.
Un bellissimo frutto della macchia mediterranea che qualche settimana fa era al massimo della maturazione.
Sulla strada che va su dalle Mimose a Sestri Levante c’erano decine di piante ricoperte di bei frutti arancioni e rossi.
Non potevo evitare di fare una foto!

Il frutto del corbezzolo

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-S10.

Il frutto è una bacca sferica di circa 2 centimetri, carnosa e rossa a maturità, ricoperta di tubercoli abbastanza rigidi spessi qualche millimetro; i frutti maturi hanno un buon sapore, che non tutti, però, apprezzano. È possibile utilizzare i frutti per marmellate casalinghe (confetture) e altre preparazioni.

Fichi d’India

Fichi d'India

Fichi d’India.
Dalle nostre parti (in Liguria) ci sono moltissimi fichi d’India che trovano terreno fertile nelle scoscese pendenze che vanno al mare.
Questa pianta, ad esempio, l’ho fotografata lungo il sentiero che da Levanto va a Monterosso.
Bella ricca di frutti rossi e arancioni!

Foto scattate con macchina Canon EOS M100 e lente Tamron 16-300.

Il fico d’India o ficodindia è una pianta nativa del Messico. Da qui, nell’antichità, si diffuse tra le popolazioni del Centro America che la coltivavano e commerciavano già ai tempi degli Aztechi, presso i quali era considerata pianta sacra con forti valori simbolici.
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The prickly pear flower – La fleur de figue de barbarie – la flor de la tuna – A flor de pera espinhosa – Die Kaktusfeigenblume – hoa lê gai – 刺梨花 – ウチワの花

Albicocche dal mio giardino

Albicocche dal mio giardino

Albicocche dal mio giardino.
Anche se dall’albero del mio giardino non ce ne sono più (ce le siamo mangiate tutte e purtroppo quest’anno non ce n’erano moltissime) vi posto una foto che ho fatto qualche giorno fa.
Un bel cestino di albicocche: le migliori del mondo! Grosse, carnose e dolcissime.
Non è certamente l’unica foto che è presente sul sito con questo soggetto ma non posso evitare di scattare a questo frutto così delizioso.

Albicocche dal mio giardino

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 22.

Ho trovato questo sito molto interessante (my-personaltrainer.it) che vi dice un sacco di informazioni nutrizionali riguardo questo frutto (e navigandolo) e su molti altri alimenti.

Una fase della preparazione dei capperi

Capperi sotto sale

Una fase della preparazione dei capperi.
A dire la verità non sono proprio i capperi sotto sale che stavate cercando. Infatti, a casa mia, i capperi si conservano sotto aceto. Il sale grosso lo mettiamo appena i frutti sono raccolti per ridurre l’acqua al loro interno.
Successivamente, dopo un paio di giorni sotto sale, noi li mettiamo nei barattoli sotto aceto assieme a qualche foglia (ebbene si anche le foglie si mangiano) e a qualche frutto (vi ricordo che il cappero in sé è il bocciolo del fiore da cui poi nasce un frutto carnoso simile ad un cetriolo).
Questa perciò è solo una delle prime fasi della preparazione.

Ti piacciono i capperi? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Capperi sotto sale

Foto scattata con macchina Canon 600D e lente Canon EF 40.

Il cappero (Capparis spinosa L., 1753) è un piccolo arbusto o suffrutice ramificato a portamento prostrato-ricadente della famiglia Capparaceae. Della pianta si consumano i boccioli, detti capperi, e più raramente i frutti, noti come cucunci o frutti di cappero. Entrambi si conservano sott’olio, sotto aceto o sotto sale. Il cappero è coltivato fin dall’antichità ed è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo e in Asia occidentale fino all’Oman. È spontaneo solo su substrati calcarei: nel suo ambiente naturale cresce sulle rupi calcaree, nelle falesie, su vecchie mura, formando spesso cespi con rami ricadenti lunghi anche diversi metri. È una pianta eliofila e xerofila con esigenze idriche limitatissime.
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A phase of caper preparation – Une phase de préparation des câpres – Una fase de preparación de alcaparras. – Uma fase de preparação de alcaparras – Eine Phase der Kapernvorbereitung – Một giai đoạn chuẩn bị nụ bạch hoa

Le more quasi pronte

Le more quasi pronte

Le more quasi pronte.
In questo periodo le more sono quasi pronte per essere raccolte e… mangiate.
Su questo ramo, per esempio, una sola era pronta (nera-blu scura) mentre le per le altre era da aspettare ancora qualche giorno.
Per la cronaca: quella pronta me la sono mangiata!

Le more quasi pronte