Una fase della preparazione dei capperi.
A dire la verità non sono proprio i capperi sotto sale che stavate cercando. Infatti, a casa mia, i capperi si conservano sotto aceto. Il sale grosso lo mettiamo appena i frutti sono raccolti per ridurre l’acqua al loro interno.
Successivamente, dopo un paio di giorni sotto sale, noi li mettiamo nei barattoli sotto aceto assieme a qualche foglia (ebbene si anche le foglie si mangiano) e a qualche frutto (vi ricordo che il cappero in sé è il bocciolo del fiore da cui poi nasce un frutto carnoso simile ad un cetriolo).
Questa perciò è solo una delle prime fasi della preparazione.
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Foto scattata con macchina Canon 600D e lente Canon EF 40.
Il cappero (Capparis spinosa L., 1753) è un piccolo arbusto o suffrutice ramificato a portamento prostrato-ricadente della famiglia Capparaceae. Della pianta si consumano i boccioli, detti capperi, e più raramente i frutti, noti come cucunci o frutti di cappero. Entrambi si conservano sott’olio, sotto aceto o sotto sale. Il cappero è coltivato fin dall’antichità ed è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo e in Asia occidentale fino all’Oman. È spontaneo solo su substrati calcarei: nel suo ambiente naturale cresce sulle rupi calcaree, nelle falesie, su vecchie mura, formando spesso cespi con rami ricadenti lunghi anche diversi metri. È una pianta eliofila e xerofila con esigenze idriche limitatissime.
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