La scalinata in pietra della chiesa di San Pietro a Portovenere. Uno dei simboli del borgo di Portovenere è la chiesa in pietra dedicata a San Pietro. Costruita sullo sperone di roccia che dal centro della cittadina penetra nel mare parallelamente all’Isola Palmaria. Questo è uno scorcio della scalinata che porta i visitatori sulla terrazza a fianco al campanile.
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Alla prima veste romanica (1198) succedette la parte gotica con paramento a fasce bianche e nere che risale al XIII secolo e che fu realizzata dai Genovesi, probabilmente tra il 1256 e il 1270. Continua e approfondisci su Wikipedia
The stone staircase of the church of San Pietro in Portovenere – L’escalier en pierre de l’église de San Pietro à Portovenere – La escalera de piedra de la iglesia de San Pietro en Portovenere – A escadaria de pedra da igreja de San Pietro in Portovenere – Die Steintreppe der Kirche San Pietro in Portovenere – Cầu thang đá của nhà thờ San Pietro ở Portovenere
La vista sull’acquedotto medievale di Perugia. L’acquedotto di Perugia (anche chiamato Acquedotto medievale della Fontana Maggiore) rappresenta una delle più significative opere di ingegneria medievale in Italia. Costruito tra il XIII e il XIV secolo, ha svolto un ruolo cruciale nel rifornimento idrico della città, contribuendo allo sviluppo urbano e al benessere dei suoi abitanti. Oggi, l’acquedotto è un monumento storico di grande interesse turistico e culturale.
La costruzione dell’acquedotto di Perugia iniziò nel 1254 e fu completata nel 1280. L’opera fu voluta dal Comune di Perugia per rispondere alla crescente necessità di acqua potabile, essenziale per una città in espansione. L’acquedotto sfruttava le sorgenti del Monte Pacciano, situate a circa 5 km a ovest della città, e trasportava l’acqua fino al centro urbano attraverso un sistema di canalizzazioni, ponti e condotte. Il percorso dell’acquedotto era in parte sotterraneo e in parte sopraelevato, con un tratto che attraversava la città vecchia su arcate di pietra. Questa parte visibile, che si snoda attraverso il centro storico, è oggi una suggestiva passeggiata pedonale che permette di ammirare scorci panoramici della città e del paesaggio circostante.
L’acquedotto di Perugia era un’opera ingegneristica avanzata per l’epoca. Costruito principalmente in pietra locale, utilizzava un sistema a gravità per far scorrere l’acqua dalle sorgenti alla città. La pendenza era calcolata con precisione per garantire un flusso costante e regolare, evitando ristagni e perdite. Le arcate, costruite con cura per resistere alle sollecitazioni del tempo, rappresentano uno degli elementi più caratteristici del percorso. Il tratto più famoso è quello che attraversa il borgo di Porta Sole, dove l’acquedotto corre su una fila di archi che regalano una vista mozzafiato. L’acquedotto non solo garantiva l’approvvigionamento idrico, ma aveva anche un’importante funzione sociale e simbolica. Rappresentava il potere e l’efficienza del Comune di Perugia, un’entità politica che si affermava grazie alla capacità di gestire risorse vitali come l’acqua. Durante il Rinascimento e fino all’età moderna, l’acquedotto è rimasto in uso, subendo vari interventi di manutenzione e ristrutturazione. Ancora oggi, alcune delle sue parti sono integrate nel moderno sistema idrico della città.
Oggi, l’acquedotto di Perugia è un itinerario turistico molto apprezzato. Il percorso pedonale che segue l’antico tracciato dell’acquedotto è noto come “Via dell’Acquedotto” e offre una passeggiata tranquilla e panoramica attraverso il centro storico e le aree verdi circostanti. Lungo il percorso, si possono osservare diversi punti di interesse, tra cui antiche fontane, resti di cisterne e segmenti delle condotte originarie. Inoltre, la passeggiata offre una prospettiva unica sulla struttura urbana di Perugia, con i suoi vicoli stretti, le scalinate e le case medievali.
L’acquedotto è una testimonianza straordinaria dell’ingegneria medievale e del valore che la gestione delle risorse idriche aveva per le città dell’epoca. Oggi, oltre a essere un’importante attrazione turistica, rappresenta un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore, un simbolo della capacità umana di adattare l’ambiente alle proprie necessità senza compromettere la bellezza e l’integrità del paesaggio. Attraverso la sua conservazione e valorizzazione, l’acquedotto continua a raccontare la storia di Perugia, una città che ha saputo crescere e prosperare grazie anche alla saggezza e alla lungimiranza dei suoi antichi abitanti.
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L’acquedotto medievale della Fontana Maggiore è un acquedotto di epoca medievale situato nella città di Perugia. L’acquedotto, lungo più di 4 chilometri, fu costruito per portare l’acqua alla Fontana Maggiore. Storicamente meno messo in risalto rispetto alla fontana e considerato come il suo parente povero, fu tuttavia un’opera di grandissima importanza storica e di straordinaria arditezza per l’epoca. Continua e approfondisci su Wikipedia
The view of the medieval aqueduct of Perugia – La vue de l’aqueduc médiéval de Pérouse – La vista del acueducto medieval de Perugia. – A vista do aqueduto medieval de Perugia – Der Blick auf das mittelalterliche Aquädukt von Perugia – Quang cảnh cống dẫn nước thời trung cổ của Perugia
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT, un modello di lingua di OpenAI.
La maestosa Cordonata Capitolina: un viaggio nel cuore di Roma. Nel cuore di Roma, tra le antiche rovine e le maestose opere d’arte, c’è un luogo che incanta e affascina con la sua bellezza senza tempo: la Cordonata Capitolina. Questa imponente scalinata, situata nella famosa Piazza del Campidoglio, è un’icona della storia romana e un simbolo della grandezza dell’Antica Roma. La Cordonata Capitolina fu progettata dal celebre artista e architetto rinascimentale Michelangelo Buonarroti nel XVI secolo. L’obiettivo era creare una scalinata imponente che collegasse la Piazza del Campidoglio al Foro Romano, sottolineando così la grandezza del luogo e la connessione tra la Roma antica e quella moderna. La scalinata è caratterizzata da una serie di gradini in marmo bianco, incorniciati da parapetti eleganti. Al centro di essa si erge una statua dell’Imperatore Marco Aurelio su un magnifico piedistallo. Questa statua equestre, una delle poche rimaste dell’epoca romana, rappresenta un’importante connessione con la storia imperiale di Roma. Per chiunque visiti Roma, la Cordonata Capitolina è una tappa obbligata. Non solo offre l’opportunità di ammirare l’opera di un genio come Michelangelo, ma permette anche di immergersi nella storia millenaria di questa straordinaria città. Camminare lungo questa scalinata è come fare un viaggio nel tempo, una passeggiata attraverso le epoche che hanno reso Roma la città leggendaria che è oggi. La Cordonata Capitolina è un tributo alla grandezza di Roma, un omaggio all’arte e all’architettura senza tempo, e un promemoria della sua storia straordinaria.
Quindi, quando visitate Roma, non perdete l’opportunità di scalare la Cordonata Capitolina e di ammirare la città eterna dalla sua vista più spettacolare. È un’esperienza che rimarrà impressa nella vostra memoria per sempre, un incontro con la magnificenza di Roma e la sua eterna bellezza.
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Fu progettata da Michelangelo Buonarroti nel XVI secolo su commissione di papa Paolo III, nell’ambito dei lavori di risistemazione del Campidoglio. La cordonata capitolina, di facile accesso e transito poiché pensata anche per il transito di uomini a cavallo, si allarga leggermente verso l’alto, dove sono poste le grandi statue dei Dioscuri, Castore e Polluce. Continua e approfondisci su Wikipedia
Ecco dove si trova la scalinata:
The majestic Capitoline Cordonata: a journey into the heart of Rome – La majestueuse Cordonate Capitoline : un voyage au cœur de Rome – La majestuosa Cordonata Capitolina: un viaje al corazón de Roma – A majestosa Cordonata Capitolina: uma viagem ao coração de Roma – Die majestätische kapitolinische Cordonata: eine Reise ins Herz Roms – Capitoline Cordonata hùng vĩ: hành trình vào trung tâm Rome – 雄伟的卡皮托利欧科尔多纳塔:罗马市中心之旅 – 雄大なカピトリーノ コルドナータ: ローマ中心部への旅
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Un maestoso ma nascosto palazzo nel centro storico di Sestri Levante. Ogni volta che passeggio nel piccolo centro storico della mia Sestri, e decido di passare dalla chiesa di San Pietro, vedo sempre questo palazzo e la sua maestosa (per le proporzioni di Sestri) scalinata d’ingresso. Essendo contiguo alla chiesa magari ne era una parte, magari del convento. Mi chiedo sempre se qualcuno mi sappia raccontare…
Aggiornamento: ho scoperto qualcosa in più nei commenti ed anche da un sito che ho citato più in basso.
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Nel mercato alimentare di Vico Macelli, nei pressi del quale, ricordiamo, c’era una friggitoria (la Frisaia) finalizzata non tanto al consumo immediato, quanto al trattamento del pesce che, una volta fritto, veniva messo in aceto agliato (aggiada). Continua e approfondisci su: effecimmobiliare.com
A majestic but hidden palace in the historic center of Sestri Levante – Un palais majestueux mais caché dans le centre historique de Sestri Levante – Un palacio majestuoso pero escondido en el centro histórico de Sestri Levante – Um palácio majestoso mas escondido no centro histórico de Sestri Levante – Ein majestätischer, aber versteckter Palast im historischen Zentrum von Sestri Levante – Một cung điện hùng vĩ nhưng ẩn giấu ở trung tâm lịch sử của Sestri Levante – 位于塞斯特里莱万特历史中心的一座雄伟而隐蔽的宫殿 – セストリ レバンテの歴史的中心部にある荘厳だが隠れた宮殿
La Scalinata Giorgio Borghese a Genova. Dove si passa dal quartiere genovese della Foce a quello sopraelevato di Albaro c’è una bella e monumentale scalinata chiamata appunto Scalinata Giorgio Borgese. Chi era costui? Giorgio Borghese è stato uno dei fondatori italiani della città uruguaiana di Montevideo.
Da piazza Tommaseo una scenografica scalinata con decorazioni in stile liberty, intitolata a Giorgio Borghese, conduce ad un belvedere panoramico nella parte alta di via Francesco Pozzo, da dove lo sguardo può spaziare sulla stessa piazza Tommaseo, limite tra i quartieri di Albaro e della Foce.
The Giorgio Borghese Staircase in Genoa – L’escalier Giorgio Borghese à Gênes – La escalera de Giorgio Borghese en Génova – Die Treppe von Giorgio Borghese in Genua – Cầu thang Giorgio Borghese ở Genoa
Una creuza per Salita dell’Orso a Genova. Se volete fare un bel giretto a piedi, se siete di Genova e non volete fare troppa strada, vi invito a salire al Santuario della Madonna del Monte, la bella chiesa tra San Fruttuoso e Marassi. Da lì c’è una bella strada che porta verso Quezzi e che incontra molte Creuze che salgono dal basso. Quella che vi posto oggi è una scorciatoia di Salita dell’Orso, la conoscete?
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A creuza for Salita dell’Orso in Genoa – Une creuza pour Salita dell’Orso à Gênes – Eine Creuza für Salita dell’Orso in Genua – Bánh creuza cho Salita dell’Orso ở Genoa
Uno scorcio di Varese Ligure. Un bell’angolo del borgo di Varese detto “Rotondo” per la sua piazzetta con le case disposte in maniera circolare attorno al centro.
Borgo Rotondo nel centro storico di Varese. Voluto dai Fieschi per il controllo e difesa del territorio varesino è formato dalle uguali case in pietra disposte lungo il perimetro che, con forma ellittica, racchiudono le due principali piazze (piazza Fieschi e piazza Castello), dove nei sottostanti portici erano ubicate le attività commerciali, magazzini e laboratori. Continua e approfondisci su Wikipedia.
Ecco dove si trova la cittadina:
Se vuoi vedere tutte le foto scattate a Varese in quel giorno ma anche in precedenza clicca qui:
Uno scorcio famoso di Sestri Levante. Uno dei vicoli più carini di Sestri, che si chiama Vico Marina di Ponente, ha questo angolo che secondo me è uno dei più belli di Sestri Levante. Questa foto, scattata in inverno e leggermente colorata in hdr, ha come soggetto l’arco e la scalinata che porta al primo piano ma in un altro momento dell’anno si può notare sulla sinistra una bella pianta di vite che arriva fino all’ultimo piano della casa.
E tu lo hai mai visto questo vicolo? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
A splendid glimpse of Sestri Levante, one of the most beautiful seaside villages in Liguria – Un splendide aperçu de Sestri Levante, l’un des plus beaux villages balnéaires de la Ligurie – Una vista espléndida de Sestri Levante, uno de los pueblos costeros más bellos de Liguria – Um esplêndido vislumbre de Sestri Levante, uma das mais belas vilas costeiras da Ligúria – Ein herrlicher Blick auf Sestri Levante, eines der schönsten Küstendörfer Liguriens – Một cái nhìn tuyệt đẹp về Sestri Levante, một trong những ngôi làng ven biển đẹp nhất ở Liguria – 塞斯特里莱万特的壮丽景色,利古里亚最美丽的海滨村庄之一 – リグリアで最も美しい海辺の村の1つであるSestriLevanteの見事な一瞥
L’arrivo a Manarola alle Cinque Terre. Arrivare a Manarola dopo aver percorso il lungo e tosto sentiero che raggiunge la frazione di Volastra ripaga ampiamente della fatica che può essere stata dispersa tra i tanti gradini in salita. Quando si sta cominciando a scendere ci sono almeno un paio di strade percorribili; una di queste ti porta in una discesa molto ripida, tra i vigneti, quasi a picco sul borgo.
Sei mai stata/o alle Cinque Terre e a Manarola? Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Manarola, così come le altre Cinque Terre, è stretta tra il Mar Ligure e la ripida catena montuosa che si distacca dall’Appennino presso il Monte Zatta e scende in direzione Sud-Est facendo da spartiacque tra la Val di Vara e la zona costiera. Il borgo sorge nel tratto terminale della valle del torrente Groppo. Continua e approfondisci su Wikipedia
The arrival in Manarola in the Cinque Terre – L’arrivée à Manarola dans les Cinque Terre – La llegada a Manarola en las Cinque Terre – A chegada a Manarola nas Cinque Terre – Die Ankunft in Manarola in den Cinque Terre – Đến Manarola ở Cinque Terre – 抵达五渔村的马纳罗拉 – チンクエテッレのマナロラへの到着
Un vicoletto di Ostuni. Uno dei vicoli caratteristici della cittadina di Ostuni, la Città Bianca in Puglia. Strade strette, scale, porte di casa, persiane: tutto questo è lo spettacolo che migliaia di turisti vedono visitando questo splendido borgo che nulla ha da invidiare ad altre cittadine bianche come Mykonos o Ibiza. Ormai è diverso tempo che ho scattato questa immagine ma mi piace tenerne sempre qualcuna carina da pubblicare nei tempi di “magra”.
La caratteristica più peculiare del centro storico, che così tanto affascinava i turisti, era l’imbiancatura a calce delle case fino ai tetti. L’uso, attestato sin dal Medioevo, deriva, oltre che dalla facile reperibilità della calce come materia prima, dalla necessità di assicurare alle viuzze e agli ambienti ristretti di impianto medievale una maggiore luminosità, data dalla luce sia diretta che riflessa. Continua e approfondisci su Wikipedia.
Clicca qui per vedere tutte le foto che ho scattato nella cittadina pugliese: