Gioielleria ad Hong Kong. Una foto ormai scattata qualche mese fa quando stavo imbarcando sulla Costa Fortuna. La vetrina di una bella e appariscente gioielleria nella strada principale di Hong Kong. Fa il paio con un altro paio di post, sempre dello stesso negozio, che vi ho postato allora.
È stato adoperato fin dall’antichità per coniare monete e, prima dell’avvento della moneta fiat (latino per “sia fatta”, cioè creata dal nulla, com’è quella odierna) è stato usato come controvalore per le emissioni valutarie degli Stati, come avveniva all’interno del cosiddetto gold standard. Si usa inoltre in gioielleria, odontoiatria e nell’industria elettronica. Il suo codice ISO come valuta è XAU (controvalore per oncia di metallo). L’oro è divenuto nel tempo il simbolo di purezza, valore e lealtà. Continua e approfondisci su Wikipedia.
Granchi ad Hong Kong. In Asia non mancano certo i ristoranti con pesce fresco ed in particolare con i crostacei. Questi granchi vivi, che mi sembrano granchi reali giapponesi, erano in bella mostra in un acquario di Hong Kong. Scusate per la qualita’ della foto ma c’era la vetrina di mezzo.
Statue in oro ad Hong Kong. Seconda foto di oggetti in oro visti nelle vetrine di diverse gioiellerie di Hong Kong. Devo dire che attirano veramente l’attenzione!
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Scalinata a fumetti ad Hong Kong. Passeggiando per Hong Kong ci siamo imbattuti in questo parco, che si chiama Kowloon Park, la cui entrata (o una delle tante) e’ questa scalinata addobbata da personaggi a fumetti. All’interno del parco poi altre statue (delle quali pero’ non ho riconosciuto nemmeno uno dei personaggi) di manga locali.
Impalcature ad Hong Kong. Una delle cose che mi stupisce sempre quando sono ad Hong Kong (ho scritto sempre anche se in realta’ ci sono stato solo tre o quattro volte in vita mia) sono le impalcature dei palazzi. Se osservate bene, quelli che dalle nostre parte sono i tubi Innocenti, in metallo, in questa citta’ ultramoderna sono di bamboo… Tutte le volte mi sembra una cosa incredibile. Una volta mi sono messo a leggere e ho scoperto che c’e’ proprio un’arte nel costruirle e nonostante il passare degli anni lo considerano sempre il miglior materiale per costruire le impalcature.
Avete mai visto questo tipo di strutture in Asia? Se hai domande oppure se vuoi farmi sapere la tua opinione su questo articolo lascia un commento cliccando qui.
Veliero in oro ad Hong Kong. Mi stupisce sempre l’arte orafa che si trova in Asia. Questo veliero era in una delle vetrine di una delle tante gioiellerie che ho incontrato passeggiando nella via principale di Hong Kong. Mi affascina l’oro, lo devo proprio ammettere.
La trippa. Come molti piatti poveri la trippa viene consumata in tutto il mondo e ogni paese ha molteplici ricette per la sua preparazione. Quando ho potuto farlo ho assaggiato la trippa in tutti i paesi che ho visitato, e sono molti, ma credo che il modo più strano che mi sia capitato sia stato a Hong Kong. Durante il periodo di circa nove mesi che ho avuto la fortuna di trascorrere su di un nave che operava nell’estremo oriente, quando ne ho avuto la possibilità, ho provato i piatti locali, specialmente quelli di Hong Kong dove i ristoranti che servono piatti tipici velocissimi a prezzi molto contenuti sono innumerevoli. Ho iniziato ad apprezzare la cucina orientale sulla nave, assaggiando i piatti della cucina per l’Equipaggio dove ci sono cuochi in grado di soddisfare le esigenze alimentari dei differenti gruppi etnici, religiosi e culturali dei vari componenti del personale. Queste mie curiosità hanno avuto una grande risposta quando ho conosciuto su di una nave un grande Chef cinese che alternava la preparazione di ottimi piatti cinesi alla classica offerta della cucina tipica italiana fatta da un altro ottimo Chef italiano. A Hong Kong, come in quasi tutta l’Asia, si può mangiare qualunque cosa in qualsiasi momento ed io approfittavo di ogni mezz’ora per poter uscire ad assaggiare qualche piatto. Naturalmente non uscivo da solo ma con un mio collega cinese che mi guidava nella scelta dei piatti dopo avermene descritto la composizione e, tornando alla trippa, che viene consumata in abbondanza anche nella cucina cinese, venni incuriosito da una zuppa di verdure varie con i classici “noodles” di riso, arricchiti da abbondanti pezzi di trippa caramellati. Questa trippa era così buona che chiedevo che nella tazza ne mettessero doppia porzione…
Come in tutte le regioni d’Italia anche in Liguria la trippa fa parte della cucina povera ed in casa nostra, a parte mio figlio, la consumiamo tutti con piacere. Devo dire che la trippa, sia che sia alla parmigiana, alla milanese, alla toscana, eccetera, viene fondamentalmente preparata alla stessa maniera e pertanto vi descriverò come la prepariamo in casa mia.
Prima di tutto mi procuro la trippa della migliore qualità possibile da un macellaio di fiducia o, meglio, da una tripperia di Chiavari l’unica rimasta e che ha una tradizione molto antica. Per quattro persone mi faccio preparare circa un chilo di trippa mista… lo so che è molta ma bisogna ricordare che la trippa che si compera ha già subito una pre-cottura anche se breve e che contiene molta acqua.
Faccio poi un fondo abbastanza grossolano con cipolla, sedano, carota e uno spicchio d’aglio, metto ad ammollare pochi fungi secchi e preparo a parte quattro belle patate, un poco di concentrato di pomodoro, qualche oliva taggiasca, una manciatina di pinoli. Su di un fornello metto a scaldare un po’ di brodo di carne (o lo faccio direttamente con un po’ di verdura).
Dopo aver fatto soffriggere dolcemente il fondo nell’olio extra vergine (non molto) aggiungo le trippe tagliate molto fini, salo leggermente e lascio che fuori esca tutta l’acqua in esse contenuta. Dopo questa operazione vi renderete conto che, in fondo, il chilo di trippa si sarà molto ridotto… ma non vi preoccupate perché andranno ancora aggiunte le patate…
Una volta che la trippa si sarà ben insaporita la bagno con poco vino bianco e lo lascio evaporare. Aggiungo poi un po’ di brodo caldo, il concentrato di pomodoro, i funghi secchi ammollati e tritati, le olive, i pinoli e le patate tagliate a cubi grossolani. Lascio cuocere a fuoco moderato controllando la cottura e aggiungendo brodo se necessario. La trippa sarà pronta quando le patate saranno cotte. Prima di servirla aggiungo un po’ di prezzemolo tritato. A tavola per chi piace, si può aggiungere il formaggio grattugiato.
La foto è stata presa dal sito Pixabay che offre immagini gratis online.
Lan Kwei Fong a Hong Kong. Il quartiere notturno più movimentato di Hong Kong è sicuramente Lan Kwei Fong (ho letto anche del quartiere a luci rosse ma non sono stato, accidenti!). In duecento metri quadrati tanti bar e pubs con musica per tutti i gusti, drinks per tutti i gusti e tantissima gente che si diverte fino a notte fonda. Spettacolo!
Nella foto l’inizio della strada pedonale. Se non fosse per le insegne e le luci, tipiche dell’Asia, sembrerebbero quasi i vicoli di Genova o di San Sebastian.