La scalinata di piazza Pianciani a Spoleto

La scalinata di piazza Pianciani a Spoleto

La scalinata di piazza Pianciani a Spoleto.
La Scalinata di Piazza Pianciani è uno degli angoli più suggestivi di Spoleto, una città ricca di storia e cultura. Questa scalinata, realizzata nei primi del Novecento, è un esempio affascinante di architettura urbana che unisce funzionalità e bellezza estetica.
La piazza dedicata a Luigi Pianciani, un importante politico e patriota italiano, si trova di fronte al palazzo di famiglia. Fino al 1923, l’area era caratterizzata da un prato in salita che permetteva ai carri di salire verso Via Fontesecca. Tuttavia, con l’intenzione di creare una piazza pianeggiante, si decise di costruire una scalinata. Dopo varie discussioni e polemiche, fu approvato il progetto dell’architetto Ugo Tarchi, che prevedeva una doppia scalinata con balaustra.
La scalinata a doppio braccio è un elemento distintivo della piazza. Essa conduce a Via Fontesecca, una delle vie più pittoresche di Spoleto, dove si affacciano edifici medievali e rinascimentali, come il cavalcavia di Palazzo Leoncilli con i suoi balconi e logge. La scalinata non solo abbellisce la piazza, ma funge anche da collegamento tra diverse parti della città, rendendo più agevole l’accesso ai visitatori.
Nel corso degli anni, la scalinata ha subito danni, tra cui un incidente veicolare che ha parzialmente distrutto la parte sinistra. Tuttavia, è stata fedelmente ricostruita e restaurata nel 2020 grazie alla sponsorizzazione della Lucente srl. Questo intervento ha permesso di preservare la bellezza e l’integrità della scalinata, garantendo che continui a essere un punto di riferimento per cittadini e turisti.
Oggi, Piazza Pianciani e la sua scalinata sono luoghi di incontro e socializzazione per gli abitanti di Spoleto e i visitatori. La piazza è spesso animata da eventi culturali e manifestazioni, rendendola un centro vitale della vita cittadina. La scalinata, con la sua eleganza e storia, continua a incantare chiunque la visiti, offrendo una vista mozzafiato sulla città e un collegamento diretto con il passato storico di Spoleto.

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Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Dove si trova la scalinata:

La scalinata a doppio braccio che abbellisce la piazza, realizzata nei primi del Novecento, immette ad una delle vie più suggestive di Spoleto, via Fontesecca, dove si affacciano edifici medievali e rinascimentali: ne è esempio il cavalcavia di palazzo Leoncilli, con balconi e logge. In cima alla via si prosegue per il Duomo (a sinistra) o per Piazza del Mercato (a destra).
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Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.
Riferimenti:
– https://myspoleto.it/pagina/scalinata-di-piazza-pianciani/

La scalinata della chiesa di San Francesco a Bevagna

La scalinata della chiesa di San Francesco a Bevagna

La scalinata della chiesa di San Francesco a Bevagna.
Alla scoperta del magnifico borgo di Bevagna, in Umbria, ho trovato subito questo scorcio con questa bella scalinata in pietra che conduce alla bella chiesa dedicata a San Francesco.
Solo uno dei moltissimi scorci che regala il borgo.

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La scalinata della chiesa di San Francesco a Bevagna

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Ecco dove si trova la scalinata:

Filippo Silvestri (Bevagna, 22 giugno 1873 – Portici, 10 giugno 1949) è stato un entomologo italiano. La sua successiva carriera si sviluppò all’interno di questa struttura, divenendo direttore dell’Istituto superiore agrario di Portici fra il 1920 e il 1930 e portandola alla notorietà mondiale. La raccolta di insetti dell’istituto, che comprende circa duemila specie raccolte da Silvestri in oltre mezzo secolo di attività è tuttora considerata tra le più importanti al mondo.
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The steps of the church of San Francesco in Bevagna – L’escalier de l’église de San Francesco à Bevagna – La escalera de la iglesia de San Francisco en Bevagna – A escadaria da igreja de San Francesco em Bevagna – Die Treppe der Kirche San Francesco in Bevagna – Cầu thang của nhà thờ San Francesco ở Bevagna

La scalinata del Palazzo dei Priori a Perugia

La scalinata del Palazzo dei Priori a Perugia

La scalinata del Palazzo dei Priori a Perugia.
Il Palazzo dei Priori, situato nel cuore di Perugia, è uno dei più importanti esempi di architettura gotica in Italia. Costruito tra il 1293 e il 1443, questo edificio storico ospita oggi il Municipio e la Galleria Nazionale dell’Umbria.
Uno degli elementi più affascinanti del Palazzo è la sua scalinata a ventaglio, progettata dall’architetto senese Ambrogio Maitani. Questa scalinata, che conduce alla Sala dei Notari e alla Sala della Vaccara, è stata aggiunta nel 1902, sostituendo una precedente a due rampe. La scalinata è coronata da copie in bronzo del Grifo perugino e del Leone guelfo, simboli della città, che aggiungono un tocco di maestosità all’ingresso principale.
La scalinata non è solo un elemento architettonico, ma anche un simbolo della storia e della cultura di Perugia. Ogni gradino racconta una storia, ogni dettaglio riflette l’arte e l’abilità degli artigiani che l’hanno costruita. Visitare il Palazzo dei Priori e salire questa scalinata significa fare un viaggio nel tempo, immergendosi nella ricca eredità medievale della città.
Se ti trovi a Perugia, non perdere l’occasione di ammirare questa meraviglia architettonica e di esplorare le sale storiche del Palazzo dei Priori. È un’esperienza che ti lascerà senza fiato e ti farà apprezzare ancora di più la bellezza e la storia di questa affascinante città umbra.

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La scalinata del Palazzo dei Priori a Perugia

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Ecco dove si trova il palazzo:

Il Palazzo dei Priori, o comunale, è uno dei migliori esempi d’Italia di palazzo pubblico dell’età comunale. Sorge nella centrale Piazza IV Novembre a Perugia, in Umbria. Si estende lungo Corso Vannucci fino a via Boncambi. È ancora oggi sede di parte del Municipio e, al terzo piano, della Galleria nazionale dell’Umbria. Deve il suo nome ai Priori, la massima autorità politica al governo della città in epoca medievale.
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La scalinata della chiesa di San Pietro a Portovenere

La scalinata in pietra della chiesa di San Pietro a Portovenere

La scalinata in pietra della chiesa di San Pietro a Portovenere.
Uno dei simboli del borgo di Portovenere è la chiesa in pietra dedicata a San Pietro.
Costruita sullo sperone di roccia che dal centro della cittadina penetra nel mare parallelamente all’Isola Palmaria.
Questo è uno scorcio della scalinata che porta i visitatori sulla terrazza a fianco al campanile.

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La scalinata in pietra della chiesa di San Pietro a Portovenere

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Dove si trova la chiesa:

Alla prima veste romanica (1198) succedette la parte gotica con paramento a fasce bianche e nere che risale al XIII secolo e che fu realizzata dai Genovesi, probabilmente tra il 1256 e il 1270.
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La vista sull’acquedotto medievale di Perugia

La vista sull'acquedotto medievale di Perugia

La vista sull’acquedotto medievale di Perugia.
L’acquedotto di Perugia (anche chiamato Acquedotto medievale della Fontana Maggiore) rappresenta una delle più significative opere di ingegneria medievale in Italia. Costruito tra il XIII e il XIV secolo, ha svolto un ruolo cruciale nel rifornimento idrico della città, contribuendo allo sviluppo urbano e al benessere dei suoi abitanti. Oggi, l’acquedotto è un monumento storico di grande interesse turistico e culturale.

La costruzione dell’acquedotto di Perugia iniziò nel 1254 e fu completata nel 1280. L’opera fu voluta dal Comune di Perugia per rispondere alla crescente necessità di acqua potabile, essenziale per una città in espansione. L’acquedotto sfruttava le sorgenti del Monte Pacciano, situate a circa 5 km a ovest della città, e trasportava l’acqua fino al centro urbano attraverso un sistema di canalizzazioni, ponti e condotte.
Il percorso dell’acquedotto era in parte sotterraneo e in parte sopraelevato, con un tratto che attraversava la città vecchia su arcate di pietra. Questa parte visibile, che si snoda attraverso il centro storico, è oggi una suggestiva passeggiata pedonale che permette di ammirare scorci panoramici della città e del paesaggio circostante.

L’acquedotto di Perugia era un’opera ingegneristica avanzata per l’epoca. Costruito principalmente in pietra locale, utilizzava un sistema a gravità per far scorrere l’acqua dalle sorgenti alla città. La pendenza era calcolata con precisione per garantire un flusso costante e regolare, evitando ristagni e perdite.
Le arcate, costruite con cura per resistere alle sollecitazioni del tempo, rappresentano uno degli elementi più caratteristici del percorso. Il tratto più famoso è quello che attraversa il borgo di Porta Sole, dove l’acquedotto corre su una fila di archi che regalano una vista mozzafiato.
L’acquedotto non solo garantiva l’approvvigionamento idrico, ma aveva anche un’importante funzione sociale e simbolica. Rappresentava il potere e l’efficienza del Comune di Perugia, un’entità politica che si affermava grazie alla capacità di gestire risorse vitali come l’acqua.
Durante il Rinascimento e fino all’età moderna, l’acquedotto è rimasto in uso, subendo vari interventi di manutenzione e ristrutturazione. Ancora oggi, alcune delle sue parti sono integrate nel moderno sistema idrico della città.

Oggi, l’acquedotto di Perugia è un itinerario turistico molto apprezzato. Il percorso pedonale che segue l’antico tracciato dell’acquedotto è noto come “Via dell’Acquedotto” e offre una passeggiata tranquilla e panoramica attraverso il centro storico e le aree verdi circostanti.
Lungo il percorso, si possono osservare diversi punti di interesse, tra cui antiche fontane, resti di cisterne e segmenti delle condotte originarie. Inoltre, la passeggiata offre una prospettiva unica sulla struttura urbana di Perugia, con i suoi vicoli stretti, le scalinate e le case medievali.

L’acquedotto è una testimonianza straordinaria dell’ingegneria medievale e del valore che la gestione delle risorse idriche aveva per le città dell’epoca. Oggi, oltre a essere un’importante attrazione turistica, rappresenta un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore, un simbolo della capacità umana di adattare l’ambiente alle proprie necessità senza compromettere la bellezza e l’integrità del paesaggio.
Attraverso la sua conservazione e valorizzazione, l’acquedotto continua a raccontare la storia di Perugia, una città che ha saputo crescere e prosperare grazie anche alla saggezza e alla lungimiranza dei suoi antichi abitanti.

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La vista sull'acquedotto medievale di Perugia

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Dove ho scattato la foto:

L’acquedotto medievale della Fontana Maggiore è un acquedotto di epoca medievale situato nella città di Perugia. L’acquedotto, lungo più di 4 chilometri, fu costruito per portare l’acqua alla Fontana Maggiore. Storicamente meno messo in risalto rispetto alla fontana e considerato come il suo parente povero, fu tuttavia un’opera di grandissima importanza storica e di straordinaria arditezza per l’epoca.
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The view of the medieval aqueduct of Perugia – La vue de l’aqueduc médiéval de Pérouse – La vista del acueducto medieval de Perugia. – A vista do aqueduto medieval de Perugia – Der Blick auf das mittelalterliche Aquädukt von Perugia – Quang cảnh cống dẫn nước thời trung cổ của Perugia

Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

La maestosa Cordonata Capitolina a Roma

La maestosa Cordonata Capitolina: un viaggio nel cuore di Roma

La maestosa Cordonata Capitolina: un viaggio nel cuore di Roma.
Nel cuore di Roma, tra le antiche rovine e le maestose opere d’arte, c’è un luogo che incanta e affascina con la sua bellezza senza tempo: la Cordonata Capitolina. Questa imponente scalinata, situata nella famosa Piazza del Campidoglio, è un’icona della storia romana e un simbolo della grandezza dell’Antica Roma.
La Cordonata Capitolina fu progettata dal celebre artista e architetto rinascimentale Michelangelo Buonarroti nel XVI secolo. L’obiettivo era creare una scalinata imponente che collegasse la Piazza del Campidoglio al Foro Romano, sottolineando così la grandezza del luogo e la connessione tra la Roma antica e quella moderna.
La scalinata è caratterizzata da una serie di gradini in marmo bianco, incorniciati da parapetti eleganti. Al centro di essa si erge una statua dell’Imperatore Marco Aurelio su un magnifico piedistallo. Questa statua equestre, una delle poche rimaste dell’epoca romana, rappresenta un’importante connessione con la storia imperiale di Roma.
Per chiunque visiti Roma, la Cordonata Capitolina è una tappa obbligata. Non solo offre l’opportunità di ammirare l’opera di un genio come Michelangelo, ma permette anche di immergersi nella storia millenaria di questa straordinaria città.
Camminare lungo questa scalinata è come fare un viaggio nel tempo, una passeggiata attraverso le epoche che hanno reso Roma la città leggendaria che è oggi. La Cordonata Capitolina è un tributo alla grandezza di Roma, un omaggio all’arte e all’architettura senza tempo, e un promemoria della sua storia straordinaria.

Quindi, quando visitate Roma, non perdete l’opportunità di scalare la Cordonata Capitolina e di ammirare la città eterna dalla sua vista più spettacolare. È un’esperienza che rimarrà impressa nella vostra memoria per sempre, un incontro con la magnificenza di Roma e la sua eterna bellezza.

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La maestosa Cordonata Capitolina: un viaggio nel cuore di Roma

Foto scattata con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

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Ecco dove si trova la scalinata:

Fu progettata da Michelangelo Buonarroti nel XVI secolo su commissione di papa Paolo III, nell’ambito dei lavori di risistemazione del Campidoglio. La cordonata capitolina, di facile accesso e transito poiché pensata anche per il transito di uomini a cavallo, si allarga leggermente verso l’alto, dove sono poste le grandi statue dei Dioscuri, Castore e Polluce.
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Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.

Un palazzo nascosto nel centro storico di Sestri

Un maestoso ma nascosto palazzo nel centro storico di Sestri Levante

Un maestoso ma nascosto palazzo nel centro storico di Sestri Levante.
Ogni volta che passeggio nel piccolo centro storico della mia Sestri, e decido di passare dalla chiesa di San Pietro, vedo sempre questo palazzo e la sua maestosa (per le proporzioni di Sestri) scalinata d’ingresso.
Essendo contiguo alla chiesa magari ne era una parte, magari del convento.
Mi chiedo sempre se qualcuno mi sappia raccontare…

Aggiornamento: ho scoperto qualcosa in più nei commenti ed anche da un sito che ho citato più in basso.

Sai qualcosa di più a riguardo di questo palazzo?
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Un maestoso ma nascosto palazzo nel centro storico di Sestri Levante

Un maestoso ma nascosto palazzo nel centro storico di Sestri Levante

Foto scattate con macchina Canon EOS RP e lente Canon RF 24-50.

Ecco esattamente dove ho scattato la foto:

Nel mercato alimentare di Vico Macelli, nei pressi del quale, ricordiamo, c’era una friggitoria (la Frisaia) finalizzata non tanto al consumo immediato, quanto al trattamento del pesce che, una volta fritto, veniva messo in aceto agliato (aggiada).
Continua e approfondisci su: effecimmobiliare.com

A majestic but hidden palace in the historic center of Sestri Levante – Un palais majestueux mais caché dans le centre historique de Sestri Levante – Un palacio majestuoso pero escondido en el centro histórico de Sestri Levante – Um palácio majestoso mas escondido no centro histórico de Sestri Levante – Ein majestätischer, aber versteckter Palast im historischen Zentrum von Sestri Levante – Một cung điện hùng vĩ nhưng ẩn giấu ở trung tâm lịch sử của Sestri Levante – 位于塞斯特里莱万特历史中心的一座雄伟而隐蔽的宫殿 – セストリ レバンテの歴史的中心部にある荘厳だが隠れた宮殿

La Scalinata Giorgio Borghese a Genova

La Scalinata Giorgio Borghese a Genova

La Scalinata Giorgio Borghese a Genova.
Dove si passa dal quartiere genovese della Foce a quello sopraelevato di Albaro c’è una bella e monumentale scalinata chiamata appunto Scalinata Giorgio Borgese.
Chi era costui? Giorgio Borghese è stato uno dei fondatori italiani della città uruguaiana di Montevideo.

Lo sapevi? Lascia un commento cliccando qui.

La Scalinata Giorgio Borghese a Genova

La Scalinata Giorgio Borghese a Genova

Foto scattate con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-S 10-18.

Da piazza Tommaseo una scenografica scalinata con decorazioni in stile liberty, intitolata a Giorgio Borghese, conduce ad un belvedere panoramico nella parte alta di via Francesco Pozzo, da dove lo sguardo può spaziare sulla stessa piazza Tommaseo, limite tra i quartieri di Albaro e della Foce.

The Giorgio Borghese Staircase in Genoa – L’escalier Giorgio Borghese à Gênes – La escalera de Giorgio Borghese en Génova – Die Treppe von Giorgio Borghese in Genua – Cầu thang Giorgio Borghese ở Genoa

Una creuza per Salita dell’Orso a Genova

Una creuza per Salita dell'Orso a Genova

Una creuza per Salita dell’Orso a Genova.
Se volete fare un bel giretto a piedi, se siete di Genova e non volete fare troppa strada, vi invito a salire al Santuario della Madonna del Monte, la bella chiesa tra San Fruttuoso e Marassi.
Da lì c’è una bella strada che porta verso Quezzi e che incontra molte Creuze che salgono dal basso.
Quella che vi posto oggi è una scorciatoia di Salita dell’Orso, la conoscete?

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Una creuza per Salita dell'Orso a Genova

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Tamron 16-300.

A creuza for Salita dell’Orso in Genoa – Une creuza pour Salita dell’Orso à Gênes – Eine Creuza für Salita dell’Orso in Genua – Bánh creuza cho Salita dell’Orso ở Genoa

Uno scorcio del borgo di Varese Ligure

Uno scorcio di Varese Ligure

Uno scorcio di Varese Ligure.
Un bell’angolo del borgo di Varese detto “Rotondo” per la sua piazzetta con le case disposte in maniera circolare attorno al centro.

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Uno scorcio di Varese Ligure

Foto scattata con macchina Canon EOS M100 e lente Canon EF-S 10-18.

Se vuoi vedere tutte le foto scattate a Varese in quel giorno ma anche in precedenza clicca qui:

Ecco dove si trova la cittadina:

Borgo Rotondo nel centro storico di Varese. Voluto dai Fieschi per il controllo e difesa del territorio varesino è formato dalle uguali case in pietra disposte lungo il perimetro che, con forma ellittica, racchiudono le due principali piazze (piazza Fieschi e piazza Castello), dove nei sottostanti portici erano ubicate le attività commerciali, magazzini e laboratori.
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A glimpse of the village of Varese Ligure – Un aperçu du village de Varese Ligure – Un vistazo al pueblo de Varese Ligure – Um vislumbre da aldeia de Varese Ligure – Ein Blick auf das Dorf Varese Ligure – Một cái nhìn thoáng qua về ngôi làng Varese Ligure