Il Cristo della Minerva di Michelangelo a Roma

Il Cristo della Minerva di Michelangelo a Roma

Il Cristo della Minerva di Michelangelo a Roma.
Nel cuore di Roma, in uno dei quartieri più antichi e suggestivi della città, sorge la maestosa chiesa di Santa Maria sopra Minerva. All’interno di questo sacro edificio, tra opere d’arte di inestimabile valore, spicca la statua del Cristo della Minerva, un capolavoro scolpito dal celebre artista rinascimentale Michelangelo Buonarroti.
La statua del Cristo della Minerva, anche conosciuta come Cristo Risorto o Cristo della Pietà, è un’imponente scultura marmorea raffigurante Gesù Cristo dopo la resurrezione. Commissionata da un giovane frate domenicano, fra’ Ludovico di Pietro nel 1514, l’opera fu pensata per adornare l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Tuttavia, il progetto originale prevedeva una statua della Vergine Maria, ma fu poi modificato quando Michelangelo accettò la commissione.
La realizzazione della statua si protrasse per alcuni anni e fu completata intorno al 1521. Michelangelo lavorò con maestria il marmo bianco, dando vita a un’opera straordinaria che ancora oggi continua a stupire per la sua bellezza e il suo realismo.
La statua del Cristo della Minerva mostra Cristo in una posa solenne e pacata, con il corpo eretto ed appoggiato alla croce. Il volto sereno e gli intricati dettagli anatomici conferiscono all’opera un senso di vita e spiritualità straordinari.
La statua del Cristo della Minerva si inserisce nel contesto artistico e culturale del Rinascimento italiano, un periodo di fervente creatività e rinnovamento spirituale. Michelangelo, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico del tempo con opere come il David, la Pietà e la Cappella Sistina. La sua abilità nel modellare il marmo e nel catturare l’essenza dell’umanità ha influenzato generazioni di artisti successivi.
La statua del Cristo della Minerva rappresenta un momento culminante nella carriera di Michelangelo e un’icona del Rinascimento italiano. Con la sua bellezza senza tempo e il suo profondo significato spirituale, continua a ispirare e a commuovere i visitatori che si avventurano nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva. È un’opera d’arte straordinaria che ci ricorda la grandezza dell’ingegno umano e il potere della fede.

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Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Qui vi lascio il sito ufficiale della basilica: santamariasopraminerva.it.

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Ecco dove si trova la basilica:

Il Cristo della Minerva è una statua marmorea (h. 205 cm) di Michelangelo Buonarroti, realizzata nel 1519-1520 circa e oggi conservata nella basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma. Nel 1514 Michelangelo, sebbene fosse vincolato da un contratto di esclusiva con gli eredi Della Rovere per lavorare alla tomba di Giulio II, non rifiutava remunerative commissioni private, come quella ricevuta da Bernando Cencio, canonico di San Pietro in Vaticano, Mario Scappucci, Pietro Paolo Castellano e Metello Vari per un Cristo risorto, da collocare nella basilica di Santa Maria sopra Minerva.
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La tomba di Michelangelo in Santa Croce a Firenze

La tomba di Michelangelo in Santa Croce a Firenze

La tomba di Michelangelo in Santa Croce a Firenze.
La città di Firenze, ricca di storia e cultura, custodisce al suo interno un tesoro d’arte e di significato: la tomba di Michelangelo Buonarroti situata nella basilica di Santa Croce. Questo luogo sacro, già residenza di illustri figure come Galileo Galilei e Niccolò Machiavelli, accoglie il grande maestro del Rinascimento italiano con una solennità e un rispetto che sono all’altezza della grandezza del suo contributo all’arte e alla cultura.
Michelangelo, nato nel 1475 e deceduto nel 1564, fu uno dei più grandi artisti della storia. La sua influenza si estese attraverso la scultura, la pittura e l’architettura, dando vita a opere iconiche come la statua di David e la Cappella Sistina. Dopo la sua morte, Firenze gli dedicò un’ultima dimora nella basilica di Santa Croce, un luogo già consacrato per le sue numerose tombe di personalità illustri.
La tomba di Michelangelo fu progettata da Giorgio Vasari, un altro grande artista e architetto del Rinascimento italiano. L’opera, completata nel 1578, combina elementi architettonici e scultorei in un tributo adeguato alla grandezza di Michelangelo. Il monumento si trova nella cappella di famiglia dei Buonarroti, posta sul lato sinistro della navata della basilica.
La tomba di Michelangelo è un esempio eloquente di arte funeraria rinascimentale. Al centro si trova una statua allegorica della Speranza, affiancata da statue rappresentanti l’Attività e la Filosofia. La figura di Michelangelo, realizzata dallo stesso Vasari, è collocata su un sarcofago sormontato da un ritratto del defunto, eseguito da Daniele da Volterra. L’insieme è caratterizzato da un senso di equilibrio e armonia, tipico dello stile rinascimentale.
Ogni elemento della tomba di Michelangelo è carico di simbolismo. La Speranza, con le ali spiegate, suggerisce l’immortalità dell’arte e la continuità della sua influenza nel tempo. Le statue laterali simboleggiano la dualità della vita di Michelangelo, tra il fervore creativo dell’artista e la profondità filosofica del suo pensiero.

La tomba di Michelangelo in Santa Croce è un capolavoro che unisce l’arte e la spiritualità. Ogni dettaglio, dal disegno architettonico alle sculture allegoriche, racconta la storia di un uomo che ha plasmato l’estetica del Rinascimento. Questo luogo sacro è una tappa imprescindibile per chiunque desideri immergersi nell’eredità artistica e culturale di Firenze, rendendo omaggio a uno dei geni che hanno reso questa città eternamente leggendaria.
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La tomba di Michelangelo in Santa Croce a Firenze

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 11-22.

Questo il sito ufficiale: santacroceopera.it.

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La tomba più famosa è forse quella di Michelangelo Buonarroti, tra il primo e il secondo altare della navata destra, progettata dal Vasari dopo che le spoglie del grande artista arrivarono a Firenze da Roma (1564). Sopra al sepolcro tre sculture rappresentano le personificazioni della Pittura (di Battista Lorenzi, autore anche del busto dell’artista) (1568 circa), della Scultura (di Valerio Cioli) e dell’Architettura (riattribuita a Battista Lorenzi, già riferita a Giovanni Bandini), rattristate per la scomparsa del grande maestro, ma tutto l’insieme del sepolcro è una commistione di pittura, scultura ed architettura. Gli affreschi che lo decorano sono di Giovan Battista Naldini.
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La maestosa Cordonata Capitolina a Roma

La maestosa Cordonata Capitolina: un viaggio nel cuore di Roma

La maestosa Cordonata Capitolina: un viaggio nel cuore di Roma.
Nel cuore di Roma, tra le antiche rovine e le maestose opere d’arte, c’è un luogo che incanta e affascina con la sua bellezza senza tempo: la Cordonata Capitolina. Questa imponente scalinata, situata nella famosa Piazza del Campidoglio, è un’icona della storia romana e un simbolo della grandezza dell’Antica Roma.
La Cordonata Capitolina fu progettata dal celebre artista e architetto rinascimentale Michelangelo Buonarroti nel XVI secolo. L’obiettivo era creare una scalinata imponente che collegasse la Piazza del Campidoglio al Foro Romano, sottolineando così la grandezza del luogo e la connessione tra la Roma antica e quella moderna.
La scalinata è caratterizzata da una serie di gradini in marmo bianco, incorniciati da parapetti eleganti. Al centro di essa si erge una statua dell’Imperatore Marco Aurelio su un magnifico piedistallo. Questa statua equestre, una delle poche rimaste dell’epoca romana, rappresenta un’importante connessione con la storia imperiale di Roma.
Per chiunque visiti Roma, la Cordonata Capitolina è una tappa obbligata. Non solo offre l’opportunità di ammirare l’opera di un genio come Michelangelo, ma permette anche di immergersi nella storia millenaria di questa straordinaria città.
Camminare lungo questa scalinata è come fare un viaggio nel tempo, una passeggiata attraverso le epoche che hanno reso Roma la città leggendaria che è oggi. La Cordonata Capitolina è un tributo alla grandezza di Roma, un omaggio all’arte e all’architettura senza tempo, e un promemoria della sua storia straordinaria.

Quindi, quando visitate Roma, non perdete l’opportunità di scalare la Cordonata Capitolina e di ammirare la città eterna dalla sua vista più spettacolare. È un’esperienza che rimarrà impressa nella vostra memoria per sempre, un incontro con la magnificenza di Roma e la sua eterna bellezza.

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La maestosa Cordonata Capitolina: un viaggio nel cuore di Roma

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Fu progettata da Michelangelo Buonarroti nel XVI secolo su commissione di papa Paolo III, nell’ambito dei lavori di risistemazione del Campidoglio. La cordonata capitolina, di facile accesso e transito poiché pensata anche per il transito di uomini a cavallo, si allarga leggermente verso l’alto, dove sono poste le grandi statue dei Dioscuri, Castore e Polluce.
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Ecco dove si trova la scalinata:

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