Il Santuario di San Bernardino alle Ossa a Milano.
E’ un luogo affascinante e pieno di storia. Situato nel centro della città, vicino alla celebre Piazza del Duomo, il santuario è noto soprattutto per la sua cappella ossario.
L’ossario fu costruito nel 1210 per far fronte alla mancanza di spazio nel cimitero locale. Le ossa dei defunti furono raccolte e disposte artisticamente lungo le pareti, creando un’atmosfera unica e inquietante. La cappella attuale fu poi ricostruita nel 1695, dopo essere stata distrutta da un incendio.
L’interno del santuario è ornato da splendidi affreschi di Sebastiano Ricci, un celebre pittore veneziano del XVII secolo. Questi affreschi rappresentano scene di vita dei santi e arricchiscono ulteriormente l’atmosfera suggestiva del luogo. La particolarità del santuario è data anche dall’altare maggiore, realizzato in marmo e decorato con statue di angeli e santi.
Visitare il Santuario di San Bernardino alle Ossa è un’esperienza che lascia il segno. La combinazione di storia, arte e il macabro fascino dell’ossario rendono questo luogo un’attrazione imperdibile per chiunque si trovi a Milano.
Sei mai stato in questo luogo di Milano?
Aggiungi un commento oppure vai nella parte bassa del sito per leggere cosa hanno scritto gli altri visitatori.
Foto scattata con Honor 20.
Questo è il sito ufficiale del santuario: sanbernardinoalleossa.it.
Ecco dove si trova:
La chiesa di San Bernardino alle Ossa è una chiesa di Milano, situata in piazza Santo Stefano. Citata in passato anche come San Bernardino ai Morti, è particolarmente nota per la cappella ossario seicentesca, le cui pareti sono per gran parte ricoperte da ossa a formare vere e proprie decorazioni barocche.
Continua e approfondisci su Wikipedia
The Sanctuary of San Bernardino alle Ossa in Milan – Le sanctuaire de San Bernardino alle Ossa à Milan – El Santuario de San Bernardino alle Ossa en Milán – O Santuário de San Bernardino alle Ossa em Milão – Das Heiligtum San Bernardino alle Ossa in Mailand – Thánh địa San Bernardino alle Ossa ở Milan
Il testo del post è stato scritto con l’aiuto di Copilot, un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.