Ossobuchi alla milanese, la ricetta

Ossobuchi alla milanese

Ossobuchi alla milanese, la ricetta.
Questa mattina sono passato da Alfredo, il mio macellaio di fiducia. Alfredo è un macellaio all’antica: ha un banco che sembrerebbe piuttosto povero ma tutto è conservato nella cella frigo per mantenere la giusta umidità e temperatura; basta chiedere e Alfredo tira fuori dalla cella i tagli più belli…
Questa mattina insolitamente aveva in vetrina un bellissimo pezzo di stinco di posteriore di vitellone*, da cui mi sono fatto tagliare tre splendidi ossibuchi con cui ho preparato il mio piatto: ossibuchi con risotto allo zafferano e gremolada**
Come procedura ho infarinato gli ossibuchi e li ho fatti soffriggere a fuoco alto per chiudere tutti i pori e non far uscire i succhi della carne.
In una casseruola di terracotta ho fatto soffriggere una cipolla ed uno spicchio d’aglio, ho aggiunto gli ossibuchi ed ho fatto prendere calore.Ho poi aggiunto alcuni pezzetti di carota, patate e zucchini, ho bagnato con vino rosso ed ho fatto iniziare la cottura a fuoco basso.
Intanto a parte ho preparato con calma la base per il risotto, tritando un po’ di cipolla, facendo scaldare un pentolino di buon brodo di carne e facendo fondere lo zafferano in acqua. Agli ossibuchi ho aggiunto poco concentrato di pomodoro e li ho fatti cuocere lentamente, sempre controllando che la carne fosse tenera e le verdure cotte bene. A cottura quasi ultimata ho aggiunto un po’ di sale grosso (cerco di stare sempre attento al sale).
Poi ho iniziato la cottura del riso, facendo soffriggere la cipolla in poco olio d’oliva, aggiungendo il riso che, una volta tostato, ho bagnato con poco vino bianco. Evaporato il vino ho aggiunto il brodo caldo (ormai conosco le quantità e riesco, dopo una piccola leggera rimescolatura a non continuare a muovere il riso che cuoce lentamente muovendo da solo grazie all’ebollizione dei liquidi). A cottura quasi ultimata ho aggiunto lo zafferano e, a cottura ultimata, lo ho mantecato con un pezzo di burro ma non ho aggiunto formaggio, che per me, altera il sapore dello zafferano.
Poi ho preparato il piatto con il risotto, l’ossobuco che ho bagnato con il suo sugo ed ho aggiunto la gremolada. Tutto fatto…

Buon appetito!!!
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Ossobuchi alla milanese

Ossobuchi alla milanese

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 22.

* il vitellone è la carne di solito usata per questo piatto perché è più tenera ma l’importante è che provenga dal posteriore perché meno fibrosa e più grande di diametro. Io ho usato il vitellone: ne sapevo la provenienza e la scelta mi ha dato ragione.
** la gremolada è una semplicissima salsa fatta tritando buccia di limone senza il bianco, aglio e prezzemolo e serve a profumare l’ossobuco

Nota: Come sempre la qualità delle materie prima è essenziale: per prima cose bisogna scegliere bene la qualità della carne, se è il caso prenotandola dal proprio macellaio di fiducia chiedendo espressamente che sia di posteriore. Importante poi è anche la qualità dei vini per bagnare la carne ed il riso.

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La rinomata ed ottima salama da sugo di Ferrara

La salama da sugo di Ferrara

La rinomata ed ottima salama da sugo di Ferrara.
Se i cappellacci sono al primo posto come piatto di Ferrara, la salama da sugo lo è tra i secondi.
Un insaccato di maiale gustosissimo, forse addirittura troppo gustoso, accompagnato da un immancabile purè di patate.
Mangiata ovviamente a Ferrara nel ristorante Ostinato.

Hai mai assaggiato la salama da sugo?
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La salama da sugo di Ferrara

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 22.

Viene preparata macinando varie parti del maiale quali coppa del collo, guanciale, polpa magra derivante dalla rifilatura della coscia, destinata alla produzione del prosciutto e dalla spalla, si aggiunge una piccola percentuale di lingua e fegato, alle quali, nella ricetta contemporanea, vengono aggiunte sale, pepe, noce moscata.
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Spaghetti al pesto ligure

Spaghetti al pesto ligure

Spaghetti al pesto ligure.
Uno dei tipi di pasta conditi con il pesto che più mi piace sono i classici spaghetti numero cinque.
Il pesto ligure fatto in casa, purtroppo non con il mortaio ma con il frullatore, si può utilizzare su moltissimi tipi di pasta: i più classici sono le trenette, le trofie (o trofiette di Recco) oppure i corsetti.
A me piacciono moltissimo anche gli spaghetti ed eccovi la foto di un bel piatto che ho mangiato qualche giorno fa.

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Spaghetti al pesto ligure

Spaghetti al pesto ligure

Foto scattate con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 22.

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Il sanguinaccio o berodo, la ricetta

Il sanguinaccio o berodo

Il sanguinaccio o berodo.
Il sanguinaccio, che è chiamato in molti modi (qui da noi in Liguria appunto berodo) e preparato in altrettante maniere, è una preparazione che, per quanto sappia io, viene fatta in tutto il mondo non mussulmano: non è altro che un modo per recuperare il sangue del maiale, preziosa fonte di proteine, grassi e altri ingredienti…
Io ho sempre assaggiato questo prodotto, quando lo ho trovato, e ne ho trovato di ottimi sia che fossero fatti con il cioccolato amaro e sia messi in piccoli budelli e mescolati con peperoncino in Messico.
Comunque, quando si compera un sanguinaccio, questo è in realtà già stato preparato dal macellaio e poi sottoposto ad una prima bollitura.
Il sangue fresco deve subito essere mescolato con latte e bisogna continuare a mescolare per evitarne la coagulazione. A questo punto l’ulteriore procedimento di preparazione dipende dalle abitudini, culture e tradizioni dei luoghi e paesi.
Io, anni or sono, ho visto preparare i sanguinacci da Lindo, un norcino locale che veniva chiamato dalle famiglie che, spesso con sacrificio, allevavano e poi macellavano un maiale. Per me, però, il maestro assoluto delle preparazioni dei salumi e sanguinacci era il sig. Lino Marcenaro e i suoi due assistenti: Franco e Carlo che poi è diventato un grande viaggiatore di paesi esotici e che è uno dei miei più vecchi e cari amici.
Il sangue, ancora fresco viene mescolato con latte fresco, continuando a mescolare con spezie, sale e pinoli, che devono essere abbondanti anche se cari; naturalmente non so le dosi che devono essere segrete. I sanguinacci, appena chiusi con la stessa tecnica usata per le salsicce, devono essere messi a bollire per avere così la prima cottura. E’ così che li troviamo dal macellaio.
In casa nostra li cuciniamo semplicemente bolliti per alcuni minuti ma decorati mescolando alcuni contorni della cucina svizzera: patate sabbiose (tagliate a spicchi, scottate in acqua e poi saltate al burro e pangrattato), fettine di mele renette (sbucciate, tagliate a spicchi e poi cotte lentamente in acqua leggermente acidulata con limone e spolverate di cannella) e infine con verza saltata (tagliata non troppo finemente e cotta con poco olio, sale e spruzzata con vino bianco e, alla fine, con un goccio d’aceto).
Buon appetito!

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Il sanguinaccio o berodo

Foto scattata con Honor 10.

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Ravioli al ragu della trattoria Moggia a Lavagna

Ravioli al ragu di Moggia

Ravioli al ragu della trattoria Moggia a Lavagna.
Qualche tempo sono stato alla trattoria La Moggia a Lavagna (qui la pagina Facebook e qui la recensione di TripAdvisor) a mangiare.
Non vi ero mai stato prima ma devo dire che non mi sono trovato per niente male.
Questo il piatto che io considero principale: i ravioli al ragù di carne.
Voto ai ravioli? Ottimi.

Vai a vedere il mio articolo con la mia personale classifica dei ristoranti dove ho mangiato i migliori ravioli al ragù della Provincia di Genova di Levante.

Quali sono i più buoni ravioli al ragù per te? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.

Ravioli al ragu di Moggia

Foto scattata con iPhone 6.

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Street food malese

Street food malese

Street food malese.
Tante volte si chiama street food anche quello che è venduto nei ristoranti. Ebbene queste foto sono state scattate su una bancarella sulla strada principale di Langkawi, in Malesia.
C’è proprio un po’ di tutto (o almeno mi pare): pesce, crostacei, pollo… tutto con abbondanti salse untissime.
Se chiudete gli occhi sulla sanità è sicuramente tutto buonissimo. Non ve lo so dire con certezza perché ho solamente scattato le foto e non preso niente.

Street food malese

Street food malese

Foto scattate con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 22.

Kebab: non il mio cibo ideale

Kebab shawarma

Kebab: non il mio cibo ideale.
Mio figlio mi ha chiesto di scrivergli qualcosa su un piatto che ha mangiato recentemente in Malesia: il kebab.
Per quanto ne so, è una mezza porcheria… è un po’ come l’hamburger, dentro ci puoi mettere di tutto.
Il vero kebab (kebab vuol dire spiedo) nasce in Turchia e in altri paesi musulmani limitrofi; consiste in strati di carne di montone sovrapposti e alternati con grasso sempre di montone.
Per tagliarlo si usa un coltello largo e lungo che taglia rifilando la carne più vicina al fuoco e che viene raccolta con una apposita paletta.
La carne cotta viene avvolta in un pane azzimo e servita con aggiunta di salsa piccante.
Dalla Turchia questo piatto è passato alla Grecia che ne ha fatto un piatto per turisti o marittimi come mio figlio appunto…
In Grecia, però, invece del montone, usano carni di maiale o pollo perché meno cari, avvolte in questo pane assieme a patate fritte, insalata e pomodori mescolati a salsa di bassissima qualità… In Grecia il piatto si chiama Ghyros.
Dalla Grecia poi il piatto è passato da noi… e c’è gente che lo compra…

Non molto tempo fa ci sono stati qui da noi diversi articoli per una specie di mafia che è proprietaria di queste piccole strutture dove si diceva fosse servita carne di bassissima qualità e ci fossero problemi di sanità e altro…
Questo è tutto quello che so.
Un consiglio che do io a mio figlio: non mangiare questo cibo se puoi!

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Eccovi la foto che mi ha mandato:

Kebab shawarma

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-M 22.

Lo shawarma, (in arabo: شاورما‎, a sua volta dal turco çevirme), è una pietanza di carne mediorientale. Sebbene la parola derivi dal turco çevirme, ossia «che gira», in Turchia questa preparazione è chiamata döner kebabı; in Grecia è detta γύρος gyros, e in quest’ultimo caso è principalmente di maiale, animale escluso dal consumo alimentare per le popolazioni di religione islamica.
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Kebab: Not my ideal food – Kebab : pas mon plat idéal – Kebab: no es mi comida ideal – Kebab: não é a minha comida ideal – Kebab: nicht mein ideales Essen – Kebab: không phải món ăn lý tưởng của tôi

Pad Thai, la insalata tipica thailandese

Pad Thai

Pad Thai, la insalata tipica thailandese.
Uno dei piatti tipici thailandesi e’ questa insalata stuzzicante con pollo e germogli di soia.
Ci sono diverse ricette ed ingredienti mixati e magari leggermente differenti da posto a posto. In questo caso, il piatto e’ stato mangiato a Phuket, c’erano: germogli di soia, pollo, uova, noodles e qualche verdura.

Pad Thai

Foto scattata con Honor 10.

Ho trovato online anche un paio di ricette e spiegazioni su fant-asiatravel.com, su adessocucina.com e su lamiaasia.net.

Il pad thai, phat thai o phad thai (lingua thailandese: ผัดไทย) è un piatto della cucina thailandese a base di pasta di riso saltata in padella con alimenti vari, come ad esempio uovo, salsa di pesce, peperoncino, verdure, germogli di soia, gamberi e pollo o tofu. È il piatto di pasta saltata più diffuso in Thailandia e comprende elementi caratteristici sia della cucina thai che della cucina cinese.

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Fried rice with seafood

Fried rice with seafood

Riso fritto con frutti di mare.
Uno dei piatti di riso tipici dell’asia e’ il riso fritto (che poi altro non e’ che riso in bianco cotto in padella con uovo e verdure) accompagnato generalmente con frutti di mare, carne di pollo oppure di manzo o di maiale.
Piatto completo ma spesso io lo prendo come side dish ad un piatto principale.

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Fried rice with seafood

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Tamron 16-300.

Il riso fritto è un gustoso piatto tradizionale preparato con riso cotto al vapore e poi soffritto nel wok; non preoccuparti comunque, è possibile utilizzare anche una padella. Il riso fritto è buonissimo accompagnato con molteplici ingredienti, incluse quasi tutte le varietà di verdura, la carne e le uova.
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Fried rice with seafood – Riz sauté aux fruits de mer – Arroz frito con marisco – Arroz frito com frutos do mar – Gebratener Reis mit Meeresfrüchten – Cơm chiên hải sản – 海鲜炒饭 – 海鮮チャーハン